Ciao ragazze!
Vln ha scritto:Li menamo?
Aliruna ha scritto:Sto limando la sciabola.
Grazie care, ma non c'è bisogno di menare nessuno, si tratta di classici giramenti di palle sul lavoro, quando vedi che le cose vanno male e vorresti fare alcune cose diversamente, ma non sei tu il capo e nessuno ti sta a sentire. Quindi un po' di incazzatura ci sta, ma non troppo perché deve rientrare subito la fase zen del "son cazzi vostri allora".
Non ho applicato arnica sulle emorroidi, non credo proprio sia il caso di metterla specialmente se le emorroidi sono infiammate; mi riferivo al bruciore/prurito esterno, proprio della pelle, dove c'è la riga del sedere per intenderci. È lì che ho fastidi quando ho la diarrea o altri fastidi nella defecazione ed è proprio quello a cui mi riferivo quando vi ho chiesto se secondo voi può essere neuropatia. Un pochino credo di sì. Comunque alla fine ho messo lì arnica una volta sola e l'irritazione è passata senza però che la crema bruciasse.
Con l'intestino ora va meglio, però ho la sensazione che i problemi che ho avuto non siano dovuti a qualcosa di esterno, all'influenza o a qualcosa che ho mangiato, ma credo che si tratti "solo" del colon irritabile. In fondo con la fibromialgia ci sta tutto. Non ero molto preparata con la diarrea perché io in genere tendo più alla stitichezza.
Purtroppo i problemi intestinali della scorsa settimana mi avevano causato il ritorno della contrattura in maniera abbastanza marcata: il getto della pipì era stentato e percepivo lo stimolo come un bruciore. Addirittura avevo dolore alla minzione, sintomo che mi era scomparso da tempo! Per fortuna ieri avevo appuntamento con Pesce, ha confermato la mia impressione dicendomi che ero un po' più contratta della volta precedente e che ci stava dato che ho avuto la diarrea a lungo. Poi abbiamo fatto una bella manipolazione strong, ci è andato giù abbastanza pesante, proprio come piace a me (non prendetemi per pazza, ma le manipolazioni "soft" non mi danno soddisfazione) e i muscoli hanno ceduto a meraviglia. Sono uscita con una sensazione di leggerezza bellissima, ho fatto delle pipì con dei gran bei getti, camminando verso la stazione davo il rilascio comanda ma i muscoli erano già giù! Che figata, ragazze
Nelle ultime settimane non sono riuscita a scrivervi per bene e non ho parlato di una cosa importante. La penultima seduta con Pesce di due settimane fa era andata bene, però ho accusato il colpo della stanchezza e dello stress. Il viaggio che faccio ogni volta non è per niente piacevole. Svegliarsi all'alba e stare in giro quasi 10 ore con 6 ore di sonno alle spalle. Ci sono delle tratte ferroviarie disastrate, e potete immaginare benissimo di cosa parlo. Ecco, la scorsa volta non ho retto. Sono arrivata a casa in condizioni peggiori di quelle in cui sono partita. Dolori pelvici, bruciori, un disastro. E lì mi sono chiesta: ma io come cazzo ho fatto a fare questo viaggio infernale ogni santo venerdì per CINQUE MESI?! Con la FIBROMIALGIA?! Non ho davvero idea, so solo che sono arrivata ad un punto un cui non ce la faccio più. Andare a Bologna sta diventando più stressante che benefico. Quindi ho deciso che andrò da Pesce con un frequenza ulteriormente ridotta rispetto a quella che avevamo deciso qualche tempo fa. Lui naturalmente era d'accordo e anzi, dice sta a me decidere, se me la sento e ho piacere posso andare da lui una volta al mese e lui sarebbe contento, soprattutto in questo periodo in cui cambieremo farmaco (di questo vi parlo meglio dopo).
Anche sulla base di questo ho preso la seguente decisione: andrò dalla fisioterapista da cui è stata Signo. I motivi sono questi:
1. Sento di aver bisogno di aiuto nel mantenere il pavimento pelvico rilassato. Lo so che la mia contrattura è nettamente migliorata, ma non mi sento ancora in grado di camminare da sola.
2. Voglio scoprire se questa fisioterapista mi può aiutare (ed ev. avremmo un testimonianza in più da inserire sul forum). Per me farebbe una differenza colossale solo il fatto di sapere che c'è qualcuno qui vicino a casa che può aiutarmi nel momento del bisogno. Ammettiamo anche che io vada da questa fisioterapista e che lei mi dica che non ho ipertono significativo e che non necessito di ulteriori sedute, sarebbe comunque una gran cosa sapere che se, mettiamo tra 3 mesi, mi ricapiti di avere ancora una settimana di diarrea e conseguente peggioramento della contrattura, posso alzare la cornetta ed essere da lei in tempi brevi e in soli 20 minuti! Può sembrare insignificante, ma veramente non lo è affatto.
3. C'è una persona che conosce contrattura e vulvodinia a 20 minuti da casa mia, mi sembra davvero stupido non presentarmi alla sua porta.
Naturalmente qualsiasi cosa capiti non abbandonerò mai Pesce e la sua cura!
A proposito di cura: ieri abbiamo parlato del cambio del farmaco. Mi ha detto di scalare 4 gocce di laroxyl fino ad arrivare a 3 e di mantenerle per almeno un paio di mesi mentre nel frattempo provo ad introdurre cymbalta 15 mg alla volta.
