
Sono andata in ordine cronologico e ci ho inserito anche la storia dei miei dolori muscolari generalizzati, perché secondo me potrebbe esserci una correlazione tra le due cose, se non altro a livello temporale.
La mia storia (premetto che ho 35 anni):
Tra settembre e ottobre 2017:
Ho due cistiti a distanza di un mese circa una dall'altra, la prima curata subito con antibiotico perché venuta all'improvviso e la seconda con altro antibiotico dopo esame delle urine, da cui risultava escherichia coli, presenza di nitriti ma leucociti all'interno dell'intervallo di riferimento. Io ero sicura si trattasse di cistite batterica, ma ho letto sul sito che dite che se non ci sono leucociti è una batteriuria asintomatica. Io i sintomi però li avevo eccome e forti.
Novembre 2017:
Mi iscrivo in palestra dopo qualche anno che non la facevo più. Stavolta prendo personal trainer perché sono intenzionata a raggiungere il mio obiettivo, che è di aumentare la massa muscolare.
Dicembre 2017-gennaio 2018:
Mi riempio di dolori muscolari e rigidità alla parte superiore del corpo (schiena, spalle, collo, braccia), roba da essere costretta a letto certi giorni. Non sono normali dolori post-allenamento. Faccio una serie di sedute da un'osteopata e verso primavera la cosa sembra rientrare, a parte la spalla sinistra che sono 15 anni che mi fa male. Faccio due visite ortopediche e dicono che non ho niente...
Per inciso, in questo periodo avevo parlato con l'osteopata della mia incapacità a raggiungere l'orgasmo nei rapporti e mi aveva parlato degli esercizi di kegel. Per curiosità mia avevo anche provato delle palline e sinceramente mi ero già un po' preoccupata per il mio pavimento pelvico, in quanto ho visto che seppur leggere non riuscivo a trattenerle nemmeno per 3 minuti.
Febbraio 2018:
Faccio test per malattie sessualmente trasmissibili e risulta tutto negativo, compresi patogeni genito-urinari su urina. Ho un episodio forte di bruciori di stomaco in cui sto malissimo per 2 giorni, poi il medico di base mi dà pantoprazolo, il dolore nelle settimane successive rimane, ma si sposta da in alto a destra a in alto al centro, poi sotto l'ombelico al centro e infine all'anca destra, dove mi rimane per 2 settimane.
Nel frattempo nei mesi successivi mi rendo conto di questa continua sensazione di leggero bruciore all'uretra, che non se ne va mai. Quindi vado dal medico di base che mi manda da un'uroginecologa.
Giugno 2018:
visita uroginecologica. Faccio presente bruciore uretrale e il fatto che da anni mi succede che dopo aver urinato mi escono spontaneamente altre 2-3 gocce di urina. Inoltre, io spontaneamente nella mia ignoranza avevo preso l'abitudine di "spremere" la vescica per far uscire l'ultima parte di urina che non usciva da sola, sia spingendo con i muscoli da sopra che con le dita da sotto. La sensazione è sempre stata di aver svuotato la vescica, ma questo a quanto pare in effetti non succede. Questo l'ho detto solamente perché avevo letto su internet in cosa dovrebbe consistere una visita urologica e si parlava di diversi sintomi. Lei però non mi fa nessuna anamnesi, né mi fa fare nessun esame, neanche un banale esame delle urine. Non guarda nemmeno l'ultimo esame delle urine post-antibiotico, di cui cui comunque ho solo urinocoltura ed era negativa, e mi prescrive Omnic per 2 mesi. Mi spiega che il farmaco dovrebbe aiutarmi a svuotare meglio la vescica, per vedere se il bruciore sia dovuto a residuo di urina nella vescica. Mi dice che ho il muscolo un po' debole e un'inversione del comando (in effetti io all'epoca non sapevo neanche cosa fosse il pavimento pelvico e quando mi ha chiesto di stringere e di spingere io ho stretto in entrambi i casi, poi ho imparato la differenza). Mi dà inoltre ECN come probiotico, dato che ho la sindrome dell'intestino irritabile varietà diarrea. Dice che prima dovrei risolvere il problema dell'intestino... a me nessuno ha mai detto che la sindrome dell'intestino irritabile si possa risolvere, che io sappia ce la si tiene a vita.
