la mia storia:vestibulodinia

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Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Rosanna » ven feb 01, 2013 12:35 pm

alessianury ha scritto:sarò banale e sciocca ma adoro fare la mogliettina che mette in ordine, lava, stira e fa trovare sempre tutto pronto e pulito a Fra..

E dov'è scritto che una donna deve andare a lavorare, guadagnare, stressarsi nella carriera lavorativa per sentirsi gratificata? Io credo che, eccezioni a parte, le donne sarebbero molto più gratificate (e quindi più in salute) se potessero occuparsi del loro focolare domestico e che se solo potessero scegliere preferirebbero la vita casalinga a quella professionale.
Io condivido la tua scelta e l'ho messa anche in pratica (in parte! Io pulisco poco e non stiro per nulla! :mrgreen: ).
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda frizzina » ven feb 01, 2013 6:01 pm

io non lavorerei per pura pigrizia e perchè odio le regole... ma pulire la casa mi piace...anche se non credo che lo farei per mio marito, quanto per piacere personale..

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Laura69 » sab feb 02, 2013 12:31 am

Rosanna ha scritto:eccezioni a parte

Ecco, io sono l'eccezione a parte... ma io sono nata sbagliata. Dovevo essere uomo, mannaggia!

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Natina » sab feb 02, 2013 6:35 pm

Io non convivo e quindi le mie sono solo idee, ma anche io credo che preferirei curarmi di mio marito, della mia casa e dei miei figli piuttorsto he lavorare tutto il giorno..
Il problema è che senza lavoro non si ha indipendenza economica purtroppo, bisogna dipendere dal proprio uomo, per quanto egli possa essere generoso e gentile io mi sentirei un peso, se così si può dire.. un contro è avere i propri soldi un conto è dover sempre chiedere per fare qualsiasi cosa come la spesa, lo shopping ecc.
Lo vedo con mia madre che deve sempre chiedere soldi a mio padre dato che lei non lavora.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda lucky66 » sab feb 02, 2013 7:10 pm

Io bramerei non lavorare solo se...vincessi al superenalotto !!
Alla mia indipendenza economica ci tengo eccome e trovo che avere un impiego sia un'arma a nostro favore anche se spesso
poi si trasforma a nostro sfavore !
Si finisce infatti che bene o male, il peso della conduzione familiare con tutti gli annessi, spesso è principalmente nelle mani
delle donne, almeno questo lo vedo quotidianamente nella mia esperienza di donna e madre lavoratrice e nelle donne che incontro e con cui si finisce poi per parlarne !!
Ci lamentiamo del fatto, di dover correre a destra e a manca, con lo stress dell'orologio e degli orari lavorativi da rispettare,
delle scadenze varie, della spesa, delle bollette,
della pulizia della casa, della benzina da mettere nell'auto (uh quanto mi stressa !! ah ah )delle cose da sistemare, delle cose da lavare e stirare, della scuola dei figli, delle loro udienze scolastiche,
dei loro bisogni quotidiani, delle riunioni condominiali, delle code agli uffici postali, della corse in palestra, e chi più ne ha più ne metta.
Insomma più di una volta mi trovo a dire: se prendo quelle femministe che ci han fatto avere la parità dei sessi , povere loro !!
Bella fregatura, si si , bella fregatura !!! Così noi lavoriamo 10 volte di più e gli uomini di certo no !
Loro, per quanto possano aiutare, non sentono il peso delle responsabilità pratiche tanto quanto lo sentiamo noi, a mio avviso.
Io in coda al supermercato vedo più le donne scalpitare che gli uomini e se gli uomini scalpitano è ...non perchè hanno da fare altre cose,
ma perchè son stufi di dover fare la spesa (come se loro non mangiassero). Ci avete mai fatto caso ?
Alle udienze dei figli...idem. La maggior parte sono madri e se sono padri è perchè son separati e le ex mogli impongono loro di
suddividere i colloqui con gli insegnanti in modo paritario :na: .