Ragazze, io ancora non so cosa fare, non riesco a prendere una decisione. Vorrei tanto che Pesce mi avesse detto: "ho deciso che devi cambiare farmaco, punto." E invece no, dice che è una decisione che devo prendere io, che lui di solito dopo circa 6-8 mesi se non ci sono miglioramenti cambia neuromodulatore, che però non è una regola fissa e dipende dalle persone, dalle loro aspettative eccetera. Quindi sta a me la decisione, non è facile e mi sento un gran peso sulle spalle.
Non sono convinta di lasciare il laroxyl per i seguenti motivi:
1. sono rimasta su dosi basse perché mi sento sempre molto stanca e mi chiedo se avessi dovuto insistere di più per avere degli effetti maggiori
2. non so dire se abbia avuto effetto su di me o no, non posso dirmi migliorata dal punto di vista della neuropatia ma neanche peggiorata, o comunque mi è difficile fare una valutazione veritiera per io mica me lo ricordo come stavo mesi e mesi fa. Il mio ragazzo però dice che non mi ha mai vista così stanca, mentalmente annebbiata e confusa come da quando prendo il laroxyl. Questo però potrebbe essere un buon motivo per lasciarlo. Ma quelli possono essere anche effetti della fibromialgia. Sono confusa. In sostanza però non so se sto abbandonando un farmaco che mi aiuta o meno.
Pesce dice che la transizione potrebbe farmi capire se il laroxyl abbia fatto qualcosa, perché se scalandolo noto un peggioramento dei sintomi allora vuol dire che stava facendo qualcosa, altrimenti no.
Ma la mia più grande paura è la numero 3. Ho una fottutissima paura di sbagliare e di prendere decisioni sbagliate. Ho una paura immensa di "perdere tempo". Il tempo che passa mi terrorizza. È vero, il cymbalta potrebbe essere il farmaco giusto per me e allora non perderei proprio nulla, anzi starei perdendo tempo ora con il laroxyl. Ma non si può sapere in anticipo, bisogna provare. Solo che questa malattia dura da anni ormai. E la cura chissà quanto sarà lunga. Lo so benissimo che ci vorranno chissà quanti mesi e proprio per questo ho paura di fare cose stupide e girare a vuoto scalando e prendendo medicine alla cazzo e prolungare un tempo che so già essere molto lungo sino all'infinito.
Non voglio guarire in fretta, perché ho capito che non è possibile. Non voglio scegliere la strada più veloce perché semplicemente non esiste. Voglio trovare la strada più efficace, voglio fare un percorso efficace e intelligente. E adesso mi trovo ad un bivio e non so cosa fare. Potreste obiettare che testare un nuovo farmaco non è tempo perso. E avreste ragione, ma la mia paura rimane sempre lì.
E poi c'è un'altra paura con cui devo fare in conti e riguarda gli effetti collaterali del cymbalta: la difficoltà a raggiungere l'orgasmo.
Sapete bene quanto sto soffrendo l'aver "perso" la mia sessualità a causa della vulvodinia. Sapete bene quanto sia importante per me. Forse il cymbalta potrebbe essere una tra le cose che mi permetterà di riprendermi la mia vita sessuale, ma ne frattempo sarebbe un'ulteriore limitazione, anzi direi una mazzata in più e non so proprio se riuscirei a sopportarlo. Voglio dire, non mi è rimasto quasi nulla del sesso, se mi si toglie anche il piacere, cosa faccio? Come faccio a vivere così per chissà quanti mesi?
Ho letto del "metodo Aliruna" (
) ma mettermi in mano un orologio non mi aiuta per niente, anzi peggiorerebbe solo la situazione creando un'ansia in più.
Ecco, ho detto tutto.
Una goccia ieri sera l'ho tolta comunque, anche se non so ancora cosa fare.
E infine, due parole sulla contrattura per rispondere al tuo messaggio, Laura. In questi ultimi mesi sento che il mio muscolo mi chiede gli stiramenti. Do il comando rilascia decine e decine di volte al giorno, dappertutto, mentre faccio qualsiasi cosa, ci penso costantemente. Lo faccio nella maniera corretta, anche a detta di Pesce. Non è sufficiente però. Quando mi accingo a fare l'automassaggio, mi trovo sempre un po' stretta, non contratta, ma direi piuttosto rigida, nonostante stia dando il comando rilascia. Poi sono sufficienti un paio di stiramenti per smollare il muscolo e "aprire" l'entrata. E solo lì sento che sono davvero a posto. Per questo motivo io faccio l'automassaggio sempre, tutti i giorni, persino con il flusso abbondante delle mestruazioni, perché ne sento il bisogno proprio, anzi potrei quasi dire che mi piace! Non lo faccio solamente quando mi provoca fastidio alla mucosa nei giorno no oppure se ho le emorroidi molto infiammate, ma altrimenti lo faccio sempre sempre. Se potessi lo farei più volte al giorno! Sapete quante volte magari sono al supermercato e girando tra gli scaffali do il comando rilascia ma sento proprio che avrei bisogno di inserire il pollice e dare due pigiate? Oppure chissà quante volte in ufficio avrei bisogno di fare una pausa a metà mattina, andare in bagno e fare un paio di stiramenti al volo? Se ci fosse un bidet lo farei tutti i giorni.
Ecco, forse è questo che il mio corpo mi sta chiedendo... e ne sono felice, perché come dici tu, stiamo parlando...