Ciao Annafa.
Scusa il ritardo con cui ti rispondiamo innanzitutto.
annafa ha scritto: “si osserva un tappeto di cellule pavimentose di provenienza vulvo vaginale, con talora grossolani cristalli di acido urico che limitano in più campi la lettura dei preparati. L’urologo rimane interdetto dalla presenza di cellule vulvo vaginale che non mi sa spiegare (?) Faccio la cura con duo cist senza giovamenti.
E' invece spiegabilissimo. Ti riporto dal mio libro:
Il trigono, l'uretra e la vagina hanno la stessa origine embrionale, pertanto i tessuti di queste tre strutture saranno molto simili. Mentre l'uretra è sempre formata da tessuto squamoso vaginale; il trigono non sempre. Esso può essere composto dallo stesso tessuto di cui è composto il resto della vescica (stratificato), oppure da tessuto squamoso vaginale completamente o parzialmente. Molto frequentemente questo tessuto diventa più spesso e più evidente a causa di vari stimoli irritativi cronici: ormonali, chimici, infettivi, meccanici. Essendo molto simile al tessuto squamoso vaginale, il tessuto di uretra e trigono sarà molto suscettibile all'influenza della variazione degli estrogeni durante il ciclo mestruale. E' stato evidenziato infatti che la somministrazione di estrogeni causa l'ispessimento dell'epitelio trigonale e l'estensione delle placche. La metaplasia, infatti, insorge in donne fertili, è assente prima dell'adolescenza, è rarissima negli uomini, diminuisce o scompare con la menopausa, varia durante le fasi del ciclo mestruale, parallelamente a ciò che avviene nel tessuto vaginale. Si deve perciò considerare la metaplasia come un reperto normale e non patologico.
In uno studio su vesciche di cadaveri, il 72% presentava un trigono con aree di metaplasia squamosa, suggerendo che la metaplasia spesso non provoca sintomi, che è una rilevazione frequentissima anche in chi non ha sintomi urologici e non viene quindi sottoposto a cistoscopia e che non ha senso pertanto il trattamento terapeutico.
Invece accade spesso che attraverso la cistoscopia venga rilevata metaplasia e che venga associata automaticamente alla sintomatologia riportata dalla Paziente e definita “trigonite” (ricordo che la desinenza “ite” indica infiammazione), sebbene non sia presente alcun segno infiammatorio. Di conseguenza viene trattata con antinfiammatori, cortisonici ed elettrocoagulazione per rimuovere le placche, pur non essendo assolutamente necessari.
Gli urologi Larosa. Facchini, Pozzoli e Monica scrivono:
“...i termini metaplasia squamosa non cheratinizzante o metaplasia vaginale del trigono sono “etichette” improprie ed esprimono la nostra incapacità di riconoscere che la presenza di epitelio vaginale sulla mucosa del trigono o dell’uretra rappresenti una condizione normale; questa incapacità ha rappresentato la causa prima nella coniazione di termini cistoscopici come “trigonite” o “cervicotrigonite” o anatomo-patologici come “metaplasia squamosa”o “vaginale del trigono”, mentre invece dovremmo parlare di reperto normale di epitelio squamoso.
Molto spesso in passato abbiamo utilizzato etichette di comodo per identificare come affette da cervico-trigonite pazienti con frequency, urgency, dolore sovrapubico o uretrale, nelle quali non siamo stati capaci di identificare chiare eziologie organiche (infezioni, neoplasie, ostruzione meccanica o funzionale cervico-uretrale ecc.).”
Il Duocist (a base di mirtillo) ovviamente non può che far peggiorare la sintomatologia. Metteresti mai del succo di limone su una ferita? mangeresti sottaceti con una gastrite in corso? Perché allora mandare in vescica succo acido di mirtilli?
Ma più che fermarsi ad osservare un reperto assolutamente normale, il tuo urologo avrebbe dovuto notare che aveva sotto gli occhi probabilmente la causa dei tuoi problemi:
grossolani cristalli di acido urico che addirittura limitano in più campi la lettura dei preparati!!
Per capire l'importanza di ciò ti invito alla lettura di queste sezioni:
viewtopic.php?f=218&t=3061#p131040viewtopic.php?f=218&t=3062#p131043Altro che mirtilli acidi, duo cist e cistiflux!
annafa ha scritto:mi scopre anche un anemia che ora sto curando con del ferro.
Hai letto della lattoferrina? Io assumerei un po' di X-flor che ti rinforza anche le difese immunitarie debilitate da tutti questi antibiotici, oltre a darti una mano col ferro.
Prenderei anche il 7+, che contenendo sali citrati alcalinizzano le urine e sciolgono i cristalli di acido urico. Intanto prova col del semplice bicarbonato di sodio e vedi se ti dimiuisce la sintomatologia (io credo proprio di sì!). Basta con antibiotici (non hai alcuna infezione!) e basta coi prodotti acidificanti (mirtilli, vitamina c e simili).
Mi dici quali altri accorgimenti del forum stai mettendo in atto?