La storia di Fittina70

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Re: La storia di Fittina70

Messaggioda fittina70 » dom mar 17, 2013 9:18 pm

Ale cara, sì ci abbiamo pensato e qualche anno fa abbiamo fatto anche il corso ma poi ci siamo fermati. Non ti nascondo che ai corsi ti spaventano tanto e forse noi non eravamo pronti. Ora lo saremmo ma con la precarietà lavorativa di mio marito, è per il momento impensabile. Uno dei requisiti necessari, e giustamente, è la stabilità economica...
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: R: La storia di Fittina70

Messaggioda Laura69 » dom mar 17, 2013 9:38 pm

Già... solo tu puoi decidere quando smettere di farti del male. Smetterla di accanirti contro te stessa e contro il tuo corpo. Accettare che se qualcosa non puoi cambiarlo DEVI cambiare tu.
E sempre e solo tu puoi decidere in che modo cambiare.
Se provare ad essere madre comunque (come dice Alessia) o non esserlo proprio.
Forse sembrerò dura Fitti.
Ma è perché so cosa stai passando e so che ci vuole una forza enorme per abbandonare il sogno e "ritrovare" una te stessa diversa... Ritrovarti come donna e come persona. E percorrere strade diverse. Puoi controllare tante cose ma non tutte. Alcune, le decide il destino o la sorte... chiamala come vuoi.
Io in certi momenti avrei avuto bisogno di qualcuno che mi dicesse queste cose.
Ti sono vicina.

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda SallyRossi » dom mar 17, 2013 9:52 pm

Ho 20 anni e fino a 6 mesi fa non avrei mai voluto avere figli..ma questa "cosa" che ho nel corpo e nella testa mi ha fatto pensare,e rivedere alcuni punti salienti della mia vita.
Non so cosa si prova a sentirsi dire una cosa così dura per una donna,non so come farei ad accettarla.
Se guardo il mio ragazzo penso: Lo amo,e un giorno vorrò un figlio nato dal nostro amore..metà me e metà lui...ma se penso che ciò può non accadere per mille motivi e ancora di più per chi soffre di patologie legate all'area genito-urinaria penso che forse adotterei un bambino.
Non so,ho sempre pensato che chi escludesse a priori un adozione fosse egoista,ma allo stesso tempo lo capisco.
Credo che un figlio non sia NOSTRO solo perchè formato da nostri geni,ma DALL'AMORE che si mette nel crescerlo.
Un abbraccio
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"Quando indietro non si torna ...quando l'hai capito che ...CHE LA VITA NON E' GIUSTA COME LA VORRESTI TE...quando farsi una ragione vorrà dire VIVERE...te l'han detto tutti quanti ,che per loro è facile ...Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'...e la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no"..."
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Re: La storia di Fittina70

Messaggioda giulietta » dom mar 17, 2013 9:57 pm

Fittina scusami ma hai ragione, io non ci sono passata e non posso capire. Scusami se con il mio ottimismo inguaribile e a volte un po' superficiale e invadente ti ho spronata a percorrere una strada che forse non è possibile. Mi dispiace, solo tu puoi veramente sapere e prendere la decisione giusta. Qualunque sia la tua decisione, sarà quella giusta, e ti sarò vicina. Un grande abbraccio
"Per aspera ad astra" (Attraverso le asperità si giunge alle stelle)

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda fittina70 » dom mar 17, 2013 10:39 pm

