La mia storia - un anno d'inferno

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Aliruna » dom apr 19, 2015 3:18 pm

Ma sai che non avrei mai detto che non volessi dei figli? Toh, c'è sempre da imparare su di te!
La cosa che hai detto sui bambini di due anni mi fa venire in mente il mio babbo, che mi dice sempre che lui fino a quando ero un coso rugoso informe non era molto attirato da me, poi quando ha iniziato a intravedere la mia personalità ha pensato "ah, ok, sì, la riconosco". E da lì interminabili ore a giocare coi polly pocket. Mah!
Ondina88 ha scritto:Per non parlare delle cene tra "parenti" dove c'è un bambino nelle quali si passa tutto il tempo a parlare di lui, guardare che ride, guardare che gioca, guardare che sbadiglia, guardare che ti guarda con annessi tutti i mille versetti fatti dagli adulti
Ma questa è infantolatria. Non sai quante volte sul tram vedo orde di gente rimbambita che cerca di fare versi a dei bimbi in braccio. Tanti li toccano pure. Io se fossi la madre mozzerei mani e lingue a tutto spiano.
Comunque grazie eh Ondi, io non avrò mai più il coraggio di mangiare la nutella.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Ondina88 » dom apr 19, 2015 3:30 pm

:lol:
Tutte le volte che vedrai il barattolo di nutella ti tornerà in mente la mia descrizione :mrgreen:

Ecco brava quando iniziano a parlare, giocare e tirarti matta allora mi piacciono e mi diverto anche (sempre per un tempo limitato ovviamente), è quando sono proprio neonati che non fanno per me.
Dovrei partorire un bambino di 2/3 anni, alla faccia della vulvodinia e della contrattura :mrgreen:

In effetti sembra un po una contraddizione con il mio carattere e modo d'essere questa mancanza di spirito materno e mi dispiace pure molto.
Poi per convincermi mi dico "ma no dai se fosse mio sarebbe diverso"
Proprio perché so che mi perderei tanto. Vedremo per ora pensiamo a sistemare la patata :mrgreen:

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda flo67 » lun apr 20, 2015 10:38 am

Ondina88 ha scritto:Dovrei partorire un bambino di 2/3 anni,

Se vuoi ti posso spedire uno sui 15 anni, solo mesi estivi, compreso vitto e alloggio no perditempo. E' molto selettivo e contro "il sistema". Ottimo per saggiare la propria pazienza, risultati garantiti.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Aliruna » lun apr 20, 2015 1:59 pm

:risatona:
Lo adoro, mandalo a me!

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Rosanna » lun apr 20, 2015 2:42 pm

Lyra7 ha scritto:sono una di quelle donne orribili a cui non piacciono i bambini e che non ha mai avuto il desiderio di diventare madre.

Ondina88 ha scritto:amo i miei animali come fossero miei figli. Mi dispiace molto questa cosa perché l'idea di una famiglia in futuro mi piacerebbe è che a me pensare di avere un bambino a cui dover badare 24h su 24, che urla, piange, bisogna cambiarlo, non fa dormire di notte ecc ecc.
Lyra7 ha scritto:amo il mio tempo, il mio spazio e il fatto di non dovermi dedicare ad altri 24h/7 giorni a settimana. Pensate che io sono così orribile che non solo rifiuto l'idea di prendermi cura di un bambino, ma persino l'idea della gravidanza non mi piace per niente. Figuriamoci poi quella del parto! È estremamente egoista lo so, ma non mi piace l'idea che il mio corpo subisca dei cambiamenti o dei traumi e che debba sopportare del dolore a causa di una terza persona

Io ero (sono?) esattamente così! Anzi, forse anche più estremista vista l'IVG che ho deciso di affrontare a 31 anni.
Poi che è successo? E' successo che ho capito che un figlio non si fa da sole, ma in due, se abbiamo un partner che non voglia limitare ad una scopata il suo ruolo di padre. Proprio quando ho trovato quest'uomo ed ho capito che non avrei dovuto dedicare a mia figlia 24 ore, ma 12 (o anche meno), che non avrei dovuto affrontare da sola i suoi pianti, ma la metà (o anche meno), che lui sarebbe stato in grado di compensare perfettamente la mia scarsa (nulla?) attitudine materna, proprio in quel momento è cominciato a nascere il desiderio timido di un figlio.

