da Rosanna » ven ott 17, 2014 9:54 am
Io ero positiva (come d'altronde almeno il 50% delle donne gravide, dato che è un nostro commensale abituale) e ho rifiutato le terapie antibiotiche, sia per me che per mia figlia. Stavo benissimo e lei pure. Se ci fosse stato contagio l'avrei curata a ragion veduta, ma non vedevo alcun motivo di dover fare prevenzione dannosa dal momento che avrei tranquillamente potuto farla nel momento in cui ce ne fosse stato REALE bisogno (ma questo è l'assioma che applico da una vita, non solo per la cistite, ma per tutte le patologie: curo SOLO quando e SE ci sarà malattia).
Ed infatti non c'è stato alcun problema, anche perché meningite, andocardite e tutte quelle terribili infezioni che vi paventano sono complicanze eccezionalmente rare delle infezioni da streptococco non curate, ma prima che si sviluppi la complicanze c'è la malattia vera e propria, che si può tranquillamente curare con l'antibiotico appena si manifesta in modo da evitare appunto le complicanze (io per Morgana non ho usato l'antibiotico neppure quando la malattia da streptococco Beta emolitico si era manifestata: il suo corpo l'ha combattuto da sola senza sviluppare alcuna complicanza e il tampone si è negativizzato in pochi mesi mentre i suoi compagni continuano a fare cicli ripetuti perché ce l'hanno sempre positivo).
Alcune considerazioni:
-se quei batteri sono presenti in così tante donne forse è giusto che continuino a starci perché forse proprio la loro presenza ci ha consentito la sopravvivenza nelle varie epoche storiche;
-se fossero stati così pericolosi come vogliono farci credere, il genere umano si sarebbe estinto prima dell'arrivo degli antibiotici;
-mi spiegate come cavolo fa l'antibiotico assunto dalla madre poche ore prima del parto a tutelare il neonato dal momento che per ammazzare i batteri necessitano alemno di 3 giorni di terapia?! In poche ore non muore nulla e l'unica utilità di tale somministrazione materna è, ancora una volta, la speculazione commerciale a favore delle potenti case farmaceutiche e a sfavore dei soggetti più fragili e manipolabili attraverso il terrorismo psicologico (partorienti in primis, sottoposte allo stress ormonale e responsabili di un esserino indifeso e totalmente dipendente dalle scelte materne).
Ovviamente questi sono il mio pensiero e la mia esperienza.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.