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Scritto da Iolanda Di Bonaventura
Terapeuta in DanzaMovimento Terapia (DMT)

Attraverso il movimento creativo, possiamo ascoltare, esprimere e trasformare i nostri vissuti, favorendo un dialogo autentico tra emozioni, pensiero e corporeità.

Sviluppatasi nel continente americano, in Europa e in altre parti del mondo, la DanzaMovimentoTerapia (DMT) si è diffusa in Italia a partire dagli anni Settanta, mettendo sempre al centro il benessere globale della persona e l’unità mente-corpo-relazione.
In contrasto a uno stile di vita che spesso delegittima le manifestazioni fisiche e affettive, la DanzaMovimentoTerapia favorisce un’immagine di sé integrata, in cui corpo e mente non risultano elementi separati ma componenti di un’unica entità.

 

 

Il corpo come linguaggio

La DanzaMovimentoTerapia è una pratica professionale ed espressiva, che utilizza il movimento e l’espressione del corpo come strumenti di ascolto e conoscenza del sé.
La DMT considera il corpo e la mente come interconnessi: il movimento è un ponte che congiunge la dimensione corporea, quella emotiva e quella intellettiva.
La “danza”, così come inquadrata da questa disciplina, non è l’apprendimento di una serie di movimenti sequenziali, quanto l’espressione e la manifestazione spontanea del sé, attraverso il linguaggio non verbale: quello del corpo.
E dunque: così come ‘danza’ il corpo che si muove, ‘danza’ anche il corpo che sta fermo.

Corpo, emozioni e trasformazione

Il movimento nella DMT viene inteso come “atto creativo” capace di risvegliare le parti più vitali e autentiche della persona, considerate da questa disciplina risorse fondamentali per il benessere psico-corporeo: si tratta di risorse non solo fisiche, ma anche emotive, cognitive e relazionali.
Il movimento, originandosi all’interno della persona, è sempre portatore di significato; esso è una lingua viva, che permette l’espressione di vissuti non sempre verbalizzabili o elaborabili a parole. In questo senso, ogni gesto può essere visto come un atto comunicativo.

Muoversi creativamente significa ascoltare ciò che accade dentro di sé (sensazioni, emozioni, immagini) e di trasformarlo: l’atto creativo, il corpo che si muove e si reinventa, consente di sciogliere blocchi psicofisici ed accedere a nuove possibilità di essere, sperimentare e sentire. Per facilitare questo processo, la DMT si avvale di modalità che promuovono un clima accogliente e non giudicante, favorendo l’inclusione e la libera espressione di ogni partecipante. L’ambiente di lavoro diventa così uno spazio sicuro, in cui il corpo e le emozioni possono comunicare apertamente e trovare nuove forme di dialogo con se stessi e con gli altri

 

Neuropsicologia del movimento creativo

Dal punto di vista neuropsicologico, la DanzaMovimentoTerapia attiva in modo integrato aree corticali e sottocorticali coinvolte nella regolazione emotiva, nella percezione corporea e nella memoria implicita, favorendo una comunicazione profonda tra mente e corpo.

L’uso consapevole del movimento facilita la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di riorganizzarsi, e può contribuire alla rielaborazione di vissuti psichici profondi e dolorosi attraverso canali non verbali, rendendo accessibili contenuti psichici altrimenti difficili da contattare.
L’interazione tra il sistema nervoso autonomo e l’espressione motoria consente infine di regolare stati interni di attivazione o di calma, rendendo il movimento creativo uno strumento potentissimo per integrare mente, corpo ed emozioni in un dialogo vivo e trasformativo.

 

DMT e disturbi pelvici cronici

La DanzaMovimentoTerapia può offrire un supporto prezioso nelle condizioni di ipertono del pavimento pelvico e nei disturbi correlati, come cistiti ricorrenti, vulvodinia e neuropatie. Queste esperienze dolorose, infatti, raramente si limitano alla sola dimensione fisica: spesso sono intrecciate a vissuti psicologici profondi, radicati nella storia personale, che si manifestano nel corpo sotto forma di tensioni, irrigidimenti e sofferenze, contribuendo così alla cronicizzazione del disturbo in un ciclo complesso corpo-mente-corpo difficile da spezzare.

In questi casi, lavorare direttamente sul vissuto corporeo permette di entrare in contatto con le componenti emotive che alimentano e mantengono lo stato di disagio fisico. In questa direzione si inserisce un metodo specifico, sviluppato e presentato in una serie di incontri promossi da Cistite.info a cura di chi scrive, che integra il lavoro corporeo con la dimensione emozionale, accompagnando ogni persona in un percorso di riscoperta e riconnessione con il proprio sentire più autentico.

Il dolore, accolto nella sua interezza — emotiva, biografica e relazionale — viene allora esplorato, trasformato e restituito alla persona in una forma simbolica e comprensibile, diventando così un messaggero da ascoltare, e non più un nemico da combattere.

 

Iolanda Di Bonaventura

Iolanda Di Bonaventura si è diplomata DanzaMovimentoTerapeuta nel 2023 con una tesi dal titolo "Il corpo femminile e il trauma", che include un capitolo interamente dedicato alla sua ricerca sugli effetti della DanzaMovimentoTerapia (DMT) su pazienti affette da vulvodinia, cistite e dolore pelvico cronico.
La ricerca, sviluppata in collaborazione con Cistite.info, ha avuto una durata di 300 ore ed è stata oggetto di pubblicazione. Dal 2023 è iscritta all'Albo Professionale dei DanzaMovimentoTerapeuti Italiani, tessera n.579.
Oltre alla sua pratica terapeutica, Iolanda svolge attività creativa come artista, specializzandosi nei processi di simbolizzazione del dolore.

 

 

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.