Con un po' di timore e di timidezza in questa tarda serata un po' sonnolenta mi accingo a scrivere di me.
dunque, premetto che, prima di dicembre dello scorso anno, non avevo mai sentito parlare di vestibolite, vestibolodinia, vulvodinia, contrattura pelvica, nervo pudendo. Per ignoranza o per fortuna, ne ignoravo l'esistenza (e campavo pure piuttosto bene). Avevo sì avuto un paio di episodi di candida (estiva, che male!) risolti con usuali farmaci e una volta la cistite tre o quattro anni fa (risolta anch'essa e mai più ritornata, almeno spero).
Poi,un ulteriore episodio di candida a novembre del 2009 i cui sintomi sembrano non volermi più lasciare.
che diavolo succede? esami su esami, il ginecologo che alza gli occhi al cielo, paranoie di vario genere, un Natale e un Capodanno "meravigliosi" come potete immaginare; ma il peggio doveva ancora venire. A Gennaio, proprio dopo l'esecuzione di un tampone vaginale, che chissà quali forze oscure ha scatenato, inizia quella che posso annoverare fra le peggiori settimane della mia vita, con dolori e bruciori vari, nella più totale ignoranza di ciò che stava accadendo.
Su indicazioni ginecologiche, eseguo altre cure, sempre farmacologiche, che non migliorano la situazione; mi accorgo che si va per tentativi e, nello scoprire amaramente la generale carenza di professionalità (che implicherebbe anche dire "non lo so" quando non sai cosa fare e non andare a tentativi solo per rabbonire il paziente un paio di settimane), inizio a documentarmi in autonomia e finalmente approdo dal Prof. Torresani.
Una persona e un medico di cui posso solo parlare bene. Mi espone con chiarezza la sua visione. Mi visita accuratamente, mi diagnostica vestibolodinia e inizio ad assumere il Laroxyl. Miglioro, il caldo estivo aiuta e nel torrido mese di luglio affronto una temibile prova concorsuale di tre giorni senza dolore, nè bruciore.
Poi, un episodio di sovradosaggio (credetemi è tutto vero), che però riesco a riaggiustare senza dovere interrompere la terapia.
Nelle more di tutto ciò, navigando navigando, scopro questo forum. inizio a sentirmi meno sola, e vedo quante donne sono afflitte da problemi come il mio, la loro forza e la loro determinazione, la ricchezza delle loro vite private e professionali. Bellissimo.
Con l'apporssimarsi dell'autunno i sintomi però si fanno risentire, non più per fortuna quel bruciore urente e insopportabile, ma tensione, fastidio e doprattutto il mio incubo peggiore: il dolore ai rapporti, che oltre che dolore pelvico è un dolore dell'anima e una paura del domani come di fronte a una voragine senza fondo.
Lo stesso Torresani mi riferisce che, a suo avviso, la vestibolodinia è quasi sparita, ma permane contrattura muscolare.
e così, grazie a Voi e ai vostri consigli, prendo un appuntamento con il Prof. Pesce.Nel frattempo inizio a scemare il Laroxyl, e mi ritrovo alla prima visita con
Di Pesce e della ottima impressione che mi fa non dico nulla, non credo che ci sia bisogno a fronte di tutto quello che qui ho letto e che posso solo ribadire. La diagnosi è confermata. Inizio un trattamento con miorilassanti e per ora ho fatto tre sedute di terapia manuale. Il Dottore ritiene che ci siano già miglioramenti, io non canto vittoria anche se effettivamente credo di sentirmi meglio, e anche il dolore ai rapporti sta calando......ma sono guardinga, non voglio illudermi, vedremo.
Intanto, almeno quello che mi affigge ha un nome e non sono l'unica a soffrirne......e questo è importantissimo.
Il caso (beffardo) ha poi voluto che la mia famiglia fosse colpita una seconda volta da un disturbo poco conosciuto e insidioso, diffuso ma difficilmente curabile: la sindrome di meniere che ha colpito la mia mamma.
Per concludere solo un grazie immenso a tutte voi, davvero grazie a tanti auguri.
Valentina