Se siete convinte della vostra scelta è giusto che la assecondiate e che non vi facciate innervosire dalle opinioni opposte.
Se arriverà il momento lo sentirete e sarete le mamme più felici del mondo in barba alle premesse, se non arriverà continuerete a seguire la vostra indole e sarete comunque le donne più felici del mondo.
Rispetto prima di tutto: per voi e per "loro".
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Natina » lun apr 20, 2015 8:25 pm

Arriva la voce fuori dal coro!
Io ho sempre desiderato una famiglia, fin da quando ero piccola e da quando sto con Vit, quindi da quando ho 21 anni, ho desiderato avere un figlio, anzi in realtà io ne vorrei 3, essendo figlia unica e avendo voluto sempre un fratello non lascerei mai mio foglio/a da solo.
Io adoro i pancioni, adoro le donne incinte, adoro i bambini e non vedo l'ora di dedicare la mia vita ad un piccolo essere e amarlo e impegnarmi per farlo crescere felice e indipendente.
Oh.
:coool:

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Ondina88 » mar apr 21, 2015 12:12 am

Flo ma Vale è un piccolo grande ometto, me lo prenderei più che volentieri.
Mi divertirebbe in ogni momento :):

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda flo67 » mar apr 21, 2015 10:41 am

Che care che siete Ali e Ondi :love1: :love1:
Natina ha scritto:anzi in realtà io ne vorrei 3,

Natina invece ha vinto la coccardina per avere l'attitudine materna più dolce ed ispirata, che io abbia mai sentito.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Natina » mar apr 21, 2015 2:00 pm

Solo per il fatto che sono coraggiosa a pensare di averne 3? :):
Grazie flo :flower:

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda patata » mar apr 21, 2015 10:28 pm

Lyra ciao, ne approfitto di questo argomento per intrufolarmi nella tua storia. Avevo letto la tua storia ma non me la ricordo più, devo fare un ripassino, poi passando di qui ho letto il discorso dei figli. Ma che bel gruppetto di donne anti-prole! Posso unirmi a voi?

Avete detto le cose che penso. Rispetto tantissimo chi decide di avere figli e mi dispiace per chi, desiderandoli tantissimo, non riesce ad averne. Però c'è anche chi no ne vuole e non deve essere visto come un mostro.

Quando avevo 10-13 anni giocavo spesso con i bambini più piccoli, non so perchè mi piacesse, forse mi sentivo grande e non avevo ancora il pensiero della responsabilità che si deve avere verso dei bambini che ti lasciano in custodia. Tutti dicevano "farà la maestra d'asilo!". Poi verso i 15 anni, quando ho incominciato ad entrare in società (prendere il pulman da sola, andare in un ufficio pubblico, avere degli amici al di fuori dalla famiglia, ecc...) mi sono totalmente distaccata dai bambini. E proprio in quegli anni incominciavo a pensare che di figli non ne avrei fatti. Verso i 20-25 anni mi dicevano "figli?" e io per tergiversare dicevo "quando avrò finito di fare tutto quello che ho in mente allora farò un figlio". la realtà era diversa, non ne volevo fare proprio.
Forse in una condizione tipo quella di Rosanna ci avrei fatto qualche pensiero, ho l'esempio di una mia amica che gestisce i figli insieme al compagno e vedo che quando i bimbi sono con lui lei è serena ed è se stessa, mi parla di lei e non dei figli, addirittura sono io che le chiedo come stanno.

Non vorrei neanche un animale! Lo vedo comunque un impegno. Io e mio fratello eravamo gli unici bambini a non volere animali. Un giorno mio papà (per motivi che non vi sto a dire sennò mi dilungo troppo) ha deciso di portare in casa un cane, quando ce lo ha detto io e mio fratello gli abbiamo detto "va beh, basta che poi non ci tocca portarlo fuori o dargli da mangiare".

Purtroppo la vita tra chi ha figli e chi non è ha è molto diversa, quindi le amicizie si "allentano" un po'. Chi ha figli pensa sia normale lasciare che distruggano la casa altrui. Questa è una cosa che non riesco a sopportare. Chi non ha figli si annoia a sentire parlare solo di "quanto è intelligente mio figlio", "sapessi che bella cacchina che mi ha fatto oggi". In generale, vedo i genitori della mia età troppo succubi dei figli, si fanno calpestare e prendere anche a parolacce, poi per fortuna conosco anche qualche eccezione.

Qualcuno mi giudicherà un'egoista (non voi ovviamente), ma credo che sia egoista anche chi fa figli e poi li asfisia con il proprio "amore".
Se fai sempre le stesse cose otterai sempre gli stessi risultati.

