da Aliruna » mer ott 30, 2013 4:33 pm
Care ragazze, mi presento. Sono Aliruna, ho 25 anni e soffro di vestibolite. La mia storia è cominciata anni fa, con i primi tentativi di rapporto con il mio ragazzo. Erano dolorosissimi, la penetrazione impossibile. Ero molto giovane, ingenua e disinformata. Pensavo di non essere pronta, rilassata a sufficienza, che il momento non fosse quello buono. Rimandavo il problema, convinta che si sarebbe risolto da solo. Questo atteggiamento di rifiuto, unito al fatto che le occasioni per provare erano pochissime (a quel tempo io e il mio ragazzo vivevamo entrambi con i genitori, non avevamo quasi mai occasioni di intimità) mi hanno portato a trascurare il problema per molto tempo. L'angoscia, alla fine, mi ha portato a chiedere aiuto a una psicoterapeuta. Avevo sviluppato un vero e proprio atteggiamento fobico verso i rapporti completi, mentre la sessualità esterna è sempre stata spensierata. La terapista mi disse che avevo il vaginismo. Ho affrontato con lei un percorso molto duro per uscire dal problema. Unendo esercizi di rilassamento, terapia e progressivi esercizi di dilatazione, sono riuscita a eliminare la paura. Se prima solo guardarmi con uno specchietto o inserire un dito mi provocava sensazioni fortissime di svenimento, ora ho preso molta più confidenza con il mio corpo e tutto questo non mi spaventa più. Quando giunse, però, il momento di avere dei rapporti, il problema del dolore lancinante si ripresentò. Sentivo una vera e propria coltellata. Inizialmente credevo fosse ancora un problema di vaginismo, ma con il tempo mi convinsi che il problema “di testa” io lo avevo risolto. Andai da una ginecologa. Mi diagnosticò (era il 2012) la vestibolite, mi prescrisse Pelvilen Forte, mi disse di avere rapporti mettendo una crema anestetica, di mettere lubrificante e di tornare da lei dopo tre mesi. L'unico rapporto che ebbi con la crema anestetica fu un disastro. Al momento, ovviamente, non sentivo nulla, ma, svanito l'effetto, fu l'inferno. Ero viola, sanguinante, lacerata, non trattenevo le lacrime dal dolore. Il Pelvilen non mi diede particolari benefici. Tornai, dunque, allo scadere dei tre mesi. Spiegai che la cura non aveva avuto particolari effetti e che i rapporti erano impossibili. La dottoressa mi disse di sospendere tutto. Alla mia domanda “E la vestibolite?”, mi rispose : “ Ma che vestibolite! Non hai la vestibolite! E' solo che hai la mucosa sottilissima!”. Mi disse di sospendere la pillola e mi prescrisse una cura a base di estrogeni. Mi disse anche che probabilmente avevo male perché ero insicura, insinuando che il mio ragazzo avesse rapporti con altre, viste le mie difficoltà. Non voglio commentare l'estrema indelicatezza e l'incompetenza di questo medico. Avevo abbastanza senno per capire che non meritava la mia fiducia e cercai su internet. Trovai informazioni sulla vestibolite e sulla dottoressa Spano e presi appuntamento. Era lo scorso novembre. Alla visita mi trovò vestibolite di grado medio, ipertono 130, swab test ovviamente positivo. La sensibilità e la competenza della dottoressa mi misero a mio agio e seguii con estrema determinazione le sue indicazioni, che ancora oggi sono preziose e, a quanto leggo, in gran parte condivise anche da voi: mi lavo solo con acqua, indosso indumenti ampi, biancheria bianca di cotone, assorbenti 100% cotone, cerco di stare al caldo e di applicare lo scaldotto, ho interrotto l'assunzione della pillola anticoncezionale (non voglio più avere a che fare con questa schifezza, che mi ha causato secchezza e mesi di amenorrea). Iniziai le terapie a gennaio e arrivai a normotono dopo 12 sedute. Mi disse che sarei guarita. La mia mucosa da viola diventò rosa, sedermi non era più un problema, la pressione mi dava meno fastidio. Il post-terapia, fino ad ora, è stato meno roseo. Tentai di avere il primo rapporto. Dolore come prima e abrasione a ore 6 riaperta. Mi si scatenò una brutta infezione da escherichia coli. Fortunatamente, l'infezione coincise con la prima visita di controllo. La dottoressa Spano mi disse che non c'era una recidiva della