Prendo l'Omnic per 2 mesi e non mi fa assolutamente nulla. L'ECN l'ho preso per molti mesi, ma non ho notato differenze nel comportamento del mio intestino.
Luglio 2018:
Mi arriva risultato del pap test positivo per ceppo HPV ad alto rischio e LSIL comprendente HPV/displasia lieve. Premetto che era la prima volta che lo facevo. Faccio colposcopia con biopsia e l'esame risulta negativo.
Agosto 2018:
Faccio un'altra visita uroginecologica e mi dice di fare fisioterapia perineale.
Settembre 2018:
Nel frattempo sto andando in gastroenterologia per l'intestino irritabile. E' circa un anno che la situazione è abbastanza brutta. Arrivo al punto di avere un episodio di incontinenza fecale. Faccio breath test al lattulosio da cui mi viene diagnosticata sindrome da contaminazione batterica del piccolo intestino, poi curata con Normix (che non mi ha dato nessun problema) e risoltasi. In più faccio manometria ano-rettale, di cui riporto la conclusione clinica:
"Ipotono anale di grado lieve in funzione contrattile anale volontaria conservata. Riflesso retto-anale inibitorio nei limiti di norma. Riflesso anale alla tosse parziale, come da iniziale neuropatia del pudendo. Deficit sensitivo rettale di grado medio-severo alla distensione con piccoli volumi in riduzione severa della compliance rettale."
Il gastroenterologo mi diagnostica dispercezione viscerale in sindrome dell'intestino irritabile. Mi spiega che questa mancanza di sensibilità e del riflesso alla tosse può portarmi in caso di diarrea con feci molto liquide oppure di gas intestinali ad avere episodi di incontinenza. Aggiungo io che in effetti mi sono accorta che, mentre una volta avevo sensazioni piacevoli al tatto e allo svuotamento, da quando sto male con l'intestino (2014) non le ho più. Diciamo che toccarmi lì o toccarmi il braccio è esattamente la stessa cosa. Anche a livello del clitoride definirei la sensibilità ridotta rispetto a una volta, seppur non eliminata. Riguardo alla possibile neuropatia non mi sa aiutare molto, in quanto dice che nel pubblico non c'è nessuno che se ne occupa. Aggiungo che mia madre è in cura presso il servizio di riabilitazione del pavimento pelvico di un altro ospedale rispetto a quello dove sono andata io, il suo problema è il prolasso della vescica. Lei mi dice che le è stato detto in ospedale che la tendenza al prolasso è famigliare. Il gastroenterologo a questo proposito mi dice che la neuropatia può causare il prolasso e che se mia madre ha il prolasso avrà sicuramente anche la neuropatia. Come tutto quello che ho sentito in questi mesi mi viene detto tutto e il contrario di tutto, infatti dopo qualche tempo l'uroginecologa mi dice che il prolasso non c'entra niente con la neuropatia.
Per i dolori muscolari faccio una visita "reumatologica" in ospedale, in realtà mi mandano in medicina interna e mi visita un'internista non specializzata in reumatologia. Compila due pagine di relazione (ho sintomi da vendere in tutto il corpo) e conclude che è tutta roba psicosomatica.
Novembre 2018:
Decido di provare ad andare nel pubblico per la fisioterapia perineale, nell'ospedale più vicino a me che ha un servizio di fisioterapia del pavimento pelvico. Faccio la visita fisiatrica pre-fisioterapia. A questo punto ho una gran confusione in testa, perché nessuno mi sa dire cosa ho esattamente al pavimento pelvico. La fisiatra mi consegna un referto di cui non capisco nulla, se volete in caso ve lo posso riportare. So solo che alla fine c'è scritto "diagnosi: incontinenza fecale + urinaria". Ma io non sono incontinente... e il discorso dell'incontinenza fecale è solo nel caso di diarrea grave, infatti non mi è mai più ricapitato dopo che ho risolto la sindrome da contaminazione batterica del piccolo intestino. Le chiedo a voce e fa dei lunghi giri di parole senza dire niente, ci butta solo in mezzo le parole "ipermotilità uretrale".
