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fisioterapia
Scritto da Vittoria Avanzini


Il trattamento osteopatico sulla fascia peri-renale in pazienti donne con cistite ricorrente può essere un valido approccio per ripristinare la mobilità renale, ridurre i sintomi di cistite e migliorare la qualità della vita.

 

 

Introduzione

La cistite ricorrente rappresenta una problematica estremamente diffusa tra donne e tuttavia ancora poco conosciuta. Si stima che le infezioni del tratto urinario abbiano un’incidenza di 150,000 milioni all’anno e che il 40-50% delle donne abbia ricevuto diagnosi e trattamento di UTI almeno una volta prima dei 25 anni.

La cura di elezione per infezioni del tratto urinario è la terapia antibiotica, ma nelle cistiti ricorrenti l’utilizzo frequente determina un aumento della resistenza antimicrobica locale e ciò può rendere sempre più complicata la scelta terapeutica; per questo motivo attualmente si stanno studiando approcci alternativi a ed inoltre le statistiche dimostrano che mediamente le donne che soffrono di cistite ricorrente sono aperte alla gestione di tale disturbo con terapie sostitutive.

L’approccio osteopatico sul tratto renale può rappresentare una terapia alternativa per migliorare la frequenza, la sintomatologia delle cistiti e la qualità della vita in chi soffre di cistiti ricorrenti.

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L'importanza della fascia renale

L’ approccio osteopatico su questa problematica è supportato dalle importanti connessioni anatomiche e funzionali del sistema urinario con tutte le strutture anatomiche limitrofe.
Un recente studio, he ha coinvolto anche Cistite.info APS,ha dimostrato che esiste un movimento del rene, all’ interno della fascia renale, durante la respirazione diaframmatica e la direzione del movimento dipende prevalentemente dal muscolo psoas che costituisce un “binario” lungo il quale il rene può scorrere all’interno della sua fascia peri-renale, guaina di tessuto connettivo e collagene, tramite la quale il rene si connette alle strutture circostanti.

Tra gli squilibri osteopatici del rene, il più comune è la discesa renale, ciò si manifesta quando il rene perde la sua mobilità. Ciò avviene perché a causa dell’aumento della pressione intraddominale e della diminuzione della tonicità della parete addominale, la fascia che avvolge il rene sviluppa una tenuta insufficiente per assicurare la fissazione del rene nella sua sede. Quando il rene perde la sua mobilità fisiologica, crea tensione anche sull’ uretere, fino a ridurre la sua capacità di contrarsi, facendo si che si alteri anche la meccanica minzionale. A causa di tali squilibri che avvengono sul decorso del tratto urinario, i sintomi della cistite ricorrente sono una delle conseguenze più comuni delle alterazioni a livello della fascia renale.

 

Lo studio

Sulla base di queste importanti relazioni anatomo-funzionali abbiamo strutturato un protocollo di trattamento osteopatico sulla fascia peri-renale su 15 donne adulte con cistite ricorrente. Le partecipanti sono state suddivise in due gruppi, gruppo sperimentale (GS) e gruppo di controllo (GC). Il GS è stato sottoposto a tecniche osteopatiche sul tessuto fasciale peri-renale e il GC è stato sottoposto alle stesse tecniche senza manipolazione (sham tecniques).

L’analisi statistica ha rilevato variazioni statisticamente significative nel gruppo sperimentale: infatti nell’ autovalutazione tramite la scala ACSS dopo un mese dal trattamento, è emersa una riduzione significativa nella manifestazione degli episodi di cistite in termini di gravità e/o presenza di sintomi e un miglioramento significativo della qualità della vita. Inoltre, è stata osservata una diminuzione della sensibilità dolorosa in specifici punti analizzati ed è migliorato il movimento di flessione lombare, entrambi subito dopo il trattamento e si sono mantenuti ad un mese di distanza.

 Visualizza lo STUDIO AVANZINI-GIANNARELLI

 

Conclusioni

Dall’interpretazione dei dati emersi, si può dedurre che le tecniche osteopatiche mirate a riequilibrare il tessuto fasciale peri-renale, hanno agito sulla disfunzione di discesa renale e conseguentemente sulle ripercussioni della stessa sul tragitto dell’uretere. Il ripristino dell’equilibrio fasciale e funzionale di queste strutture ha favorito un miglioramento della meccanica del flusso urinario, con conseguente riduzione dei sintomi delle cistiti.

Sono necessari studi con ulteriori follow-up per verificare se vi sono cambiamenti nella frequenza degli episodi di cistite anche a lungo termine.

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.