La storia di Cecilia

L'archivio delle storie personali

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » sab ago 04, 2012 2:38 pm

Ceychan ha scritto:Ah Giò sai che ho sbagliato isola? Andiamo a Brac non Hvar, non so perchè mi ero ricordata l'altra

:O.O: :risatona: :risatona:
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » sab ago 04, 2012 4:01 pm

Perchè alcuni sono proprio gratis e mi dispiacerebbe pagare per averli, anche se di base è giusto perchè chi ha scritto si è comunque impegnato ma in certi casi tipo un malefico ciccione americano che scrive fantasy non mi dispiace avere il libro originale gratis invece di quello della mondadori diviso in tre parti e a pagamento :-... E molte sono riviste di cucina che si trovano proprio come pdf, però dovrebbero esserci i programmi per convertirli.

Giò dai l'isola almeno è vicina non ho sbagliato di tanto, per fortuna che ce ne siamo accorti prima di partire e impostare nel navigatore la destinazione sbagliata :-zzz

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda fittina70 » sab ago 04, 2012 6:17 pm

Cey io ti leggo sempre anche se non intervengo ma stavolta il tuo post sull'addio al negozio mi ha commosso e volevo dirtelo...Sei speciale e se non te lo dicono abbastanza, m'incarico di farlo io ogni volta che scrivo ;)

Rosanna ha scritto:Appena finito anche io. Ho preferito Tokio blues, il capolavoro.
Murakami lascia tutto troppo implicito e criptico ed io ho bisogno di certezze quando leggo. Non voglio interpretare io il finale, voglio che me lo sbatti chiaro in faccia e che mi spieghi punto per punto i motivi per cui tutto avviene. Già la vita è piena di problemi da risolvere, almeno quando leggo voglio che sia l'autore a chiarirmeli. Con Murakami ultimamente non succede ed io non sono in grado di interpretare le sue trame e i suoi finali.


In realtà sai Ross che moltissimi suoi fans giapponesi dopo aver letto Tokyo blues si sono incazzati di brutto perchè è l'unico romanzo che esula dal suo genere?
Anche a me è piaciuto molto (mi piacerebbe vedere il film) ma concordo con Sandro: Kafka sulla spiaggia è straordinario per la rappresentazione caratteriale dei personaggi e ti dico la verità, rispetto a L'uccello che girava le viti del mondo, il finale per me è stato chiarissimo!
Vabbè comunque è una questione di gusti..
Scusa Cey se ho invaso il tuo spazio :--P
«Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
(K. Gibran)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Cles » dom ago 05, 2012 9:43 am

Cey grazie per il consiglio nella storia di Giò, aggiunto alla mia lista dei libri da leggere, ne avevo sentito parlare molto bene!
La scena del sandwich me la ricordo anche io...abbastanza inquietante, soprattutto per la povera Ginevra che se ne stava al centro giusto come "pretesto" (mi pare l'avessero messa anche nel film dopo :? )
Ho amato le antologie dei racconti di Marion Zimmer Bradley ancora più dei suoi romanzi.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom ago 05, 2012 10:59 am

Comunque lo dico sempre d'invadere il mio spazio, mi piace sentirvi parlare e sentirlo fare quì mi fa pensare che siate tipo passate a casa mia a fare quattro chiacchiere e di potervi ascoltare dalla cucina mentre stiro =)

Comunque su Murakami concordo con Vale, a me piace moltissimo il suo giocare tra realtà, illusione e mondo onirico. Ma io sono anche il tipo di persona che ama i finali aperti nei libri e nei film, Fabri che li detesta non sopporta neanche Murakami fatta eccezione per Tokyo Blues. A me invece piace inventarmi il mio finale, cambiarlo a seconda della giornata. Del resto penso che anche in molte parti del testo chiare ognuno legga quello che vuole quindi =)
Però se ti piace quel genere di Murakami dovresti leggere Underground. Sono una raccolta di testimonianze a persone che hanno subito l'attentato con il sairin nella metropolitana di Tokyo. E' una sorta di saggio e non dico sia adrenalina pura ma secondo me lui ha un bellissimo modo d'introdurre le storie e racconta tantissimo della mentalità giapponese e anche del fanatismo religioso. Non se lo caga mai nessuno ma è davvero bello.

