Ciao a tutte,
riporto qui la mia esperienza di avvicinamento allo Yoga e alla Biodanza e mi fa molto piacere condividere le mie sensazioni con voi.
Mi sono avvicinata alla Biodanza seguendo un seminario di un numero limitato di incontri, quindi non si tratta di un "corso" che dura un anno ma di diversi appuntamenti.
Inizialmente ero molto scettica, mi sembrava una delle solite cose "new age", però la prova era gratuita e quindi ho tentato.. Il risultato è che adesso che sono verso la fine so già che mi mancherà moltissimo!
Il percorso che si fa in biodanza e gli "esercizi" proposti non si possono spiegare..bisogna vivere l'esperienza. Avviene tutto a tempo di musica, anche se non c'è l'obiettivo di una performance o di eseguire una coreografia, non bisogna avere senso del ritmo o essere coordinati. C'è un facilitatore che guida, c'è la musica, c'è la danza, ma non bisogna saper ballare.
Si viene guidati dall'energia della musica e, attraverso l'espressività che viene dal nostro corpo e la forza energetica del gruppo, si esprimono emozioni, desideri, stati d'animo.
La fluidità del movimento e del pensiero, il contatto con gli altri e la percezione di sé stessi nello spazio, sono qualcosa di molto difficile da conquistare ed attuare, ma l'obiettivo è proprio quello di rendere tutto questo il più naturale e spontaneo possibile, così da poterlo poi traslare, con la stessa naturalezza, nella nostra vita quotidiana e nel modo di approciare ad essa. Io lo trovo un percorso valido per riuscire ad incanalare le emozioni, per raggiungere la parte più profonda dei propri desideri e percezioni, soprattutto per rigenerarsi insieme agli altri e ascoltando il proprio corpo. Tutto in maniera ludica, per permettere al nostro "bambino libero" di sorridere e divertirsi, imparando ad affrontare le rigidità quotidiane con più elasticità e fluidità.
Credo che sia utile per le persone che si sentono, come me, "bloccate", irretite, che sono in cerca di un cambiamento o semplicemente cercano una nuova strada per conoscere se stessi e stare bene nel confronto con gli altri.
Per quanto riguarda lo Yoga, seguo un corso di hata yoga ma con approccio bioenergetico, infatti l'insegnante è uno psicoterapeuta di professione. Si tratta di un tipo di Yoga incentrato molto sul rilassamento totale, quindi gli esercizi vengono fatti con estrema cura e attenzione verso il proprio corpo, quello che ci trasmette, senza tralasciare la mente e cercare di svuotarla il più possibile.
Rispetto ad un corso di hata yoga "puro"(ho fatto una lezione di prova anche di quello) ci si sofferma su molte meno posizioni ma si rimane concentrati molto più a lungo su quelle che si fanno, credo che si ascolti di più il tempo e il bisogno interiore.
Questa pratica mi permette di rilassare molto i tendini e la muscolatura, anche se è estremamente utile per tutta la schiena, dato che ci si avvale della pratica del "respiro pieno" (addominale, polmonare e clavicolare) e quindi la schiena viene "massaggiata" dall'aria che fluisce con il nostro inspirare ed espirare.
Vi assicuro che respirando correttamente e con precisi movimenti annessi, è come se ad un certo punto si sentisse l'energia del nostro corpo "accendersi", in maniera rigenerante ed attivante per tutto l'organismo. La parte finale della lezione è di rilassamento totale.
Purtroppo il ciclo di incontri di Biodanza sta per finire, Yoga posso frequentarlo solo una volta a settimana ma ormai non ci rinuncerei più. L'ideale sarebbe rifare a casa qualche leggero esercizio, solo che come sapete il tempo è sempre poco ed è difficile ricreare l'atmosfera giusta, per non rischiare di portare tutto sul piano di una semplice ginnastica.
Spero di avervi incuriosito o che almeno abbiate avuto piacere nel leggere la mia esperienza, anche perchè credo che sia importante concederci uno spazio a dimensione "umana" e di "ascolto" in una vita così stressante e frenetica come quella che conducono molti di noi. A me lo Yoga serve principalmente a questo, e ormai anche solo l'idea del giovedì che si avvicina, mi predispone bene alla settimana
K.