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Lo studio osservazionale “Management socio-sanitario della vulvodinia e neuropatia del pudendo” è stato condotto dalla dott.ssa Adriana Cesarotti per la stesura dell’elaborato di tesi magistrale in "Scienze riabilitative delle professioni sanitarie" presso l’Università di Catania. La dott.ssa Adriana Cesarotti è fisioterapista specializzata nella riabilitazione del pavimento pelvico femminile.

Al fine dell’indagine, come strumento di raccolta dati, è stato utilizzato un questionario di rilevazione. La maggior parte dei dati è stata raccolta grazie al prezioso aiuto di Cistite.info, un’associazione di pazienti che ha condiviso il questionario sulla propria pagina Facebook, sul proprio sito internet e l’ha inviato tramite newsletter alle pazienti iscritte.

 

 

Obiettivi della ricerca

In questa tesi, è stato indagato l’impatto che la vulvodinia e la neuropatia del pudendo hanno sulla qualità di vita delle pazienti, non solo dal punto di vista clinico ma anche, e soprattutto, sul piano economico, lavorativo e sociale. Ciò al fine anche di conoscere lo stato di preparazione del personale sanitario nel diagnosticarle e trattarle.

 

Metodi

È stato condotto uno studio osservazionale tramite un online survey realizzato su Google Moduli. Il questionario, rivolto alle pazienti, era costituito da 39 domande, di cui 17 a risposta aperta e 22 a risposta multipla, ed è stato distribuito tramite vari canali social dal 21/09/2023 al 15/10/2023.

 

Risultati

Al questionario hanno risposto in totale 194 pazienti. Dallo studio è emerso che le pazienti avevano un’età media di 36,6 anni, quasi tutte lavoratrici, ed il 33% di loro ha dovuto ridurre il carico lavorativo a causa della malattia. Il 78% delle pazienti ha capito di essere affetta da vulvodinia e/o neuropatia del pudendo  grazie a siti internet ed ai social media e, per ottenere una diagnosi, il 46,4% delle partecipanti ha dovuto consultare più di 4 specialisti ed il 34,2 % ha atteso più di 4 anni. La spesa media nei 12 mesi precedenti alla diagnosi è stata di circa 675 euro per le visite specialistiche e di 340 euro per gli esami diagnostici. Per trattarsi, le pazienti hanno speso in media 240 euro al mese. Solo al 30% delle pazienti è stata consigliata la riabilitazione del pavimento pelvico da parte del personale medico. Quest’ultima è stata ritenuta utile dal 90% delle pazienti ed ha comportato una spesa di circa 1.250 euro annui.

 

Conclusioni

Per la cronicità e il livello di invalidità causati, oltre che per le notevoli spese, sia la vulvodinia che la neuropatia del pudendo  devono essere considerate un problema sociale, che necessitano di riconoscimento istituzionale e maggiore preparazione da parte del personale sanitario.

 

 

ACHTUNG! Cistiti.info bietet Inhalte ausschließlich zu informativen und populären Zwecken an. Es werden allgemein verständliche Erklärungen der urogenitalen Pathologien gegeben, mit Aufmerksamkeit und Genauigkeit, in Übereinstimmung mit dem aktuellen Wissen, die validiert und offiziell anerkannt sind.
Die auf dieser Webseite enthaltenen Informationen wollen und können in keinem Fall weder die Erstellung einer medizinischen Diagnose darstellen noch einen Facharztbesuch ersetzen. Die berichteten Ratschläge sind das Ergebnis eines ständigen Vergleichs zwischen Frauen, die von urogenitalen Pathologien betroffen sind, die auf keinen Fall weder die Verschreibung einer Behandlung noch die direkte Beziehung zu Ihrem eigenen Arzt ersetzen wollen und können. Es wird daher empfohlen, den Rat Ihres Arztes einzuholen, bevor Sie die gegebenen Ratschläge oder Hinweise in die Praxis umsetzen.