malattia, perché il tono muscolare era a posto. Mi fece i tamponi e mi fece prescrivere l'antibiotico (Amplital). Lo presi e mi passò l'infezione. Rifeci i tamponi prima dell'estate per controllare la situazione ed erano a posto. Non solo non avevo infezioni, ma facendo una massiccia cura di fermenti ero riuscita anche a reintegrare i lattobacilli, che il tampone segnalava come ben rappresentati (sono stata fortunata, viste le testimonianze che ho letto sull'antibiotico su questo forum). Tentai, prima della seconda visita di controllo, di avere un altro rapporto. Ancora una coltellata e mi si riaprì l'abrasione. La dottoressa, al secondo controllo, mi trovò bene, con una mucosa rosea, abrasione cicatrizzata ma con uno strato sottilissimo di pelle sopra, molto fragile, ero normotono e lo swab test era negativo. La visita manuale non mi faceva male. Mi disse che non si poteva parlare più di vestibolite, ma solo di qualche strascico. Per l'abrasione mi diede Connettivina e Idra 7. Negli ultimi mesi mi sono decisa a lavorare duro, per migliorare lo stato dell'abrasione e per cercare di acquisire la maggiore elasticità possibile, che io non ho mai avuto: tra vaginismo e vestibolite, infatti, non ho mai avuto un vero rapporto completo in vita mia. Ho cominciato a leggere questo forum e ho comprato anche Xerem (sia lo spray che l'emulsione) e Crema D-Mannosio per provare ad aiutare questa benedetta abrasione, e ho visto il video con l'automassaggio, che cerco di fare costantemente. Sto cercando di imparare la respirazione diaframmatica e kegel reverse. Sto anche seguendo la terapia invernale della Spano: iniezioni di Dobetin 5000 (da cui traggo molto giovamento), Oscillococcinum, fermenti a mesi alterni (lei mi ha consigliato Enterolactis Plus, ma io avevo a casa il X-flor), Lactonorm dopo le mestruazioni (purtroppo, però, mi causa molti bruciori durante la notte quando lo metto), Castor Equi per la forchetta, Magnesium 375 per i muscoli. A distanza di circa 8 mesi dalla fine delle terapie posso dire questo: la qualità della mia vita quotidiana è abbastanza buona. Non ho fastidio a camminare e a stare seduta, non ho fastidi spontanei. Quando magari fa particolarmente freddo o sono in periodo ovulatorio mi sento più gonfia e dolorante, ma niente di invalidante. Il vero problema, che mi tormenta, sono i rapporti. Gli automassaggi continuano a essere dolorosi. Se spingo più internamente sento un dolore più sordo, come se premessi su un livido. Il bordo dell'entrata, invece, mi brucia ancora tantissimo, quel bruciore assurdo che mi ricorda gli svariati tentativi di rapporto andati male. Ecco perché ho contattato la Spano, esprimendole le mie paure sul fatto che, se sono dolorosi i massaggi, lo saranno anche i rapporti, e io sono bloccata. Lei mi ha detto che ognuno ha bisogno del suo tempo, che guarirò. Ora, io continuo a fare automassaggi, a seguire la cura, a seguire tutti gli accorgimenti. Ma si è insinuato in me il dubbio che la terapia non stia funzionando bene. Questo dolore e bruciore che provo è davvero dovuto a una semplice mancanza di elasticità? O forse devo avere un secondo parere da un medico, magari il dottor Pesce? Sono confusa, perché io mi sto impegnando, ma vedo il mio sogno di avere una vita intima serena come irraggiungibile. Sono consapevole che devo buttarmi, fare la prova del nove, vedere se il rapporto è davvero così doloroso, ma non è così facile con tanti trascorsi negativi. La mia grande consolazione è il mio ragazzo, che in questo lungo percorso mi sta accanto con parole di conforto e di incoraggiamento, con estrema sensibilità, devozione e, addirittura, con gioia, come se stare con me fosse bello e il resto non contasse. Eppure, sono arrivata al punto in cui sento il bisogno di confrontarmi con persone che soffrono come me e che possono comprendere il mio dolore, fisico e psicologico. Grazie a Rosanna, a tutti coloro che collaborano a questo sito preziosissimo, punto di riferimento per moltissime donne disorientate e messe a dura prova dalla malattia, e a chi leggerà e vorrà intervenire per qualche consiglio.