Il caso di Grace

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Re: Il caso di Grace

Messaggioda clio77 » mar apr 13, 2010 7:04 pm

Patti chiari intervista lunga!!! Mi piace un sacco!!! :coool:

Re: Il caso di Grace

Messaggioda grace » mar mag 11, 2010 5:42 pm

ciao donne!

Aggiornamenti: non è che vada tanto meglio, ma sicuramente molto molto meglio di quei neri periodi prima di aver visto la luce con Pesce. Che dire... da quando c'è sono serena.

Altri aggiornamenti: vi posto qui sotto l'originale scritto da me della mia intervista. Quando la pubblicheranno taglieranno tante parti, io vorrei che voi, e in particolare Rosanna leggeste l'originale.



Questa storia ha inizio nel 2008; esattamente come in una favola ci sono i buoni e i cattivi, e una vera e propria lotta del bene contro il male. Quel male che ha cominciato ad assillarmi nel 2008, presentandosi sotto forma di cistiti batteriche in episodi isolati, che hanno cominciato ad allontanarmi dall’università per qualche giorno. Chi mi ha detto che probabilmente si trattava di cistiti è stata mia madre, che avrebbe voluto portarmi in ospedale, ma io testarda come sempre ed imperterrita nel perseguire unicamente i miei obiettivi universitari ho voluto optare per un rimedio efficace e al quanto sbrigativo: un antibiotico a breve termine. Due giorni di inferno e poi passava tutto e potevo tornare all’università. Andò avanti così per qualche mese finché a dicembre 2008 arrivò quell’attacco acuto che mi ha cambiato la vita. Non voleva proprio andare via, questa volta l’antibiotico a breve termine non bastava e i sintomi erano sempre più forti e invalidanti, tanto che nel gennaio 2009 ho affrontato mio malgrado la prima visita ginecologica: esperienza devastante che ancora oggi ricordo con rancore nei confronti di quel “gentilissimo” ginecologo che vedendomi strizzare silenziosamente gli occhi per il dolore al momento dell’inserimento dello speculum, mi “incoraggiò” dicendomi: “Guarda che non ti ho fatto niente ancora, impossibile che tu senta dolore, è inutile fare mosse per niente”. A parte l’esperienza negativa della mia prima visita ginecologica, venne rilevato tramite un tampone vaginale, la presenza dell’escherichia coli, batterio che debellai con una cura antibiotica locale e orale.
Mi ero illusa che la storia potesse terminare qui. Un successivo tampone attestò infatti la presenza di un altro nemico in agguato: enterococcus faecalis. Appena letto questo insolito nome mi disperai ma ancora con un bricciolo di ironia mi chiesi: “Chi altro è questo adesso? Cosa vuole dal mio corpo? Mi mangerà poco alla volta”
Seguirono mesi e mesi di cure antibiotiche a lungo termine, intanto avevo ormai dimenticato come fosse la mia facoltà e le uscite si facevano sempre più rare; per me il giorno e la notte non avevano più differenza, i terribili dolori alla vescica mi impedivano di dormire tranquilla, prendevo sonno a fatica solo dopo le quattro del mattino, e il mio morale andava sempre più giù, tre metri e più sotto terra. Rinunciavo anche a sentire le amiche per telefono, perché la frequenza urinaria e i dolori mi impedivano anche un sereno dialogo telefonico.
Passarono gennaio, febbraio, marzo, mesi che per me sembrarono secoli interminabili, chiusa in casa navigando su internet alla disperata ricerca di rimedi, o per lo meno nel tentativo di documentarmi in maniera dettagliata e meticolosa riguardo il maledetto nemico che si era insediato in me. Cambiavo medici frequentemente, tra gli innumerevoli antibiotici che mi venivano prescritti nessuno sembrava avere effetto, poiché contribuivano solo a sviluppare resistenze; anzi uno, dopo averlo somministrato per via intramuscolare mi causò una forte reazione allergica: intorpidimento della capacità prensile, polso debole, sensazione di nausea e svenimento immediato, annebbiamento della vista, in un attimo mi passò tutta la vita davanti, avevo paura di morire.