Laura, non sei dura anzi! So quel che hai passato e quanto sia stata brava e coraggiosa. Quel che dici lo condivido in pieno e ti ringrazio per avermelo ricordato... E' più di un anno che cerco il modo di accettare quel che il destino ha riservato per me. Non voglio scuse ma il fatto che la vita sia stata così dura nei miei confronti, mi induce a pensare di essser sempre in credito con lei. Ma non è così e lo so. La vita è la vita. ad alcuni va bene, ad altri meno. Io ho perso mio padre quando avevo un anno e la mia famiglia a 25. Quando mi sono sposata, l'ho fatto perchè amavo profondamente mio marito e volevo una mia famiglia con lui. Non avevo messo in conto tutto questo dolore e questa fatica.
In questi anni di sofferenza fisica ed emotiva ho perso la mia sicurezza, la mia autostima al punto che sebbene la mia decisione sia stata presa, basta un incoraggiamento a provare a mandarmi completamente in crisi. E qusto perchè mi sembra di essere vigliacca e codarda. Invece Laura hai ragione tu. Basta farsi del male. Bisogna vivere e non sopravvivere: questo era il senso del mio intervento qui sul forum dopo tanti mesi.
E' il riuscire a dire basta ai dubbi e ai tentativi che devo riuscire ad otteere...
Laura Giulietta, non pensate di essere state dure con me. Quando ho scritto qui le mie paure, l'ho fatto consapevole che gli altri mi dessero la loro opinione. L'ho cercata e l'accetto. Giulietta tu non sei e non potrai mai essere superficiale! E non hai bisogno di chiedere scusa perchè io adoro la tua franchezza, sempre.

Sally, non ti conosco bene ma non credo che sia giusto pensare che chi non sceglie l'adozione sia egoista. Questo è un punto davvero difficile da trattare e scusami ma non va liquidato con tanta facilità.
Sai quante coppie del mio corso per l'adozione, hanno proseguito? Due. Primo perchè nell'immaginario di tutti c'è il neonato bello e perfetto che ti viene consegnato come un pacco dono. In questi corsi di formazione ti insegnano che i bambini adottivi sono portatori di un bagaglio difficile, con il quale dovranno convivere tutta la vita. Non sono bambole, non sono e non possono essere figli tuoi. Mai. Terzo motivo: per un'adozione internazionale ci vogliono almeno 10 000 euro e triste a dirsi è cosa che possono permettersi solo alcuni e non tutti.
Ti posso dire che nel nostro caso, siamo partiti con le migliori intenzioni ma in corso d'opera a mio marito sono venuti dubbi e perplessità che in parte condividevo. E alla fine per adottare bisogna essere in due per cui è meglio dissiparli prima di fare un passo così importante.
Questa naturalmente è solo mia esperienza e ti assicuro che non abbiamo ancora rinunciato a questa opportunità...
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda Laura69 » dom mar 17, 2013 11:41 pm

fittina70 ha scritto:Quando mi sono sposata, l'ho fatto perchè amavo profondamente mio marito e volevo una mia famiglia con lui. Non avevo messo in conto tutto questo dolore e questa fatica.

Le difficoltà - questa forse più di altre - mettono in crisi la persona e la coppia.
Quando la coppia si identifica in un progetto e il progetto non va in porto... ci si sente disorientati. Si avverte come un senso di "fallimento".
Spesso ci si allontana per non ferire e per non ferirsi. Ci si chiude nel proprio dolore.
Quando si decide di cambiare rotta... c'è anche la difficoltà di ritrovarsi, di tendersi la mano.
Di essere una famiglia diversa da come la si era immaginata.
fittina70 ha scritto:mi sembra di essere vigliacca e codarda

Ma nei confronti di chi, Fitti? A me sembra che tu abbia combattuto fino a non avere più forze... che altro puoi fare?

Se in qualsiasi modo posso aiutarti, io ci sono.
:potpot:

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda SallyRossi » mar mar 19, 2013 9:18 am

Non l'ho liquidato con facilità infatti.
Io parlo per esperienza personale,dato che molti amici di famiglia hanno figli adottati(e stranamente alcune sono rimaste incinta DOPO aver adottato,quanto conta la mente!) e li amano immensamente.
E' vero,hanno dovuto affrontare iter burocratici,viaggi all'estero lunghissimi...poi spesso i bambini hanno un passato difficile e non sono propriamente piccoli (molti hanno più di 5 anni) ma sinceramente li vedo felici..e secondo me questo conta più che avere tutto il resto.Possono eccome essere figli tuoi...in tutto e per tutto...così come io per esempio ho avuto un nonno che non era mio nonno,ma il secondo marito di mia nonna,e io l'ho amato da subito.
Poi è la mia modesta opinione ovviamente,ovvero da 20enne nullipara e ancora acerba sull'argomento.
Detto questo comunque non mi permetto di giudicare la tua situazione personale da esterna,ma è un ragionamento sull'argomento in generale,un abbraccio :ciao:
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Re: La storia di Fittina70