Fatto tutto questo bel preambolo sul destino sfigato delle donne....io potrei rinunciare a lavorare solo ed esclusivamente
se avessi comunque una mia indipendenza economica ( o per ricchezza dei genitori o per vincite di fortuna).
Il mio problema è ...che devo continuare a lavorare perchè non ho i genitori ricchi e perchè non gioco a nessuna lotteria (piccolo particolare !).
La sola cosa che mi concederei semmai...sarebbe aprirmi una mia attività per il solo piacere di farla, non per dovere o necessità ! :ciao:
Torna il sole, ma non torna il tempo. Vivi la vita.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda alessianury » dom feb 03, 2013 6:43 pm

Beh si..sono d'accordo con Naty quando dice che si sentirebbe in colpa ed in effetti un pò mi pesa chiedere a Fra per qualsiasi cosa ma in fondo..allora mio papà ha comprato casa e l'ha fatta ristrutturare tutta,lui è più grande di me e lavora..questo era il patto.. io ho solo 23 anni e per quanto stia passando un periodo non troppo facile dal punto di vista universitario visto che sono un pò bloccata continuo comunque a fare il mio dovere dando esami per finire questa laurea..Francesco a 23 anni studiava medicina, non lavorava e mi dice sempre che è normale che se studio e penso alla casa non posso anche mettermi a fare altro..ora mi sono trovata una ragazza a cui faccio ripetizioni quindi ho sempre quei 50 euro a settimana..certo non è tanto però mi rende tranquilla sapere che per le mie spese personali (tipo estetista, capelli, vestiti) posso fare da sola..inoltre ora mi ha chiamata anche un'altra signora per la figlia (per ripetizioni di greco) quindi incrementerò queste piccole entrate mensili..
e poi ora ho il mio Fiocco, il cagnolino nuovo, che assorbe tutta la mia attenzione :): :): :):
cmq io sto con il ciclo ma questa settimana sono stata molto bene ::::: :::::
Rosanna, una domanda dirett. a te: pensi che posso mettere il video in cui **** spiega come fare l'automassaggio e gli esercizi di rilassamento di Cles su vulvodinia.info? un abbraccio amiche!!

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda SallyRossi » dom feb 03, 2013 8:12 pm

Ciao Alessa :3 compagna di vestibulodinia :-gulp
Ho letto un pò la tua storia...ma come mai te pur avendo questa patologia non hai grossi problemi urinari? A me è quello che più fastidio..per il resto non ho grandi problemi...sarà che ogni 3x2 ho il Coli...
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"Quando indietro non si torna ...quando l'hai capito che ...CHE LA VITA NON E' GIUSTA COME LA VORRESTI TE...quando farsi una ragione vorrà dire VIVERE...te l'han detto tutti quanti ,che per loro è facile ...Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'...e la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no"..."
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Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda alessianury » dom feb 03, 2013 9:18 pm

:ciao: Sally!!
Io avevo tanta urgenza alla minzione all'inizio della malattia..diciamo i primi 4 mesi..poi è passato..ognuna ha i suoi sintomi e non ce ne è una uguale all'altra..
tu da chi sei in cura? ora vado a leggermi la tua storia.. :): :): :): :):

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda SallyRossi » dom feb 03, 2013 9:31 pm

infatti è da esattamentr 4 mesi che ce l'ho :-:::: anche se da un mese a questa parte va un pò meglio...
Cmq sono stata da Porru che mi ha disgnosticato una vestibulodinia di lieve entità..cavolo se questa è lieve mi immagino chi ha 3 o 4 trigger points! :S:
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"Quando indietro non si torna ...quando l'hai capito che ...CHE LA VITA NON E' GIUSTA COME LA VORRESTI TE...quando farsi una ragione vorrà dire VIVERE...te l'han detto tutti quanti ,che per loro è facile ...Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'...e la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no"..."
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Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda alessianury » dom feb 03, 2013 10:21 pm

