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Cos’è l'endometriosi

L'endometriosi è una patologia cronica in cui un tessuto simile a quello uterino (endometriale) è presente in organi nei quali non dovrebbe esserci.

 

L'organo maggiormente coinvolto è l'ovaio sinistro, seguito dal cavo del Douglas, dall'ovaio destro, dai legamenti genitali. Più raro è il coinvolgimento di organi quali: l'intestino, la vulva, la vagina, la vescica, gli ureteri, la plica vescico-uterina, il setto retto-vaginale, l'appendice, i polmoni, le cicatrici ombelicali o quelle dovute a laparotomie ed episiotomie.

La Dottoressa Marra ci spiega cos'è l'endometriosi, quali sono i sintomi, come si diagnostica e come si cura.

 

L'endometriosi rappresenta la causa più frequente (50%) di dolore pelvico cronico in quanto il tessuto endometriosico, ovunque si trovi, si comporta come il tessuto uterino e, in seguito alle stimolazioni ormonali, cresce, si riduce e sanguina a seconda della fase mestruale. Ciò produce una risposta infiammatoria cronica, la formazione di cicatrici ed aderenze pelviche, che intrappolano organi e strutture qui presenti provocando stenosi (restringimenti), sofferenza e disfunzione degli organi e dei nervi presenti nella cavità pelvica, riduzione della capacità di difendersi dalle aggressioni microbiche, liberazione di mediatori che provocano il dolore (citochine, icosanoidi, immunomodulatori, trombossano, leucotrieni, chinine, istamina, ecc.).
Le prostaglandine contenute nel sangue mestruale fanno contrarre l’utero, il che genera dolore.
Lo stesso sangue mestruale che si accumulerà all'interno dei tessuti provocherà tensione locale e dolore, come quando abbiamo un livido (cioè una fuoriuscita di sangue nel tessuto sottocutaneo), che ci farà male finchè il sangue non verrà riassorbito.

La classificazione dell'American Society for Reproductive Medicine classifica l’endometriosi n base alle aree coinvolte, alla profondità dei punti endometriosici, alla presenza e dimensioni di aderenze e di endometriomi (ossia di cisti ovariche formate da endometrio) suddividendo questa patologia in 4 stadi: minima (grado I), lieve (grado II), moderata (grado III) e grave (grado IV).

Chi colpisce l'endometriosi

Si calcola che le donne affette da endometriosi in forme più o meno gravi siano circa il 15% delle donne fertili.

 

I sintomi dell'endometriosi

I sintomi dell'endometriosi possono variare in base all'organo intaccato.
Quelli più comuni sono:

  • dolore pelvico
  • dispareunia (dolore ai rapporti sessuali, specialmente nella parte profonda della cavità vaginale)
  • dismenorrea (dolore mestruale)
  • dolore rettale
  • infertilità.

In caso di endometriosi intestinale la defecazione potrebbe risultare dolorosa, con senso di gonfiore addominale e perdite di sangue dall'ano durante le mestruazioni.
In caso di endometriosi alle vie urinarie si avranno i tipici disturbi da cistite batterica.

Testimonianze dal forum
“...sono stata tra le prime a provare il San Mannosio e io come molte altre di voi ne ho trovato immediatamente giovamento....purtroppo probabilmente nella mia vita avevo già avuto troppe cistiti complicate da un'endometriosi severa...”
Esprit74 16/06/2009 Cistite.info

Approfondimento: Endometriosi vescicale: il caso di Giulia

La sintomatologia si manifesta o aumenta notevolmente durante le mestruazioni e durante l'ovulazione.
La gravità dell'endometriosi non è strettamente correlata alla sintomatologia, tant'è vero che anche in presenza di una estesa endometriosi alcune donne non lamentano sintomi e scoprono casualmente di avere questa patologia in seguito ad analisi effettuate per difficoltà di concepimento. Viceversa, in alcuni casi di endometriosi lieve il dolore pelvico è lancinante e costante.

