La storia di Giada

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Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » mar set 21, 2010 2:55 pm

Il neurourologo valuta se ci sono complicanze neurologiche. Secondo me varrebbe la pena di sentirne uno. La flussometria serve a poco.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » mar set 21, 2010 3:01 pm

Hai qualche riferimento, a cui poter appoggiarmi. Ti ricordo che io abito a Trento.

Infatti, secondo me, l'uroflussometria, ad oggi, non basta. Ormai è da due anni che ha questo problema e un anno e mezzo che vado avanti e indietro da Vicenza, ma il problema ce l'ha lo stesso.
Mi dicono di pazientare e di obbligare Giada ogni due ore ad andare in bagno anche se non sente lo stimolo.

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » mar set 21, 2010 3:47 pm

Purtroppo no. Forse la Dtt.ssa Pilloni di BZ, ma ti consiglio di fare una cosa: scrivi al Dr Pesce (appunto neurourologo esponendo il caso di tua figlia e chiedigli se ti può consigliare un collega qui. Lui frequenta spesso la nostra regione e conosce nolti urologi. Inoltre è estremamente disponibile.
Digli che fai parte del forum e che ti ho consigliato io di contattare lui. ;)
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » mar set 21, 2010 4:34 pm

Grazie, lo farò sicuramente. Forse riuscirà a darmi qualche indicazione in più. Voglio risolvere questa situazione che ormai mi sta logorando e non fa vivere serenamente né me né Giada; deve continuamente sopportare i miei richiami e non è per niente bello! Ti farò sapere prossimamente, se il dr. Pesce, potrà rispondermi. Grazie ancora.

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » mar set 21, 2010 5:44 pm

I tuoi richiami?!
:n
Cerca di minimizzare più che puoi e di usare totale indifferenza alla cosa. Più le dai importanza sgridandola, richiamandola o facendo trapelare il tuo stress, più lei vivrà la minzione con paura e non diventerà mai una cosa spontanea.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Giada

Messaggioda Frens » mar set 21, 2010 6:07 pm

concordo con Ros
immagino che per te non sia facile, che sia una situazione anche stressante, che non ci voleva e che ne hai 1000 da pensare..però per il suo bene cerca di non rimproverarla

Re: La storia di Giada

Messaggioda Viv. » mar set 21, 2010 9:29 pm

Rosanna ha scritto:Più le dai importanza sgridandola, richiamandola o facendo trapelare il tuo stress, più lei vivrà la minzione con paura e non diventerà mai una cosa spontanea.


E' verissimo cipro!
Ahi voglia a metter rhum... nù strunz n'addivventa mai babà!

Forse per qualcuno rimarrà il dilemma ma, per quel che ci riguarda, noi speriamo che sia femmina

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » mar set 21, 2010 9:33 pm

Forse ho scritto la parola sbagliata "richiami". "Richiami" nel senso che io devo dire a Giada di andare in bagno ogni due ore, anche se non vuole, perché deve svuotare la vescica per non incorrere a cistiti, perché ha sempre un modesto ristagno. Lei di sua spontanea volontà non va mai e quelle volte che va è perché non ce la fa più a tenere e quindi succede che bagna le mutande. Lo so che bisogna non far trapelare il nervosismo che questo mi provoca. E' per quello che mi sto facendo aiutare da una psicologa... perché la situazione mi era diventata insostenibile.
E anche se bagna, devo far finta di niente, e non farle notare che ha "sbagliato". E anche se non bagna non lodarla troppo... insomma non dare troppa importanza a questo problema.
Ma credetemi è molto difficile...

Re: La storia di Giada

Messaggioda Viv. » mar set 21, 2010 9:44 pm

cripo ha scritto:nel senso che io devo dire a Giada di andare in bagno ogni due ore, anche se non vuole, perché deve svuotare la vescica per non incorrere a cistiti, perché ha sempre un modesto ristagno.


Si si, avevo capito. Vedi, io da piccola (ero cmq più grande di giada) avevo un forte reflusso urinario e per colpa di quello i miei mi costringevano ad andare in bagno ogni due ore. Mio padre era più autoritario all'inizio ma pian piano mi hanno convinta ad auto-controllarmi.
Devi essere più serena, anche se credo sia pressoché impossibile dato che si tratta di tua figlia. E non credo che tu ti debba trattenere lo stress dentro di te: tua figlia lo percepisce cmq.

