da Mare73 » mer gen 07, 2015 1:43 pm
E rieccomi!
Come inizio non c'è male, eh? Forse avrei dovuto intitolare la mia storia "L'anti-tecnologggia"!
Comunque, arrivo fresca fresca dal laboratorio con gli esiti del mio primo tampone vaginale: eh sì, avete letto bene...
Ma prima, il riassunto.
Soffro FORSE di candida da 21 anni circa: esordio bello bello dopo il primo primissimo contatto con un pene (solo contatto, eh! non siamo andati più in là: oltre al danno, la beffa...) Dopo un paio di giorni, rossore, prurito, bruciore e perdite a ricottina, che si andavano intensificando. Così mi rivolgo al medico di base che mi dà un'occhiata e sentenzia: è candida. E giù di Gyno-canesten. Che ovviamente nel giro di qualche giorno fa il suo bel lavoro: episodio archiviato, e io non ci penso più.
Da allora, di recidive ne ho avute proprio pochine, diciamo 5 o 6 nel giro di vent'anni: insomma, direi proprio che non mi è andata male. Ogni volta ho risfoderato il mio bel tubettino rosa e la situazione è rientrata senza strascichi. L'antibiotico, alla fine della fiera, l'ho preso un'unica volta, un 5 o 6 anni fa, nell'ultimo episodio della mia era oscurantista, chiamiamola così, quando la mia ginecologa di allora mi dice: "Adesso ti do un farmaco che non te la fa tornare più". Così, nonostante la recalcitranza come da titolo della mia storia, mi ritrovo a prendere il Diflucan, due compresse in due giorni, e insieme una boccetta di Normogin: almeno quello... Anche questa volta, tutto risolto in pochi giorni, e io mi fido delle parole del medico: ok, adesso non mi viene più.
E invece... Luglio 2013: un episodio molto intenso, che provo a ignorare per un paio di giorni. Poi, sfinita e isterica, mi butto a far ricerca online: sì, perché di antibiotici non voglio più sentir parlare, di antimicotici, locali o no, nemmeno. Così incappo nel vostro forum, e mi si apre un mondo, che mi fa finalmente uscire dall'oscurantismo. Recupero il protocollo Miriam ma, spaventata da tutti quei prodotti per me assolutamente nuovi, mi concentro solo su alcuni: Elleffe100 crema, capsule Lactonorm e il portentoso X-flor, che inizio a trangugiare due volte al giorno. Il tutto correlato da qualche spalmatina di un gel con aloe e tto, che mi dà subito sollievo, e da qualche yogurt notturno. La Elleffe invece mi accentua il bruciore, quindi dopo un paio di giorni la accantono. Continuo invece col resto, e nel giro di una settimana o poco più, i sintomi rientrano. Poi arrivano le mestruazioni, così sospendo tutto: alla fine, una bella pulita con lavanda D-Mannosio e sono come nuova!
E così sono rimasta fino alla metà di novembre 2014: nuovo episodio, (una decina di giorni prima delle mestruazioni, ma va'?) all'inizio blando, poi il delirio. Solita infiammazione, ma stavolta più estesa e intensa, prurito infernale, bruciore a tratti difficile da controllare, perdite sempre più consistenti... insomma, non vi dico niente di nuovo. Ma stavolta c'è anche una new entry: un gonfiore terribile che mi mette ko per un giorno e mezzo, roba da non saper nemmeno come sedermi! Non riesco neanche a lenire un po' con il gel di aloe, che mi dà ancora più bruciore. Mi sono spaventata, ho pensato anche di essere allergica a qualcuno dei prodotti che vi elenco sopra, gli stessi che avevo ricominciato a prendere. Comunque, vado avanti così fino alle mestruazioni, iniziate l'1/12, durante cui, ovviamente, i sintomi si placano, ma non spariscono. E alla fine delle mestruazioni, lavanda D-Mannosio e incrocio le dita, nella speranza che sia tutto passato. E invece no: dopo tre giorni di relativo benessere, i fastidi si ripresentano, intensi come prima. Ma stavolta sono agguerritissima: faccio un bell'ordine alla ditta, attacco con il protocollo Miriam e stavolta lo seguo per filo e per segno, dal Miphil fino alla lavanda D-Mannosio, senza sgarrare. Nel frattempo, quando il bruciore si fa insostenibile, lo lenisco con qualche sciacquo di tto diluitissimo, 5 gocce in un litro e mezzo d'acqua: avevo già letto nel forum che sarebbe meglio evitarlo, perché è aggressivo, ma qualcosa devo pur fare! E preferisco evitare il bicarbonato, che nella mia condizione mi sembra anche peggio. Più avanti, ho sostituito queste lavande con Canovax crema, che su di me funziona benissimo. Finito un ciclo di protocollo, attacco subito col secondo, che però non riesco a completare perché arrivano le mestruazioni, a tradimento: io prendo la pillola quindi sono regolarissima, ma stavolta l'appuntamento è anticipato di quasi una settimana. Sono mestruazioni