Torno a scrivere dopo difficilissime settimane (in ospedale)..trovo i vostri messaggi, ragazze speciali..non sarà mai abbastanza il mio ringraziarvi, non per l'aiuto che mi date, non solo per la pazienza con i miei casini di distrazione (su cui ho dei risvolti che le più audaci potranno leggere più avanti..), ma semplicemente per esserci sempre!
So che spesso la mia confusione e mancanza di chiarezza ha portato casini, vi ha fatto perdere tempo, (e me ne dispiace enormemente, perchè mi impegno al massimo per migliorarmi..e invece sembra sempre più difficile SCRIVERE, questo mi dispiace molto..anche perchè mi impedisce di essere presente come vorrei..impiego ore e ore per un semplice testo da inviarvi..potete immaginare.
Oggi ho bisogno di raccontarvi, di condividere e forse questa grande necessità comunicativa mi potrà aiutare..
Di solito non mi apro, ma effettivamente sono in un periodo troppo difficile..la mia stanchezza mentale nasconde qualcosa di più su cui sto indagando.. lo notavo da troppi anni (se rileggete la mia storia capirete meglio cosa intendevo con le mie apprensioni sulla “salute mentale”)…cmq questo ultimo mese ho raggiunto il limite, non so esattamente come, credo a causa degli eccessivi stress emotivi in famiglia sommati al resto, dolori fisici in crescendo con neuropatia alle stelle, vulva in condizioni mai viste, forse infezioni (di cui magari vi parlerò a parte) .troppe cose insieme, gravi difficoltà a dormire, a prendermi cura di me, a chiedere aiuto..Sono arrivata a gravi turbe del sonno e del ritmo, non avevo più la giusta percezione dello scorrere del tempo, percezioni sensoriali alterate (suoni, odori in particolar modo).insomma per farla breve nel giro di soli due giorni la situazione è talmente precipitata da essermi ritrovata senza coscienza al pronto soccorso.. sono rimasta in ospedale per due settimane..reparto psichiatria..Come prima cosa mi hanno tolto il laroxyl (ero arrivata a 13 gocce gradualmente, ma evidentemente i due giorni precedenti al ricovero, essendo in uno stato crepuscolare dove non avevo la giusta percezione delle cose, non sono sicurissima di come l’ho assunto)..è difficilissimo da ricostruire.. Il mio ragazzo, tornato apposta da Roma per occuparsi di me, ha cercato di contattare subito il dott Pesce accennando la situazione, (giorni prima io non c'ero riuscita). Anche il Prof

si è detto concorde sul togliere il laroxyl, nonostante la dose fosse davvero bassa..ne parleremo di persona all’appuntamento del 27.. Sono preoccupata, perché oltre al laroxyl, in ospedale mi hanno tolto tutte le altre medicine (Lyseen e Etinerv compresi), quindi la cura di Pesce ora è bloccata..sono disorientata. Ora prendo Benzodiazepine, così come in ospedale, i medici mi hanno consigliato qualche integratore per il caldo, io ho aggiunto una dose di D-Mannosio al giorno per aiutarmi un po’..spero di poter parlare con Pesce il prima possibile, anche per telefono..ho provato a scrviergli una mail, ma mi sono bloccata,mi sembra tutto troppo difficile, ho difficoltà a scrivere anche a voi..
Ora non voglio tediarvi troppo con i casini della mia vita, della mia famiglia, della mia salute perché è una storia così complessa che neanche saprei farvene un bozzetto, però alcune cose sento di doverle dire. molte cose si intersecano e le mie paure iniziali sul laroxyl forse erano motivate dalla base delle malattie neurologiche, malattie psichiatriche sia nei miei gentiori che nei parenti più stretti....al momento non ho cose gravi in corso da questo punto di vista(del tipo schizzofrenie, disturbi bipolari..) ma la predisposizione c’è, e in questo ultimo anno si sono accavallate un po’ troppe cose creandomi uno stress complessivo non più gestibile. Mi hanno dimesso con diagnosi di disturbo psicotico breve..sono in terapia con benzodiapezine, anche se i veri problemi (disturbi del sonno percezioni amplificate) continuano ad esserci..e non posso ignorarli..così come per i miei seri problemi di concentrazione...che bloccano un po' tutti quelli che erano i miei piani post laurea..