La svolta. Il primo passo verso la liberazione.
Invece eccomi qui, a raccontare questa storia. Erano i primi giorni di aprile 2009, la mia testardaggine mi spinse nuovamente a cercare su internet dei rimedi. Questa volta però non invano. Mi dissi: “La mia vita non può finire qui.” Appresi dell’esistenza di un forum davvero ben fatto, gestito da una infermiera professionale che per ben quattro anni aveva sofferto di cistiti batteriche ed era guarita grazie ad un prodotto naturale proveniente dall’America, allora non era ancora in commercio in Italia. Mi informai e in me si riaccesero le speranze: si trattava del mannosio, zucchero ricavato da un tubero polinesiano alle cui molecole si legherebbero le lectine del batterio il quale verrebbe poi eliminato tramite il flusso urinario. Grazie alla tenace battaglia di questa donna adesso è in commercio anche in Italia il famoso prodotto che ha già guarito numerosissime persone affette da cistiti batteriche ricorrenti.
Ma come spiegarlo ai miei? Come convincere i dottori, che sicuramente sarebbero stati contrari e mi avrebbero accusato di essere una credulona, ecc?
Non mi importava. Puntai i piedi, ormai avevo preso la mia decisione, volevo provare questo innocuo rimedio; “Almeno non mi distruggerà lo stomaco come hanno fatto gli antibiotici.” – Pensai tra me.
I miei accettarono di farmi curare anche in questa maniera: i primi risultati li ebbi a fine aprile, quando finalmente cominciai a rivedere un po’ di luce. Il famoso mannosio aveva davvero dato i suoi frutti, tanto che ricominciai a studiare e a frequentare l’ambiente universitario, finalmente preparai qualche esame, e ho potuto rivivere l’ebbrezza di firmare il verbale per registrare due esami dall’esito molto soddisfacente.
Ho ripetuto le analisi: tamponi negativi, infezione debellata! Grazie al forum CISTITE.INFO, grazie a Rosanna.



Le complicazioni. Un puzzle a cui mancava ancora qualche pezzo importante.
Nonostante le analisi ripetutamente negative, dopo un mese di benessere, da giugno cominciai ad avvertire forti e costanti bruciori vulvari e vaginali. La ginecologa dalla quale ero in cura in quel periodo mi prescrisse una vulvoscopia, dalla quale venne rilevata una vulvite micropapulomatosa vestibolare reattiva; in parole semplici si trattava di una infiammazione vulvare localizzata al vestibolo, dovuta alla presenza di fisiologiche micro papille; niente di preoccupante, niente che non si potesse curare. Purtroppo, però, passata questa infiammazione i bruciori ancora persistevano, e si aggiunsero anche i fortissimi dolori alla vescica. Arrivò luglio, e anziché andare al mare per prendere il sole e fare il bagno come le ragazze normali, io ci andai, ma tremando di freddo e rimanendo vestita sulla spiaggia per la maggior parte del tempo, e scoppiando a piangere sulla spalla del mio ragazzo chiedendo “ Perché non guarisco più, perché proprio a me?”
Passarono i mesi estivi, sopportai i dolori con una grande forza di volontà giurando a me stessa che presto tutta quella sofferenza sarebbe terminata, perché io stessa avrei trovato la soluzione. Così si alternavano momenti di cupa rassegnazione a momenti di rinata speranza e voglia di farcela; intanto sui miei libri cresceva la polvere, lo studio che era la mia passione venne trascurato, tutta me stessa era presa dal dolore, sempre più presente nei miei giorni.
Settembre: in preda al panico ho ripetuto tutte le analisi: esami del sangue: tutto nella norma; urino cultura: negativa; tampone vaginale: negativo; pap test: tutto nella norma anche qui.
Presi appuntamento da un ennesimo ginecologo, che ascoltò quali fossero i miei sintomi: mi visitò, eseguì una eco trans-vaginale, poiché secondo lui tramite questa indagine avrebbe potuto scovare qualsiasi anomalia, nel momento in cui davvero ci fosse stata. Per mia “sfortuna” nessuna anomalia venne riscontrata, e una volta rivestita e tornata dall’altra parte della sua scrivania il Signor ginecologo mi disse: “Signorina lei solo per qualche doloretto alla vescica ha smesso di studiare? Lei non ha proprio nulla, la terapia che le prescrivo è bere tantissima acqua, almeno due litri al giorno, stare male, e studiare.”



