Islam e infibulazione/circoncisione

[Rosanna]

L'altro ieri stavo cercando informazioni per Trinity sulla fimosi clitoridea. Ovviamente in rete c'è pochissimo e tra i vari siti consultati sono incappata in uno impressionante sull'infibulazione a cui molte bambine musulmane sono sottoposte. Ve lo propongo perchè credo sia giusto che tutte noi donne occidentali dovremmo avere coscienza di quanto accade alle nostre simili nel mondo (e probabilmente anche in Italia). E soprattutto noi, che sappiamo a cosa può portare una ferita o una cicatrice a livello vulvare, siamo più in grado di altre donne di capire quanto un'infibulata sia condannata a soffrire per queste assurde pratiche religiose.
L'articolo è stato scritto da Silvana De Mari, medico chirurgo che ha lavorato in Africa, ora scrittrice. Racconta esplicitamente e sapientemente ciò che accade a queste bimbe di 4-5 anni.
L'articolo è questo:
http://www.silvanademari.com/mgf.htm

Non ho resistito e mi sono sentita in dovere di mandare una mail a Silvana De Mari raccontandole la mia esperienza in sala operatoria. Oggi mi ha risposto chiedendomi se poteva pubblicare sul suo blog la testimonianza che le ho scritto. L'ha già pubblicata:
http://www.silvanademari.splinder.com/

[Rosanna]

Riporto alcuni spezzoni molto significativi per chi non avesse il tempo o la pazienza di leggere tutto l'articolo:

Dopo che clitoride e piccole labbra sono state letteralmente raschiati via, nei casi più compassionevoli tagliati, gli organi genitali vengono ricuciti in modo che una spessa fascia di tessuto formi una cintura di castità costituita dalla carne cicatrizzata. Viene lasciata una minuscola apertura, opportunamente posizionata, per la fuoriuscita di un sottilissimo flusso di orina ( Ci si accorge che una donna non è infibulata semplicemente sentendola orinare. Le donne infibulate riconoscono subito la non infibulata, la donnaccia perché orina con un getto forte, cioè “come un uomo”.) Solo con grande forza e sofferenza si potrà in seguito allargare l’apertura, lacerando il tessuto cicatriziale e permettendo così di avere rapporti sessuali.
...
A causa della infibulazione rifatta dopo il parto, una giovane donna non riusciva più ad espellere il sangue mestruale. Era stato lasciato un orifizio, ma la suppurazione che era seguita aveva causato un edema, in altre parole un gonfiore ai tessuti, e l’edema aveva chiuso l’orifizio. Il sangue mestruale non potendo defluire era rimasto a stagnare trasformando la vagina in una sacca piena di sangue, che a causa della presenza di batteri era “marcito”, la vagina era diventata una boccia che premendo sulla vescia le impediva di svuotarsi e la vescica era diventata enorme. La pressione nella vescica era aumentata, perciò i reni non riuscivano a lavorare e si stavano distruggendo. La vescica diventata, a sua volta, una boccia enorme premendo sull’intestino aveva causato un blocco intestinale. Io dovevo svuotare la vagina e la vescica. La cosa più urgente era mettere un catetere che drenasse l’urina, ma in quel disastro di tessuti cicatriziali martoriati e suppuranti era impossibile capire dove fosse l’uretra quindi avevo svuotato la vescica passando per via addominale: si infila un grosso ago attaccato a un tubicino nella vescica attraverso la parete addominale. Una volta svuotata la vescica, reni e intestino avrebbero ricominciato a funzionare. A quel punto avevo svuotato la vagina riaprendo per l’ennesima volta la vulva di quella povera donna. Era uscito il sangue, nerastro, infetto, con un odore nauseabondo e a quel punto gli avvoltoi attirati dall’odore di morte erano venuti a sbattere contro le zanzariere. La donna sarebbe morta da lì a poco per infezioni urinarie ricorrenti e insufficienza renale.

[silvana]

E' orribile. Come fa una donna a praticare l'infibulazione ad un altra donna? Cosa si può fare per far smettere questa pratica mostruosa?

[Rosanna]

Credo poco, ma nel nostro piccolo credo che sia utile far conoscere il nostro disappunto, magari divulgando questi siti anti infibulazione, iscrivendosi a gruppi inerenti in FB o altri social network, insomma non restando indifferenti al problema.

[silvana]

Non sono riuscita a leggere tutto l'articolo. Troppo doloroso per me. Mi rendo conto di quanto io sia stata fortunata a nascere nel posto giusto al momento giusto. Manderò il link del sito alle mie colleghe. E' giusto non chiudere gli occhi.