Cara..io sono partita da una vestibuolodinia di notevole intensità..non riuscivo neanche a camminare dal dolore e bruciore..ma passa e si supera anche questa bestiaccia..l'importante è non perdere mai la speranza e seguire un bravo specialista :): :): :):

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda SallyRossi » dom feb 03, 2013 10:25 pm

Lo sò..però è stato uno schock all'inizio...i primi 2 mesi praticamente vivevo tra divano e bagno... :-:::: sembrava di vivere in un incubo..avevo degli attacchi di panico paurosi..
Adesso il morale si è risollevato,speriamo serva :love1: compagna di sventura
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"Quando indietro non si torna ...quando l'hai capito che ...CHE LA VITA NON E' GIUSTA COME LA VORRESTI TE...quando farsi una ragione vorrà dire VIVERE...te l'han detto tutti quanti ,che per loro è facile ...Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'...e la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no"..."
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Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Rosanna » lun feb 04, 2013 2:19 pm

alessianury ha scritto:Rosanna, una domanda dirett. a te: pensi che posso mettere il video in cui **** spiega come fare l'automassaggio e gli esercizi di rilassamento di Cles su vulvodinia.info? un abbraccio amiche!!

Nessun problema. Purchè citi la fonte, ovvero il link del sito (http://cistite.info/joomla/index.php/gu ... to-pelvico). :):

Laura69 ha scritto:
Rosanna ha scritto:eccezioni a parte

Ecco, io sono l'eccezione a parte... ma io sono nata sbagliata. Dovevo essere uomo, mannaggia!

Anch'io Laura!
Menomale che, conoscendomi, mi sono scelta un uomo dalla sensibilità molto femminile e così ci compensiamo alla grande.
Infatti non mi ci ritrovo nella generalizzazione che Lucky fa della donna
lucky66 ha scritto: lo stress dell'orologio e degli orari lavorativi da rispettare,
delle scadenze varie, della spesa, delle bollette,
della pulizia della casa, della benzina da mettere nell'auto (uh quanto mi stressa !! ah ah )delle cose da sistemare,
delle cose da lavare e stirare, della scuola dei figli, delle loro udienze scolastiche,
dei loro bisogni quotidiani, delle riunioni condominiali, delle code agli uffici postali, della corse in palestra, e chi più ne ha più ne metta.

Delle attività sottolineate se ne occupa Sandro, mentre ciò che rimane (ben poco) lo faccio io (a parte stirare e andare in palestra, che nessuno dei due fa).
lucky66 ha scritto:se prendo quelle femministe che ci han fatto avere la parità dei sessi , povere loro !!

:lol: D'accordissimo!
lucky66 ha scritto:Alle udienze dei figli...idem. La maggior parte sono madri e se sono padri è perchè son separati e le ex mogli impongono loro di
suddividere i colloqui con gli insegnanti in modo paritario

:humm: Non so, forse qui in Alto Adige la situazione è diversa. I ruoli non sono così rigidi e stereotipati. Sandro va a udienza perchè è curioso di sapere come va Morgana e poichè lo sono anch'io, quasi sempre andiamo insieme e lui prende sempre permesso a lavoro per poterlo fare. Idem quando bisogna portare Morgana dalla pediatra. Ma non è un evento eccezionale, qui ci sono molti padri che lo fanno. Molti i padri che usufruiscono degli 8 mesi di paternità. Ma la realtà altoatesina è molto più nordica. Se la confronto con quella Barese (originaria dei miei) e quella comasca (dove son cresciuta) è decisamente meno fossilizzata su ruoli maschilisti tipicamente italiani, più sostanziale che formale.
lucky66 ha scritto:Il mio problema è ...che devo continuare a lavorare perchè non ho i genitori ricchi e perchè non gioco a nessuna lotteria

