Buon pomeriggio fanciulle!
È da un po' che non scrivo, e se avessi aggiornato la settimana scorsa (come avevo intenzione di fare) avrei scritto un sacco di cose positive e bellissime. Purtroppo questa settimana il mio umore è cambiato "da così a così", per citare le Gocciole (ma nel senso opposto)
Però andiamo per ordine che se no faccio un casino..
LisaBetta ha scritto:Per quanto riguarda il lubrificante, darei una chance a Gel
Stefania 69 ha scritto:Potresti provare il Gel
signo ha scritto: gel
Sul fronte lubrificante, mi sta per arrivare l'ordine di natura diretta con una bella scorta di Etinerv e il famoso gel, quindi su questo vi aggiornerò prossimamente! (giusto in tempo perché mi stava finendo il lubrigyn)
giadinabevi91 ha scritto:Io come lubrificanti sto usando questi
Grazie anche a te Giadina, per i preziosi consigli! Se mi troverò male col , so cos'altro provare :D (il buon vecchio lubrigyn continuerò a usarlo per gli automassaggi comunque)
Sul fronte Etinerv, per questo mese ho dimezzato la dose (da 2 a 1 cpr) perché i brufoli davvero avevano infestato viso e corpo in modo atroce, e devo dire che con una sola compressa la situazione è nettamente migliorata! Penso che a Pesce non piacerà la cosa, però fino alla visita (16 maggio) la tengo a dose singola... poi magari rialzo a 2.
Ora, passiamo all'aggiornamento fino alla settimana scorsa perché quel che è giusto è giusto e io voglio rendere giustizia alle cose belle: SUPER. UNA BOMBA. veramente, come quest'estate praticamente, che è stato il picco del mio tornare a stare bene, in cui forse sì qualche minuscolo sentore dal nervetto si faceva sentire appena appena con un crearsi delle condizioni nefaste tutte insieme (ore seduta, magari con vestiti scomodi). L'unico grande no è stato il tentativo con la coppetta mestruale, come vi avevo anticipato la scorsa volta volevo riprovarla, siccome al momento i tampax non mi danno alcuna noia (sebbene li usi solo per nuotare e non mi azzardi a tenerli troppo). La coppetta, come temevo, essendo più rigida e ingombrante mi ha subito dato bruciorino, che non si è attenuato e anzi in posizione seduta si faceva sentire ancora di più. Non vi dico quando l'ho tolta che colpo al nervo che ha dato, mi ha bruciato per tutto il resto della giornata. E poi metterla è complicatissimo se si vuole usare la precauzione del lubrificante (che sto invece usando tranquillamente coi tampax), perché il silicone già di suo sguscia, col lubrificante praticamente vola ed è impensabile riuscire a farla diventare un'azione "quotidiana". Quindi ci sono rimasta un po' male, ma poi ho accantonato la coppetta (in fondo, chissenefrega) e ho smesso di pensarci e sono tornata a godermi questo mese fantastico. Sì perché tra una cosa e l'altra è passato un mese dal mio licenziamento al lavoro infrasettimanale, e sono sicura che questo è stato un motivo fondamentale per la remissione del bruciorino che ancora ogni tanto avvertivo, in quanto gestisco molto di più le ore in piedi/seduta e soprattutto seduta come sto più comoda e dove più mi piace. Non stando più seduta 8h al dì ogni giorno ho fatto progressi da leone, e anche nel sesso, ormai ho individuato quali sono le posizioni che vanno a battere sul nervo (specialmente io davanti e lui dietro "a pecorina" e anche da sdraiati io a pancia sotto e lui su di me), e per quanto riguarda la missionaria e io ad "amazzone" non ho riscontrato problemi. Il che, a dirla tutta, è già fantastico, e anche di questo sono stata tanto contenta.