“A proposito di dolori mestruali!!!!! stanno diventando insopportabili anzi un incubo come oggi.... Sono entrata in crea farma e anchee in medicitalia per capire quaqlcosa di più e tutti i sintomi che ho li ho riscontrati in altre testimonianze dove si parlava di una possibile endometriosi!
Ho delle vere e proprie contrazioni all'utero , la testa che non la sento più e crampi che partono dalla zona lombare per poi causarmi senso di nausea e vomito...... Ma sono mestruazioni queste?”
Lizzina72 01/09/2009 cistite.info

 

L'esperienza diretta di alcune donne, dell'associazione ALICE odv, affette da endometriosi.

 

 

Le cause dell'endometriosi

Le cause dell'endometriosi sono tuttora sconosciute benchè ci siano 3 ipotesi.

Una ritiene che alcune cellule endometriali risalgano nelle tube (mestruazione retrograda) per poi riversarsi nella cavità pelvica producendo nuovo tessuto endometriale

Un'altra sostiene che queste cellule endometriali si impiantino in sedi anomale durante lo sviluppo embrionale.

L'ultima ipotizza che infiammazioni e terapie ormonali possano provocare la trasformazione di tessuti normali in endometriali.

 

Complicanze dell'endometriosi

Le aderenze che si formeranno a causa dell'infiammazione protratta nei tessuti e nelle cavità coinvolte “intrappoleranno" gli organi pelvici, soprattutto genitali e urinari. Così durante l'ovulazione, la mestruazione o il rapporto sessuale ci sarà una trazione di questi organi attaccati alle aderenze e ciò provocherà dolore.

In caso di endometriosi si osserva spesso la presenza di cisti ovariche formate da tessuto endometriosico. Questi cosiddetti endometriomi possono rompersi provocando fortissimi dolori addominali.

Infiammazione e intrappolamento dei nervi protratti potranno instaurare un quadro di neuropatia pelvica caratterizzata da dolore e disfunzione degli organi pelvici.

“io ora mi svuoto con autocateterismo intermittente
sono in cura di antibiotico in continuo da un paio di mesi (ormai bevo antibiotici da una vita)...
chiaramente ho provato tutto, e quando dico tutto vado dal biofeedback alla puntura botulinica locale...all'idrocolonterapia ai medicinali naturali...
mi era pure crollato l'intestino nel mentre...
intervento fatto...risultati quasi nulli..
Briccina 02/10/2009 Cistite.info

 

La diagnosi di endometriosi

La diagnosi di endometriosi viene effettuata attraverso la laparoscopia (ossia l'esplorazione della cavità pelvica effettuata tramite piccoli fori praticati sull'addome in cui inserire il laparoscopio e gli eventuali strumenti chirurgici), la biopsia con esame istologico (viene analizzato il tessuto prelevato), la risonanza magnetica.

Il ca125 può essere di ausilio ma è totalmente aspecifico anche se per ora è l’unico usato. L’ecografia in mani esperte, insieme alla visita, ha maggior valore.

Purtroppo pochi ginecologi sono in grado di riconoscere l'endometriosi attraverso la visita. Talvolta non ne riconoscono neppure la sintomatologia e ciò comporta un ritardo diagnostico e terapeutico. Maggiore sarà il ritardo con cui verrà posta diagnosi di endometriosi, maggiori saranno i danni provocati e peggiore sarà la prognosi.
Al contrario, la diagnosi precoce consente di impostare subito una terapia ormonale nel tentativo di bloccare la malattia impedendo l'instaurarsi di complicanze pelviche.

“Ho 41 anni
Ho la cistite da quando ho 18 anni.
Non voglio prolungarmi troppo, credo che il cammino sia stato lungo e doloroso per tutte...
sono passata da fasi di cateterismo fisso a fasi di sospetta sclerosi multipla con tanto di prelievo del liquor...elettromiografie uetrali..(no comment)....per poi scoprire 5 anni fa che ero affetta da endometriosi...
Briccina 02/10/2009 Cistite.info

 

La cura dell'endometriosi

La terapia ha l'obiettivo di ridurre il dolore e le zone endometriosiche. Può essere farmacologica o chirurgica.

Terapia farmacologia

Non esistono farmaci in grado di ridurre le zone endometriosiche, ma esistono farmaci in grado di tenere stazionaria la malattia. Infatti è comune il riacutizzarsi della sintomatologia una volta sospesa la terapia.