Concordo. Infatti la mia premessa era
Rosanna ha scritto:se solo potessero scegliere preferirebbero la vita casalinga a quella professionale.

naty ha scritto: senza lavoro non si ha indipendenza economica purtroppo, bisogna dipendere dal proprio uomo, per quanto egli possa essere generoso e gentile io mi sentirei un peso

Il punto è proprio questo a mio parere: il mancato riconoscimento, sia a livello sociale che a livello economico, del valore di quanto svolto da una casalinga. Non essendoci alcun riconoscimento è normale che ci si debba affidare alla "gentile generosità" del proprio uomo, quando invece dovrebbe essere un suo DOVERE lasciare alla moglie la metà dello stipendio perchè non è una donna che non lavora, ma una donna che lavora in casa, per la casa, per il marito, per i figli, per il benessere di tutta la famiglia. Se quella moglie andasse a lavorare non si dovrebbe forse pagare la retta del nido, una donna delle pulizie e una baby sitter per l'estate (se non si ha la fortuna di avere i nonni)? Bene, allora, visto che io, casalinga, faccio esattamente le stesse cose (ma molto meglio!) che fa una babysitter, un'insegnante dell'asilo e una donna delle pulizie, perchè il suo lavoro viene retribuito e il mio no? Allora caro marito, non sono io a doverti chiedere parte del tuo stipendio, ma sei tu che in automatico devi riconoscere il valore economico di ciò che faccio e retribuirmelo. Io sarei a favore di un contratto lavorativo tra marito e moglie: io ti evito di spendere denaro per tate, asili e pulizie domestiche e al contempo ti assicuro l'educazione e la crescita dei tuoi figli, un'alimentazione sana, una casa ordinata e pulita, un abbigliamento impeccabile per quando vai a lavoro, la gestione burocratica della famiglia (posta, banca, uffici vari), una compagna di vita curata e serena, ....MA, affinchè io ti possa dare tutto ciò, TU DEVI garantirmi uno stipendio che deve corrispondere alla metà esatta di ciò che rimane mensilmente del tuo salario detratte le spese di gestione domestica. Solo così terminerebbe la sudditanza delle casalinghe dai propri mariti, l'ansia nel chiedere soldi, il senso di colpa per ogni acquisto personale fatto col denaro che non sarebbe più del marito, ma denaro suo, guadagnato col sudore, finalmente riconosciuto e ricompensato.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda lucky66 » mar feb 05, 2013 11:00 am

Si direi che la situazione è molto diversa ed è sicuramente una questione sia culturale che economica, che vanno di pari passo !!
Io parlo di quello che è la realtà della mia zona e seppure ci sia una tacita ed equa suddivisione dei ruoli familiari,
moltissime situazioni escono dalla righe. Qui da noi ad esempio non meno del 70% delle coppie è separata (per fortuna non è il mio caso)!
Va da sè che la gestione familiare ed economica e dei figli viene stravolta !
Soprattuto per questo ho detto che la maggior parte delle donne, nella mia realtà, deve gestire una moltitudine di cose che normalmente dovrebbereo essere suddivise e condivise.

Rosanna ha scritto:Molti i padri che usufruiscono degli 8 mesi di paternità. Ma la realtà altoatesina è molto più nordica

Pensa che qui non conosco nessuno uomo, tra le mie conoscenze, che lo abbia fatto ! Questo ti da' la misura della differenza
tra qui e lì, eppure siamo sempre in Italia !!

Rosanna ha scritto:.MA, affinchè io ti possa dare tutto ciò, TU DEVI garantirmi uno stipendio che deve corrispondere alla metà esatta di ciò che rimane mensilmente del tuo salario detratte le spese di gestione domestica.