Re: R: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Stefania 69 » mar apr 21, 2015 11:43 pm

Dicono egoista solo perché viene generalmente dato per scontato che figliare sia in qualche modo una specie di dovere morale. E chissà mai perché
In particolare per una donna. Agli uomini nessuno contesta nulla o quasi.
È pesante passarci attraverso, ma una volta fatto propria la consapevolezza che non esiste alcun dovere ma solo persone diverse con propensioni diverse,tutte rispettabili comprese quelle meno comuni, diventa un po più facile e non ci si sente più nella posizione di giustificarsi.




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Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda pista » mer apr 22, 2015 12:59 am

Ma grande Stefi!!!!!

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Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda frizzina » mer apr 22, 2015 11:47 am

Stefania 69 ha scritto:Dicono egoista solo perché viene generalmente dato per scontato che figliare sia in qualche modo una specie di dovere morale. E chissà mai perché

quoto e straquoto.
Inoltre io credo che se mi succedesse come a Rosanna, ovvero di trovare un compagno che condivide e divide i compiti, forse potrei pensarci anch'io ad un figlio. L'esempio di Ros è sempre stato molto illuminante per me.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Stefania 69 » mer apr 22, 2015 12:04 pm

frizzina ha scritto:Inoltre io credo che se mi succedesse come a Rosanna, ovvero di trovare un compagno che condivide e divide i compiti, forse potrei pensarci anch'io ad un figlio


Io no.
A parte che ormai la mia scelta non e' piu' una potenzialita' ma un dato di fatto; scivoloni su preservativi pieni a parte, ma quello sarebbe un incidente e non una scelta.
Per me non e' solo una semplice divisione di compiti, quello sarebbe stato il punto di partenza minimo senza il quale non avrei neppure potuto concepire l'idea.
E' che un figlio, tanto piu' un bambino piccolo, essendo creatura dotata giustamente di volonta' e desideri propri, a un certo punto poi sceglie. E non si tratta semplicemente di quale sia il genitore che in quel preciso momento lo veste, lo cambia, lo lava, gli da da mangiare o lo porta a scuola o in palestra. Non sono solo le attivita' di routine, quelle piu' o meno organizzabili
E' anche e soprattutto che se quello in quel dato istante ha deciso che vuole stare cone TE, deve giocare con TE o spaccare le balle a TE e non all'altra meta' della coppia, lo fa e punto. E fino a un certo limite che ovviamente varia anche con l'eta', lo fa pure a pieno diritto. Magari mentre tu avevi tutt'altro per la testa o ti andava di farti gli affari tuoi, cosa che nel mio caso essendo io un esserino selvatico occupa circa il 99,9 del mio tempo.
In questo senso mi sembrano molto piu' pesanti gli anni dell'infanzia e prima adolescenza che non l'accudire un bebe', lavoro intenso finche' si vuole ma piu' autogestibile.
Evidentemente non sono predisposta per fare la madre, basta prenderne atto con la maggiore serenita' possibile nonostante i condizionamenti sociali.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda flo67 » mer apr 22, 2015 12:26 pm

Stefania 69 ha scritto:Io no.

:lol:
Stefania 69 ha scritto:In questo senso mi sembrano molto piu' pesanti gli anni dell'infanzia e prima adolescenza che non l'accudire un bebe',

E' stravero!

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Lyra7 » mer apr 22, 2015 1:13 pm

Io a 15 anni ho fatto uno stage di due settimane in un asilo nido con bimbi dai 6 mesi ai 3 anni. Era organizzato dalla scuola e mi ci sono ritrovata, non lo avrei mai scelto, ma tant'è. Lì ho avuto la conferma definitiva di quello che ho sempre saputo e cioè che non volevo avere a che fare con i bambini. Comunque io mi sento a disagio con i bambini di qualsiasi età perché non riesco a comportarmi come fanno la maggioranza delle donne, non riesco a essere "tenera e dolce", non riesco a parlare con la "vocina". Mi viene da comportarmi normalmente come farei con qualsiasi persona adulta e la cosa mi mette a disagio e finisce che mi sento sempre goffa e stupida quando c'è un bambino nei dintorni. Inoltre quelle volte in cui mi mettono un bebè tra le mani, lo guardo e penso: e mo che devo fare con 'sto pupo?? Ripetere i suoi versi? Guardarlo che mi guarda?? Boh!!
Pur non comprendendo a pieno il desiderio di maternità, io non ho assolutamente nulla contro chi lo prova! E infatti trovo queste parole di Naty
Natina ha scritto:non vedo l'ora di dedicare la mia vita ad un piccolo essere e amarlo e impegnarmi per farlo crescere felice e indipendente
molto belle e molto sagge!
Il fatto è che la gente si sente in diritto di fare pressione sulle donne che non vogliono figli e questa cosa mi infastidisce sempre parecchio. E infatti come dice Stef è come se ci fosse un obbligo morale a mettere al mondo dei figli; ma poi perché quando il mio ragazzo dice di non essere interessato a diventare padre nessuno apre bocca? Perché invece quando io donna dico di non voler diventare madre c'è sempre qualcuno che deve mettere in dubbio questa mia decisione, dicendo che cambierò idea col tempo o altre stupidaggini? Perché non mi prendono sul serio e non riescono ad accettare che sono una donna che ha preso una decisione coscientemente e serenamente? Queste robe mi fanno mi fanno incazzare.
E infatti poi non mi stupisco di sentire queste parole:
Ondina88 ha scritto: d'essere questa mancanza di spirito materno e mi dispiace pure molto

