Buongiorno a tutte!
Dopo 8 mesi passati a girovagare su questo forum, mi sono decisa a scrivere (PER LA SECONDA VOLTA dato che la prima non sono riuscita a pubblicare) :D
La mia storia inizia a ottobre 2013, dopo un rapporto in cui ero particolarmente contratta. Inizia una cistite (la quinta della mia vita), dopo 2/3 giorni dal rapporto e senza batteri, come sempre!
Inizio di testa mia acido pipemidico, dopo 7 giorni passa, ma torna, è strana, niente bruciore ma soltanto peso, urgenza e frequenza. Primo medico al PS: cistite ricorrente (senza batteri, certo). Secondo: ansia.
Continua il pellegrinaggio, intanto sono passati 20 giorni. Primo urologo: mi fa esami delle urine, tamponi, urodinamica. Tutto negativo. Ho la capienza vescicale di un bicchiere, e soffro in maniera terribile, mi dice che ho la vescica iperattiva. Non mi quadra per niente anche se mi da d-mannosio e tutte le altre cose che consigliate voi. Cambio medico.
Primo ginecologo: malattia infiammatoria pelvica, 14 giorni di danzen, mi passa ma poi ricrollo.
Secondo: colon irritabile.
Terzo: endometriosi (faccio la risonanza, risulta adenomiosi regione fondo, che giustificherebbe quel dolore sordo non localizzabile, forse al collo dell'utero e il dolore ai rapporti in profondità)
Intanto inizio l'agopuntura, sto meglio ma sono sempre senza diagnosi. Trovo un ginecologo, anziano ma famoso da queste parti. Vado e mi diagnostica vestibolite vulvare, 5 trigger point positivi. Mentre parlo con lui, mi ricordo di avere spesso avuto sensazione di taglietti (mai controllati, per me c'erano!) a fine rapporto nei punti in cui mi tocca. Inoltre mi viene in mente che ho sempre sofferto di vaginosi batteriche, sempre regredite spontaneamente in 3 giorni, curate con flagyl una sola volta nella mia vita a marzo dell’anno scorso. Mi consiglia il blocco farmacologico per l'adenomiosi e il dolore sordo passa subito ma non posso iniziare la cura per la vestibolite perché devo stare all'estero per 4 mesi. Quando torno, siamo a una settimana fa, i trigger point positivi sono 4, sto un po' meglio, nessun rossore o gonfiore (che tra l’altro credo di non avere mai avuto), il peso lo sento ancora: comunque credo che questi 4 mesi fuori casa mi abbiano aiutata. Intanto non ho rapporti dall'inizio del calvario. La mia cura consiste in un antidepressivo (piccolissime dosi), Euclorina dosi, pillola anticoncezionale Sibilla (per l'adenomiosi), e sedute da un'osteopata per la contrattura che mi è stata riscontrata. Continuo comunque l'agopuntura che finora mi ha fatto andare avanti.
Ora, scusatemi per la
lungaggine, ma ho scritto principalmente per 2 motivi:
1. Se riuscissi a stare bene o comunque meglio sarebbe un grande guadagno per noi meridionali, dato che finalmente sarebbe possibile trovare un medico che ci cura qui!!
2. Secondo voi, è possibile giustificare tutti i miei mali solo con la diagnosi di vestibolite(/vulvodinia), e contrattura? La mia voce interiore dice che è solo un periodo di remissione, e che ho la CI.
Il medico dice che è presto per fasciarci la testa e che prima dobbiamo fare un tentativo così. Ma io continuo a temere, perchè i miei sintomi sono stati principalmente di natura urinaria (peso, urgenza, frequenza, dolore vescicale). Qualcuna sa rassicurarmi? O devo per forza fare la cistoscopia?
Grazie grazie grazie comunque, per avermi "tenuto compagnia" in questi 8, quasi 9, mesi.