Messaggioda fittina70 » mar mar 19, 2013 11:39 am

SallyRossi ha scritto:Detto questo comunque non mi permetto di giudicare la tua situazione personale da esterna,ma è un ragionamento sull'argomento in generale,un abbraccio


Sally non l'ho mai pensato, tranquilla!! :love1: Quasndo uno si apre e racconta sè stesso in questo spazio deve accettare le opinioni di tutti... ho compreso il tuo discorso, solo che credo fermamente che vedere certe situazioni da fuori (anche se vicine), non è mai come virverle in prima persona.

Laura69 ha scritto:Quando la coppia si identifica in un progetto e il progetto non va in porto... ci si sente disorientati. Si avverte come un senso di "fallimento".
Spesso ci si allontana per non ferire e per non ferirsi. Ci si chiude nel proprio dolore.
Quando si decide di cambiare rotta... c'è anche la difficoltà di ritrovarsi, di tendersi la mano.
Di essere una famiglia diversa da come la si era immaginata.


Quanto è vero Laura...mi spiace molto non esserci al raduno soprattutto perchè avrei voluto un po' dei tuoi buoni consigli! :thanks:
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda SallyRossi » mar mar 19, 2013 11:55 am

Ci sono in ogni caso..e ti auguro il meglio,vedrai,quando meno te lo aspetti :love1:
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Re: La storia di Fittina70

Messaggioda patrina » mar mar 19, 2013 12:23 pm

Ognuno ha il suo modo di elaborare i problemi e le prove che la vita ci mette davanti ed è un modo assolutamente unico e proprio perchè dipende da come profondamente si è, e dalla propria struttura profonda.
Forse è per questo che le ipotesi e le "soluzioni" che gli altri ci prospettano - in assoluta buona fede, pensando e provando quello che ci stanno dicendo - non riusciamo a sentirle nostre.
E' normale.
Come è normale che alcune di queste ipotesi e prospettive non saranno MAI le nostre, perchè il nostro modo di essere è totalmente incompatibile con esse. E anche questo è giusto che sia così...perchè tanto diversamente non potrebbe essere.
Ciò non significa che ci saranno evoluzioni e trasformazioni nel nostro modo di vivere e prendere la vita, ma saranno cambiamenti - magari dolorosi o dirompenti - ma comunque sintonici con quello che profondamente siamo, con la "biologia" del nostro essere.

E' per questo che provo a dirti la mia partendo da un'altra prospettiva (che potrebbe essere comunque sbagliata): Io per quel che ho imparato a conoscerti Vale, leggo in te tantissimo amore da dare. E tantissima voglia di farlo...
forse è a questa tua esigenza primaria che potresti provare a guardare, e forse questo potrebbe aiutarti a superare altri problemi e a prendere nuove decisioni.
Scusa se mi sono permessa...
un abbraccio fortissimo
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda patrina » mar mar 19, 2013 12:26 pm

Riscrivo una frase che bnon si è capita per nulla! :-...

