Eccomi... oggi il wi-fi sembra funzionare... non so per quanto. Ieri sera era ko.
Peccato perché ieri ero in "stato di grazia"!
Ad ogni modo volevo raccontarvi che:
venerdì sera io e Marco siamo andati a Riccione da Rosanna, Sandro e Morgana.
Ero un po' emozionata. Anche perché per me comunque dal vivo è sempre abbastanza difficile... forse per paura del giudizio altrui. Soprattutto se il giudizio è quello di una persona che stimo.
Il primo impatto è stato con Sandro che è sceso ad aprire il cancello sotto il diluvio. E' una persona accogliente, tranquilla. Ti mette subito a tuo agio.
Siamo due capricorni, ci siamo riconosciuti
Poi Morgana... beh... lei è proprio una fatina di nome e di fatto. Ti incanta con la sua spontaneità, la tenerezza e la gioiosità. E' educata e sensibilissima. Stupisce per la sua grazia quanto per le capacità cognitive... alla Vasco direi.. "senza parole"...!
Di Rosanna non posso dire nulla. Perché io vedo in lei un "universo sommerso"... Peccato (per me) non potersi frequentare e cercare di esplorarlo.
La serata del mini raduno, nonostante la "notte rosa" (per me che non sono avvezza a queste manifestazioni e le rifuggo con tutta me stessa) e la mia scarsa capacità organizzativa (tenete presente che non avendo amicizie - o meglio, una sola e lontana - il massimo evento che mi trovo ad organizzare è la cena del sabato sera) è andata bene!
Siamo state in compagnia fino a mezzanotte circa in un locale in collina e poi le giovani sono andate a fare l'alba sulla riviera mentre io e Ros siamo tornate a casa.
Ros con lo scooter, accompagnata da Marco. Mi sono ben raccomandata che stesse aggrappata alle maniglione dello scooter e non a lui!
Ieri è stata una giornata stupenda.
Un anno fa ero reduce da una cistite che mi ha fatto trascorrere le vacanze da convalescente. Ieri, complice il bel tempo, ho ripreso le mie escursioni.
Un'emozione indescrivibile. Riuscire a camminare per sei ore... a tratti con le lacrime agli occhi perché pensavo a tutte quelle volte che ho descritto la malattia come una camminata in montagna di quelle che ti sfiancano e ti sembra di non arrivare mai.
Eppure continui a mettere un piede davanti all'altro anche quando ti sembra di non farcela più. Perché sai che prima o poi arrivi in cima. Dove ti eri prefissata.
Ho scoperto di aver ritrovato qualcosa che la malattia e altre asperienze, in questi anni, mi avevano tolto: la voglia di vivere. Di più, l'entusiasmo di vivere.
Con me stessa (e non penso più "malata" o non, sono comuque io). Con le persone che amo. E senza aspettative.
Ho raccolto una piccola margherita di quelle che nascono spontaneamente e l'ho messa tra le pagine del mio diario... ho pensato a chi mi è accanto ora e ho scritto
"piccolo sole, che non brilli come i suoi occhi e non hai il calore del suo sorriso".Innamorarsi la prima volta è bellissimo... reinnamorarsi forse lo è ancor di più.
A prestissimo.