Storia di una viaggiatrice

Ciao, mi chiamo Sara ed è con grande gioia che mi presento al gruppo.
Sono molto felice di scoprire persone che si uniscono per condividere soluzioni per un benessere e una salute consapevole non basata sulla distruzione e sul profitto. Grazie!!
Quasi un anno fa ho iniziato a sentire un odore intenso attraverso i leggins che usavo per andare a scuola (insegnavo in un asilo). Vivevo in Tailandia da oltre 2 anni ed era ormai abitudine sedere sul pavimento a gambe incrociate. Il clima era caldo e umido e la sanità poco affidabile. Non avevo un partner né sintomi preoccupanti per cui comprai pantaloni di cotone, abbandonai i perizomi e cominciai ad applicare olio di cocco dopo la doccia.
I sintomi andavano e venivano ma puntualmente, dalla coppetta mestruale cominciava ad uscire un odore orribile, nulla di buono... poi di nuovo tutto tranquillo. Occasionalmente qualche prurito nell'area intorno alle grandi labbra placavo con una accorciatina ai peli.
Non posso dire di avere attacchi, ma durante e dopo il ciclo l’odore è intenso, quasi fastidioso. Le perdite occasionali sono bianche e cremose ma non eccessive.
Mi sembra che con le alte temperature i sintomi si accentuino nonostante la mia dieta è da anni equilibrata e sana, zucchero solo nel caffè, alcool molto raramente e mai cibi confezionati.
Non ricordo di aver mai sofferto di cistite ma google mi ha portato qua dopo che la mia dottoressa mi ha prescritto Levofloxacina, 1 compressa la notte per 10 giorni per contrastare una diagnosi con tampone vaginale di ureaplasma urealytixcum. Ho deciso di non prenderla. E ordinerò i prodotti del protocollo Miriam e gli stick urine per monitorare la situazione.
Bevo tra i 2 e i 4 litri di acqua al giorno, riesco a trattenere la pipi se necessario e non conto quante volte vado in bagno ma direi che se sono a casa rilassata vado molto spesso. Il flusso della pipì qualche volta inizia stentato ma solitamente ha un getto unico e abbondante. Ho notato che ultimamente faccio "shhhh" per velocizzare l'uscita mentre in passato non era mai stato necessario, una volta avviata l'urina esce spontaneamente.
Non ho dolori durante i rapporti né penetrazione difficoltosa.
In passato ho sofferto di candida e pare ci sia familiarità con le infezioni vaginali dalla parte di mia madre. Solitamente i sintomi non andavano oltre il prurito.
Che io ricordi, cistiti e vaginiti sono state accertate da esami specifici. L'ultimo tampone vaginale non ha indicazione del ph e dei lattobacilli.
Non ho bruciore quando uso i jeans, non indosso mai biancheria sintetica e uso coppetta mestruale e assorbenti di cotone lavabili dal 2015.
Non utilizzo lubrificante durante i rapporti, e mi proteggo col preservativo o niente.
Non ho notato problemi dopo i rapporti e utilizzo un sapone neutro naturale senza parabeni o sostanze chimiche per igiene intima/doccia. Non utilizzo il detergente intimo.
Riesco a riconoscere il muscolo pubococcigeo e a contrarlo/rilassarlo ma non ho mai provato a fare automassaggio perché non è mai stato necessario.
Ho letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia ma non mi riconosco nei sintomi
Da anni evito i medicinali, gli zuccheri e i prodotti raffinati, bevo tanta acqua e non mangio cibi in scatola.
Non ho patologie conclamate, conduco una vita abbastanza sedentaria ma pratico yoga e meditazione dal 2012, ogni giorno da fine 2016.
L'intestino è il mio punto debole, vado spesso in bagno e mi devo impegnare a stare calma per avere feci formate. Nel 2016, dopo un’esperienza di volontariato in India ero risultata positiva a giardia e ameba. Ero stata ricoverata d’urgenza per la presenza di sangue durante la defecazione. 3 mesi dopo e in seguito a 3 cicli di antibiotico che avevano incluso metronidazolo, flagyl, bactrim forte, bassado e plasil per contrastare i vomiti ero pelle e ossa, debole, depressa, e con istinti suicidi.
Mi mandarono, tramite amici di famiglia, da uno specialista dello Spallanzani di Roma. Io so che quel medico mi salvò la vita. Il suo consiglio era di rinforzare l’intestino, far morire di fame i parassiti con una dieta priva di zuccheri, mangiare a sufficienza per restare viva senza affaticarmi e tanto riposo.
Dopo 6 mesi ero nuovamente in forze pronta per un’altra esperienza in Asia. Dopo 4 anni, non ho nessuna intenzione di sottoporre il mio intestino e il mio organismo all’avvelenamento di una terapia fallimentare. Ho mandato una mail alla dottoressa (nuova procedura covid) ma non ho ricevuto risposta. Lei è una nutrizionista, non mi sarei aspettata che mi prescrivesse una cura così forte per sintomi cosi blandi.
Io ringrazio voi e sono fiduciosa che il protocollo Miriam funzionerà.
Vi aggiornerò più avanti, intanto vado a fare l’ordine.
Ho fatto qualche domanda su fb perché’ ho alcune incertezze procedurali.
Vi abbraccio e vi auguro il coraggio dei rivoluzionari.