Non sarebbe una cattiva proposta a mio avviso se gli stipendi medi fossero più alti, ma il problema è che gran parte dello stipendio dell'uomo non è così alto da consentire anche questa suddivisione. Cosa rimane dello stipendio medio dell'uomo
se detraiamo le spese per la gestione domestica ????? Cosa dividiamo ?? Se anche in Italia, come in Francia,
alle donne che stanno a casa venisse riconosciuto un sussidio....allora potrei anche pensarci se stare a casa, ma così non è proprio possibile !!
Torna il sole, ma non torna il tempo. Vivi la vita.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Rosanna » mer feb 06, 2013 10:35 am

lucky66 ha scritto:Non sarebbe una cattiva proposta a mio avviso se gli stipendi medi fossero più alti, ma il problema è che gran parte dello stipendio dell'uomo non è così alto da consentire anche questa suddivisione. Cosa rimane dello stipendio medio dell'uomo
se detraiamo le spese per la gestione domestica ?????

!?!?!?
E perchè dovrebbe tenerselo tutto lui!?! Perchè a me non dovrebbe spettare, di quel che resta, una parte uguale alla sua? Ffossero anche solo 100 euro perchè se li deve tenere tutti lui? Perchè lavora? Anch'io (seppur in casa)! E anch'io, come lui ho gli stessi suoi bisogni.
Ma finchè saranno le stesse donne a svalutare il loro lavoro e non ritenerlo degno di una retribuzione dal coniuge (NB: RETRIBUZIONE, non GENTILEZZA!) è impensabile che lo possa fare la società o l'uomo da cui queste donne continueranno a sentirsi dipendenti. Se io per prima riconosco il valore (anche economico) di ciò che faccio, riterrò il denaro che mio marito mi darà un GIUSTO COMPENSO e non dovrò elemosinare spiccioli piena di gratitudine e sensi di colpa. Mi spetta. Me lo sono più che guadagnato. Punto.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda lucky66 » gio feb 07, 2013 1:18 am

Son perfettamente d'accordo !!! Perfettamente !! Ma voglio dire che se lo stipendio dell'uomo è basso,
e va suddiviso equamente, sia al marito che alla moglie rimangono pochi spiccioli da dividersi e non è un gran bel vivere
nè per l'uno, nè per l'altro !! Allora a quel punto è necessario, almeno dal mio punto di vista, che non amo essere così
attenta alle spese, lavorare e essere più libera di concedermi qualche sfizio che diversamente non potrei ! :-no
Io sono totalmente a favore del riconoscimento del lavoro della donna in quanto casalinga, se pero' non le rimangono
in mano un pugno di spiccioli ....da farci che ?
Torna il sole, ma non torna il tempo. Vivi la vita.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Stefania 69 » gio feb 07, 2013 1:36 am

La vera rivoluzione sarebbe uno stipendio riconosciuto da parte dello stato. Certo che sarebbe abbastanza difficile controllare chi lavora e chi non fa una beneamata fava ( cioe'quello che farei io :mrgreen: )

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda lucky66 » gio feb 07, 2013 10:35 am

Ah ah :mrgreen: :risatona:
Torna il sole, ma non torna il tempo. Vivi la vita.

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda bene88 » gio feb 07, 2013 11:35 am