Molla, sbollisci. Affronta un problema alla volta. Iscriviti a Yoga, fai qualcosa per scaricare lo stress.
Ahi voglia a metter rhum... nù strunz n'addivventa mai babà!

Forse per qualcuno rimarrà il dilemma ma, per quel che ci riguarda, noi speriamo che sia femmina

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » mar set 21, 2010 9:51 pm

Grazie per il consiglio... ma ci ho già pensato... non è proprio yoga ma sto facendo pilates... ma quando apro la porta di casa... il "problema" è ancora lì. La psicologa alla fine sta seguendo me... perché lei dice che sono io che le faccio venire queste cose... e per me è ancora più insopportabile. Non so come uscirne!

Re: La storia di Giada

Messaggioda Viv. » mar set 21, 2010 10:15 pm

Cambia psicologa!! E prendi questi piccole crisi per quello che sono! Devo andare. Ti scrivo domani. baci
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Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » mer set 22, 2010 8:29 am

Secondo me invece dovresti restare con questa psicologa.
Il solo fatto che usi il termine quali "Ha sbagliato", indica che parti già dal presupposto che lei lo faccia apposta, che lei ha la capacitò di controllare il problema e, dato che non lo fa, vuol dire che "sbaglia", che è colpevole. E se invece la sua volontà non c'entrasse nulla? Se fosse realmente un problema neurologico e lei non fosse responsabile del "problema"? Una visita neurourologica ti toglierà questo dubbio
Se invece è "colpa" tua (come afferma la psicologa), allora dando importanza a questa cosa, lei la userà come uno strumento per ringraziarti o per punirti e così come lo fa in casa, così adotterà lo stesso mezzo per manifestare le sue tensioni ovunque sia. Solo ignorando questa modalità di espressione dei suoi sentimenti riuscirai a toglierli tutto quel potere che tua figlia gli ha dato: "se non fa più effetto sulla gente che mi circonda allora a che mi serve?" Meglio cercare un altro mezzo per sfogare gioia, rabbia, paura, delusione.
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Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » gio set 23, 2010 8:50 am

Ieri ho portato urinocoltura ad analizzare... vediamo oggi cosa mi dicono. L'unico sintomo che Giada aveva era il mal di pancia. Lo stick dell'urina che avevo a casa è diventato viola... boh, vedremo.
Ieri mattina ho scritto al dr. Pesce, e non ci posso credere, ieri pomeriggio mi ha tel. lui! Fossero tutti così... in sostanza mi ha detto che il fatto di mandarla ogni due ore a urinare non si risolve presto ma può protrarsi anche per anni... finché lei non sente lo stimolo in tempo da sola. E qui mi sono abbastanza tranquillizzata perché non pensavo potesse durare così tanto.
L'altra cosa che lui ritiene da fare è che se volessi togliermi subito il dubbio che c'è qualcosa che non va è farle fare la cistografia... :help: :help:
Anch'io in passato l'ho fatta per 2 volte perché la prima non sono riuscita a completare la visita e non vorrei arrivare a tanto...
Io sono dell'idea, a questo punto, di aspettare almeno fino a novembre (prox visita) e intanto vedere come vanno le cose.
Cosa ne pensi?

Per l'osservazione che hai fatto prima sono del tuo stesso parere: io credo che Giada si bagni volontariamente... somatizza un disagio che non riesco a vedere... sto facendo di tutto per non dare importanza a questi episodi... il percorso è lungo perché se ti da fastidio una cosa per me è difficile nasconderla... ci sto provando. Anche perché se avesse realmente un problema neurologico si bagnerebbe spesso e volentieri e invece è a momenti. All'asilo fino all'anno scorso non ha mai bagnato, ma lì era anche diverso perché hanno i loro momenti per andare in bagno "prima di mangiare, prima di fare delle attività o di uscire in giardino". Magari passano 3/4 giorni prima che capiti di nuovo! Non so più cosa pensare e io non vedo magari i miei atteggiamenti sbagliati. Quindi solo per stare in pace con me stessa, non voglio farle fare una cistografia che se fosse realmente così sarebbe inutile.