Con gratitudine immensa
Sara
Sono molto felice di scoprire persone che si uniscono per condividere soluzioni per un benessere e una salute consapevole non basata sulla distruzione e sul profitto. Grazie!!
Quasi un anno fa ho iniziato a sentire un odore intenso attraverso i leggins che usavo per andare a scuola (insegnavo in un asilo). Vivevo in Tailandia da oltre 2 anni ed era ormai abitudine sedere sul pavimento a gambe incrociate. Il clima era caldo e umido e la sanità poco affidabile. Non avevo un partner né sintomi preoccupanti per cui comprai pantaloni di cotone, abbandonai i perizomi e cominciai ad applicare olio di cocco dopo la doccia.
I sintomi andavano e venivano ma puntualmente, dalla coppetta mestruale cominciava ad uscire un odore orribile, nulla di buono... poi di nuovo tutto tranquillo. Occasionalmente qualche prurito nell'area intorno alle grandi labbra placavo con una accorciatina ai peli.
Non posso dire di avere attacchi, ma durante e dopo il ciclo l’odore è intenso, quasi fastidioso. Le perdite occasionali sono bianche e cremose ma non eccessive.
Mi sembra che con le alte temperature i sintomi si accentuino nonostante la mia dieta è da anni equilibrata e sana, zucchero solo nel caffè, alcool molto raramente e mai cibi confezionati.
Non ricordo di aver mai sofferto di cistite ma google mi ha portato qua dopo che la mia dottoressa mi ha prescritto Levofloxacina, 1 compressa la notte per 10 giorni per contrastare una diagnosi con tampone vaginale di ureaplasma urealytixcum. Ho deciso di non prenderla. E ordinerò i prodotti del protocollo Miriam e gli stick urine per monitorare la situazione.
Bevo tra i 2 e i 4 litri di acqua al giorno, riesco a trattenere la pipi se necessario e non conto quante volte vado in bagno ma direi che se sono a casa rilassata vado molto spesso. Il flusso della pipì qualche volta inizia stentato ma solitamente ha un getto unico e abbondante. Ho notato che ultimamente faccio "shhhh" per velocizzare l'uscita mentre in passato non era mai stato necessario, una volta avviata l'urina esce spontaneamente.
Non ho dolori durante i rapporti né penetrazione difficoltosa.
In passato ho sofferto di candida e pare ci sia familiarità con le infezioni vaginali dalla parte di mia madre. Solitamente i sintomi non andavano oltre il prurito.
Che io ricordi, cistiti e vaginiti sono state accertate da esami specifici. L'ultimo tampone vaginale non ha indicazione del ph e dei lattobacilli.
Non ho bruciore quando uso i jeans, non indosso mai biancheria sintetica e uso coppetta mestruale e assorbenti di cotone lavabili dal 2015.
Non utilizzo lubrificante durante i rapporti, e mi proteggo col preservativo o niente.
Non ho notato problemi dopo i rapporti e utilizzo un sapone neutro naturale senza parabeni o sostanze chimiche per igiene intima/doccia. Non utilizzo il detergente intimo.
Riesco a riconoscere il muscolo pubococcigeo e a contrarlo/rilassarlo ma non ho mai provato a fare automassaggio perché non è mai stato necessario.
Ho letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia ma non mi riconosco nei sintomi
Da anni evito i medicinali, gli zuccheri e i prodotti raffinati, bevo tanta acqua e non mangio cibi in scatola.
Non ho patologie conclamate, conduco una vita abbastanza sedentaria ma pratico yoga e meditazione dal 2012, ogni giorno da fine 2016.
L'intestino è il mio punto debole, vado spesso in bagno e mi devo impegnare a stare calma per avere feci formate. Nel 2016, dopo un’esperienza di volontariato in India ero risultata positiva a giardia e ameba. Ero stata ricoverata d’urgenza per la presenza di sangue durante la defecazione. 3 mesi dopo e in seguito a 3 cicli di antibiotico che avevano incluso metronidazolo, flagyl, bactrim forte, bassado e plasil per contrastare i vomiti ero pelle e ossa, debole, depressa, e con istinti suicidi.
Mi mandarono, tramite amici di famiglia, da uno specialista dello Spallanzani di Roma. Io so che quel medico mi salvò la vita. Il suo consiglio era di rinforzare l’intestino, far morire di fame i parassiti con una dieta priva di zuccheri, mangiare a sufficienza per restare viva senza affaticarmi e tanto riposo.
Dopo 6 mesi ero nuovamente in forze pronta per un’altra esperienza in Asia. Dopo 4 anni, non ho nessuna intenzione di sottoporre il mio intestino e il mio organismo all’avvelenamento di una terapia fallimentare. Ho mandato una mail alla dottoressa (nuova procedura covid) ma non ho ricevuto risposta. Lei è una nutrizionista, non mi sarei aspettata che mi prescrivesse una cura così forte per sintomi cosi blandi.
Io ringrazio voi e sono fiduciosa che il protocollo Miriam funzionerà.
Vi aggiornerò più avanti, intanto vado a fare l’ordine.
Ho fatto qualche domanda su fb perché’ ho alcune incertezze procedurali.
Vi abbraccio e vi auguro il coraggio dei rivoluzionari.
Con gratitudine immensa
Sara