da marinamare » sab dic 01, 2018 12:31 am
Ciao a tutte.
Come promesso vi aggiorno sulla “serata dedicata alla vulvodinia” che si è svolta ieri sera a Trento.
La discussione , tenuta in modo egregio dal Dott.Capobianco e dalla Dott.sa Borella, è stata seguita da un buon numero di persone (almeno 50). Il Dott. Capobianco ha esordito con un’attenta descrizione del pavimento pelvico, per poi entrare nello specifico descrivendo in modo magistrale che cos’è la vulvodinia e la vestibolodinia e quali sono le manifestazioni che le rappresentano:
Vestibolodinia (sensibilità vulvare, dispareunia, infiammazione locale, sintomi urinari);
Vulvodinia (bruciori, pruriti, sensazione di spilli, sintomi urinari).
Tra le cause di tale patologie citate, particolare risalto è stato dato alla iperattivazione dei mastociti, alla contrattura muscolare, e alla alterazione neurologica.
Sono stati evidenziati, inoltre, i lunghi tempi necessari (circa 4 anni in media) per il raggiungimento di una corretta diagnosi, che viene raggiunta , escludendo varie patologie, con l’esame obiettivo della visita ginecologica, e mediante lo strumento dello Swab Test.
Tra i rimedi vengono elencati :terapia al plasma, radiofrequenza, elettroporazione,ecc.
Particolare riferimento è stato dato alla fisioterapia, atta ad effettuare la riabilitazione del pavimento pelvico mediante il riconoscimento dei cosidetti “trigger points”. La riabilitazione pelvica, come spiegato egregiamente dalla Dott.sa Borella , può riportare, mediante terapia manuale , alla regolarizzazione della contrattura e al ripristino del giusto movimento muscolare. La paziente effettuando in un primo momento sedute individuali , imparerà ad aver coscienza del proprio pavimento pelvico riuscendo in tal modo a decontrarre nel modo giusto i muscoli interessati(importante ovviamente l’acquisizione di un corretto comando del rilascio e comando di contrazione) . Procedendo in tal modo, proseguirà la terapia autonomamente, mediante un idoneo auto massaggio, interno ed esterno, che insieme ad altri accorgimenti ( calore nella zona pubica, stretching), potrà portare a beneficiare di un miglioramento.
Tutto ciò dovrà essere sostenuto da tanta volontà e costanza altrimenti la contrattura potra’ ripresentarsi…
Da non tralasciare l’importanza di una corretta postura per la salvaguardia dell’equilibrio muscolare.
La Dott.sa ha inoltre posto l’attenzione sull’importanza che riveste la sfera sessuale. Molti medici asseriscono che durante il periodo di cura bisogna astenersi dall’avere rapporti intimi, ma questo concetto è sicuramente contestabile perchè i periodi di cura sono molto lunghi e salvaguardare la sfera intima è corretto e necessario.
Cara Rosanna , questi sono i concetti salienti della discussione , che mi auguro di aver riportato in modo corretto ed esaustivo.
Salute te e tulle le amiche del sito.
Marina