Guarita al di sopra delle aspettative
Inviato: mer ott 28, 2015 12:06 pm
Finalmente trovo il tempo di scrivere dopo qualche settimana che ho capito di poter dire di essermi liberata della vulvodinia.
Sunto della mia storia: perdo la verginità neldicembre del 2012, e subito ho problemi di cistote che durano fino a maggio 2013, quando scopro D-Mannosio e questo forum. I medici mi avevano solo saputo imbottire di antibiotici. A giugno giungo a Roma dal Dr. Pesce, che conferma la mia diagnosi personale: i medici non avevano accennato a nulla di tutto questo, niente che somigliasse lontanamente alla parola "vulvodinia". Inizio la terapia con i farmaci e le terapie dal dottore. Tutto ció fino a febbraio 2015, quando il dottor Pesce mi dice che posso smettere di fare terapia e di assumere medicinali.
All'inizio continuavo ad avere alcuni fastidi.. anche grandi ogni tanto, e per questo non ho scritto qui prima d'oggi. Avevo il timore di dover scrivere a Pesce per dirgli che dovevamo rivederci. Ma pian piano sono riuscita a capire ancora di più il mio corpo, i miei bisogni, le cause dei dolori, e ora posso dire che da un paio di mesi non ho praticamente alcun fastidio. Certo, sicuramente la mia Clara (si le ho dato un nome.. come la bimba paraplegica di Heidi! Perché la mia vagina è diversamente abile) magari si stanca presto quando corre, ha hisogno di più pause, deve stare attenta a non portare i tacchi per troppo tempo, ma finalmente vive, corre, si veste bella quando vuole e anzi, mi ha portato un segno postivo: più consapevolezza del mio stato emotivo. Infatti la mia vulvodinia è molto legata a un fattore psicologico: quando piango molto ad esempio mi fa male per un po' (max mezza giornata), se sono tesa quando parlo cpn una persona si contrae, ed io mi rendo conto che devo rilassarmi, mi faccio delle domande per capire cosa mi stia infastidendo o preoccupandl in quel momento. Clara mi ricorda anche se ho bisogno di mangiar bene o di fare più o meno attività fisica. Infatti mi dà leggermente fasidio se mi capita di non mangiare vegano (i dolori sono molto migliprati quando sono passata da una dieta vegetariana a una vegana) o di mangiare poche verdure e frutta, o se sto troppo tempo seduta tutto il giorno. Insomma, Clara, essendo così com'è, mi ha portato nuove consapevolezze e regole di vita che mi fanno bene.
E ora che tutto è sistemato, se mi guardo indietro mi vien da piangere. Per le piccole cose vhe non riuscivo a fare quando avevo dolori. Per le perosne intorno a me che non potevano capirmi appieno. Per lo stress psicologico, fisico, per lo scpnforto profondo che provavo ogni volta che avrei voluto ballare sui tacchi tutta la nottw indossando calze attillate ma non potevo, per le volte in cui non potevo fare liberamente l'amore col mio ragazzo per o dolori, per le volte in cui mi rinchiudevo in casa perché anche solo l'idea di indossare le mutande mi prpvocava bruciori e dolori interni senza sosta, per le notti in cui facevo fatica ad addormentarmi per il dolore pulsante della contrattura, per i 7 mesi di candida che non riuscivo a curare in alcun modo, nemmeno con i metodi cpnsogliati in questo forum (la dieta vegana qui ha aiutato nettamente), per l'ureaplasma urealyticum, per il taglio che si apriva alla fine della vulva ogni volta che facevo l'amore, e tanto altro.