Ero spacciata: nero su bianco: la parola dei dottori contro la mia. Io soffrivo ma dicevano fossi sana “come un pesce”
Tornata a casa ero ancora più disperata. Era dunque secondo tutti un problema mentale, dovevo solo stare tranquilla, stare male e studiare. Intanto cresceva in me il rancore nei confronti di quanti non si fidavano della mia parola, vivevo in un mondo di dolore invisibile, che nessuno poteva capire, un dolore a cui nessuno era capace di dare un nome. Passavo giornate a sfogarmi sul forum che ho menzionato prima, Rosanna e tante altre donne mi incoraggiavano a credere in me stessa, perché anche secondo loro il dolore non era solo nella mia mente. Nell’apposita sezione del forum “Medici e centri consigliati” ho trovato un giorno il nominativo di un dottore specializzato nella patologia che secondo me mi aveva colpita, perché ormai mi ero già fatta una diagnosi da sola, i sintomi erano quelli, tutto coincideva: sensazioni di punture di spilli e fitte, bruciore costante…
Decisi di mandare una mail a questo dottore, che immediatamente mi rispose, stupendomi per la sua premura e gentilezza: in poche parole che aveva scritto nella mail di risposta, mi aveva regalato una grande speranza. Non ero pazza! Non inventavo il dolore! Aveva già tante pazienti con una storia simile alla mia, erano state prese per malate immaginarie ma una volta approdate per la prima volta nel suo studio la patologia era stata davvero riscontrata.
La situazione però era in stallo. Mi sentivo ad un passo dalla soluzione, ma ero in gabbia, mancava chissà cosa per poterne uscire e spiccare il volo verso la diagnosi.



Come sono uscita dalla gabbia del dolore: l’ironia della sorte e la data della “liberazione”
Era un giorno come tanti, ma qualcosa cambiò: ero connessa come sempre sul forum. Rosanna non potendone più di sapere che soffrivo mi scrisse questa frase, che non dimenticherò mai: “Grace, per favore, alza il sedere da quella sedia e chiama il Dottor Pesce, ti scrivo anche il numero per evitarti il fastidio di cercarlo. “
Mentre ricordo quel momento, una lacrima mi scende perché penso che se lei non si fosse gratuitamente messa a disposizione per aiutare tante donne io ora starei ancora a soffrire.
Ho chiamato quel numero: mentre componevo sul telefono ogni singola cifra mi batteva il cuore a mille. Quando la segretaria ha risposto non ha esitato a cercare una data per l’appuntamento il prima possibile: 25 gennaio 2010 ore 16, a Roma.
Ebbene, io, che dicevano fossi “sana come un pesce” avevo finalmente fissato la data della mia prima visita dal dottore che mi avrebbe accompagnata passo dopo passo verso l’uscita da questo tunnel. E come si chiama? Dottor Pesce!
Ho vissuto contando i giorni che mancavano a quell’appuntamento, sembrava che quella data non arrivasse mai.