Ciò non significa che NON ci saranno evoluzioni e trasformazioni nel nostro modo di vivere e prendere la vita,
saranno cambiamenti - magari dolorosi o dirompenti - MA comunque sintonici con quello che profondamente siamo, con la "biologia" del nostro essere.
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda fittina70 » mar mar 19, 2013 7:07 pm

patrina ha scritto:E' per questo che provo a dirti la mia partendo da un'altra prospettiva (che potrebbe essere comunque sbagliata): Io per quel che ho imparato a conoscerti Vale, leggo in te tantissimo amore da dare. E tantissima voglia di farlo...
forse è a questa tua esigenza primaria che potresti provare a guardare, e forse questo potrebbe aiutarti a superare altri problemi e a prendere nuove decisioni.
Scusa se mi sono permessa...
un abbraccio fortissimo


Sì Pat amica mia, ho tanto amore da dare e da lì cercherò di partire ma non sarà un viaggio facile... Non dire mai scusa! Ho voluto scrivere qui i miei stati d'animo proprio avere i vostri punti di vista che mi hanno fatta profondamente riflettere. Vi è andata bene che non ci sia al raduno, altrimenti sai che morbata vi sareste beccate?? :XX
Però mi spiace un casino non vedere te, Ross, Sweet, Alina, Franci, Laura, Greta, Silvia, Naty e Flami... L'anno scorso è stato bellissimo e ho conosciuto persone speciali :flower: ..
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: R: La storia di Fittina70

Messaggioda Laura69 » mar mar 19, 2013 7:42 pm

Sei ancora in tempo... :wink:
Se te la senti...

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda alessianury » mar mar 19, 2013 8:45 pm

Fitti queste situazioni sono difficilissime e solo vivendole si possono capire..so quanto un'adozione richieda tempo, soldi, aspetti burocratici non indifferenti e lo so perchè io sono stata adottata ed i miei genitori mi hanno sempre raccontato tutte le difficoltà che hanno avuto..l'unica cosa che posso dirti dalla mia personale esperienza è che come bimba, ragazza e donna adottata mi sono sempre sentita amatissima dai miei genitori anche se non biologici, loro mi hanno dato e continuano a darmi davvero tutto l'amore del mondo e mia mamma è la persona che io amo di più in tutta la terra..forse proprio durante la malattia mi sono veramente accorta quanto immenso fosse l'amore per me e mia sorella e lei ha passato quasi dieci anni senza riuscire ad avere figli..
Io credo che l'adozione sia il gesto più bello che una donna ed un uomo possano fare..se non c'erano loro io forse a quest'ora starei per strada come tante ragazze colombiane che non hanno avuto la mia fortuna..la mia mamma biologica era giovanissima e aveva già un bambino suo..grazie al cielo mi ha "abbandonata" visto che non ce la faceva economicamente ed io sono stata adottata da due bravissimi genitori a cui purtroppo non era stato concesso un figlio naturale..
In Colombia sono stata a contatto nel mio viaggio con tante coppie che erano li per adottare e ho visto realmente con i miei occhi tutte le difficoltà..c'era una bimba che si rifiutava di parlare con i nuovi genitori e che ha aperto bocca solo quando io mi sono rivolta a lei dolcemente e parlandole in spagnolo, spiegandole che anche io ero una bambina adottata e che in Italia si sarebbe trovata bene, era una bimba molto chiusa ma se vi racconto quello che ha passato povera..ma ho anche conosciuto una bambina di 6 anni che invece appena presa dai nuovi genitori era felicissima, chiamava gia "mamma" la nuova mamma e li adorava semplicemente..
Fitti scusami se mi sono dilungata..volevo solo raccontare un pò della mia esperienza anche se avrei tantissimo da raccontare in realtà.. è una scelta difficile, da non sottovalutare e sopratutto deve essere voluta Veramente perchè quando poi si adotta non è come comprare qualcosa per un pò..è prendere un bimbo/a che ha bisogno di una casa e di una famiglia e amarlo per sempre perchè diventa figlio proprio a tutti gli effetti.
un bacione tesoro :love1:

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda Natina » mer mar 20, 2013 7:35 pm

Fitti, dispiace molto anche a me non rivederti, ma vedrai che le occasioni non mancheranno.
Io ti leggo sempre, leggo sempre i tuoi aggiornamenti ma non scrivo mai perchè su certe cose non riesco ad esprimermi e non sono brava a scrivere.. ma leggo leggo e penso, e ti penso..
Quello che ti ha scritto Ale è verissimo i figli sono di chi li cresce e di chi li ama.. e aggiungo una cosa per Ale, tua mamma e tuo papà hanno fatto un gran lavoro nel crescerti, perchè oggi sei una persona fantastica.