Inizio a fare queste sedute, ne fanno una al mese in cui mi fanno massaggi, mi danno delle nozioni comportamentali e mi danno degli esercizi (contrazioni pavimento pelvico e esercizio per il trasverso dell'addome) e degli automassaggi (con la pallina fuori e interno) da fare a casa più stretching, che io faccio. Inizio a peggiorare e mi vengono sintomi che non avevo prima: fitte all'inguine, punture al retto e all'uretra, scosse, intorpidimenti, anche solo premere sull'inguine mi fa male, il flusso dell'urina è sempre storto, lento, si interrompe, ho urgenze, stimolo frequente, se premo sulla vescica la sento bruciare. Durante una seduta la fisioterapista mi dice che in quel momento ho l'utero più in basso di dove dovrebbe essere. Dice che probabilmente spingo con gli addominali verso il basso.Io comunque tramite queste sedute inizio a imparare qualcosa sull'argomento e capisco che si parla di ipotono o ipertono, mi sembra di intuire che il mio problema sia più il secondo, ma di fronte alle mie domande non sono comunque mai chiari su cosa io abbia.
Nel frattempo sono tornati i dolori muscolari e la rigidità articolare, ma questa volta a tutto il corpo, comprese anche e gambe e in particolare schiena e anca sinistra, che mi fa male nello stesso modo in cui mi faceva male l'anca destra dopo quell'episodio di bruciori di stomaco... boh! Le ginocchia invece sono anni che mi fanno male. Inizio a fare sedute di manipolazione fasciale da un fisioterapista consigliatomi dal medico di base.
Dicembre 2018:
Noto delle perdite vaginali gialle filamentose e con cattivo odore. Faccio tampone cervicale che risulta positivo per ureaplasma parvum.
Febbraio 2019:
L'uroginecologa mi prescrive Bassado per l'ureaplasma.
Marzo 2019:
Dopo fine terapia faccio tampone vaginale, cervicale e uretrale e risultano tutti negativi. Quindi adesso sono negativa per ureaplasma, però dopo il Bassado ho: diarrea, perdite tipo candida, perdite acquose con odore acido, le stesse perdite gialle che avevo prima e dulcis in fundo urine maleodoranti per 2-3 giorni. Non ho altri sintomi, solo le perdite. Non volevo prendere altri farmaci a casaccio senza fare esame per capire se e che tipo di candida fosse, ma mi fido dell'uroginecologa e prendo fluconazolo per la candida e normogin ovuli. Guarisco dalla candida, non ho più urina maleodorante, ma rimangono le perdite gialle con forte odore, in più perdite bianche cremose omogenee e perdite acquose con odore acido. Se entro all'interno a volte trovo dei pezzettini bianchi, ma non saprei dire se sia candida. Questi sintomi permangono tuttora.
Naturalmente il bruciore uretrale è sempre lì. A questo punto decido di provare a chiedere una seconda opinione. Premetto che a maggio 2018 avevo fatto anche il breath test al lattosio (a cui non sono intollerante) e dopo aver assunto la soluzione di lattosio ho avuto un episodio improvviso di simil-cistite, che poi è andato risolvendosi nelle ore successive. Quindi mi sono resa conto che alcuni alimenti, tra cui in primis i latticini (ma la cosa strana è che me lo fanno anche quelli senza lattosio), mi aumentano il bruciore uretrale. Cercando i miei sintomi su internet, dato che nessuno mi aiutava concretamente, ho trovato la cistite interstiziale. Ho cercato poi chi se ne occupasse in zona e ho trovato che nello stesso ospedale dove avevo fatto la fisioterapia perineale c'era un ambulatorio di uroginecologia. Vado a fare la visita: pessima esperienza, in pratica nemmeno mi visita e mi mette in lista operatoria per fare una cistoscopia, senza nemmeno dirmi in cosa consiste l'esame. Sul referto scrivono:
Non prolasso genitale. Stress test negativo. Non ipermobilità uretrale. PC test mal valutabile per ipertono del pavimento pelvico.