Dalla regia mi dicono che ieri è arrivato a casa il mio regalo di anniversario *_* sono un tantino curiosa ma fino all'11 non si sa nulla =) Oggi inizio a comprare le ultime cose per la Croazia, da quando mi è venuto il ciclo sono molto più serena all'idea di partire visto che almeno una rottura non c'è. In compenso a Fab è venuto un esaurimento nervoso quando ha scoperto che partiamo con: due materassini gonfiabili, un'orca, un coccodrillo, una tartaruga. E il ventilatore perchè ho paura di aver caldo. Sono la fidanzata ideale lo so.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » dom ago 05, 2012 11:27 am

Ceychan ha scritto:Comunque lo dico sempre d'invadere il mio spazio, mi piace sentirvi parlare e sentirlo fare quì mi fa pensare che siate tipo passate a casa mia a fare quattro chiacchiere e di potervi ascoltare dalla cucina mentre stiro =)
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Cles » dom ago 05, 2012 12:15 pm

Ceychan ha scritto: un'orca, un coccodrillo, una tartaruga

Sei un mito!! Io avevo una giraffa...anche se l'orca è sempre stato uno dei miei desideri proibiti.

Anche io sto comprando le ultime cose, giovedì partiamo anche noi! Ho preso maschera, pinne e boccaglio (kit base da decathlon = 15 euro, AMO decathlon) che faranno pandant con la mutina. Ho portato i costumi dalla sarta per farle applicare un rivestimento interno di cotone in zona patata, non sarà come averlo tutto di cotone ma di sicuro mi darà meno noie. Cappello di paglia per leggere in spiaggia.
Ora manca la protezione solare, devo trovarla il più alta possibile.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom ago 05, 2012 12:25 pm

Che bella la giraffa :love1:
Mi duole dirti che l'orca è un po' un pacco. sarà che l'abbiamo comprata in Corsica in uno di quei meravigliosi baracchini che te la vendono a peso d'oro ma è difficilissimo starci sopra -_- Però è carinissima *_* ripongo molte speranze nella tartaruga *_*
Anche a me manca la protezione solare, la volevo altissima per evitare le ustioni ma so già che litigherò con Fabri che dice che poi non si abbronza :-no E poi il porta iphone acquatico. Visto che non ho tutta questa voglia di portarmi le reflex in spiaggia, magari giusto all'ora dell'aperitivo, ho visto un sacchettino che ti permette di portarlo in acqua e farci anche le foto.
Il cappello di paglia l'ho comprato tipo a dicembre :S:
Io e l'orca è di tipo 3 anni fa, sigh
Con la muta Questa invece è in Croazia con la muta più seria, due palle metterla, però se ti consola la gente mi guardava tutta ammirata come se stessi per fare qualcosa di fighissimo e non avessi solo freddo -_- quella a mezze maniche è un po' meglio =)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » dom ago 05, 2012 12:30 pm

