Non ho fatto in tempo ieri.
Ti rispondo subito.
Premetto che l'uso degli antibiotici è sempre da evitare e che è proprio questo la causa principale delle recidive! Crea un circolo vizioso da cui è difficilissimo uscire. Ammazza la flora batterica intestinale e vaginale, sopprimendo quindi le principali difese contro le infezioni. Aumenta il rischio di candidosi in quanto l'antibiotico uccide i batteri,ma non i funghi, che senza il controllo dei batteri buoni è libera di riprodursi illimitatamente e di invadere gli organi come intestino, vagina ed intestino.
Detto questo i farmaci maggiormente utilizzati contro le infezioni delle vie urinarie sono in prima linea i chinolonici (ciproxin, levoxacin, unidrox, pipemid, noroxin, ecc), la fosfomicina (monuril), il cotrimoxazolo (bactrim) e la nitrofurantoina (neo-furadantin).
- I chinolonici (fluorchinolonici) sono i più usati in quanto raggiungono quantità elevate nelle vie urinarie. Tuttavia il loro abuso ha portato ad una ridotta sensibilità a questi farmaci e le resistenze sono in continuo aumento. Il rischio maggiore che si corre con questi antibiotici è quello di rendere inefficace un antibiotico molto utile in caso di infezioni in sedi diverse da quelle urinarie. In caso di polmoniti per esempio i chinolonici rappresentano una valida terapia insieme alle penicilline. E' un peccato giocarci questa alternativa a causa delle resistenze che creiamo assumendolo per anni per le IVU. In caso di fallimento della penicillina o in caso di allergie a quest'ultima (come nel mio caso!) abbiamo ben poche alternative per contrastare una polmonite o una bronchite grave, o ad una infezione grave delle vie urinarie (pielonefrite).
- La fosfomicina, impiegabile in un'unica somministrazione (2 al massimo) non rappresenta il miglio metodo d'attacco ai batteri in quanto,sebbene il dosaggio sia elevato in ogni somministrazione, la breve durata della terapia non consente l'eradicazione costante e prolungata nel tempo e ciò favorisce la resistenza batterica e le recidive.
- Il cotrimoxazolo segue le stesse indicazioni dei chinolonici. Inoltre è composto da 2 tipi di antibiotici: il trimetoprim ed i sulfamidici, per cui le resistenze che si rischia di creare sono verso 2 valide terapie in caso di infezioni più gravi.
- La nitrofurantoina rappresenta invece un valido antibiotico per le IVU perchè anch'essa raggiunge quantità elevate nelle vie urinarie. Bisogna considerare però che non è efficace contro pseudomonas e proteus e che non è in grado di far fronte ad infezioni gravi, come una pielonefrite. Si è dimostrato che i chinolonici stanno perdendo sempre più efficacia perchè i batteri stanno diventando sempre meno sensibili ed essi. Dallo stesso studio risulta invece che sta aumentando la sensibilità batterica alla nitrofurantoina, che attualmente supera nettamente quella rispetto ai chinolonici. (
http://www.ao-legnano.it/DownLoad/Micro/pdf06.pdf)
Gli altri antibiotici che non ho menzionato non rappresentano la scelta ideale per numerose ragioni, che non sto qui ad elencare.