Finalmente è stato dato un nome al mio dolore: vestibulodinia.
Si dice che tutti i nodi vengono al pettine. Questo nodo era abbastanza grosso. Quando quel giorno, per la prima volta sono entrata nello studio del Dottor Pesce, mi ha accolta senza innalzare quel classico muro tra paziente e medico; mi ha fatta parlare parecchio, ha ascoltato con attenzione ogni dettaglio della mia storia; mi ha fatto domande e ho risposto, mi ha visitata, e ha saputo dare un nome al mio dolore: vestibulodinia di diffusa entità. Una malattia delle fibre nervose che trasmettono gli impulsi in maniera alterata sotto forma di dolore, e una eccessiva contrazione dei muscoli che causano dolori post minzionali, frequenza urinaria.

Il Dottor Pesce mi ha insegnato ad acquisire consapevolezza del mio corpo, a saper capire i segnali che mi trasmette, e soprattutto a tener ben rilassata la muscolatura pelvica. Non nego che una consistente componente caratteriale abbia influito nello sviluppo di questa rara neuro-patologia, e anche se la strada è ancora lunga e tortuosa, però,- come ha detto una persona importantissima,- almeno ora “sono su quella giusta”.
Se mi voltassi indietro, e ricordando come stavo a gennaio facessi un confronto con la situazione attuale, posso affermare che c’è stato un miglioramento del cinquanta per cento, cosa di non poco conto.

Ho voluto pubblicare questa storia per uno scopo divulgativo: molte donne soffrono in silenzio e brancolano nel buio alla ricerca di una diagnosi; si rischia di perdere oltre che la ragione, anche la fiducia in se stesse e le persone che ci circondavano pian piano vanno via perché non capiscono o perché si stancano del nostro continuo star male.

Per chiunque voglia contribuire alla divulgazione di questo contenuto scientifico può farlo anche grazie a qualche semplice click: basta cercare su Facebook “Vittoria Vincente” e condividere i video da lei pubblicati. Un gesto semplice che può essere di aiuto a moltissime donne.
Non voglio assolutamente accantonare questa triste esperienza nell’oblio o nella lista nera degli avvenimenti da dimenticare. Vorrei invece farne tesoro e fondare un’associazione per la ricerca e lo studio di patologie rare. Sarà difficile e non saranno poche le persone che tenteranno ad ogni costo di scoraggiarmi, ma d'altronde le cose complicate mi hanno sempre affascinata e la caparbietà non mi manca affatto.

In fine vorrei rivolgere un appello a molti dottori, a cominciare da colui che mi disse di bere moltissima acqua, e che ero in perfetta salute: continuate costantemente ad aggiornarvi, perché l’aver conseguito una laurea dopo anni di studio non è un traguardo o una meta sulla quale fossilizzarsi: aggiornatevi, aggiornatevi, aggiornatevi, perché molti di voi hanno giocato con la salute di molte donne, me compresa. Non è giusto che per una vostra negligenza o totale ignoranza dell’esistenza di tali rare neuro-patologie dobbiamo essere prese per malate immaginarie. Altrimenti sareste tutti Dottor Molière, ma non viviamo nel mondo della commedia dell’arte.

Il mio ringraziamento speciale va al Dottor Pesce, che fa il dottore per vocazione. Quando entro nel suo studio sento che tutto è possibile, vedo rinascere la speranza, e spero di non offenderlo chiudendo questa intervista con l’auspicio che come lui ce ne siano altri, perché lui è unico.

Graziana Diana
Riesce ancora
a pungere il grigio
timido un raggio di sole
sussurra un po’ di luce
adesso grida ti prego
a squarciagola grida la luce...

Grace.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Rosanna » mar mag 11, 2010 6:06 pm

:clap:
Grandissima!!!!
Bell'articolo, davvero!

