La storia di Aliruna

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mer feb 26, 2014 10:28 pm

Sono proprio dispiaciuta per la mail. Ora presterò attenzione a tutte le cartelle della casella di posta. Mi scuso di nuovo.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Rosanna » mer feb 26, 2014 10:52 pm

Rinviata.
Arrivata?
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mer feb 26, 2014 10:54 pm

Ricevuta, aperta, letta. Una pallottola (in senso positivo). Ora deglutisco e ti rispondo.
Comunque scusa ancora se ti ho fatto perdere tempo e grazie di averla rimandata!

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Rosanna » mer feb 26, 2014 11:11 pm

;)
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mer feb 26, 2014 11:15 pm

:book:

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Stefania 69 » mer feb 26, 2014 11:26 pm

:lol: :lol: :lol: :lol: :potpot:

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda SofiaF » mer feb 26, 2014 11:49 pm

:love1:
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » lun mar 03, 2014 10:21 am

Ennesima occasione per saggiare gli anni luce che mi separano da mia madre.
Oggi, dopo mesi, mi chiede a che punto sto con la mia salute, sapendo che voglio provare una nuova terapia. Le dico che sto come sempre, che a mio parere sono ben lontana dall'aver risolto e le spiego brevemente in cosa consisterà la terapia di Pesce. Di tutto questo, lei cosa ha recepito? Che dovrò fare manipolazioni interne. Quindi scatta il suo consueto pudore. Dice "eh, certo che deve essere disturbante psicologicamente doversi far mettere le mani lì e poi sarà doloroso!". Ma beata donna, a essere disturbante psicologicamente sarà che ho una malattia che mi impedisce una vita intima serena, sarà dover stare a cavalcioni di uno scaldotto, sarà lamentarsi del tempo non perché mi vengono i capelli crespi ma perché se piove e c'è umido sento gli spilli nelle mutande! Se per stare meglio devo sentire male, preferisco il male di una terapia al male della malattia. Ogni volta che ci parlo mi scontro con timori per motivi sbagliati e con pudore senza senso. "Disturbante psicologicamente"! Tz! Ah beh, mamma, sì, hai ragione. Allora aspetta che mi tengo questa malattia a vita! Poi capisco che con lei, per i motivi che ho raccontato in Off Topic, sono sempre tesa a corda di violino e pronta a scoppiare. Ma io certi discorsi non li posso soffrire. Non mi chiedi per mesi come sto e poi te ne esci con queste stupidaggini? Pensate che se oso dire, quando lei si lamenta per un po' di raffreddore, che anche io non sto tanto bene, lei risponde: "Eh, cos'avrai mai!". Ma non si ricorda che un anno fa ero in clinica due volte a settimana? Che ero l'unica (no, forse non l'unica: devo tenere conto delle ragazze che soffrono come me) laureata a sospirare di sollievo per non avere un lavoro, perché per mesi sono stata ko per la stanchezza, le terapie, le infezioni e l'unica cosa che riuscivo a fare era stare orizzontale? Allora arrangiati, che mi arrangio pure io. Mi sento a un punto morto. A questo punto, se non mi si chiede come sto mi arrabbio, se mi si chiede come sto, sapendo che seguiranno cavolate a raffica, mi arrabbio. Apprezzo il suo interessamento, ma ogni volta che parliamo di queste cose ho l'impulso irrefrenabile di sbuffare. Sbagliato, perché lei fa quel che può, si impegna e, comunque, i miei mi sostengono con le terapie. Però vorrei meno scenate (non sapete quante volte lei mi dice: com'è possibile che queste cose vengano a te e non a una ragazza facile? E' una domanda talmente da ritardati e, ancora una volta, rivelatrice della sua educazione repressiva, che non ho più la forza di rispondere) e un po' più di sale in zucca.
Specifico che io non sto assolutamente condannando il pudore o la preoccupazione che una persona, comprensibilmente, può avere per una visita ginecologica o per delle manipolazioni. Io personalmente ormai ci sono abituata e riesco solo a pensare che spero che funzioni. Il punto è che non sono stata io a dire "mamma mi vergogno, mamma ho paura" e lei, di conseguenza, ha espresso empatia. E' stata lei, ancora una volta, a spargere il seme della vergogna e della paura. Seme che, grazie al cielo, in me non attecchisce più. Avrò altre paure, ma almeno saranno sensate (per quanto una paura possa esserlo) o, in ogni caso, mie, e non trasmesse dalle sue fobie, costrizioni, repressioni. Almeno spero.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Flami » lun mar 03, 2014 10:36 am