Rispondo per quanto riguarda "Quando la notte".
Il film non l'ho visto. Volontariamente.
Lo farò. Giusto per capire se è fatto bene e per vedere questo Timi che non mi sembra così male dalle foto che ho appena trovato su internet... vabbé cosa pensate... sono andata a vedere solo se poteva corrispondere all'idea che mi ero fatta del protagonista del libro :):
Sono stati davvero pochi i film che hanno saputo darmi quello che (prima) mi aveva dato il libro... alcuni sono stati proprio deludenti... magari con un finale diverso... e sarà che sono pochi i libri che ho letto dopo aver visto il film (per il difetto mio che quando so cosa succede poi magari mi dico che il libro non mi sorprenderà...?).
Comunque... il libro non è un libro "facile". E... sì, può essere inquietante. Va a far vibrare corde il cui suono può risultare sgradevole... se non sei pronta ad accoglierlo.
Il fatto è che io "adoro" ascoltare quei suoni... addentrarmi nel buio. Perchè riesco sempre a trovare qualcosa che serve a far luce dentro di me.
E' breve ma certe pagine sono proprio "dense". Poi è ovvio che se sulla pelle hai certe esperienze e nel libro vengono in qualche modo trattate... fa un effetto che magari a chi quelle esperienze non le ha, non fa.
Insomma... non lo so... io l'ho amato... ma come si amano le cose difficili, ecco :love1:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » dom ago 05, 2012 12:31 pm

Ah mi raccomando: molte molte foto delle tue vacanze...
Mi mancherai
:-gulp

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom ago 05, 2012 12:41 pm

Come mi piace ascoltarti, perchè io ormai vi ascolto eh? immagino le vostre voci soprattutto quelle che conosco, poi è bellissimo questo discorso del buio che ti aiuta a trovare una luce dentro di te. Adesso voglio pensarci bene, voglio capire se è qualcosa che succede anche a me =)
E comunque sto quì a rompervi le balle fino a venerdì tra l'altro manco lavoro quindi cucinerò, scriverò [quì e altrove] e farò finta di aver imparato a stirare cercando di non carbonizzare nulla =) Poi venerdì si mettono le porcelle nella gabbia da viaggio e si parte, se vedete alle frontiera due scemi che si fermano per far prendere aria ai porcellini d'india e ingraziarseli con il cicorino siamo noi :-zzz
E foto a manetta *_* proprio di quelle sceme sul pattino o con il cocktail da litro sul bagnasciuga. O alla testa di Fabri che quando si rasa a zero poi si ustiona sempre e fa un sacco ridere :lol:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Cles » dom ago 05, 2012 1:21 pm

Che belle le tue fotografie!! eh si la muta fa proprio il su bell'effetto 8-)
Io quando ho provato la muta in camerino ad un certo punto avevo pensato di chiedere aiuto alla prima commessa che trovavo perchè ho fatto una faticaccia per toglierla, poi alla fine ci sono riuscita ma che sudata!
Anche io ho visto il sacchettino per l'iphone da portare in acqua è carinissimo!
Protezione 50 per me è il minimo ma se ci fosse più alta la prenderei...il mio ragazzo tanto snobba la crema, è di origini sudamericane quindi non so come ma si è già abbronzato pur uscendo di casa giusto per entrare e uscire dall'auto (invidia invidia invidia).
Non ho speranza, nelle fotografie con lui anche se mi dovessi abbronzare sembrerò pallidissima, l'importante è evitare il color rosso aragosta!

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda patrina » dom ago 05, 2012 2:32 pm

Cey ti leggo... Anche se in vacanza non riesco molto a scrivere... Ci sono.
Io te l'ho già detto che hai talento sul serio, vero? :-)
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom ago 05, 2012 3:17 pm

Cles anche io ci ho messo una vita a mettere la muta e tra l'altro stavo per fare la cagata di prendere quella più larga perchè era più comoda, mentre Fabri mi ha cazziato e ha detto che dev'essere bella aderente così protegge altrimenti non serve -_- Secondo me perderò un chilo solo a metterla. Comunque alla fine porteremo anche quella lunga perchè quando gli ho detto che in questi giorni la temperatura del mare a Brac è freddina si è terrorizzato e vuole la muta pure lui. Siamo proprio invertiti, io carambolo in acqua a massima velocità anche quando è gelida [se ci sono amici maschi di solito sono con loro], mentre Fabri mette un dito alla volta, dopo venti minuti che sei in acqua ti giri e lo vedi che è ancora lì con le sciure con il costume a fiorellini che si lamentano del freddo :-zzz Lo adoro anche per questo.
Comunque io mi arrosso stra facilmente, Fabri invece diventa subito bello nero e gli rimane l'abbronzatura per secoli. Di solito io lo guardo da sotto l'ombrellone ricoperta di crema con il cappello e i fumelli per l'invidia =D

Pat, grazie =) Anche io ti penso tanto e ti immagino a fare le ciaccole e i bagni con Greta :love1:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda SofiaF » mar ago 07, 2012 10:41 am

Buone vacanze Cey, divertiti e tieni molle!!!