Bene, ora scusate per la prolissità, ma arriva la sciagura :( Esattamente da 4-5 giorni ho iniziato ad avvertire un piccolo mal di pancia prima, che poi si è tramutato in gonfiore e infine.... colite e dolori addominali cronicizzanti. Il solo pensiero che la colite - che il laroxyl aveva curato già dalle prime gocce di assunzione - di cui ho sofferto per quasi un anno sia infine tornata mi ha fatta sprofondare nella tristezza, nella paura e nell'angoscia. In passato ho avuto ogni tanto attacchi di colite in relazione a periodi particolarmente ansiosi (es. qualche esame che mi preoccupava particolarmente all'università), ma si risolveva tutto nell'arco di un paio di settimane con fermenti lattici e (probabilmente) rimozione dell'elemento ansiogeno. Dopo l'ultimo esame dell'uni, invece, nel periodo che avevo immaginato come il più bello e che agognavo finalmente in libertà durante la scrittura della tesi, pian piano, infida e bastarda, strisciando la colite è tornata. E per la prima volta, non se n'è più andata. Mi ha accompagnata ogni giorno, con gonfiore addominale e dolori a vari punti del colon (coliche gassose), e non c'è stato fermento lattico che l'abbia fatta sgomberare. A quel punto, nell'autunno 2016, andai a fare tutti gli esami del caso da un gastroenterologo, e mi escluse ogni possibile derivazione alimentare (es. glutine e lattosio). Da lì a mano a mano ho realizzato che la causa doveva essere psicologica, una sorta di stato di ansia che la causava. Tuttavia non trovavo motivi di ansia spiegabili, e finché non ho avvertito la colite ero la persona più rilassata del pianeta! Finendo questo flashback, la parte peggiore: dall'estate 2016 stavo fissa con la colite, da ottobre avevo iniziato ad avere inspiegabilmente dolore durante il sesso (mai avuto prima), e a mano a mano questo dolore si è evoluto ed è diventato quello che tutte noi sappiamo: neuropatia provocata prima, e spontanea poi, sfiorando il suo picco da febbraio 2017 fino a pesce a maggio 2017. L'inizio del laroxyl ha coinciso anche con l'inizio del tirocinio nell'azienda dove poi ho lavorato e che appunto ho lasciato il mese scorso, quindi forse il laroxyl ha fatto il grosso, e poi l'ansia, essendo inquadrata in un nuovo percorso, se n'è andata. E forse ora, tornando in una fase incerta della mia vita futura (è solo questo che a quanto pare mi scatena la colite),è tornata. E forse il corpo si è abituato al laroxyl che non riesce più a tenerla a bada... Sono tanto tanto angosciata, non solo perché speravo di essermi sbarazzata di questo problema finalmente (perché davvero è come una nuvola nera su di me ogni momento, con la pancia tesa e dolorante è impossibile distrarsi e godersi la vita), ma anche perché nella mia testa sono convinta che sia stato proprio il cronicizzarsi della colite a scatenare la neuropatia. Quando lo chiesi a Pesce lui non sembrò darci troppo peso, ma ragazze, io lo so, ne sono certa, tutto è partito dalla colite. Non so se perché con la pancia gonfia il corpo ha un meccanismo automatico che mi porta a contrarre la pancia e quindi anche sotto, o che cosa (infatti quando andai da Pesce la prima volta rimasi di sasso nel sapere che non avevo contrattura, io me ne ero convinta proprio per questo fatto!). Quindi, in poche parole, la realizzazione che la colite è tornata e sta restando mi ha gettato nell'ansia e nello sconforto, e ho avuto un giorno di bruciore forte neuropatico dopo appunto un mese di pressoché silenzio. Dal giorno dopo il bruciore è pian piano diminuito e per ora tornato pressoché silente (ho fatto un automassaggio). Probabilmente l'ansia per la cosa mi ha portato a contrarre tutto. La cosa che mi fa imbestialire più di tutte è che come temperamento io non sono MAI stata una persona ansiosa, non ho mai dimostrato ansia e la mia indole è al contrario molto pacata e tendo all'ottimismo nella vita in generale, quindi il fatto che invece sia il corpo ad avvertirla mi fa andare al manicomio. Ogni volta che l'ansia si è manifestata, si è manifestata prima sul corpo (colite e tanti anni fa sensazione di non riuscire a fare il respiro profondo, comparsa dal nulla mentre leggevo al mare tutta rilassata), e solo dopo il mio cervello si è messo in ansia per lo stato del corpo. Ogni volta, era un periodo "di mezzo" della mia vita: tra il liceo e l'università, tra la laurea e il mondo del lavoro, e ora tra il fatto che ho lasciato un lavoro e devo pensare a trovarne un altro. Non è mai ansia di altro genere. Ho tanta paura che la colite non se ne vada e che il bruciore neuropatico ripiombi fortemente nella mia vita, proprio ora che iniziavo a risentirmi una "persona normale, come tutte le altre", libera dalla prigionia della malattia e del dolore. Ho davvero tanta paura. Il 16 maggio vedrò Pesce, e ho intenzione di dirgli tutto quanto... magari lui mi sa in qualche modo dire cosa fare. Starò più attenta da subito a fare respirazione diaframmatica e automassaggi nel caso i muscoli siano condizionati dalla colite. E ora tento di distrarmi, fare cose, pensare al giornale, ai compiti di tedesco, a cose da fare, solo che la maledetta colite, per il momento, resta lì. Scusatemi davvero per la lunghezza del post, ci tenevo a farvi capire bene il problema e perché è così grave per me