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda fittina70 » gio mar 21, 2013 10:48 am

Laura69 ha scritto:Sei ancora in tempo... :wink:
Se te la senti...


Ci avevo pensato Laura ma quando ancora il raduno doveva essere in malga, ho preso un impegno per sabato sera. Fra l'altro farò tardi per cui non credo proprio di farcela a raggiungervi la domenica, anche se mi piacerebbe troppo!

Alessia...che dire. Che onore mi hai riservato raccontandomi la tua bellissima esperienza. Leggendo le cose meravigliose che hai scritto dei tuoi genitori, mi sono commossa e ho pianto.
Le esperienze di bimbi adottivi che ho avuto io sono di tipo professionale. In questi anni a scuola ho avuto diversi figli adottivi, alcuni con rapporti risolti ed ora legatissimi ai propri genitori, altri più sofferenti e probabilmente portatori di questo dolore a vita ma comunque adorati e circondati dall'affetto incondizionato dei loro genitori adottivi.
Questo ha fatto sì che io sia arrivata all'idea dell'adozione preparata e consapevole. Mio marito lo era un po' meno e del resto come non capirlo? E' una persona che non si butta mai, è molto riflessivo e il suo timore più grande è quello di ferire gli altri.
alessianury ha scritto:è una scelta difficile, da non sottovalutare e sopratutto deve essere voluta Veramente perchè quando poi si adotta non è come comprare qualcosa per un pò..è prendere un bimbo/a che ha bisogno di una casa e di una famiglia e amarlo per sempre perchè diventa figlio proprio a tutti gli effetti.


Come hai espresso bene quel che pensiamo anche noi!! Il problema è (e forse posso intuire il perchè), che al corso di formazione per genitori adottivi ti dicono tutt'altro. Ti paventano le situazioni più disastrose ed insistono sul fatto che tu non sei e non sarai mai il loro genitore. Vogliono destrutturare in te l'idea che il bambino sia un pacco dono che arriverà preciso ed identico ai tuoi ideali di figlio. Questo aspetto posso condividerlo e lo trovo adatto a far desistere dall'idea di adozione chi è portatore di questi desiderata. Tuttavia ciò ha destabilizzato molto mio marito, il cui timore più grande è quello di non riuscire ad affezionarsi ad un bimbo non suo. Certo è consapevole che ciò possa accadere anche nei confronti di un figlio biologico ma si sa, le paure sono irrazionali e posso comprendere questa sua difficoltà.
Ecco questo e i miei dubbi sul fatto che lui fosse convinto, ci hanno per il momento fermato. Ma ne parliamo continuamente e non escludo che un giorno non molto lontano potrò donare tutto l'amore che Pat vede dentro di me. Se questo accadrà, spero Ale di esser in grado di far sì che mio figlio/a del cuore, avrà per noi tanto amore quanto quello che tu provi verso i tuoi genitori.

naty ha scritto:Io ti leggo sempre, leggo sempre i tuoi aggiornamenti ma non scrivo mai perchè su certe cose non riesco ad esprimermi e non sono brava a scrivere.. ma leggo leggo e penso, e ti penso..
Quello che ti ha scritto Ale è verissimo i figli sono di chi li cresce e di chi li ama.. e aggiungo una cosa per Ale, tua mamma e tuo papà hanno fatto un gran lavoro nel crescerti, perchè oggi sei una persona fantastica.


