Finalmente mi decido a scrivere anch’io la mia storia.
E’ un’anno almeno che voglio farlo ma poi tra alti e bassi penso sempre “la prossima volta che starò così scriverò...”
Ed eccomi qui. Sono in lacrime e credo di non essere ne la prima ne purtroppo l’ultima che visita questo forum in queste condizioni. Premetto che ho 25 anni, vivo ancora con mamma e papà, ho un fidanzato che amo e mi mancano pochi esami a laurearmi per poi finalmente farmi una vita. Questo per dire che lo stress di cui parlerò alla fine, non è minimamente paragonabile allo stress di altre storie che ho letto su questo forum, o comunque forse definire ciò che mi mette in ansia:“stress” forse non è poi così appropriato.
Comunque la mia storia è questa:
Qualche episodio di cistite da bimba (all’età di 3 anni circa).
Poi più nulla fino ai 18 anni circa, quando si verifica il primo episodio che ricordo, curato con le famose 2 mega buste di Monuril.
Questo episodio seguito, a distanza di un annetto, da un’altro episodio anch’esso “curato” nel medesimo modo, più urinocultura e scoperti i soliti famosissimi (anche loro?) E.Coli. Se non ricordo male ho avuto un terzo episodio e poi più nulla per circa 3 anni.
A 21 anni circa inizia il vero calvario. Mi metto insieme al mio attuale ragazzo e dopo qualche mese e un bel po di passione
tac...la mia "amica" ritorna all’attacco...Il mio dottore è stato capace per 3 anni di seguito a farmi fare continue urinocluture e prescrivermi uno dei tanti antibiotici “adatti”, inizialmente per periodi corti (1 settimana/10 giorni di cura), per poi arrivare ad una delle ultime recidive dove mi affidavo ancora a lui, a prescrivermi di prendere un certo antibiotico per 1 mese di seguito; poi interrompere la cura e ricominciarla dopo 3 mesi, per un ulteriore mese...Mica sono caramelle!!!!
Ormai la frequenza di cistite era una ogni 2 settimane...in pratica la avevo in continuazione e con sangue. Questo mi ha fatto riflettere. Perchè martoriarmi il fisico in questo modo? Perchè questa persona non ascoltava le mie motivazioni, le mie paure e se la sbrigava prescrivendomi A CASO uno dei principi attivi che un foglio di analisi gli suggeriva e al quale , tra l’altro, alla prossima urinocultura sarei risultata resistente? Perchè dopo 2 anni la situazione era nettamente peggiorata? E se dovessi ammalarmi e nessun antibiotico mi facesse più effetto cosa succederebbe? Bene. Non volli approfondire, ma questo dottore non mi vide più.
Poi sono iniziate le ricerche in internet, la scoperta di questo fantastico, completo, risolutivo, eccezionale forum ricco di esperienze di vita vere con le quali ho iniziato a confrontarmi e grazie alle quali ho imparato piano piano a sperare...
Ho iniziato a prendere l’D-Mannosio da sola, seguendo i consigli del numero verde, e le cistiti da un anno o poco più ho imparato a curarle così.
Ora sono in cura con una dott.ssa ginecologa di Milano che mi soddisfa perchè appoggia il metodo D-Mannosio, mi ascolta e sembra interessarle di più la mia guarigione che il "fidelizzarmi" per potermi prescrivere più scatolette di antibiotico possibili all’anno (non so se mi spiego...).
Le cistiti, prima di andare in cura con questa ginecologa, rimanevano comunque ad una frequenza di una al mese.
Ad oggi, un episodio ogni 2 mesi (prendo anche Cistivis, Berberina e in caso di acuta R18gocce e nient’altro).
Quello che vi chiedo..e il motivo per cui alla fine mi sono trovata qui a scrivervi è:
Questo è un periodo per me di stress da esami, pensieri vari e subito si è riverificato il problema cistite (a distanza dei soliti 2 mesi dalla precedente recidiva che non può neanche essere la solita cistite da luna di miele..perchè anche da quel lato i risvolti sono stati pessimi e la mia vita sessuale si è tramutata in una vita praticamente di rinunce da quel punto di vista...tristissimo!), COME MAI OGNI RICADUTA è SEMPRE PEGGIO? E non parlo fisicamente...ma PSICOLOGICAMENTE!
Mi spiego. Ormai mi curo con D-Mannosio e anche se per le quantità che prendo mi converrebbe richiedere un mutuo, la soluzione c’è, la vedo e ho fiducia sul fatto che non tornerò mai ai vecchi e antipatici antibiotici... Ma la mia mente? Io non so come fare ad ogni ricaduta a non dovermi ridurre ad un’ameba, triste, sconfortata, nervosa. Perchè alcune donne in particolare devono avere questa sfiga?? Ho anche preso le EN non so se qualcuna di voi le conosce, sono dei calmanti e in effetti funzionano, ma il giorno dopo si è punto da capo...
Io ho tanta paura di dover limitare la mia vita per sempre e non voglio, mi deprimo davvero quando sento arrivare quel bruciore che ormai conosco così bene e so che entro poche ore diventerà la mia prigione... e piango, piango e vorrei solo che qualcuno mi dicesse perchè mi devo buttare ogni volta sempre più giù e avere sempre meno forza di reagire...pur vedendo che forse una soluzione definitiva c’è...
Un bacio affettuoso.
Francesca
Qui sopra ciò che ho scritto prima che mi succedesse questo(avevo salvato su un file in attesa di poterlo pubblicare):
Il giorno successivo a quello in cui piangevo a dirotto, psicologicamente distrutta, mi è iniziato un male fortissimo all'altezza del rene destro. Sono dovuta correre al pronto soccorso perchè il mio medico non rispondeva e la guardia medica di zona neanche e io vomitavo e non sapevo che fare... insomma con una flebo nel giro di pochi minuti mi è passato il dolore MA:
quoto il mio"non tornerò mai ai vecchi e antipatici antibiotici" -> risultato esco dall'ospedale con un antibiotico(Levoxacin 250mg) da prendere per 5 giorni e supposte di voltaren da prendere 2 volte al giorno per 2 giorni... ma me la sono tirata???
Comunque ora la cura è finita e sto bene, anche psicologicamente devo dire...ho riniziato con il mannosio e spero di "vivere"per almeno un mese di fila..non so neanche che fare con il mio ragazzo..ho paura che questa calma duri poco...anche perchè ho preso l'antibiotico che di sicuro mi avrà scombussolato tutto!
Ora vorrei prendere dei fermenti lattici per riequilibrare ma non so quali e poi devo andare da un urologo per escludere patologie tipo calcoli, renella, reflusso ecc... da un certo punto di vista spererei quasi che mi dicano che ho i calcoli e che sono quelli che mi hanno da sempre causato cistite...almeno ci sarebbe un motivo che sia UNO!!!
...ma non credo proprio...visto che il tutto è partito da comuni episodi di cistite da E.Coli!
Mi scuso per il papiro..ma una volta che mi sono decisa a scrivere ho buttato fuori davvero tutto!
a tutte!
Francesca