Ali, buongiorno!
Ho letto le tue righe e volevo dirti che anche a me è successa una cosa simile, però con mio padre. Quando gli ho detto delle manipolazioni, anche lui ha avuto la stessa reazione di tua madre e sul momento mi ha dato un fastidio incredibile. Però poi ci ho pensato bene e mi sono detta che quello era il suo modo di esserci. A me dà molto fastidio quando lui pensa che io penserei in una data maniera o farei una certa cosa. Come se mi avesse incasellato nel suo modo di pensare. Come se il mio modo fosse uguale al suo. Poi però con calma mi metto lì e gli spiego (quando non mi innervosisco..purtroppo..). Altre volte invece mi rendo conto che le sue paure/preoccupazioni sono le mie ma sopite...come se non le volessi vedere e non volessi dargli spazio..e se le sento in lui..è come se le sentissi sommate alle mie...e mi innervosisco...
Tutto questo per dirti che noi siamo il risultato del nostro passato, da cui a volte facciamo fatica a staccarci anche se non ci piace, ma che abbiamo la possibilità di fare diversamente e tu questo lo sai fin troppo bene. Però pensa anche che tua mamma lo fa perché ti vuole bene, che magari non riesce ad entrare nel tuo mondo e quindi lo fa a modo suo. Domandati se anche tu in qualche modo non la fai entrare perché hai bisogno di staccartene per non esserne invasa..non so se è così, è solo uno spunto di riflessione...Buona giornata Ali! :flower:

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » lun mar 03, 2014 11:14 am

Ciao Flami! Ti ringrazio per la comprensione. Su due piedi, mi viene da risponderti che le sue paure sono quelle che io avevo un tempo, e che ora non ho più; che sì, è il suo modo di esserci, ed è proprio questo il punto: il suo modo di esserci, sempre, ossessivamente, in modo repressivo e senza sforzi di comprensione, mi soffoca e mi fa sentire incompresa; infine, sì: io non la faccio entrare, perché non sono pronta, perché lei non è pronta a entrare, perché mi sento invasa se apro uno spiraglio. Quindi, giustamente, non posso poi lamentarmi. Però, davvero, ogni volta che la metto timidamente alla prova, per vedere se posso aprirmi un po', lei non comprende e si comporta come al solito. L'ultimo tentativo l'ho fatto a ottobre: stavo male e lei che fa? Insiste perché io mi spalmi una pomata alla lidocaina. Sono esplosa. Per forza poi non mi viene più voglia di dialogare! Preferisco tutelarmi e chiudermi. D'altro canto, però, c'è anche quel lato, in me, della figlia che sente il bisogno di vedere l'interesse dei genitori. Poi però questo interesse si manifesta in modo inadeguato (sul fronte salute come sul fronte lavoro/studio) e io torno punto e a capo. Insomma, l'ennesimo circolo vizioso, che non so dove spezzare e, tristemente, non ho tutta questa voglia di spezzare. In questo periodo io preferisco essere lasciata in pace. E' davvero il mio desiderio più grande: staccarmi ed essere lasciata nel mio brodo, con l'unica eccezione del mio ragazzo. Preferivo quindi il silenzio a una nuova ondata di domande e osservazioni fuori luogo. Pretendo davvero troppo, ma, appunto, se devo accontentarmi, preferisco il silenzio. Mi assumo la responsabilità di essere intrattabile con i miei genitori. Ho una tale quantità di rabbia da smaltire e così poca energia (che voglio usare per guarire), che non riesco adesso a pensare anche al fatto che devo trovare un modo di stare bene con loro. Forse perché non è una priorità. Sto benissimo così, a distanza di sicurezza. Il mio rammarico è che in me il malumore attecchisce facilmente. Quindi mi scoccio, perché faccio davvero fatica a essere equilibrata, quindi che non mi si rovini il lavoraccio che sto facendo! Poi, luicidamente, mi dico: va beh, ci ha provato. Non ci arriva. Accontentati. Sopravviveremo.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda SofiaF » lun mar 03, 2014 9:51 pm