Anche secondo me è giusto riconoscere alla donna tutto quello che fa in casa, come dice il mio ragazzo allevare i figli, è il lavoro più difficile del mondo e non ha prezzo!!!
Io convivo da un anno e sto ancora studiando, per cui mi pesa tantissimo non essere indipendente, vorrei dei soldi, anche pochi, tutti per me!
Il mio ragazzo, economicamente non mi fa mancare nulla, è lui che dice io lavoro e contribuisco alle spese e tu ti occupi del resto e per resto intendo tutto!!!Lui non fa nulla al di fuori del lavoro. Mi occupo della casa, della spesa, delle bollette.... e sinceramente, se penso che ho 24 anni, non voglio passare il resto della mia vita a fare questo. Voglio un lavoro in cui mi possa, un minimo realizzare, avere delle soddisfazioni. Il lavoro delle casalinghe( senza nulla togliere alle casalinghe) è alienante, non gratificante!
Purtroppo la parità dei sessi non l'abbiamo raggiunta per niente, perchè la donna si ritrova, a dover scegliere tra famiglia/figli e lavoro.
Il mio ragazzo mi dice, che una donna non può pensare di mettere al mondo un figlio e poi dedicarsi al lavoro, passando poche ore al giorno con lui....ma che palle, l'uomo però può fare figli, andare a lavorare e vederli un'ora alla sera!! Come se il figlio fosse solo della donna, come se fosse importante solo la figura materna!
Mio padre, è stato inesistente, ha sempre pensato solo al lavoro...ma io ne ho risentito di questo, eccome se ne ho risentito!!!
Scusa ale, per l'invasione!! :--P
"Le avversità possono essere delle formidabili occasioni"

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda Cles » gio feb 07, 2013 12:48 pm

Ciao Alessia, ho letto che hai preso un cucciolo, ti segnalo un'iniziativa carina che magari ti può interessare:
https://cane.purina-proplan.it/promozioni/puppy-kit

Basta iscriversi e inserire i dati e ti mandano in omaggio un kit per il cucciolo: dentro c'è una confezione prova di crocchette, un piccolo mauale e due buoni sconto per futuri acquisti. Io l'ho ricevuto ieri. :ciao:

Re: la mia storia:vestibulodinia

Messaggioda alessianury » gio feb 07, 2013 1:06 pm

Ragazze, quale intrusione? :): :): sono tematiche molto delicate e che purtroppo sono all'ordine del giorno..
Io per ora sto bene cosi ad occuparmi della casa, Francesco ieri quando è tornato a casa e ha visto come ho pulito casa, cucinato e dopo cena messo tutto in ordine etc mi ha detto "ma ti stanchi più tu amore che io in sala!"..
Tuttavia vedo mia mamma e mia nonna che hanno fatto le casalinghe per tutta la vita che sono insoddisfatte, stanche (perchè si, è un'ammazzata stare dietro alla casa, figli, educazione di costoro, spesa, bollette etc.) e non avere appunto un adeguato riconoscimento.. anche se l'uomo non fa pesare nulla e anzi divide addirittura lo stipendio non è cmq la stessa cosa che avere una propria indipendenza economica..mia mamma ci soffre molto.. Personalmente per ora voglio cercarmi qualcosa da fare fuori casa di pratico, ma non per guadagnare (quello sarebbe il massimo ma ho già distribuito i curricula ad un sacco di negozi ma c'è davvero crisi) ma anche solo per distrarmi e rendermi utile..per es mi piacerebbe (ed infatti mi sto informando) fare del volontariato...c'è così tanta gente che ha bisogno di aiuto... :cry:
Dal mio canto ho interrotto lo studio, quest'anno lascio stare..non so amiche, in questo momento non ho motivazioni, non ho voglia ma sopratutto non ho la concentrazione...l'altro giorno sono andata a Frascati dai miei in macchina e al ritorno sul raccordo verso le quattro di pomeriggio mi sono praticamente appisolata mentre guidavo :shock: :shock:
ho sempre quella sonnolenza che non mi ostacolare nel fare cose pratiche ma nel leggere e studiare si...e dire che io sono sempre stata e dico sempre una ragazza studiosissima, amo studiare, amo leggere, amo imparare..
Ora però non ce la faccio..sono stata cinque mesi da ottobre pagando le tasse e senza dare esami..ho un blocco, non lo so..
ma per adesso mi rendo contro che mi fa solo stare male e mi sento in colpa a non dare esami continuando a pagare le tasse..per quest'anno lascio perdere..dite che faccio una cavolata? :oops:
Per quanto riguarda invece la patata..sta bene per fortuna e sono anche in post ciclo..il periodo per me più nero :): :): :):


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