(te l'ho messo nello scroll, così è più compresso).
Una sola precisazione: il mannosio non è estratto dal frutto polinesiano. Quello è il noni. Il mannosio (o meglio d-mannosio) è estratto da alberi a legno duro tipo il comunissimo larice. Ma questa è solo una sottigliezza insignificante rispetto al contenuto ed al messaggio che diffonderai!
Brava!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda sere24 » mar mag 11, 2010 6:10 pm

è fatto benissimo,brava grace...un ottimo resoconto del travaglio che hai trascorso e che può aiutare qualcuna a ritrovarsici 8-)

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Cinzia82 » mar mag 11, 2010 6:20 pm

:clap: :clap: :clap:
Brava Grace! Spero tanto che non la taglino tanto...andrebbe pubblicata così com'è!
Rileggere la tua storia mi ha fatto pensare tanto alla mia...ci siamo ammalate nello stesso anno..2008....anche la mia è una contrattura davvero complessa,infatti a luglio sarà un anno che faccio terapie con Pesce,la situazione è tanto migliorata devo ammetterlo,ma come hai detto tu,la strada è lunga e noi non ci arrenderemo! :n
Se posso fare qlc per aiutarti nella tua "missione" chiedi pure!
Sono felice di aver contribuito a convincerti a contattare il Dott. :fish: :):

Re: Il caso di Grace

Messaggioda grace » mar mag 11, 2010 6:43 pm

Grazie Rosanna sai che forse sono in tempo potrei correggere anche quella sottigliezza? ;)

grazie a tutte voi... ci siete tutte nell'articolo, il vostro appoggio è fondamentale! Dobbiamo solo incrociare le dita e sperare che non taglino parecchi pezzi perchè sono stata un po' satirica e acuta...

Cinzietta, hai visto... forse c'era scritto da qualche parte che ci saremmo ammalate nello stesso anno e poi ci saremmo pure conosciute!!! :D
Beh a questo punto ringrazio di essermi ammalata così ho potuto conoscere donne come voi... :flower:
Riesce ancora
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Re: Il caso di Grace

Messaggioda Frens » mar mag 11, 2010 9:49 pm

:clap:
bravissima!!
quando uscirà?

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Stefania 69 » mar mag 11, 2010 9:52 pm

:clap: :clap: :clap:

bella, bella , bella!

Re: Il caso di Grace

Messaggioda clio77 » mer mag 12, 2010 9:32 pm

Vai Grace spacca tutto!!!!!!!! :coool: :cup:

Re: Il caso di Grace

Messaggioda grace » mar mag 18, 2010 6:32 pm

ciau a tutte!!!

novità: purtroppo dell'articolo originale rimarrà solo un sogno, ho sentito il direttore del giornale che già mi ha detto che parecchie parti verranno tagliate, allora io l'ho pregato di non tagliare molte parti perchè sono importantissime, e gli ho suggerito magari di accantonare le inclinazioni narcisistiche tipiche della rivista e di rinunciare allo spazio della foto a vantaggio di un articolo più corposo...
ci ha pensato, e a giorni dovrebbe arrivarmi la bozza dell'articolo che non andrà in stampa senza la mia approvazione... già so quanto griderò nelle orecchie per dire che sono una massa di incompetenti ma poi ripensandoci ho deciso che mio malgrado accetterò, daltronde, meglio poco che niente... .certo che rabbia però.


Per quanto riguarda la salute... il bruciore al vestibolo mi sta massacrando... tanto che ordinerò altro D-Mannosio perchè almeno con quello riuscivo a controllare la situazione... :roll:
e prenderò il laroxyl che Pesce mi ha prescritto in caso persistesse... ho già aspettato tanto...
Riesce ancora
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Re: Il caso di Grace

Messaggioda pallina » mar mag 18, 2010 7:08 pm

HO LETTO LA TUA TESTIMONIANZA TUTTA DI UN FIATO
NON HO PAROLE!!!!!
SEI UNA GRANDE..... E MI SENTO ONORATA PER LA TRACCIA CHE HAI LASCIATO NELLA MIA STORIA....
PS: L'ho scritto maiuscolo volutamente!
Grazie di cuore... Ross ma quante donne speciali hai unito tutte insieme!!!!!!!!!!!!!!!!