PS. Anch'io ci metto 40 anni per entrare in acqua, anche il 15 di agosto in puglia!! Mi lamento del freddo ma il costume a fiorellini non ce l'ho!! :pp
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda SofiaF » mar ago 07, 2012 4:46 pm

Rosanna ha scritto:
Ceychan ha scritto:Il recitare è legato al buddismo =) Mamma e nonna recitano le preghiere buddiste [mi pare si dica proprio recitare e non pregare

Esatto, perchè non sono preghiere. La "recitazione" non è altro che la ripetizione di un mantra (in questo caso la frase "Nam mioho renghe kio) che induce concentrazione, rilassamento, meditazione, attivando una serie di canali energetici che innalzano lo stato vitale (una cosa simile al tono dell'umore, ma molto più completa, che coinvolge anche l'ambiente che circonda chi recita).
Ceychan ha scritto:la mia adorabile nonnina, che è tipo un capoclan di Genova buddista, dice che ogni cosa buona che mi succede è merito suo che recita per me e ogni cosa negativa è colpa mia perchè non recito

Direi che questo non è propriamente un pensiero buddista, ...anzi!


Io non seguo nessuna religione e credo molto di più nella forza che si può trovare in se stessi ma anni fa un mio amico buddista mi ha regalato un libro che mi ha fatto pensare: semmai un giorno vorrò credere in qualcosa approfondirò il buddismo. Il libro si chiama "il budda nello specchio".
E' un libricino piccolo piccolo scritto con chiarezza e semplicità, che dà una bella visione di insieme a chi non ne sa proprio nulla, insomma lo consiglio.
Quando ho letto il post di Ros con il mantra "Nam mioho renghe kio" per un attimo mi sono tornate alla mente le pagine del libro in cui veniva citato.
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » mar ago 07, 2012 6:50 pm

Sofia tu sei molto meno lagna di quelle signore, lo so si capisce :pp
Secondo me il buddismo è una religione davvero affascinante, io ho il blocco perchè non sono capace di credere in qualcosa di religioso [anche se forse dovrei approfondire perchè stona abbastanza con il fatto che credo a qualsiasi cosa] e perchè appunto in casa mia c'è un pelino di fanatismo ma quando ho ascoltato qualche meeting a casa della nonna ho sempre trovato che dessero dei bellissimi spunti =) Poi ho un ricordo scemo di una scenetta tenerissima in Giappone. Eravamo a Nikko, mi sa che è stato il giorno prima della mia cistite, e c'erano un sacco di templi fichissimi e poi alcuni mignon sulla strada e ce n'era uno proprio inculatissimo e abbiamo visto questo signore tutto distinto che si è arrampicato sulla scalinata e si è messo a recitare [probabilmente ha scelto quel posto perchè con meno turisti degli altri], tenendo per mano i due bimbi. Poi la più piccolina, avrà avuto due o tre anni, l'ha tipo tirato per la tasca, lui l'ha presa in braccio e l'ha portata a gettarsi il fumo dell'incenso addosso e anche lei ha recitato applaudendo. Ora raccontata da me non è bella come dal vivo lo so ma c'era una dolcezza che mi ha sciolta =)

