Ciao ragazze,
è un po’ che vi seguo, da quando credevo che il mio problema fosse saltuario … e invece, è diventato sempre più presente. Vi racconto la mia storia, so già che mi dilungherò, ma si sa, le pene dell’inferno non son di breve durata.
La mia prima cistite l’ho avuta a, su per giù, 15 - 16 anni, 2 giorni di monuril e tutto finì.
Ricordo che ero fidanzata col mio primo ragazzo, alle prese col petting, ma niente rapporti, era una cosa a cui non pensavo, ero cresciuta con una rigida disciplina cattolica, con mia madre professoressa di religione … e mentre tutte le mie amiche avevano le prime esperienza sessuali, si divertivano e se la spassavano, io aspettavo il momento giusto, la scioltezza giusta. Dopo 3 anni ci lasciamo e passo un periodo buio, tutta la mia tensione, sfocia in colite, ma pian piano mi riprendo. A 19 anni (oggi ne ho22) conosco il mio amore, un po’ più grande di me, certamente con più esperienza, io cresco, sento che è quello giusto e si fa l’amore per la prima volta :D il tutto seguito da una terribile cistite…2 dosi di fosfomicina e via, come nuova.
Poi si rifà l’amore e torna la cistite … con o senza preservativo, con o senza lubrificante, prima di prendere la pillola e ora che la sto prendendo … il bello è che all’inizio non collegavo le 2 cose, come una deficiente. Fu il mio ragazzo a dirmi, sai che mi dispiace tantissimo farti stare così male dopo che facciamo l’amore?
Un giorno la ebbi così forte che andai dal ginecologo, rigorosamente accompagnata da mia madre -.-, e mi fa fare analisi urine, eco pelvica e ai reni e infine, dato che avevo delle cisti sulle ovaie, mi fa fare il marcatore CA125, che uscendo elevato mi dice: senti, hai un po’ di endometriosi, ti devi prendere la pillola, oltre al fatto che hai la renella (micro litiasi) in vescica.
E così, da maggio 2011, yaz è sempre con me, così come le cistiti dopo ogni santo rapporto … che disperazione, che invidia … le mie amiche hanno fatto tutto e subito, e vivono tranquille, io ho aspettato anni e il sesso non mi sembrava per niente la cosa più bella del mondo, anche perché mi accompagna perennemente un dolore allucinante alla penetrazione.
Ecco, fosse solo questo il problema, mi sentirei sfortunata diciamo all’80%, invece, non basta star così male.
nell’estate 2011 comincio a segnare su di un calendario tutte le volte che ho mal di pancia, con conseguenti scariche di dissenteria … insomma non passano 15 giorni che non ho sta benedetta dissenteria … tac, con e senza contrasto, diagnosi errata di colon irritabile, tutto psicosomatico dicevano, colonscopia con biopsia negativa, intolleranze nulla … tutto resta un mistero … io ricordo fin da piccola che a volte avevo questi attacchi, ma mai ogni 10-15 giorni, quindi, dal momento che la situazione va avanti da quasi 2 anni, la dottoressa che mi ha in cura pensa sia colpa della pillola, infatti tra una settimana, col prossimo ciclo, la smetterò e vedremo (anche se sono un po’ scettica), anche se non sappiamo poi come risolvere le cisti all’ovaio e se si tratta davvero di endometriosi.
Ho preso la mia prima dose di D-Mannosio dopo il rapporto nell’aprile 2012, poi maggio, ma ho esultato troppo presto. Ad agosto si ripresenta la cistite … passano 2 mesi prima che riesco a fare l’amore di nuovo ed oggi, beh neanche oggi ha funzionato.
Penso passeranno altri 3-4 mesi prima che riaccada, perché durante gli attacchi di cistite non riesco a far nulla, né studiare, né fare tirocinio in ospedale, né dormire.
Ma più di tutto, mi sento in colpa per non riuscire a vivere in pieno la sessualità nel rapporto, povero il mio Francesco.
E lui è l’unico a conoscere il mio problema … non ne posso parlare con mia madre perché è un problema che insorge esclusivamente solo dopo i rapporti, e non abbiamo mai parlato di sesso io e lei … non ne parlo con le mie amiche, non voglio essere causa di compassione ed essere vista come la poverina che non riesce a fare sesso in grazia di Dio … solo il mio ragazzo conosce il problema, ma non mi va di parlarne spesso, già ci toglie molto, senza contare che vivo con la costante paura che possa essere causa di rottura del rapporto. Almeno un pianto in silenzio ogni notte, di nascosto da tutto e tutti.
Vedo che qui siete tutte molto unite, accomunate tutte da una grande speranza. Io frequento il terzo anno di infermieristica, sono a stretto contatto con i malati … definiti pazienti … e so bene che durante la malattia c’è tutto tranne che la pazienza.
Scusate se mi dilungo, ma la rabbia e la paura sono tante, così come la solitudine.
Questo è comunque un sito stupendo, che può dare aiuto a tantissime donne, perciò grazie Rosanna e grazie utenti che accendete sempre una luce alla fine del tunnel.
Buona giornata a tutte