Adesso posso indossare quel che voglio. A volte ho bisogno di respirare, ma posso mettere un paio di pantaloni attillati tutto il giorno e stare serena. Ho voglia di uscire, di andare in palestra, di fare sesso, tantissimo sesso! e godermi quei momenti di intimità col mio ragazzo (anche più volte al giorno .. poi è un po' dolorante, ma si risolve tutto in una giornata, ed è assolutamente sopportabile). Posso depilarmi quando e quanto voglio, posso mettere i tacchi, posso trattenere la pipì per un po' più di tempo, non tocco D-Mannosio da marzo, ho smesso di prendere medicine e integratori infiniti, di fare massaggi ogni giorno, di essere tesa come prima, ansiosa, di trattenere le emozioni, i nodi interni. Questo aspetto mi sta molto a cuore.. studio psicologia e spero di poter diventare psicpterapeuta e specializzarmi in qualche modo per poter aiutare le donne come noi, con questo problema. Perchè l'aspetto emotivo puó essere la causa scatenante di tutto, e puó essere ció che fa perdurare la sintomatologia. Ho conosciuto meglio me stessa grazie alla vulvodinia.
E con questo credo di aver detto tutto. Le cose più importanti almeno.
A tutte coloro che stanno ancora lottando dico: credeteci, siate positive, e ascoltatevi. Cercate di non abbattervi, non vittimizzatevi, non deprometevi, lottate sempre quel secondo in più, godete degli aspetti positivi che una malattia puó portare, perché c'è del positivo in ogni cosa. Per trovarlo bisogna solo cercarlo, e poi accpglierlo.
Per coloro che sono sempre attive in questo forume e al di fuori, per Rosanna che lo ha creato, per il dottor Pesce, dico GRAZIE. Mi avete letteralmemte salvata da diagnosi inutili e superficiali, esami inutili, medicine inutili, stress inutile, soldi sprecati vanamente. Siete grandi, e vi ammiro. Vi sono grata, davvero.
Grazie ai miei genitori che mi hanno sostenuta. Grazie al mio ragazzo, che mi ha fatto capire che la vulvodinia non doveva e non poteva influenzare la mia sessualità e la mia vita così come le stavo permettendo di fare.
E grazie a me stessa. Perché sono stata determinata, ho saputo ascoltare la mia voce, e ho lottato. Sono caduta e mi sono rialzata più forte di prima. Sono orgogliosa del mio percorso.
Tanta fortuna e tanta determinazione a tutte voi e a chi vi sta accanto.
Sunto della mia storia: perdo la verginità neldicembre del 2012, e subito ho problemi di cistote che durano fino a maggio 2013, quando scopro D-Mannosio e questo forum. I medici mi avevano solo saputo imbottire di antibiotici. A giugno giungo a Roma dal Dr. Pesce, che conferma la mia diagnosi personale: i medici non avevano accennato a nulla di tutto questo, niente che somigliasse lontanamente alla parola "vulvodinia". Inizio la terapia con i farmaci e le terapie dal dottore. Tutto ció fino a febbraio 2015, quando il dottor Pesce mi dice che posso smettere di fare terapia e di assumere medicinali.
All'inizio continuavo ad avere alcuni fastidi.. anche grandi ogni tanto, e per questo non ho scritto qui prima d'oggi. Avevo il timore di dover scrivere a Pesce per dirgli che dovevamo rivederci. Ma pian piano sono riuscita a capire ancora di più il mio corpo, i miei bisogni, le cause dei dolori, e ora posso dire che da un paio di mesi non ho praticamente alcun fastidio. Certo, sicuramente la mia Clara (si le ho dato un nome.. come la bimba paraplegica di Heidi! Perché la mia vagina è diversamente abile) magari si stanca presto quando corre, ha hisogno di più pause, deve stare attenta a non portare i tacchi per troppo tempo, ma finalmente vive, corre, si veste bella quando vuole e anzi, mi ha portato un segno postivo: più consapevolezza del mio stato emotivo. Infatti la mia vulvodinia è molto legata a un fattore psicologico: quando piango molto ad esempio mi fa male per un po' (max mezza giornata), se sono tesa quando parlo cpn una persona si contrae, ed io mi rendo conto che devo rilassarmi, mi faccio delle domande per capire cosa mi stia infastidendo o preoccupandl in quel momento. Clara mi ricorda anche se ho bisogno di mangiar bene o di fare più o meno attività fisica. Infatti mi dà leggermente fasidio se mi capita di non mangiare vegano (i dolori sono molto migliprati quando sono passata da una dieta vegetariana a una vegana) o di mangiare poche verdure e frutta, o se sto troppo tempo seduta tutto il giorno. Insomma, Clara, essendo così com'è, mi ha portato nuove consapevolezze e regole di vita che mi fanno bene.
