Lattobacilli.info :-)

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Messaggioda Rosanna » mar set 14, 2010 12:02 am

Dall'home page del sito

I lattobacilli
Scoperti da Doderlein nel 1892, i lattobacilli presenti nella nostra vagina variano da un milione a 100 milioni! Questa flora di Doderlein è formata principalmente da: Lactobacillus acidophilus,  Lactobacillus fermentum, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus brevis, Lactobacillus jensenii, Lactobacillus casei, Lactobacillus cellobiosus, Lactobacillus leichmanii, Lactobacillus delbrueckii, Lactobacillus salivarius. Sono batteri non patogeni che vivono sia in presenza di ossigeno, che in sua assenza, sia in ambienti a ph acido, che in quelli a ph alcalino (sebbene quest'ultimo gli tolga importanti sostanze nutritive, quali il glicogeno).
Le funzioni che questi batteri hanno a livello vaginale sono molte e fondamentali:
– Fermentano il glicogeno (attivato dagli estrogeni) trasformandolo in acido lattico, che contribuisce al mantenimento di un ph acido,
– Producono perossido di idrogeno (acqua ossigenata) inibendo la crescita dei batteri patogeni anaerobi (che vivono senza ossigeno) e dei batteri aerobi (che vivono grazie all'ossigeno) in quanto, oltre ad apportare ossigeno letale per gli anaerobi, questo perossido ha azione tossica sulle cellule batteriche aerobie non lattobacillari. I lattobacilli maggiormente produttori di perossido di idrogeno sono il L. crispatus e il L. Jensenii. I batteri più danneggiati dal perossido sono la gardnerella, l'escherichia coli e lo stafilococco aureo.
– Producono batteriocine, sostanze con effetti antibiotici naturali. Il L. casei rhamnosus GRI sembra produrre batteriocine estremamente efficaci verso l'e.coli, il L. salivarius ne produce altre attive soprattutto contro l'enterococco fecalis. Alcuni lattobacilli che producono perossido di idrogeno sono efficaci contro la neisseria gohonorreae in quanto formano una sostanza in grado di ridurre la capacità di questo germe di vivere in presenza di perossido.
– Si nutrono delle stesse sostanze utili ai microrganismi patogeni anaerobi (per esempio l'arginina) togliendogli quindi nutrimento. Il L. brevis è il lattobacillo che più degli altri ha questo effetto ed è quindi indicato nelle vaginosi anaerobiche.
– Producono biosurfactanti, molecole cioè in grado di richiamare altri lattobacilli in modo da creare una barriera contro i patogeni. L. acidophilus e L. fermentum producono un surfactante (la surlactina) che inibisce l' adesione di Enterococco. faecalis, E.coli, candida albicans.
– Si legano ai recettori posti sulla mucosa vaginale ed occupandoli tutti, tolgono ai germi patogeni la possibilità di aderire alle pareti vaginali
– Si co-aggregano, ovvero riescono a legarsi ai germi patogeni impedendogli quindi di aderire alle mucose vaginali e di riprodursi. L. acidophilus, L. gasseri e L. jensenii, si legano a Candida albicans, E. coli e Gardnerella. Vaginalis
Superate le difese vaginali i patogeni arrivano sulle cellule dell'epitelio. Se questo è integro riuscirà comunque a difendersi. I microrganismi infatti si attaccheranno al primo strato di cellule squamose, che formano un pavimento impenetrabile. Queste cellule in continuo rinnovamento si staccheranno portando con sé i patogeni aderiti ad esse e proteggendo in tal modo gli strati di mucosa sottostanti, più deboli e sensibili. Per questo motivo un tessuto vulvo/vaginale lesionato, abraso o infiammato è maggiormente a rischio di infezione: perché avrà una falla nel suo involucro protettivo attraverso la quale riusciranno a penetrare i patogeni, che a loro volta incrementeranno l'infiammazione, le lesioni e l'arrivo di nuovi germi anche diversi da quello originario. E' frequentissimo infatti trovare infezioni multiple nei tamponi vulvo-cervico-vaginali.
Nelle adolescenti il rischio di infezione è maggiore rispetto ad una donna adulta non tanto per via dell'intensità dei rapporti sessuali, quanto per l'immaturità delle loro mucose genitali in cui lo strato pavimentoso non è ancora del tutto formato e quindi maggiormente aggredibile dai patogeni.
La stessa cosa vale per le donne in menopausa, le cui mucose vaginali risultano atrofizzate, assottigliate e indebolite dalla carenza di estrogeni.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

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Messaggioda GrandiSperanze » dom feb 03, 2013 12:26 pm

Vorrei capire una cosa sui lattobacilli da mettere in vagina. Da quello che ho letto e capito ci sono vai tipi di lattobacilli. Quindi se assumo il normogyn vado a mettere un certo tipo di lattobacilli in vagina, se metto lactofin un altro ancora. quindi andrebbero alternati? tipo fare un mese un tipo, un mese un altro?

O non ho capito niente? (come probabile...)

