È da 6-7 mesi che vi seguo e spulcio quasi quotidianamente il forum, ho 19 anni ed è da quasi due anni che combatto con quella che pensavo inizialmente fosse solo cistite... grazie a voi inizio finalmente a capirci qualcosa, siete state una salvezza! (anche se per ora principalmente sul fronte psicologico

La mia storia inizia a giugno 2018, col mio primo rapporto sessuale col mio attuale ragazzo, con una cistite che ho anche temporeggiato a curare: sento bruciori durante la minzione specialmente a fine pipì, bruciore che poi perdura anche dopo la minzione.. lo dico a mia madre e mi dice che bevendo tanta acqua sarebbe passato da solo. Bevo quantità industriali di acqua (anche 6-7 litri!!!) Ma i bruciori non passano, comincio a prendere un integratore al cranberry consigliato dal farmacista ma comunque il bruciore persiste. Fino a quando alla situazione si aggiunge anche un'altra sorpresina: sfogo di sant Antonio! Il medico mi prescrive l'antivirale in crema da applicare direttamente sulla macchia, intanto capisco di dover porre fine alla cistite che mi stava chiaramente debilitando.. faccio un urinocultura: Escherichia coli (non ricordo altro dei risultati) il medico mi prescrive Ciproxin, finisco l'antibiotico e finalmente sto bene. Continuo a bere tanto e anche ad avere rapporti, senza ricadere nella cistite. Vado anche in vacanza 15 giorni e sopravvivo a giorni interi sotto al sole col costume bagnato (cose impensabili ora!). Torno dalla vacanza, ho di nuovo un rapporto ma non mi lavo subito dopo, risultato: cistite, sintomi uguali alla prima volta, riprendo il Ciproxin senza rifare l'urinocultura

Tra agosto e ottobre ho poi altre due ricadute di cistite entrambe seguite da urinocultura più antibiotico, capisco che la situazione non può andare avanti così e mi rivolgo ad un urologa della mia città (che sconsiglio TOTALMENTE). Eppure lì per lì ebbi un'impressione molto positiva, è una persona molto umana e rassicurante ma ad oggi posso dirlo: poco informata nei confronti dei nostri problemi. L'urologa vede la mia ultima urinocultura (dell'ultima cistite che non avevo ancora curato), mi prescrive 6 giorni di Ciproxin 500 mg, poi mezza pasticca dopo ogni rapporto (massimo uno alla settimana) per un mese, in più Ialuril softgel due al giorno per 15 giorni e una al giorno per due mesi. L'antibiotico non mi ha mai dato problemi, seguo le sue istruzioni e sembra andare tutto bene. Con lo Ialuril mi sembra di rinascere per quanto riguarda la vescica (mi capitava di avere dei fastidi all'uretra specialmente la sera quando mi coricavo e con lo ialuril spariscono completamente). Insomma siamo a tra dicembre 2018 e gennaio 2019, il nuovo anno sembra iniziare alla grande con quasi 5 mesi di pace (senza cistite). Invece siamo a fine aprile 2019 che la cistite fa il suo ritorno. La causa non riuscii ad identificarla. Continuavo ad avere rapporti come sempre (non usavo ancora il lubrificante ma ero sempre molto lubrificata) l'unica cosa è che avevo ricominciato ad andare in palestra più frequentemente e con maggiore impegno, e ripensandoci anche in corrispondenza della mia prima cistite andavo molto in palestra, tanto che pensai "ma ogni volta che vado in palestra mi torna!" Ma mi sembrava un pensiero sciocco e frutto della mia ansia.. comunque procedo come al solito con urinocultura che mostro all'urologa, la quale di nuovo prescrive antibiotico + ialuril. Di nuovo sto bene. Non ho mai avuto fastidi tra un antibiotico e l'altro prendendo ialuril.
Poi è giugno e sono sotto maturità. Un bel giorno decido di staccare lo studio per una mattina (ho sempre studiato molto stando ore ed ore seduta sui libri, con posture per lo più scorrette) e di andare dal parrucchiere. Trascorro un intero pomeriggio nel salone, aria condizionata accesa ma comunque molto caldo, sudo molto e resto molte ore con le mutande sudate ( mi sento di parlarvi liberamente come se vi conoscessi da una vita.. non giudicate la mia schiettezza e ricchezza di particolari