Non so cosa sia questo PC test, ma in realtà più che altro ero molto a disagio a farmi visitare per via del fatto che avevo appena finito di prendere l'antibiotico e non avevo ancora preso il fluconazolo, per cui la situazione perdite e odore era veramente pessima. Se in più ci mettiamo che avevo aspettato 2 ore e la dottoressa aveva una fretta indiavolata perché doveva fare contemporaneamente 2 ambulatori, ginecologico e uroginecologico... il disagio era moltiplicato. Da notare anche la contraddizione con la fisiatra riguardo l'ipermobilità uretrale...
Di buono c'è che almeno mi fanno fare qualche altro esame: esame delle urine, urinocoltura, citologia urinaria e eco addome completo. Tutto negativo, a parte che all'ecografia rimangono in vescica 15 ml di urina dopo minzione, il medico dell'ecografia mi dice che non dovrebbero esserci e che però è una quantità così minima che non viene considerata patologica.
Il giorno dopo la visita facendo il massaggio interno sento che con la punta del pollice tocco l'utero. Parliamo quindi di 2-3 cm dall'entrata. Capisco quindi a cosa si riferiva la fisioterapista quella volta.
Nel frattempo io mi informo un po' sulla neuropatia del pudendo e trovo la fisioterapista Borella che lavora anche a Verona, dove abito. Ci parlo al telefono e mi dice che secondo lei le cose che mi facevano fare non andavano bene per me, da lì il peggioramento. Avevo anche già preso appuntamento, senonché prima di chiudere la telefonata chiedo alla segretaria il costo della visita e mi spara 100 euro, al che dico no grazie e disdico subito. Mi sembra allucinante, ma comunque non ho questa disponibilità economica. Nemmeno la mia psicoterapeuta chiedeva così tanto, per una cosa che va fatta presumibilmente con frequenza settimanale.
Aprile 2019:
Non convinta da questa visita uroginecologica, torno dalla prima uroginecologa e finalmente mi diagnostica ipertono del pavimento pelvico. Per il bruciore mi dà Laroxyl 5 gocce e per le perdite Candinet ovuli. Dato il peggioramento con il ciclo di fisioterapia effettuato e la questione Borella (che comunque lei mi consiglia e con cui collabora), mi consiglia un'altra fisioterapista privata che si può occupare della cosa. Dice che di sicuro la mia non è cistite interstiziale e che non è possibile che abbia l'utero più in basso di dove dovrebbe essere, considerata la mia età e che non ho avuto gravidanze. Sia lei che la fisioterapista dell'ospedale mi parlano di legamenti che in determinati momenti possono essere più lassi e cambiare quindi la posizione dell'utero. Le ho poi detto che il Laroxyl non mi faceva niente, ma non ha voluto aumentarlo, mi ha detto di aspettare di vedere con la fisioterapia. Si parla anche dell'eventualità di effettuare uno studio elettrofisiologico del pavimento pelvico, opzione che per ora in accordo con la dottoressa ho accantonato vista l'invasività dell'esame, la scarsa affidabilità per diagnosticare una neuropatia (che potrebbe anche non risultare pur essendoci) e la scarsità di interventi precisi per la neuropatia. Qui qualcuno mi corregga se sbaglio, ma queste sono più o meno le informazioni di cui io sono in possesso.
Continuano i dolori muscolari diffusi e la manipolazione fasciale non è servita. Vado in un altro centro di fisioterapia e comincio a fare sedute di fisioterapia/osteopatia lì.
Estate 2019:
Quest'estate ho fatto mi pare 6 sedute da questa fisioterapista del pavimento pelvico privata. Mi è sembrata un po' più ferrata di quelle dell'ospedale e ho imparato qualche altra nozione. Mi ha dato esercizi da fare a casa di contrazione e rilassamento e stretching e mi faceva un 20 minuti di massaggio interno. Nel corso delle sedute dice che un po' si è mollato il muscolo, in effetti non ho più tutte quelle punture e scosse che mi erano venute prima. Permangono però altri sintomi e nessun effetto sul bruciore. Devo dire che gli esercizi a casa li ho fatti un po' e poi basta, per vari motivi, ma soprattutto perché non ho visto miglioramenti. Alla fine in pratica mi scarica, dicendo che avrei dovuto vedere qualche risultato dopo 5 sedute, secondo me non sa che pesci pigliare neanche lei.
