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fitocomplesso cannabis

Alcuni studi mostrano come L’uso della pianta integrale o del suo estratto completo (fitocomplesso) mostrino da una parte maggiore efficacia rispetto alle molecole isolate e dall'altra effetti collaterali ridotti. I vari componenti della cannabis naturale infatti, interagendo tra loro hanno un’azione sinergica ed autoequilibrante (effetto entourage).

 

 

Fitocomplesso

Il termine "fitocomplesso della cannabis" si riferisce alla combinazione di composti chimici con proprietà specifiche, naturalmente presenti nella pianta di canapa sativa:

  • cannabidiolo (CBD): ha dimostrato proprietà antinfiammatorie, ansiolitiche e analgesiche,
  • tetraidrocannabidiolo (THC): è l’elemento meno rappresentato nella cannabis light in quanto è il responsabile degli effetti psicotropi e per legge non deve superare lo 0,2%,
  • Cannabigerolo (CBG): è potenzialmente utile in ambito oftalmico, neurologico e gastrointestinale,
  • Cannabinolo (CBN): ha proprietà sedative che possono migliorare la qualità del sonno,
  • CBD in forma aminoacidica (CBDA): può avere proprietà antiemetiche e anti-infiammatorie,
  • terpeni: composti aromatici che caratterizzano odore e gusto e che regolano l’azione dei cannabinoidi,
  • flavonoidi: hanno effetti antiossidanti e anti-infiammatori,
  • THC, CBD, CBG e CBN in forma aminoacidica inattiva (THCA, CBDA, CBGA e CBNA)
  • e molti altri.

La combinazione e la proporzione di questi composti nel fitocomplesso della cannabis possono variare a seconda della varietà della pianta, del metodo di coltivazione, di altri fattori ambientali, nonché degli scopi per il quale viene estratto. Questo è il motivo per cui le diverse varietà di cannabis possono avere effetti diversi sul corpo e sulla mente umana.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica si è concentrata sempre più sull'efficacia e sugli usi terapeutici dei fitocomplessi della cannabis per una varietà di condizioni mediche, compresi il dolore cronico, le convulsioni, le contrazioni muscolari, l'ansia e altro ancora.
Tuttavia, è importante notare che l'uso della cannabis a fini terapeutici è ancora oggetto di ricerca e discussione, e la legislazione che regola l'uso della cannabis varia da paese a paese.

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Effetto Entourage

L'effetto entourage è un concetto che si riferisce alla sinergia tra i vari composti presenti nella cannabis, come i cannabinoidi, i terpeni e i flavonoidi, che lavorano insieme per produrre effetti più potenti o benèfici rispetto a quelli prodotti dai singoli elementi isolati. Questo significa che la combinazione di tutti questi composti, piuttosto che uno specifico composto da solo, può avere un impatto più significativo sul corpo e sulla mente umana.

Ad esempio, si è scoperto che il CBD, quando viene consumato insieme al CBN e al mircene (un terpene) può migliorare il sonno potenziando quindi gli effetti di tutti i composti. Allo stesso modo, alcuni terpeni possono influenzare la percezione e gli effetti del THC modulando il loro impatto psicotropo sul sistema nervoso centrale.

Uno studio pubblicato sull'European journal of pharmacology suggerisce che alcuni composti inattivi presenti nella cannabis (THCA, CBDA, CBGA e CBNA) possono potenziare l'attività dei cannabinoidi attivi, contribuendo così all'effetto entourage.

L'effetto entourage suggerisce che la pianta integrale di cannabis o il suo intero fitocomplesso possano offrire una gamma più ampia di benefici terapeutici rispetto all'uso di singoli composti isolati. Questo concetto è stato supportato da diverse ricerche scientifiche che hanno evidenziato l'importanza della combinazione di cannabinoidi, terpeni e altri composti presenti nella cannabis per la massimizzazione dei benefici terapeutici e riduzione degli effetti collaterali indesiderati.

Tuttavia, è importante notare che l'effetto entourage è ancora oggetto di studio e ricerca e che la comprensione dei meccanismi sottostanti e delle interazioni tra i vari composti nella cannabis è in continua evoluzione.

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Bibliografia

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