[kohrel]

Io non ci provo nemmeno a leggere...Scusatemi

[dudu]

Non ci sono parole.
Io obbligherei gli uomini a cucirsi il pisello e poi vediamo.
Comunque conoscevo già gli argomenti, avevo letto un po' qua e la e sono davvero cose senza senso e mostruose, ma la cosa impossibile è che per molte donne di quelle culture non essere infibulate è un' onta.
Questo argomento deve essere conosciuto, non può passare inosservato, c'è troppa sofferenza inutile.

[Frens]

arrivo tardi..leggo solo adesso..
che tristezza e che nervoso..e c'è gente che a queste violenze dà valenze religiose e/o culturali...
io sti qua li brucerei tutti..

[Rosanna]

Ho visto che nel blog della De Mari si scrive molto e la mail che le avevo scritto è ora in 3a pagina, non più nella prima che avevo linkato sopra. Comunque riporto quanto le avevo scritto:

sabato, 05 dicembre 2009

ho ricevuto questa lettera che riporto



Sono Rosanna, infermiera professionale.
Gestisco un sito ed un forum dedicati alla cistite ricorrente, alla
vulvodinia, alla dispareunia, al dolore pelvico neuropatico, ecc.
Cercando informazioni a riguardo di questi argomenti sono finita sul tuo
articolo inerente l'infibulazione. Allucinante! Volevo solo raccontarti
la mia esperienza di infermiera professionale.
7 anni fa lavoravo in sala operatoria come strumentista di chirurgia
pediatrica nell'ospedale di Bolzano.
Sotto i miei ferri purtroppo sono passati molti bambini musulmani che
effettuavano questo "rituale chirurgico". Mi sono sempre chiesta,
passando gli strumenti al chirurgo, quanto questa cosa fosse legale e
quanto fosse moralmente corretto. Non ho trovato risposte ufficiali. Ma
ti assicuro che vedere questi bambini entrare in sala terrorizzati, in
lacrime, essere sottoposti ad incannulamenti di piccole vene, anestesia
totale, gas anestetici, elettrobisturi, dolore post intervento, mi
faceva chiedere quasi quotidianamente: "Ma perchè devo contribuire?".
Una volta effettuato il taglio l'aiuto chirurgo o l'infermiere uscivano
per avvisare il padre che il battesimo era stato effettuato. Subito il
padre telefonava a casa non per dire "l'intervento è finito e il bimbo
sta bene" (anche perchè mancava ancora molto alla fine dell'operazione),
ma solo per avvisare che la legge musulmana era stata rispettata. E
l'elettrobisturi che ledeva immotivatamente i tessuti di quell'ignaro
bimbo, intanto diffondeva nella sala l'odore pungente di pelo di pollo
bruciato.

Rosanna


postato da: SilvanaDeMari alle ore 21:20

[Rosanna]

Riporto su questa discussione.
Proprio in questi giorni è stato denunciato un medico dell'ospedale di Bolzano (qui l'articolo) perché dietro pagamento in contanti eseguiva circoncisioni in sala operatoria facendole passare per fimosi.
Il problema è che io ne sono testimone!
9 anni fa avevo denunciato la cosa sul sito della De Mari (avevo riportato la cosa nel post sopra a questo).
Vado in questura?

[LisaBetta]

Se le indagini hanno portato al riscontro della violazione, direi di no.
Chissà che quella lettera non abbia già in parte contribuito….

[Rosanna]

Sento già i carabinieri che bussano alla mia porta!
"Truffa circoncisioni rituali a Bolzano. Casi già nel 2015, qualcuno sapeva e non denunciò. L’inchiesta va avanti"

[signo]

Io andrei in questura!!!

[LisaBetta]

Ma tu mica sapeva che questo prendeva le mazzette…. non credo un infermiere o tecnico di sala sia tenuto ad entrare nel merito delle scelte chirurgiche del medico.

[Rosanna]

No, non lo sapevo. Però sapevo che venivano fatte passare circoncisioni come fimosi ...ed anche questo è reato ai danni dello stato (al di là delle mazzette).
Il fatto è che io lo so perché se ne parlava in sala operatoria, non perché abbia prove concrete.
Se venisse accertato che queste voci di corridoio erano basate su fatti reali potrebbe emergere che il problema non riguarda solo gli anni dal 2015 ad oggi, ma un intervallo di tempo ben più remoto: almeno dal 2002 quando sono arrivata io in quella sala operatoria. 13 anni prima di quanto la magistratura attualmente crede!

E' questo che mi spinge ad andare in questura.

[Mare73]

Eh... Io andrei, credo.