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Diario minzionale

 

Il diario minzionale (o Valutazione della capacità minzionale) è uno strumento che valuta la quantità e la qualità di urina emessa sia ad ogni minzione che nelle 24 ore in rapporto alla sintomatologia e alle variabili che possono influenzarne volume e caratteristiche. Grazie al diario minzionale si possono ottenere informazioni utili ad una corretta diagnosi.

I dati che in un diario minzionale completo dovrai annotare sono molteplici e tutti fondamentali.

 

 

Data

Di solito viene richiesto il diario relativo a 3 giorni settimanali o ad una settimana intera al massimo.

Io ritengo che protrarlo fino a 3/4 settimane sia più significativo e riesce a comprendere eventuali alterazioni dovute al ciclo mestruale, ai rapporti sessuali e ad altre variabili mensili. Tuttavia non è necessario effettuarlo tutti i giorni. E' sufficiente riportare i dati relativi a 3 giorni settimanali (per esempio: martedì, giovedì e domenica) per 3/4 settimane di fila.

 

Ora

La raccolta deve comprendere tutta l'urina emessa nelle 24 ore.

Il mio consiglio è quello di iniziare al mattino appena sveglia, ma stai attenta: il giorno in cui inizi non calcolare la prima minzione. Se per esempio inizi alle 7 non raccogliere l'urina che espelli alle 7, ma buttala via perchè quella si riferisce all'urina accumulata durante la notte precedente e non a quella che si è formata alle 7. Raccoglierai invece quella che farai alle 7 del giorno successivo successivo perchè relativa al giorno di raccolta (a ciò che hai mangiato e bevuto il giorno prima). Ad ogni minzione quindi dovrai segnare l'ora esatta in cui è avvenuta.

 

Volume in ml

Prendi un contenitore graduato trasparente che abbia una larghezza di circa 15 cm. Se non lo hai va benissimo un barattolo di vetro abbastanza capiente o una bottiglia di plastica da 1 litro e mezzo o 2 litri, tagliandola a metà per eliminare il collo. Poi segni le tacche sul contenitore con un pennarello indelebile. Per farlo puoi prendere un dosatore per liquidi da cucina purchè sia graduato per litri e non per grammi , riempilo fino a 100cc, versa l'acqua nel contenitore e disegna una tacca proprio sul confine tra acqua e aria. Ne aggiungi altri 100 e fai la stessa cosa, fino ad arrivare a 500-600cc. Ed ecco il tuo contenitore. Ad ogni minzione segna sul diario la quantità emessa e poi butta via l'urina.

 

Disturbo correlato

Accanto alla quantità raccolta è utile riportare gli eventuali sintomi legati alla minzione appena registrata: stranguria (indica se il bruciore è insorto prima, durante, verso la fine o dopo la minzione), tenesmo (indica se la sensazione di peso e mancato svuotamento è presente o assente), sensazione termica (indica se l’urina ti sembra calda, fredda o normale), aspetto (indica se l’urina è trasparente, opaca, rossa o di altro colore), odore (indica se l’odore è sgradevole o normale), altri sintomi (indica quali).

Approfondimento: I sintomi della cistite

 

Intensità del flusso

L'intensità può essere valutata sulla base soggettiva della sensazione avuta (e quindi poco affidabile), oppure in maniera più oggettiva calcolando la durata in secondi della minzione. Più il getto sarà potente e meno durerà la minzione. Più sarà debole e maggiore saranno i tempi di espulsione. Questo dato non può prescindere però dalla quantità espulsa: l'espulsione debole di 200ml di urina può durare quanto l'espulsione di 400ml con getto elevato.

Una minzione di 10 secondi con un bel getto espelle circa 400cc. 12 secondi a getto scarso non arrivano neanche a 200 e questo rapporto offre molti spunti diagnostici rilevabili altrimenti solo con una flussometria o con un esame urodinamico.

 

Stimolo

E' importante segnalare anche la portata dello stimolo prima della minzione: scarso, normale, impellente. Anche questo dato, messo in relazione al volume espulso fa chiarezza sulle problematiche urologiche. Uno stimolo impellente seguito dall'espulsione di soli 100ml fa sospettare una problematica neurologica, un’infiammazione vescicale o una cistite interstiziale.

Approfondimento: Come urinare correttamente

 

Liquidi assunti

Per valutare la funzionalità renale il rapporto tra liquidi introdotti e liquidi eliminati deve essere proporzionato. Se bevi mezzo litro d'acqua è normale che le minzioni durante la giornata saranno limitate. Al contrario se bevi 3 litri. Si rivelerebbe invece patologica la situazione in cui, pur assumendo molti liquidi, ne venissero espulsi molti di meno (ritenzione idrica? Ristagno urinario? Patologie cardiache? Patologie renali?) o quella in cui, assumendone pochi se ne eliminassero molti (poliuria).

