Greta ha scritto:non mi sento realizzata, ho paura che questa non sia la vita che dovrei vivere,
Greta a ventiquattro anni puoi essere ancora non realizzata senza che questo ti crei angoscia o tristezza e poi chi di noi puo' sapere qual'e' la vita che si "dovrebbe" vivere ?
E' il verbo dovere che stona con la parola vita.
Questa e' la tua vita ovvero sei tu in un certo contesto con i genitori che il destino ti ha dato che non si possono cambiare, con il fidanzato e le amicizie che tu hai scelto. Tutto puo' restare cosi' o cambiare in parte , spetta a te ma non c'e' una vita che dobbiamo vivere , ci siamo noi con la vita che un po' ci capita e un po' ci si costruisce . Ci sono tante cose che farai ancora, che puoi ancora cambiare , hai un sacco di tempo davanti a te.
L'importante e' pensare che non c'e una vita che possiamo scegliere di vivere , preconfezionata e fatta a nostro gusto, ci sei tu, c'e' la gente, c'e' il mondo, gli eventi e le nostre scelte. Forse e' arrivato un momento in cui ti devi cullare, fermarti e lasciare che le cose accadano .
Cmq questa tua amarezza deriva dal tuo stato fisico. Sei bloccata in questa semiguarigione e forse in qs periodo non riesci a vedere la via d'uscita percio' tutto e' buio.
Quando questa fase passera' tornera' la tua energia, a me non sembra tu sia apatica e soprattutto non e' vero che non sprigioni emozioni, anzi .