Ma Naty quandto sei dolce!! Io conservo di ter un ricordo per me bellissimo... quando durante il raduno dell'anno scorso a pranzo la domenica a Bardolino, simulavi la vendita di camicie con Giuietta. Lì ho capito che ragazza solare, spiritosa ed intelligente tu fossi.
Vi abbraccio tutte, divertitevi!! :love1:
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda giulietta » gio mar 21, 2013 9:25 pm

Naty è una vera forza...anche tu non scherzi però :):
"Per aspera ad astra" (Attraverso le asperità si giunge alle stelle)

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda Natina » gio mar 21, 2013 9:47 pm

:lol: è vero! Ti ricordi Giuli! le risate..
Che bei ricordi!!! :love1:

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda Cles » ven mar 22, 2013 4:01 pm

Ho seguito con interesse il discorso dell'adozione perchè mi riguarda non in prima persona ma da vicino, perchè una delle persone a me più care è stata dottata all'età di 4 anni. Non parla quais mai del suo passato, ha voluto dimenticare la sua lingua e i pochi ricordi che mi ha raccontato sono tristi e terribili. Il rapporto con i genitori non è sempre stato facile (ma come non lo è spesso anche per i figli biologici), ma questa persona si ritiene figlia loro a tutti gli effetti, quelli sono i suoi genitori. L'esperienza dell'abbandono da parte dei genitori biologici ha lasciato delle tracce indelebili nel suo vissuto, nel suo carattere. Ma quando una volta le ho chiesto parlando di tutt'altro quale fosse il suo ricordo più bello, mi disse essere il momento in cui aveva visto le persone che erano andati a prenderlo e aveva abbracciato per la prima volta la donna che sapeva sarebbe diventata la sua mamma, e si è sentita felice.

Re: La storia di Fittina70

Messaggioda Rosanna » sab mar 30, 2013 2:13 pm

fittina70 ha scritto:al corso di formazione per genitori adottivi ti dicono tutt'altro. Ti paventano le situazioni più disastrose ed insistono sul fatto che tu non sei e non sarai mai il loro genitore. Vogliono destrutturare in te l'idea che il bambino sia un pacco dono che arriverà preciso ed identico ai tuoi ideali di figlio.

Ma questo succede anche ai genitori di figli propri: un figlio non è mai come te lo aspetti e può anche avere gravi patologie.
Alessia, il tuo racconto ha commosso anche me!

Fitti, a proposito di adenosi (metrio o mio che sia), ti riporto quel che ho scritto nel mio interminabile libro. Tua madre o tua nonna avevano preso ormoni in gravidanza?
una delle cause di ectopia, ma soprattutto di adenosi è l'assunzione di DES (dietistilbestrolo) da parte della madre durante la gravidanza, un estrogeno sintetico utilizzato dagli anni '40 fino agli anni '70 per prevenire l'aborto, il parto pretermine, la morte del feto, la gestosi gravidica. Il 90% delle figlie di donne sottoposte a questa terapia hanno alterazioni dell'apparato genitale (soprattutto adenosi ed ectopia) ed elevatissimo rischio di sviluppare un cancro della cervice (rischio, quest'ultimo, uguale alle stesse madri che hanno assunto il farmaco). Questa alta incidenza di anomalie e di carcinomi dopo assunzione di DES ha portato alla definizione di una nuova sindrome: la post DES syndrome (sindrome del dopo DES), caratterizzata da: perdite di sangue al di fuori della mestruazione, sanguinamento post mestruale, anomalie al Pap test, secrezioni vaginali anormali, dolore alla penetrazione, importante dolore mestruale, anomalie a utero, cervice o vagina. In presenza di questi sintomi e di anomalie quali adenosi vaginale o ectopia, ma in assenza di assunzione di DES da parte della madre, viene utilizzata la definizione di DES like syndrom (sindrome simile a quella da DES)
La cosa allarmante è che tali anomalie da DES possono essere tramandate fino alla terza generazione anche se quelle successive non lo hanno assunto! Ciò perchè va ad alterare proprio il patrimonio genetico che verrà tramandato così alterato alle generazioni successive. Ma la cosa ancor più preoccupante è che, nonostante che l'uso del DES e dei suoi derivati con caratteristiche nocive simili sia stato vietato , si possono tranquillamente trovare tuttora in molte carni ed alimenti! Infatti vengono tuttora impiegati per incrementare le nascite di animali da macello e come additivi alimentari.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.


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