I liquidi che espelliamo non sono solo quelli introdotti e non tutti i liquidi introdotti vengono espulsi tramite le urine. Di notte per esempio il nostro metabolismo basale produce, tra i vari elementi, anche acqua, che in parte viene riassorbita e riutilizzata e in parte viene espulsa. Sebbene rallentato, anche a riposo il metabolismo è attivo. Per questo, appena svegli, pur non avendo bevuto nulla durante la notte, abbiamo necessità di urinare.

Inoltre la posizione notturna orizzontale aumenta il ritorno venoso verso il cuore e il drenaggio dei liquidi in eccesso dalla periferia al cuore, infatti si va a letto coi piedi gonfi e ci si sveglia coi piedi sgonfi. Quel gonfiore è liquido che viene riassorbito di notte, reimmesso in circolo ed eliminato tramite la vescica.

Da segnalare che l'alcool inibisce l'ormone antidiuretico stimolando la diuresi e quindi disidratando l’organismo. Importante quindi indicare nel diario anche l'eventuale assunzione di birra, vino o superalcolici.

E' chiaro quindi che le entrate di liquidi possono non corrispondere alle uscite a causa di tutte le variabili in gioco, che influenzano questo bilancio idrico. Di seguito altre importanti variabili che influenzano l’eliminazione di liquidi.

Approfondimento: Come e cosa bere correttamente

 

Temperatura ambientale

In estate è normale che le uscite siano inferiori alle entrate perché sudiamo molto e perdiamo in questo modo molti dei liquidi introdotti.

La febbre fa sudare molto riducendo la diuresi.

Il freddo invece inibisce l'ormone antidiuretico e stimola la diuresi.

Importante quindi segnalare le eventuali variazioni di temperatura ambientale o corporea.

Approfondimento: la cistite in estate e la cistite in inverno

 

Alimenti assunti

Ma attenzione! Non devi calcolare solo quel che bevi! Noi introduciamo liquidi anche attraverso i cibi: la pasta, la verdura, la frutta, la carne e persino gli alimenti che sembrano secchi (come i biscotti per esempio). Gli unici alimenti che non contengono acqua sono quelli disidratati e liofilizzati (che per poter essere assunti devono comunque essere reidratati in acqua).

Immagina un piatto di pasta. Prendine un etto. Immergilo nella pentola dell'acqua bollente. Che succede? la dimensione raddoppia e il peso addirittura triplica. Perché? Perché assorbe acqua, che poi tu ingerisci, digerisci ed elimini con le urine.

Fondamentale quindi indicare gli alimenti assunti (un passato di verdura contiene molta più acqua di una pastasciutta), gli eventuali digiuni e l'assunzione di alcool.

Approfondimento: L’alimentazione 

 

Attività fisica effettuata

L'attività fisica comporta una perdita di liquidi proporzionale al grado di fatica richiesta. Più liquidi verranno espulsi attraverso il sudore e la traspirazione cutanea e minore sarà l'urina prodotta e più elevata quindi sarà la sua concentrazione. Più l’urina sarà concentrata e maggiori saranno i sintomi. Importante quindi segnalare anche questo dato in caso di sforzi fisici importanti e attività sportive.

Approfondimento: Sport e cistite

 

Fase del ciclo mestruale

Importante anche indicare il giorno del ciclo mestruale (contando il primo giorno dal giorno in cui arrivano le mestruazioni). Questo è importante perché le variazioni del volume dell'utero in base al ciclo e le variazioni ormonali influiscono molto sulla capacità vescicale, sullo stimolo, sul numero delle minzioni quotidiane e sulla quantità di urina emessa. Quello che potrebbe sembrare ad un'analisi superficiale un problema neurologico (scarso volume con getto debole), potrebbe invece essere banalmente dovuto alla fase premestruale. Per escludere influenze ormonali è quindi fondamentale riferire la fase mestruale in cui il diario viene compilato.

Approfondimento: Ciclo mestruale

 

Perdita di urina

Indicare se c’è stata una perdita involontaria di urina. Un episodio di incontinenza potrebbe rilevare che la vescica era troppo piena (incontinenza paradossa) o che il pavimento pelvico non lavora correttamente.

Approfondimento: L’incontinenza

 

Necessità di spinta

Indicare se c’è stato bisogno di spingere per espellere l’urina. Quando l’urina stenta ad uscire spontaneamente è importante escludere che vi sia un’ostruzione o una contrattura del pavimento pelvico.

Approfondimento: L’ipertono del pavimento pelvico

 

Se effettuato correttamente ed in maniera completa, il diario minzionale offre una serie di dati importantissimi alla diagnosi, ma soprattutto rappresenta uno strumento preziosissimo di conoscenza del tuo corpo.

 

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