Settembre 2019:
Faccio visita reumatologica privata da reumatologa specializzata in fibromialgia. Mi diagnostica "sindrome da sensibilizzazione centrale negli aspetti della: fibromialgia/concomitante lassità legamentosa/IBS/stanchezza cronica/verosimile cistite interstiziale". Mi aumenta il Laroxyl a 7 gocce e mi prescrive Samyr 400 mg per la stanchezza cronica e ginnastica a corpo libero per lassità legamentosa ed impegno della muscolatura profonda + ginnastica posturale. In più mi ha ordinato degli esami, di cui però devo ancora portarle il risultato, ma credo siano negativi.
In breve cerco di spiegare qual è il problema secondo lei: dice che ho i legamenti lassi congenitamente e questo porta la muscolatura profonda a lavorare il doppio del normale per mantenere la stabilità delle articolazioni; nel tempo e unito ad altri fattori questo mi ha portato a sviluppare contratture diffuse e dolori, il sistema nervoso si è sensibilizzato e il dolore è diventato costante anche in assenza di cause esterne. Tale lassità legamentosa a suo dire è simile ma non sufficiente da poter configurare una sindrome di Ehlers Danlos.
Rifaccio pap test di controllo, mi dicono che ho un polipo alla cervice. Inoltre, mi viene resa presente la possibilità di effettuare il vaccino per il papilloma virus. Sto aspettando il risultato del pap test per poi andare dall'uroginecologa e chiedere se pensa che convenga nel mio caso il vaccino. Mi chiedo anche se il papilloma non possa essere entrato anche in uretra?
Ottobre 2019:
Dato che le 7 gocce di Laroxyl non mi fanno niente per il bruciore, la reumatologa mi ha detto di aggiungere Cymbalta 30 mg. Nemmeno il Samyr mi fa niente per la stanchezza, in compenso credo di non tollerarlo perché è da quando lo prendo per bocca che sto male di stomaco e intestino (peggio del solito intendo). Io sinceramente il Cymbalta non l'ho ancora preso, perché sarei contraria a riempirmi di psicofarmaci, che come anche questi due non mi fanno niente e mi danno solo effetti collaterali. Anni fa, quando è cominciata la stanchezza cronica, ne ho presi diversi ed è stata un'esperienza orribile che mi sono ripromessa di non ripetere mai più. A maggior ragione per il fatto che il bruciore c'è sempre, ma grazie a dio è sopportabile e quindi penso che alla fine piuttosto di riempirmi di altri farmaci preferisco tenermelo. Sarei invece più interessata ad approfondire la strada dei prodotti a base di cannabis o altre alternative, considerati anche i miei dolori muscolari. Non capisco poi perché non mi ha voluto aumentare il dosaggio di Laroxyl invece che aggiungere Cymbalta, dato che il Laroxyl non mi dà effetti collaterali.
Risposte al questionario:
Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano?
Bruciore uretrale costante da un anno e mezzo. Sgocciolamento post minzionale da tanti anni.
In seguito a primo ciclo di fisoterapia perineale si sono aggiunti altri sintomi, alcuni rientrati. Al momento direi, oltre a quelli già menzionati: frequenza, nel senso che dopo circa mezzora/un'ora mi torna lo stimolo; flusso lento, storto e a volte intermittente; sensazione di non aver svuotato la vescica; raramente urgenza (per esempio se sono tante ore che non vado o se metto jeans stretti); raramente sensazione di intorpidimento all'inguine, mi pare che mi succeda solo dopo essermi alzata da seduta.
Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?
Non mi è mai passato, al limite peggiora in certi momenti.
Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro?
L'intensità del bruciore peggiora mangiando determinati cibi; durante la minzione e nei secondi successivi; rilassando il pavimento pelvico; stimolando la zona, quindi con rapporti o masturbazione oppure premendo sull'uretra o sulla vescica. Inoltre più la vescica è piena e più aumenta il bruciore e lo stimolo a urinare.
Ma non è che venga scatenato da queste cose, c'è sempre comunque.
Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti (se soffri di cistite)? Cosa riportano?