A inizio gennaio ho avuto un piccolo incidente in termini di contraccezione e sono costretta a prendere la pillola del giorno dopo e come mi aspettavo circa 72 ore dopo arriva la cistite. Rialzo le dosi di dmannosio ma il bruciore non sembra volersene andare a differenza dell'altra volta (dmannosio dov'è finito in tuo potere??), dopo una settimana circa faccio un'altra urinocultura e con mia grande sorpresa noto che c'è un nuovo battere nella mia vescica!! L'escherichia coli ormai mia affezionata lascia il posto alla Kleblsiella Pneumoniae, ma leggo sul forum che è un battere sensibile al dmannosio. Allora continuo con dosi alte (7-8 al giorno), il bruciore diminuisce ma non passa. Allora sfinita da un mese di sofferenza (per di più in piena sessione invernale) impulsivamente decido di interrompere il dmannosio per 3-4 giorni. Con enorme stupore il bruciore scompare, allora ricomincio a prendere il dmannosio 3-4 pasticche al giorno. La situazione si calma, tanto che penso di potermi permettere un altro viaggetto per andare a trovare il mio ragazzo (fornita di crema dmannosio e applicando ogni accorgimento possibile immaginabile). Ma non è valso a nulla. Come l'altra volta non appena torno a casa la sera torna la cistite. (Aggiungo una cosa: in entrambi i viaggi avevo il ciclo e ho avuto rapporti col ciclo, non so se è una concausa). Rialzo le dosi di dmannosio fino a quando i bruciori non rallentano.. Arriviamo poi a marzo 2020, inizia la quarantena, salta la mia visita con galizia ma riesco a contattarlo telefonicamente e gli rivelo un particolare che nella prima visita avevo omesso ingenuamente (non pensando fosse attinente al problema, che ignorante che sono!!). È da quasi 3 anni ormai (da molto prima della mia prima cistite) che mi capita più o meno spesso di avere dolore all'inguine destro, un dolore che non so descrivere ma mi è sempre sembrata un'infiammazione di un nervo (tipo sciatica) quindi qualcosa che aveva a che fare con la palestra, anche perché spesso il dolore arrivava ad irradiare a tutta la gamba e tendeva ad intensificarsi nei periodi di grande studio (giornate intere seduta a studiare) per arrivare poi anche a sparire completamente in periodi di poco studio, diciamo. Galizia mi parla di una possibile contrazione e mi prescrive expose (1 pasticca la mattina e mezza la sera), gli chiedo se è il caso di intervenire con terapie dal fisioterapista (vedo che tutte voi ne fate o ne avere fatte allora perché no?) e il dottore mi da il nome di una fisioterapista nella mia zona. L'ho contattata e mi ha detto che dovrebbe riniziare in questi giorni a riprendere appuntamenti, quindi spero di riuscire ad andarci entro maggio! Che altro dire.. ora non ho bruciori particolari, a volte sento bruciore durante la minzione ma non mi sembra bruciore da cistite, altre volte specialmente la sera prima di andare a dormire faccio la pipì anche se effettivamente non mi scappa e allora comincio a sentire bruciore.. ma con la crema dmannosio riesco a tenere tutto sotto controllo!
Provo a rispondere al questionario per nuove arrivate, anche se ho provato più volte a farlo scrivendo la mia storia e puntualmente mi si cancellava tutto

Intanto vi ringrazio immensamente per il supporto e per la caterba di informazioni che mi avete dato, senza di voi non avrei conosciuto il dmannosio, Galizia e soprattutto forse proprio me stessa!