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Frens » mar mag 18, 2010 7:11 pm

si Grace prendi laroxyl se te lo aveva prescritto..ti ha detto come prenderlo?
per il bruciore, se già non lo fai, puoi anche applicare lubrigyn, o arnica compositum della heel (fa miracoli)

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Rosanna » mar mag 18, 2010 7:18 pm

Oppure puoi anche provare la crema D-Mannosio, che pare miracolosa dalle testimonianze!

Per l'articolo non ti arrabbiare e ringraziamo che almeno una testata giornalistica si stia dedicando all'argomento. E' già un grandissimo passo avanti!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda grace » mar mag 18, 2010 7:38 pm

martinez ha scritto:HO LETTO LA TUA TESTIMONIANZA TUTTA DI UN FIATO
NON HO PAROLE!!!!!
SEI UNA GRANDE..... E MI SENTO ONORATA PER LA TRACCIA CHE HAI LASCIATO NELLA MIA STORIA....
PS: L'ho scritto maiuscolo volutamente!
Grazie di cuore... Ross ma quante donne speciali hai unito tutte insieme!!!!!!!!!!!!!!!!


grazie a te, e a quante mi sostengono ogni volta, purtroppo è una lotta che va avanti da febbraio, inventano ogni scusa possibile per rimandare l'articolo, ma non sanno con chi hanno a che fare. Non mi stanco facilmente, e quell'articolo uscirà, VE LO PROMETTO DONNE, CE LO MERITIAMO!

Frens ha scritto:si Grace prendi laroxyl se te lo aveva prescritto..ti ha detto come prenderlo?
per il bruciore, se già non lo fai, puoi anche applicare lubrigyn, o arnica compositum della heel (fa miracoli)


si, con le stesse modalità del noan, cioè cominciare con 3 gocce e ogni quarto giorno aumentare di 3, fino ad arrivare a 21 gocce ogni sera. Si, ho sia lubrigin sia xanagel, ma pare non mi aiutino tantissimo :cry:
Rosanna ha scritto:Oppure puoi anche provare la crema D-Mannosio, che pare miracolosa dalle testimonianze!

Per l'articolo non ti arrabbiare e ringraziamo che almeno una testata giornalistica si stia dedicando all'argomento. E' già un grandissimo passo avanti!


proverò anche quella, tentare non nuoce! :P Per l'articolo Rosanna devo dirti solo una cosina: NON MI ARRENDO! :yahoo: finchè non raggiungerò l'obbiettivo, e una volta raggiunto se tu vuoi lo posto qui, e ne scriverò altri, sto già contattando altre riviste, e tu e il tuo preziosissimo operato siete parte di ogni cosa che pubblicherò! :flower:
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Re: Il caso di Grace

Messaggioda Rosanna » mar mag 18, 2010 8:33 pm

:baci:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda clio77 » mar mag 18, 2010 11:36 pm

forza Grace vedrai che ti sfiammerai, non ti arrendere per nulla al mondo! E x l'articolo , già è un enorme passo avanti..grazie, sei troppo in gamba :coool:

Re: Il caso di Grace

Messaggioda grace » gio mag 20, 2010 1:03 pm

ciao Donne!
avrei bisogno del vostro parere, e se possibile, della vostra adesione in massa... dunque io porto avanti costantemente la mia battaglia per la divulgazione della patologia che affligge me e tante di voi, ma anche per una denuncia dei numerosissimi misfatti subiti sulla nostra pelle da falsi dottori, e ho scritto anche a STRISCIA, per denunciare casi di malasanità molto gravi. Leggevo ultimamente di quante ne ha combinate cervigni, bene ragazze, perchè non scriviamo in massa? Se arrivano 400 mail non passano più inosservate, come è passata la mia, accantonata li e liquidata con un semplice "la contatteremo al più presto..."