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Messaggioda frizzina » dom feb 03, 2013 7:03 pm

vedo che la domanda l'hai messa qua.
allora: normogyn sembrerebbe il più completo (costituito da bacillo di doderlein..il nostro,quindi).ma è anche quello meno tollerato. in alternativa c'è il lactonorm, quello più tollerato. inizia da questo, poi si vedrà. altrimenti lo yogurt: bianco,naturale, non zuccherato. si va per gradi, vedi come evolve la situazione, poi caso mai si cambia. l'alternanza è più legata ai fermenti orali.

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Messaggioda GrandiSperanze » dom feb 03, 2013 7:13 pm

ok, grazie. normogyn già provato e lo tollero, mi pare. cmq ora guardo anche l'altro.

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Messaggioda GrandiSperanze » mar feb 05, 2013 12:00 am

Nella storia di "QuellaValelà" ho letto un post di Rosanna che diceva che i lattobacilli (in quel caso normogyn, che sarebbero anche i miei) si possono usare solo se c'è un reale bisogno, nel senso di carenza degli stessi altrimenti di possono fare danni.
Che danni??

Io pensavo che se ho dimicrobismo (candida and co.) vuol dire in automatico che i miei lattobacilli sono in difficoltà comunque a prescindere...no???

(ps: non fanno tamponi da me per valutare questa situazione lattobacillare!!!!!!!!!!!)

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Messaggioda Cles » mar feb 05, 2013 5:45 pm

Troppi lattobacilli possono portare alla citolisi, ovvero ad una nuova condizione di squilibrio. Per questo vanno inseriti solo se sono carenti, ma il dismicrobismo non implica sempre necessariamente tale carenza.

Per questo è fondamentale l'indicazione dei lattobacilli nel tampone, non serve il numero esatto ma semplicemente una valutazione di massima es. presenti, scarsi, abbondanti, assenti.

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Messaggioda GrandiSperanze » mar feb 05, 2013 8:05 pm

Cles ha scritto:Troppi lattobacilli possono portare alla citolisi


fantastica spiegazione, illuminante. Grazie.

Quindi la domanda è spontanea: io ho candida uretrale e vaginale oltre che altri mostricelli che vanno e vengono. MA non ho perdite tipo ricotta, nè prurito, solo bruciore uretrale e (forse causa della vestibolite a questo punto: grazie bis a Rosanna, ti adoro). Una volta ogni tantissimo ho perdite gialline.

Non potendo trovare un benedetto centro che mi valuti la situazione ph bacilli mi conviene non metterli i normogin onde evitare altri squilibri? oppure ne metto due al mese (1 prima mestruazioni, uno dopo) tanto per?

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Messaggioda frizzina » mar feb 05, 2013 8:27 pm

la candida come immagino altre infezioni possono essere anche asintomatiche..ma questo non significa che non ci sia.. non riesce a trovare nemmeno fuori regione un laboratorio che prenda in considerazione i lattobacilli e il ph?? fai un viaggio solo stavolta, intanto almeno per vedere da cosa partire..

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Messaggioda GrandiSperanze » mar feb 05, 2013 9:31 pm

Se la Spano me lo fa vado da lei così faccio tutto due in uno! altrimenti provo in altri posti in liguria. ora farò un po' di telefonate.

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Messaggioda lucky66 » gio feb 07, 2013 1:02 am

Eh purtroppo in Liguria sembra di essere nel terzo mondo in questo !!
Anche io a Spezia non ho trovato nessun laboratorio , nè pubblico nè privato che lo faccia !! :muro:
Ho provato anche in provincia di Massa, in Toscana, ma...ancora nulla !!
Proseguo nella ricerca e mi auspico nel frattempo che a breve almeno siano messi in vendita, come promesso dalla ditta,
gli stick per la misurazione quanto meno del ph vaginale !!
Come mi urta questa diversità territoriale !!! :-zzz
:ciao:
Torna il sole, ma non torna il tempo. Vivi la vita.

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Messaggioda adri191217 » sab lug 02, 2022 5:47 pm

Mi ricollego a questo argomento e inserisco qui la mia domanda (spero sia pertinente)...
spulciando nel forum mi stavo un pò documentando sui fermenti lattici vaginali...
Nel sito trovo " I lattobacilli però più in grado di contrastare in vitro la candida albicans sono il L. brevis ATCC 400+6 e L. crispatus ATCC 33197..."; e questo anche se faccio ricerce esterne su google.
e arrivo alla domanda...il l. crispatus lo trovo sia in fermenti orali, e nel sito del dottor tilli in quelli vaginali (dafneben)...guardando il protocollo Miriam c'è il Calagin gel (che contiene L. paracasei e subs paracasei) e in un protocollo precedente con Gyno-canesflor (l. plantarum)....quindi sperando di non aver fatto troppa confusione mi chiedevo su quali fermenti dovrei più orientarmi per quanto riguarda l'assunzione vaginale?

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Messaggioda Asiotta » lun lug 04, 2022 6:56 am

Ciao, io so che molte si trovano bene con gynocanesflor, provali e poi magari fai un tampone e vedi com'è la situazione!



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