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » gio set 23, 2010 8:56 am

L'anno scorso non si bagnava proprio perchè era un ambiente ormai a lei noto in cui si era ambientata ed era serena. Quest'anno si bagna proprio perchè c'è stato un notevole cambiamenteo: insegnanti, compagni, attività, aula, scuola, orari, ...
Giada è totalmente da comprendere.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » gio set 23, 2010 9:06 am

Concordo! È che il fatto che sia una bambina solare, e che sembra vada tutto bene (lo dicono anche le altre persone e anche la maestra che mi ha fermata l'altro giorno a parlare è di quest'idea), per me è più difficile accettare che ci sia qualcosa che non va. Non ho ancora capito dove sbaglio... ma affrontando la situazione con una psicoterapeuta dovrei riuscire (almeno spero) a comprenderla.
Mi dà tanto fastidio la questione perché so cosa vuol dire essere umiliati davanti agli altri bambini perché anch'io in passato bagnavo (solo di notte però) e invece che aiutarla sto alimentando ancora di più il "problema".

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » gio set 23, 2010 10:01 am

Visto che il problema era anche il tuo (non importa quanto e quando si manifestava. Conta il fatto che il problema c'era ed era lo stesso che presenta Giada), credo vi stiate tramandando gli stessi "errori" di madre in madre.
Chiediti ora: ricordi cosa faceva tua madre che, riguardo a questo "problema" ti dava fastidio?
L'umiliazione non gliela stanno provocando i suoi compagni (anche se fosse lascia che sia lei a difendersi), ma gliela stai procurando tu non trattenendo il tuo disappunto verso il suo bagnarsi. Così, per timore che lei possa essere umiliata, diventi tu stessa causa della sua sensazione di vergogna e inadeguatezza.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » gio set 23, 2010 10:27 am

Non so che pesci pigliare!!! È la stessa cosa che mi dice la psicoterapeuta ma per me è tutto normale...
Cmq adesso mi hanno telefonato per dirmi il risultato dell'urinocoltura:
leucociti 2.500 e carica batterica superiore al milione... però l'antibiogramma non posso averlo fino a domani.
Intanto io sto dando D-Mannosio... stamattina ho chiesto a Giada se aveva ancora mal di pancia e mi ha detto un po' di meno... io non voglio darle l'antibiotico... continuo con 5 mezze dosi al giorno...
A proposito, volevo chiederti: siccome la dose gliela dò alle 7.30 prima di andare a scuola e resta "scoperta" fino alle 16.00 (quando finisce scuola) e dietro le dò sempre una borraccia con dell'acqua, è possibile mettere una dose intera nella borraccia o bisogna assumerla subito? Anche se non è coperta al 100%, penso io, piuttosto che niente!

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » gio set 23, 2010 10:31 am

Non è possibile parlarne con le maestre in modo che gliela diano loro?
...Immagino di no perchè vorranno sicuramente la prescrizione medica e vai a beccare il medico che te la fa!
Ma perchè non responsabilizzi lei? Ormai è grande e può gestire da sola la sua dose. Le dai la mezza dose ben richiusa e le dici di prenderla all'intervallo in un bicchiere di acqua.
Dai che forse forse questa incontinenza stavolta è provocata dall'infezione. :potpot:
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Re: La storia di Giada

Messaggioda cripo » gio set 23, 2010 10:42 am

Ho già chiesto e la risposta tanto la sapevo già... senza prescrizione medica non fanno niente.
Proverò a dargliela a lei... non ci avevo mai pensato...

Per l'urinocoltura cosa dici? Adesso è da 2 giorni che prende 5 mezze dosi... continuo e poi magari lunedì le rifaccio l'urinocoltura o secondo te è troppo presto?

Re: La storia di Giada

Messaggioda Rosanna » gio set 23, 2010 11:46 am

E' un po' presto per rifarla. Aspetta un'altra settimana e tieni controllati i sintomi. Se sta meglio (meno mal di pancia e meno episodi di incontinenza), vuol dire che sta passando. Se peggiora fai invece subito un'altra urinocoltura e tieni a portata di mano l'antibiotico.
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