I farmaci che bloccano l'attività dell'endometrio uterino e di tutti i focolai presenti fuori dall'utero sono: ormoni (estrogeni, progestinici, spirale medicata), inibitori del GnRH (l'ormone che stimola la produzione di steroidi ovarici).

In associazione ai farmaci vengono utilizzati antinfiammatori per lenire il dolore e l'infiammazione.

L'uso della terapia farmacologica è sempre la prima scelta del medico per evitare interventi chirurgici. Laddove però ci siano endometriomi, estese aderenze pelviche, ostruzione delle tube e grave dolore pelvico, si procede con la chirurgia laparoscopica.

Terapia chirurgica

laparoscopia

Con la laparoscopia, attraverso dei piccoli fori nella cute addominale, vengono introdotti nella cavità pelvica alcuni strumenti che possono essere: il bisturi elettrico, il laser o gli ultrasuoni. Con questi strumenti verranno minuziosamente asportati o distrutti tutti i focolai endometriosici, eliminate le cicatrici, le aderenze che si sono formate, liberati gli organi intrappolati, tolte le eventuali cisti ovariche.

Nei casi più gravi e nelle donne che non desiderano gravidanze, vengono asportati utero, tube e ovaie.

Purtroppo nel 50% dei casi trattati chirurgicamente il tessuto endometriosico si riforma obbligando la donna a continui interventi.

Inoltre capita non raramente che, nonostante l'asportazione di tutti i focolai endometriosici il dolore pelvico purtroppo persista. Infatti a causa dell'infiammazione costante e dei numerosi interventi dovuti alle recidive, il dolore locale superficiale si trasformi in dolore neuropatico profondo facendo persistere la sintomatologia anche dopo l'eliminazione delle zone endometriosiche. In questi casi la classica terapia antidolorifica sarà inefficace e diventerà utile una terapia che elimini lo stimolo dolorifico a livello nervoso (antidepressivi e antiepilettici prevalentemente).

Testimonianze dal forum
“...un'endometriosi severa che mi ha costretta ad un intervento in laparotomia che mi ha conciato il pavimento pelvico come un colabrodo e questo ha ulteriormente complicato il tutto (intestino, vescica, ovaie ecc....). il dolore cronico nel mio caso è diventato neuropatico...”
Esprit74 16/06/2009 Cistite.info

 Lo stesso intervento chirurgico non è esente da rischi intraoperatori che talvolta possono peggiorare la situazione iniziale.

“A fine mese compio 41 anni, sono incinta di sei mesi (primo figlio ...miracolo )
mi hanno fatto due interventi, ed il secondo è andato malissimo...mi hanno "tagliato" erroneamente durante l'intervento dei nervi periferici..cosi oltre ai problemi vescicali già in essere sono subentrati quelli rettali...
per la vescica cateteri, per il retto svuotamento manuale...
mi hanno impiantato un neuromodulatore sacrale...ha fatto effetto qualche mese solo sulla vescica..poi tutto come prima...
sono andata a pordenone, milano, roma, verona, credo di conoscere tutti gli urologi....
Quest'anno a pagamento sono andata in svizzera per fare riposizionare il neuromodulatore sacrale su 3 nervi invece che su uno...
vabbè...
ora poi in gravidanza ho dovuto spegnere il marchingegno...
Briccina 02/10/2009 Cistite.info

 

Se soffri di endometriosi chiedi aiuto ad APE onlus.

 

Bibliografia

  • Petruzzelli et Al. “Dolore pelvico da endometriosi” da “AISD Associazione Italiana per lo Studio del Dolore: XXIII Congresso Nazionale”Torino 2001, di Margaria, Gollo, Springer editore, pagg 211-218
  • Monaco “Linee-guida per la diagnosi, la terapia e il controllo delle malattie endocrine e metaboliche”Vol III, SEE Firenze Pagg 45-47
  • Manuale Merk “Endometriosi” da Ginecologia e ostetricia (http://www.msd-italia.it/altre/manuale/index_gen.html)
  • Bruni, Dei “Ginecologia del periodoneonatale e dell'età evolutiva”, SEE Firenze, Pagg 268-271
  • Chieffi, Bonfirraro, Fimiani “Ginecologia ambulatoriale”, SEE Firenze, pagg. 141-150

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