Cara Rosanna, grazie per essere intervenuta nella mia storia e per i preziosi consigli!
Rispondo con ordine. Per quanto riguarda il mio ragazzo, diciamo bisogna distinguere quello che penso razionalmente e quello che sento emotivamente. Razionalmente, sono consapevole che io non lo mollerei mai per problemi di salute e che lui non mollerebbe mai me per le mie difficoltà. E, sempre razionalmente, penso di meritarmi un compagno che mi stia accanto e che non mi lasci solo perché al momento ho difficoltà ad avere una penetrazione. Emotivamente, è tutta un'altra cosa. Vedo me stessa come mutilata, prima dal vaginismo e poi dalla vestibolite. E, visto che sto con lui da quando eravamo molto giovani, sento che se a me è “accaduto” di non poter sperimentare il sesso in modo spensierato, lui, invece, senza di me avrebbe potuto conoscere una sessualità decisamente meno limitata. Non dovrei pormi il problema: lui ha fatto la sua scelta e io la devo rispettare. Anzi, proprio perché ha scelto questa situazione, nonostante gli fosse possibile sottrarsi alle difficoltà, dovrei essere meno insicura.
Secondo punto, ovvero la scelta di Pesce piuttosto che di Porru. Sapevo che a Pavia lavora il dottor Porru. Il motivo per cui ho scelto Pesce è che a inizio 2014 mi sposterò proprio a Roma per studio/lavoro. Di conseguenza, ho pensato che per visite e riabilitazioni Roma mi sarebbe più comoda di Pavia, dove rientrerò solo durante il fine settimana e probabilmente non ogni settimana. Detto questo, è anche vero che nel frattempo potrei consultare anche Porru, in attesa della visita con Pesce. Ci sto pensando.
Sul fronte divaricatori, seguirò il tuo consiglio. Quando soffrivo di vaginismo, avevo fatto esercizi di dilatazione progressiva con dei divaricatori che mi ero fatta da sola su consiglio della psicoterapeuta. Ora, però, non so se mi convincono. Lei me li aveva fatti fare con la pasta da modellare, di dimensioni progressive. Però erano davvero pesanti e la pasta è difficile da levigare in modo uniforme. Ho paura che mi irritino. Dunque, proverò a cercarne su internet qualcosa che faccia al caso mio. Nel frattempo, pensavo che per cominciare potrei usare la sonda della Spano, che è piccola ma ha una forma abbastanza simile a quella dei dilatatori. Giusto per abituarmi a un "corpo estraneo".