Ragazze, donne, cosa ne dite ognuna di voi di scrivere a striscia raccontando cosa avete subito per colpa di falsi dottori?? Non è giusto rimanere in silenzio. Solo l'unione può creare scalpore, e noi dobbiamo combattere, prima per noi stesse, e poi per le altre, per evitare il più possibile che altre dopo di noi soffrano.


Se siete daccordo, vi lascio qui sotto la mail di striscia a cui rivolgervi.
gabibbo@mediaset.it
Siate sincere e spietate, scrivete, scrivete, scrivete, vi prego!!!
Rosanna se ritieni opportuno metti tu un avviso in maniera più visibile sul forum, oppure questo mio stesso messaggio.
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Grace.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Frens » gio mag 20, 2010 1:55 pm

grace bellissima e ottima iniziativa!

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Rosanna » gio mag 20, 2010 3:18 pm

Beh, prima di farlo dovremmo innanzitutto accordarci sull'obiettivo e sul messaggio che vogliamo far arrivare.
Quello che hai scritto tu per esempio non mi è molto chiaro:
grace ha scritto:Ragazze, donne, cosa ne dite ognuna di voi di scrivere a striscia raccontando cosa avete subito per colpa di falsi dottori??

In che senso "falsi"? Loro sono reali medici a tutti gli effetti.
Inoltre non penso che sia attraverso la denuncia di questi medici che si può divulgare l'esistenza di questa patologia. Lo si può fare attraverso trasmissioni più specifiche inerenti problemi di salute. Striscia è prevalentemente un programma di denunce personali e non un programma di divulgazione medico-scientifica.
Quindi qual'è l'obiettivo?
- Far conoscere la patologia? Striscia direi che non è il massimo e non sarà neanche interessata (giustamente). Meglio altre trasmissioni.
- Denunciare la categoria medica tipo Graziottin e Cervigni? Loro sono tra i pochi che conoscono la patologia, quindi non possiamo dire che sono ignoranti in materia. Possiamo solo criticare la loro umanità ed i loro metodi, ma d'altra parte loro sono privati e nessuno ci obbliga ad andare da loro. Nessuna redazione prenderebbe in considerazione queste critiche. Ti rispondono: allora cambia medico!
- Denunciare l'ignoranza dei medici che non conoscono la vestibolite? Sai, loro non sono obbligati ad aggiornarsi su questa patologia. C'è obbligo di aggiornamento in ambito sanitario, ma ognuno sceglie l'argomento su cui vuole aggiornarsi. La maggior parte lo fa sulle tecniche chirurgiche, sulla prostata o sui parti e la gestazione. In questo probabilmente sono preparatissimi. Non si può pretendere che possano essere aggiornati su tutto e non potrebbero neanche umanamente farlo.

L'unica cosa che possiamo fare quindi è quella di informare le pazienti, renderle coscienti dei loro problemi e delle possibili soluzioni (tra cui anche consigli di medici idonei). Il medico in fondo non ha tutta la colpa. E ciò che potrebbe veramente essere efficace è proprio la divulgazione non dei medici da evitare, ma della patologia stessa attraverso quelle trasmissioni televisive mediche che arrivano alla massa o attraverso le testate giornalistiche come stai facendo tu.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Il caso di Grace

Messaggioda Cinzia82 » gio mag 20, 2010 5:27 pm

Rosanna ha scritto:L'unica cosa che possiamo fare quindi è quella di informare le pazienti, renderle coscienti dei loro problemi e delle possibili soluzioni (tra cui anche consigli di medici idonei). Il medico in fondo non ha tutta la colpa. E ciò che potrebbe veramente essere efficace è proprio la divulgazione non dei medici da evitare, ma della patologia stessa attraverso quelle trasmissioni televisive mediche che arrivano alla massa o attraverso le testate giornalistiche come stai facendo tu.


sono d'accordissimo con te Rosanna... :):


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