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Rosanna ha scritto:Ps: se vuoi fidarti di quell'unica frase scritta da uno sconosciuto non comprare il D-mannosio. Se vuoi invece dare retta a tutte le testimonianze che trovi on line e se vuoi accertarti di persona facendo una tua ricerca personale su D-mannose e UTI (infezioni delle vie urinarie) soprattutto nei siti americani, ti convincerai della sua efficacia e del suo enorme uso che in America se ne fa ormai da 30 anni!
Ti pare che qui soffriamo di pielonefrite?
Gwen80 ha scritto:Intanto mi scuso per avere sbagliato ad inserire il messaggio ma ho cliccato solo su inserisci nuovo argomento e non pensavo di averlo inserito in un contesto!
Cmq non mi sto fidando di nessuno, stavo solo segnalando qs cosa perchè pensavo potesse essere di tuo interesse, eventualmente proprio per smentirla!
Certo è che, visto che si tratta di una delle prime cose che ti esce digitando Mannosio in forse il più noto e comune motore di ricerca, sicuramente era una cosa che saltava all'occhio!!
In ogni caso farò più attenzione al dove, se dovessi inserire altri posto nel sito.
Grazie.
Cara lettrice,
visto che il collega che ha lanciato il "sasso" non risponde, cercherò io di darle qualche informazione più "precisa".
Il D-mannosio è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue viene filtrato dai reni, è poi espulso nelle vie urinarie. Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri.
In presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l'Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sinteticamente queste. Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato. La forma di somministrazione più usuale è una polvere a 50 g per dose. Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato come terapia di lungo termine. Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata. Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno. La dose deve però essere aggiustata secondo l’ età e gli specifici problemi clinici generali che ogni paziente presenta. Attenzione ad esempio ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente la glicemia.
Detto questo cara lettrice si ricordi sempre , prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale e il suo specialista urologo che, esaminato per bene in diretta il suo problema , potranno sempre indirizzarla, se è il caso, verso una più mirata terapia ed eventualmente monitorizzare nel tempo la sua particolare situazione "urologica" .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
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