E ora che tutto è sistemato, se mi guardo indietro mi vien da piangere. Per le piccole cose vhe non riuscivo a fare quando avevo dolori. Per le perosne intorno a me che non potevano capirmi appieno. Per lo stress psicologico, fisico, per lo scpnforto profondo che provavo ogni volta che avrei voluto ballare sui tacchi tutta la nottw indossando calze attillate ma non potevo, per le volte in cui non potevo fare liberamente l'amore col mio ragazzo per o dolori, per le volte in cui mi rinchiudevo in casa perché anche solo l'idea di indossare le mutande mi prpvocava bruciori e dolori interni senza sosta, per le notti in cui facevo fatica ad addormentarmi per il dolore pulsante della contrattura, per i 7 mesi di candida che non riuscivo a curare in alcun modo, nemmeno con i metodi cpnsogliati in questo forum (la dieta vegana qui ha aiutato nettamente), per l'ureaplasma urealyticum, per il taglio che si apriva alla fine della vulva ogni volta che facevo l'amore, e tanto altro.
Adesso posso indossare quel che voglio. A volte ho bisogno di respirare, ma posso mettere un paio di pantaloni attillati tutto il giorno e stare serena. Ho voglia di uscire, di andare in palestra, di fare sesso, tantissimo sesso! e godermi quei momenti di intimità col mio ragazzo (anche più volte al giorno .. poi è un po' dolorante, ma si risolve tutto in una giornata, ed è assolutamente sopportabile). Posso depilarmi quando e quanto voglio, posso mettere i tacchi, posso trattenere la pipì per un po' più di tempo, non tocco D-Mannosio da marzo, ho smesso di prendere medicine e integratori infiniti, di fare massaggi ogni giorno, di essere tesa come prima, ansiosa, di trattenere le emozioni, i nodi interni. Questo aspetto mi sta molto a cuore.. studio psicologia e spero di poter diventare psicpterapeuta e specializzarmi in qualche modo per poter aiutare le donne come noi, con questo problema. Perchè l'aspetto emotivo puó essere la causa scatenante di tutto, e puó essere ció che fa perdurare la sintomatologia. Ho conosciuto meglio me stessa grazie alla vulvodinia.
E con questo credo di aver detto tutto. Le cose più importanti almeno.
A tutte coloro che stanno ancora lottando dico: credeteci, siate positive, e ascoltatevi. Cercate di non abbattervi, non vittimizzatevi, non deprometevi, lottate sempre quel secondo in più, godete degli aspetti positivi che una malattia puó portare, perché c'è del positivo in ogni cosa. Per trovarlo bisogna solo cercarlo, e poi accpglierlo.
Per coloro che sono sempre attive in questo forume e al di fuori, per Rosanna che lo ha creato, per il dottor Pesce, dico GRAZIE. Mi avete letteralmemte salvata da diagnosi inutili e superficiali, esami inutili, medicine inutili, stress inutile, soldi sprecati vanamente. Siete grandi, e vi ammiro. Vi sono grata, davvero.
Grazie ai miei genitori che mi hanno sostenuta. Grazie al mio ragazzo, che mi ha fatto capire che la vulvodinia non doveva e non poteva influenzare la mia sessualità e la mia vita così come le stavo permettendo di fare.
E grazie a me stessa. Perché sono stata determinata, ho saputo ascoltare la mia voce, e ho lottato. Sono caduta e mi sono rialzata più forte di prima. Sono orgogliosa del mio percorso.
Tanta fortuna e tanta determinazione a tutte voi e a chi vi sta accanto.