scarsissime, ma continue, quindi interrompo i trattamenti locali. Quando poi sarebbe stato il momento che iniziassero davvero, un paio di giorni di sanguinamento nella norma e stop. Passa qualche giorno e ci sono dentro di nuovo: prurito e bruciore bestiali, perdite abbondanti. Riattacco con il protocollo Miriam, però... poi comincio a chiedermi: "E se non fosse candida?" Perché poco dopo che i fastidi sono iniziati, a novembre, ho notato che questa volta le perdite sono diverse da tutti gli altri episodi della mia vita: non bianche e ricottose, ma più... consistenti e beige, ricordano un po' il latte cagliato, per intendersi, e sono comunque inodori. Insomma, visto che in tutto questo tempo, da vera testona quale sono, non ho MAI fatto nessun esame per verificare quale fosse il vero problema, magari si tratta proprio di tutt'altro! Così comincio a dirmi:"Sono due mesi e passa che ti stai imbottendo di fermenti e lattoferrina, e se avessi scatenato una citolisi?" Così, dopo l'assunzione del Miphil, prendo il coraggio a due mani e sospendo. Tutto quanto: anche il X-flor, che dall'inizio dell'attacco non avevo smesso nemmeno durante le mestruazioni. E già dal giorno dopo, miracolo! I sintomi iniziano a rientrare, primo fra tutti le perdite cagliate. Nel giro di qualche giorno sto proprio BENE, per la prima volta da oltre due mesi. Ma so che è meglio non fare più a fidasse, e finalmente decido di prenotare un tampone vaginale ultracompleto ("Era ora!", direte voi). Nel frattempo, in realtà, i fastidi si sono risvegliati, ma per 5 interminabili giorni decido di non prendere niente di niente, per arrivare all'esame nello stato più intonso possibile.
Quindi, tampone e urinocoltura effettuati lunedì 5/01, esiti ritirati tre ore fa. Ed eccoli:
Tampone: positivo a gardnerella vaginalis
flora batterica lattobacillare addirittura assente!!
ph vaginale: 5.5
urinocoltura: positivo, e.coli 1.000.000/ml
Cioè, niente candida!!! Vabbè...
Ora, il dott. Alloisio, di cui ho letto propri qui, mi ha prescritto:
per la gardnerella Cleocin crema / Macmiror complex 500 ovuli a sere alterne per un totale di 10 sere
Vidermina clx lavanda
per gli e.coli Cefixoral 400, una al giorno per 5 giorni
Ora, io non conosco nessuno di questi farmaci, ovviamente!! MI informerò, ma giusto per cultura, perché non intendo certo cambiare rotta adesso.
E quindi, come mi comporto? Il dottore mi aveva anticipato lunedì il valore del ph e, visto che era altino e quindi escludeva il pericolo di citolisi, ho subito riattaccato con il X-flor, per ora una giorno. Dopodiché? Immagino di dover riprendere la cura d'urto a base di fermenti, ma a questo punto mi farebbe molto comodo avere un bello schema, così magari lo seguo, ecco!!
Per finire, qualche info generale su di me.
L'età l'ho già rivelata nel primo post, e non mi costringerete a ripeterla nemmeno sotto tortura. E cercate di non fare troppo caso al numerino dopo il nick!!
Prendo la pillola da quasi 11 anni, e non cercate di convincermi a sospenderla perché l'ho già deciso.
Nessun episodio di cistite: in alcuni momenti ho qualche fastidio alla minzione e una sensazione di urgenza, accompagnati da urine con un odore molto acre. Mi succede se bevo poco (non sono per niente attenta!) e in effetti negli ultimi due anni la cosa si verifica piuttosto spesso.
Intorno ai 27 anni ho avuto una colica, o forse era solo renella, chi lo sa: l'ecografia del giorno successivo non ha evidenziato niente. Notte in pronto soccorso, flebo di Buscopan, e dopo qualche giorno di sconvolgimento (non prendo mai farmaci, mi sentivo sballata!), tutto a posto. Un altro attacco ha cercato di verificarsi un paio di anni dopo, ma in quel caso l'ho sventato restando una giornata intera a letto e bevendo come una disperata. Anche qui, non ho mai approfondito la causa di questi fastidi: ma mi son letta per bene la sezione su calcoli e renella, e al più presto penso di fare un esame delle urine per capirne di più.
Qualche accorgimento che seguo tra quelli suggeriti da voi: dopo l'attacco dell'anno scorso, ho abbandonato i detergenti intimi, che uso solo per la zona perianale. Solo slip di cotone, e quasi solo bianchi (questo in realtà lo facevo anche da prima, non sono per niente femme fatale...) E da novembre a questa parte, non uso più l'asciugamano per le parti intime, vado di carta.
Ecco, mi sembra di non aver dimenticato niente: ma so già che adesso avrete mille domande da farmi...
Che bello che ci siete, ragazze. Non vedo l'ora di rispondere a tutto. E grazie.
Ma quant'ho scritto??