Per la parte “organica” mia madre aveva portato tutte le mie carelle mediche, perché era molto preoccupata per il mio lupus, malattia autoimmune..per cui in quel reparto ho fatto anche consulto col reumatologo che si è accertato che la mia malattia non era progredita a livello sistemico, scartando quindi una causa organica, per il resto dei dolori fisici è stato molto meno “gentile”, dicendomi che la fibromilagia, sospettata dal mio primo incontro con Pesce, “è un’invenzione americana per vendere un certo tipo di farmaci” ..(vabbè, io evito commenti, capisco che ognuno può avere la sua opinione, ma mi è sembrata una grande mancanza di rispetto verso quei suoi colleghi meno arroganti, che STUDIANO e fanno RICERCHE su queste importanti patologie, ma soprattutto verso chi ne è affetto!!). Ha poi chiuso in bellezza con: “bruci le sue cartelle mediche e pensi alle cose davvero importanti della vita, vedrà che si sentirà meglio” ..ovviamente perché, come troppe di noi sanno, è tutto nella nostra testa, no? Come se le nostre patologie non siano altro che invenzioni di fragili donne che non sanno affrontare la vita, perché deboli!
E invece a me, come a moltissime di voi, è proprio il dolore, quello fisico più insopportabile e disumano, a darmi una grande forza che neanche io so dire da dove provenga, ma che sento in ogni mia cellula..da qui scaturisce una grande, grandissima volontà di stare bene, o almeno vivere il meglio possibile per quello che mi è concesso...non mi sembra di chiedere troppo a chi dovrebbe curarci!
Scusatemi, ho troppo bisogno di sfogarmi, so che ognuna di voi in qualche modo ha passato esperienze simili con mondo medico, so che fare queste polemiche è inutile, ma la rabbia da incomprensione non posso tenerla dentro.
Sono altresì ben consapevole dello stretto legame corpo-mente, che però si deve leggere in entrambe le direzioni: insomma non nego affatto le malattie psico-somatiche, ma ci sono anche quelle somato-psichiche, e quando si innesca il circolo vizioso neanche si può più fare questa distinzione..si soffre nel corpo, nella mente, nell’animo..vai a capire da dove tutto è iniziato…ognuno ha una Sua Storia. Non so se sto esprimendo il concetto in modo chiaro, per me è molto importante perché noto troppa superficialità nel mondo medico su queste tematiche..
Un po’ più attenti a questo, alcuni degli psichiatri con cui ho parlato (erano 7 in tutto, ognuno col suo approccio, la sua posizione..è stato molto provante); alcuni riconoscono tono che forti traumi psicologici/emotivi trattenuti nell’infanzia, restino nella memoria fisica del corpo, dando luogo a problemi fisici nell’adulto..che poi diventano preoccupazioni importanti perché limitano le normali attività, si gira a vuoto per trovare il medico che faccia al prorpio caso…si peggiora, soprattutto se l’ambiente intorno non è dei migliori..insomma vi annoierò forse..meglio che metta un punto.
In accordo con l team di medici del reparto ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia e sono sicura mi farà bene, ne sono entusiasta, anche se so che non sarà facile. La psicologa ha detto che parto già da buoni livelli di autoconsapevolezza e introspezione (visto che la vita non facile che ho avuto mi ha portato ad essere molto riflessiva, soprattutto su me stessa)..ma ho molto da lavorare su alcuni aspetti del mio carattere, come sulla mia sensibilità, in modo che vada a mio favore e diventi un punto di forza consolidato..insomma su questo sono felice! Sulla terapia un po’ scettica, ma è comunque leggerissima..
..e se qualcuna ha consigli per dormire serenamente, sono ben accetti!! Tisane, yoga musica rilassante già provate senza successo..per ora, quello che veramente ha effetto è addormentarmi tra le braccia del mio ragazzo..(e siamo lontani)
Ok, ora oltre a delirante divento anche smielosa…è davvero il caso di inviare!
Semplicemente grazie per avermi fatto raccontare, grazie a chi ha la pazienza, la profondità di leggermi, così che io mi senta ascoltata, perché fuori di questo forum non potrei mai trovare comprensione..al massimo commiserazione..che è molto nociva..
Avevo troppo bisogno di questo sfogo, perché continuare a tenermi tutto dentro mi ha portato all’esasperazione, ma ora sto già meglio, semplicemene avendovi scritto.. spero che presto incontrerò meno difficoltà nell'esprimermi..nella scrittura..
Grazie, animi gentili
