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Si è svolto sabato 16 ottobre 20121 alle ore 15 a Trento, davanti all’ingresso della Facoltà di Sociologia, il primo presidio pacifico contro lo Stato che ignora le «patologie femminili invisibili» e che interesserà il 23 ottobre diverse piazze italiane.
Lo scopo è quello sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sulla necessità di riconoscere a livello sanitario nazionale patologie ad oggi non riconosciute e non diagnosticate come la Vulvodinia, la neuropatia del pudendo, la fibromialgia, l'endometriosi, etc.
L’iniziativa di Trento è stata organizzata da Ciste.info APS e dal nodo di Trento del movimento femminista NUDM (Non Una Di Meno) ed ha visto il coinvolgimento del gruppo La Murga, che ha accompagnato l'evento con balli e percussioni.
Il presidio ha dato voce e visibilità alle richieste delle malate invisibili affinché altre donne potessero riconoscersi in quei sintomi, prendere coscienza delle loro problematiche e agire attivamente per la loro salute.
"Donne stanche di non essere credute, di non essere adeguatamente curate, stanche di dover girare in tantissime strutture prima di incontrare personale formato ed in grado di fare una diagnosi e impostare un piano terapeutico."
"Donne provate dopo anni di malattia, spaventate per le centinaia di euro al mese che devono spendere per le cure non riconosciute dal Servizio Sanitario nazionale, stanche di non avere alcuna tutela nello studio e nel lavoro, stufe di non esistere per lo stato e per la società"
Un grido di protesta, quello andato in scena, rappresentato da un flash-mob di donne abbandonate ma unite, che si sono rivolte al pubblico presente, con il volto coperto da una maschera rappresentante una vulva, per trasmettere le mille emozioni che fanno da cornice alle battaglie quotidiane che loro stesse devono affrontare, alle lacrime, al dolore, ma anche alla gioia di questi eventi così importanti, affinché attraverso la loro sofferenza le patologie femminili non siano più silenziose ed invisibili.
Al Flashmob seguirà la presentazione di una proposta di legge per il riconoscimento della vulvodinia e della neuropatia del pudendo in Parlamento il 12 novembre 2021.
Ringraziamo le testate giornalistiche che hanno riportato e divulgato il nostro presidio: