Kiki io sul reflusso (dall'osservazione del mio anno e mezzo di calvario fino alla graduale attuale
quasi guarigione, nostante la gravidanza) mi son fatta una teoria tutta mia che provo a spiegarti.
La medicina ufficiale ti dice che il reflusso è provocato dall'ernia iatale. Secondo me non é vero. Quando stavo male c'erano molte persone che mi raccontavano che anche loro per un periodo avevano sofferto di reflusso (e per questo avevano scoperto (con una gastroscopia) di avere l'ernia iatale), ma che poi, da un giorno all'altro questo, come era venuto se ne era andato. Del resto anche da una semplice ricerca su Google capisci subito che non tutte le persone che hanno ernia iatale hanno reflusso. E allora come è possibile?
Il reflusso secondo me è provocato da una contrattura dei muscoli diaframmatici (che magari a me è stata scatenata dalla laparoscopia e peggiorata dalle situazioni di stress emotivo che ho vissuto in quell'anno e mezzo), che, facendo pressione sullo stomaco, genera il reflusso. Quando questa pressione è molto forte fuoriesce l'ernia iatale. Ernia iatale e reflusso hanno quindi la stessa causa (la pressione del muscolo diaframmatico contratto), ma, eliminando (coscientemente o meno) questa, il reflusso cessa.
La medicina ufficiale non riconosce tutto questo, e addirittura alle persone che non rispondono agli IPP (io sono una di queste) propongono l'operazione.. ho letto in rete una serie di testimonianze di persone rovinate dall'operazione che fanno rabbrividire.
A me questa pulce nell'orecchio l'ha messa prima il nutrizionista e poi l'agopuntore. effettivamente io con le manipolazioni osteopatiche e con lo yoga sono stata subito meglio. Poi la guarigione, molto lentamente, è arrivata pian piano prima eliminando
solo per un breve periodo determinati cibi che il mio stomaco, devastato dall'acido, in quel momento non tollerava. In quel periodo mi hanno aiutato moltissimo gli alcalinizzanti (ovvio: metto una base su un acido e l'effetto non può essere altro che la neutralizzazione... ossia la scomparsa dell'acidità!) e il vitabat, che mi ha fatto rincominciare a far lavorare lo stomaco correttamente.
I cibi che ho eliminato finché non sono stata meglio sono: farina di frumento, lievito di birra, burro cotto, latte e formaggi freschi (quelli stagionati permessi), arance, crostacei.
pian piano devo dirti che mi sono data una spiegazione per ognuno di questi divieti (a dire la verità mi mancano i crostacei, ma tanto ora li mangio quindi non mi interessa) e ho capito che erano solo cibi che sono difficili da digerire per uno stomaco in difficoltà. Ora, con una consapevolezza alimentare che prima non avevo, cerco di mangiare il più possibile alimenti non manipolati, sani, non raffinati, non pieni di conservanti, e devo dire che va decisamente *m*e*g*l*i*o* nonostante la gravidanza. cerco di mangiare di tutto, purché sia sano.
Ti faccio qualche esempio:
- pasta e pane con farina di grano: le mangio, ma preferisco quelle con grani antichi (non manipolati geneticamente, manipolazioni che nel tempo hanno reso il grano più ricco di una proteina glutinica (la stessa che fa male ai celiaci) che rende il grano meno digeribile). Compro quindi farine di grani antichi da un mulino toscano (
http://www.ilmulinoapietra.it), e pasta del grano senatore cappelli o di grano etrusco (o egizio) che è il kamut che non ha pagato i diritti per chiamarsi kamut.
ho introdotto comunque anche farina e pasta di farro che sono digeribilissimi; se ti interessa il discorso sul grano leggi qua
http://www.ilpastonudo.it/le-grane-del- ... -a-pietra/- lievito di birra: se posso continuo ad evitarlo perché comunque rende i prodotti meno digeribili, e uso quello naturale; questo non vuol dire che non vado a farmi delle normalissime pizze con gli amici (in caso mi viene un po' di acidità butto giù un paio di alcalinizzanti e passa tutto!)
- latte e formaggi freschi.: in piccole quantità li mangio tranquillamente. ho notato che se sono di buona qualità (cerco di comprarli alla coldiretti dove te li vendono direttamente gli allevatori) non mi fanno male. Anche il latte fresco di buona qualità non mi fa male (non ne devo bere molto, però, altrimenti non lo digerisco). Il latte a lunga conservazione del supemercato mi fa male (ne deduco che gli additivi chimici che ci mettono sono la parte meno digeribile per uno stomaco che resta delicato);
- discorso a parte merita il burro, che, se buono, comincio a tollerare anche cotto (cosa intendo per buono? leggi qua
http://www.ilpastonudo.it/cose-di-base/ ... arificato/). quando riesco a farlo faccio il burro chiarificato, che ha un punto di fumo molto più alto, quindi è meno tossico per l'organismo e per fare i dolci lo preferisco.
come sto? decisamente meglio, anche se rimango un po' delicatina. Non posso certo ingozzarmi di merendine e cioccolate varie, ma in fondo, non le desidero neanche più. Mi faccio io dolci per la colazione, pane e pizza con le mie farine altamente digeribili, i lieviti che non fanno male (cremor tartaro per i dolci e lievito madre per il pane e le pizze), cioccolati buoni senza burro di cacao (che mi risulta ancora pesante da digerire), frutta secca e tante altre cose buone molto consapevoli.
un ultima cosa: non temere di prendere il vitabat. la dose a regime è di 4 compresse prima di andare a dormire. se ti spaventa comincia con 1 poi aumenti gradualmente. anche io avevo paura, ma quando ho capito che sull'isola di chio lo usano anche per fare biscotti e caramelle mi sono decisa a prenderlo e sono felicissima di averlo fatto.
un abbraccio