L'ultimo esame delle urine riporta questo:
glucosio 0 mg/dL assente
pH 6,5 4,5-9
corpi chetonici 0 mg/dL assente
proteine 0,05 g/L fino a 0,20
bilirubina 0,0 mg/dL assente
emoglobina 0,00 mg/dL assente
urobilinogeno 0,2 0,2-1,0
peso specifico 1026 1005-1025
colore giallo
aspetto limpido
esame microscopico nulla da segnalare
esame colturale negativo
Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione?
No.
Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi?
Bevo circa 1,5-2 litri di acqua. Cerco di resistere almeno 3 ore, ma lo stimolo ce l'ho dopo mezzora, un'ora.
Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente?
Il flusso è debole e lento, spesso storto, si può interrompere più volte e finisce sempre più sottile fino a sgocciolare. Alla fine rimane la sensazione di urina in uretra (e rimane urina in vescica), che esce solo se spinta (ma evito di farlo). L'urina esce spontaneamente, tranne le ultime gocce. Dopo che ho finito e mi sono rivestita escono altre 2-3 gocce spontaneamente.
Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa?
No, se non in fondo al momento della "spinta" e non sempre. Ovviamente però aumenta il bruciore uretrale.
Soffri anche di candida e/o infezioni vaginali? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco?
L'ultimo tampone era negativo. Un anno fa ho iniziato ad avere perdite gialle filamentose con forte odore, fatto tampone positivo per ureaplasma parvum, ho preso antibiotico. Dopo antibiotico alle perdite gialle si sono aggiunte perdite tipo candida e perdite acquose con odore acido. Fatto cura per candida. Il tampone si è negativizzato per ureaplasma, però mi sono rimaste le perdite gialle, più perdite bianche consistenza cremosa (omogenea, non da candida) e perdite acquose, però entrando dentro trovo anche dei pezzettini bianchi a volte, ma non so se possa essere candida. L'odore è acido più quel particolare odore forte delle perdite gialle. Non ho altri sintomi oltre alle perdite.
Cistiti e vaginiti sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali?
Non sempre, ma quasi.
Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano?
Ho un tampone che riporta la dicitura "esame microscopico cellule epiteliali; lattobacilli". Non si dice nulla riguardo al pH.
Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti?
Il bruciore aumenta se indosso jeans stretti. Non ho notato differenze per ora nell'uso di intimo sintetico o assorbenti. Per quanto riguarda gli assorbenti solo negli ultimi 2 cicli ho utilizzato assorbenti esterni, mentre prima li utilizzavo interni. Nel penultimo ciclo non ho notato aumenti del bruciore, in quest'ultimo sì, ma potrebbe essere dovuto ad altro (es. ho bevuto aranciata).
Che metodo contraccettivo usi?
Preservativi.
Utilizzi lubrificante durante i rapporti?
No.
Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?
Ho avuto 2 cistiti nel 2017 che secondo me sono comparse dopo rapporti, successivamente non ho avuto altre cistiti in seguito a rapporti.
Utilizzi detergente intimo?
Sì.
L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni?
Ho la sindrome dell'intestino irritabile, varietà diarrea. Quindi vado al bagno anche più volte al giorno.
Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo?
Sì.
Hai mai provato a fare qualche automassaggio?
Sì, ma quando l'ho fatto costantemente non ho visto risultati e poi ho smesso. Ma forse non lo facevo nel modo giusto.
Il calore ti aiuta?
Non saprei, il bruciore è all'interno.
Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo?
Mi riconosco nella contrattura del pavimento pelvico e nella neuropatia.
Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali?
Non ancora.
Di quali altre patologie soffri?
Un'infinità, anche se niente di grave o degenerativo. L'ultima diagnosi che ho ricevuto è quella di sindrome da sensibilizzazione centrale. Se serve posso approfondire riguardo le mie diagnosi mediche che riguardano altri apparati o generali.
Mi sto informando sulla sindrome di Ehlers Danlos, magari è vero che non ce l'ho, ma spiegherebbe praticamente tutto quello che ho/ho avuto.
Che sport pratichi?
Praticavo palestra, sala pesi. Al momento ho smesso e ho fatto palestra in un centro riabilitativo sotto la supervisione di fisioterapisti per un mese, ora dovrei continuare autonomamente nella mia palestra con la scheda che mi hanno fatto loro.
Grazie di cuore a chi è arrivato in fondo al papiro