Comunque va meglio, il ciclo non è assolutamente doloroso e ho anche meno flusso del solito quindi mi sento meno irritata, ed effettivamente ho anche meno bruciori alla forchetta quindi mi appresto a partire venerdì sera con un po' più di tranquillità. Mi concentro su tutte le cose belle che dobbiamo fare, un certo fidanzato sta facendo i capricci e mi ha chiesto se possiamo partire con quintali di scatole di ceci e sacchetti di nachos così possiamo portarci l'hummus in spiaggia da mangiare la sera con i cocktails sul bagnasciuga, e appena mi vengono le paranoie di quello che il mare e la sabbia possano farmi penso che cacchio sono genovese e al mare ci sono sempre andata e sono sempre stata relativamente bene. Quest'anno è anche il primo anno in cui vado con tutte le indicazioni del caso per star meglio quindi via brutti pensieri e benvenuta abbronzatura da muratore [per la muta].
Ho paccato mia madre, non vado a trovarla prima di partire, non me la sentivo, non ne avevo voglia. Ci si rivede al ritorno, a sto giro penso egoisticamente a me. [comunque mi sono tranquillizzata perchè la sento molto più presente di prima al telefono]

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda SofiaF » mar ago 07, 2012 6:59 pm

Prima o poi ci andrò anch'io in Giappone, mi acchiappa un casino!! Non so perchè ma avevo capito che eri partita venerdì scorso. Stai tranquilla Cey, hai visto xhe anche Naty è stata bene al mare? Ci facciamo mille paranoie inutili - siamo donne ahimè - per poi scoprire che nel 99% dei casi la realtà è di gran lunga migliore della peggiore delle nostre fantasie. Parlo anche per me eh!! Ma se leggi le storie di tutte noi, tutte simili: partite con mille paure e tornate tutte contente e quasi stupite. Spacca tutto, hai energia da vendere!!
Quanto a tua mamma, ti capisco e ti stimo per aver trovato la forza di non andare a salutarla.
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » mar ago 07, 2012 7:53 pm

Sì lo so che se posso farmi una paranoia non me la faccio mancare :-zzz
Ma poi razionalmente che cosa può succedere che non abbia già affrontato? Intendo dire alla patata. Cioè a meno che non inizi a soffrire di autocombustione e prenda letteralmente fuoco il resto l'ho già affrontato in casa, sul autobus, in situazioni più o meno comode, quindi cappello di paglia e via alle paranoie :pugile:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Rosanna » mer ago 08, 2012 7:21 pm

Noi abbiamo subito scartato il Kindle perchè ha formato chiuso, compatibile solo con Kindle, quindi puoi prendere libri solo da Amazon, così ha opatato per il lettore dell'IBS, un pocket book Pro603, pagato 149 euro. Utilizza tutti i formati (quindi non li devi scaricare solo da IBS), sia con DRM che senza. Il Kindle solo con DRM. Quindi puoi vedere anche quelli scaricati illegalmente :mrgreen: e caricarli sul lettore come fosse una normale chiavetta.
(Si vede che mi sta dettando tutto Sandro?)
Ci troviamo da Dio.
fittina70 ha scritto:In realtà sai Ross che moltissimi suoi fans giapponesi dopo aver letto Tokyo blues si sono incazzati di brutto perchè è l'unico romanzo che esula dal suo genere?

Infatti Tokio blues è stato il primo libro che ho letto e mi è piaciuto un sacco, tanto da annoverarlo tra i miei autori preferiti, poi al suo quarto libro (nella speranza di ritrovare lo stile Tokio blues) ho capito che Murakami non è più tra i miei preferiti.
Ceychan ha scritto: io sono anche il tipo di persona che ama i finali aperti nei libri e nei film, Fabri che li detesta non sopporta neanche Murakami fatta eccezione per Tokyo Blues.

Uguale uguale a me!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.


PrecedenteProssimo

Torna a Archivio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 66 ospiti


ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata


CISTITE.INFO aps Onlus - Associazione costituita ai sensi del Decreto Legislativo 4 dicembre 1997 n.460 - CF: 94130950218 - p.IVA: 02906520214