Ti capisco, non sai quanto. Io con il tempo ho imparato a tenermi tutto per me e non raccontare nulla di quello che sono certa non capirebbe. Poi però magari le scappa la battuta "ah ma ho visto in tv la fivet, donne che ne hanno fatte 6/7.. non mi sembra una cosa così difficile, anche le punture o il pick up.."
:O.O: :O.O: :O.O: :-... :-... :-... :XX :XX :XX
Eh no eeeeeehhhhhhh, no!!! :n
Detto poi da una che va in paranoia anche per un prelievo???? Nooooo!!!! :-pc
E lì allora non ci vedo più e comincio a raffica a dirle tutto quello che faccio, le paure, le difficoltà, l'aspetto psicologico e quello fisico, gli attacchi di ansia e i malesseri.
E allora più o meno capisce e non dice più nulla.
Ma che fatica! :hurted:
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mar mar 04, 2014 1:35 pm

Quello che mi hai raccontato mi ha lasciato scandalizzata. Se anche fosse la procedura più facile del mondo, e non lo è, concerne una cosa talmente importante e delicata che è impensabile svalutarla così.
E comunque, sì: fatica. Una fatica non necessaria, una fatica che mi toglie energie meglio utilizzabili altrimenti. E poi, a volte, mi viene da pensare: mamma, ti sei persa talmente tante tappe intermedie che adesso non so nemmeno da che parte cominciare per farti capire qualcosa di me.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda SofiaF » mar mar 04, 2014 1:53 pm

Mia mamma sono certa lo faccia per minimizzare, sdrammatizzare.. pensa di dire qualcosa che mi possa consolare. Questo è il problema!
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mar mar 04, 2014 2:37 pm

Come se poi sdrammatizzare fosse obbligatorio. Se una cosa è seria, la si può anche prendere seriamente punto e basta. Che non vuol dire farne una tragedia.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda SofiaF » mar mar 04, 2014 3:14 pm

Le tragedie le teniamo per le cose frivole noi :mrgreen:
È un mondo che va alla rovescia (in casa mia)!
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mar mar 04, 2014 4:51 pm

Del resto, è o non è Carnevale?

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda SofiaF » mar mar 04, 2014 5:29 pm

Fino a stasera, poi finalmente finisce e tornano i nostri bellissimi avatar!! :please:
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Rosanna » mar mar 04, 2014 6:39 pm

:fifi:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Aliruna

Messaggioda Aliruna » mar mar 04, 2014 7:38 pm

Non avrei mai pensato che quell'emoticon potesse suscitare terrore!

Re: R: La storia di Aliruna

Messaggioda pista » mar mar 04, 2014 11:58 pm

Ciao cara, come stai? Sono contenta tu sia diventata una moderatrice.;).... spero di non essere invadente ma avrei bisogno di un consiglio, Immagino che in passato tu abbia fatto uso di dilatatori, io vorrei provarli da abbinare ai massaggi ma le farmacie interpellate non riescono a procurarmeli..... da una ricerca su internet pare che sia un articolo trattato solo da una farmacia di Milano con un prezzo allucinante...... sai mica dove posso trovarli? Grazie mille!!!!

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