Ondina88 ha scritto:quando penso che a me manca mi sento come se fossi strana io perché dovrebbe essere una cosa naturale

Non dovremmo sentirci diverse, e soprattutto non dovremmo sentirci meno donne! Eppure anche io molto spesso mi sento di dovermi giustificare, infatti qualche post fa ho scritto

Lyra7 ha scritto:A parte queste cose su cui sono egoista fino al midollo, per il resto nelle amicizie e nelle relazioni in generale non mi ritengo egoista; anzi credo di essere una persona disponibile ed empatica e mi piace dare una mano se posso.


Della serie: anche se non voglio mettere al mondo un bambino non sono una stronza sociopatica eh!!!

Ondina88 ha scritto:Mi dispiace più che altro perché so che diventare mamma è una delle esperienze più belle della vita
Onestamente non credo sia vero... anzi, sicuramente può essere vero per chi desidera diventare mamma, ma per noi che abbiamo altri desideri e obiettivi le esperienze più belle saranno altre come giustamente dice Ros.

Rosanna ha scritto: E' successo che ho capito che un figlio non si fa da sole, ma in due

Capisco molto bene quando dici così. Infatti ci sono stati dei momenti in cui ho contemplato l'idea di diventare madre in un futuro proprio perché ho capito che gran uomo ho al mio fianco. Non ho dubbi sul fatto che il mio ragazzo sarebbe un ottimo padre, presente, collaborativo, affettuoso e darebbe il 200% per me e l'ipotetico figlio. Provo un sentimento così profondo per lui che sono arrivata addirittura a considerare l'idea! Però mi ritrovo molto in quello che dice Stefania e una divisione dei compiti e un ottimo padre non sono sufficienti per compensare la mia voglia di libertà e indipendenza e la mia scarsa attitudine materna. Certe volte penso che vorrei dare un figlio al mio ragazzo perché si meriterebbero entrambi a vicenda, ma poi penso che questo ipotetico bambino non si meriterebbe me come madre perché a livello emotivo non avrei nulla o quasi nulla da dargli. Ed essendo cresciuta con una madre che mi ha dato poco o niente, non c'è compensazione che tenga a mio parere.

Ma passiamo un attimo alla patata: sono ferma a 5 gocce di Laroxyl e mi sento molto stanca. La mattina, se non dormo almeno 10 ore, faccio molta fatica ad alzarmi e non mi sveglierebbe neanche una bomba nucleare sotto casa. Inoltre sempre la mattina mi sento debole e mi gira un po' la testa, nel pomeriggio la situazione migliora. Prendo il Laroxyl abbastanza presto comunque, sempre prima delle 20:30.
Ieri ho avuto un sintomo che non avevo più da tanti mesi, da almeno la scorsa estate: senso di mancato svuotamento e stimolo costante, come se ci fosse una fastidiosa gocciolina di pipì in uretra (che ovviamente non c'è). È passato utilizzando Allay. Un'altra cosa probabilmente collegata è che ieri per tutto il giorno il flusso dell'urina era molto debole. Credo che possa essere dovuto sia al Laroxyl che alla contrattura. Venerdì comunque vedo Pesce e gli riferirò tutto.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Ondina88 » mer apr 22, 2015 2:36 pm

Ciao Lyra,
E se provassi a dividere in due aomministraIoni le gocce? Hai già provato?
Si, venerdì riporta tutti questi sintomi a Peace così vediamo cosa ti dice :):

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda Stefania 69 » mer apr 22, 2015 2:40 pm

Ondy colpisce ancora ... :lol:

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda frizzina » mer apr 22, 2015 2:41 pm

Ondina88 ha scritto: Peace

...and love.

Re: La mia storia - un anno d'inferno

Messaggioda frizzina » mer apr 22, 2015 2:43 pm

Ondina88 ha scritto: due aomministraIoni

..e due elefanti, e l'aquila reale,il gatto il topo l'elefante, non manca più nessuno,solo non si vedono i due aomministraloooooni...


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