Scrivo qui perchè sto cercando inFormazioni e pareri sull'intervento di LIPOSTRUTTURA che da quanto ho capito è l'oggetto di questo argomento.
Una mia carissima amica sta mle da diversi mesi per infezioni vulvo-vaginali ripetute da candida e batteri che seguono un generale periodo drammatico che lei ha vissuto proprio con delle gravidanze (questo secondo me prova una volta di più le connessioni tra questa patologia e le problematiche traumatiche sul corpo e sulla femminilità...)
Dopo varie traversie terapeutiche (allopatiche, omeopatiche, naturopatiche e allergologiche) che ho seguito da vicino, non ha risolto nulla.
Dopo esserle stata accanto pur nella libertà di seguire la sua strada e le sue convinzioni, avevo capito che di vvd si trattava, pur non avendo dichiarato nessun problema ai rapporti... ma questo è un fatto percettivo soggettivo e forse è anche dovuto al fatto che non soffre di contrattura grave.
Dopo l'ennesima delusione terapeutica, ha deciso di non andare da Pesce perchè troppo lontano per il suo lavoro, e dopo aver provato invano a contattare la Spano, ha deciso di vedere la dot.ssa Boero della Mangiagalli che da qualche mese sperimenta l'intervento di LIPOSTRUTTURA e che sta raccogliendo a sua detta numerosi successi risolutivi.
Ha confermato apertamente la diagnosi di vvd grave tanto da consigliarle l'intervento prima di altri tntativi già noti (TENS, manipolazioni, neuromodulazione farmacologica).
Si è pure complimentata con lei per la grande conoscenza acquisita su questo tema. L'ho indottrinata ben bene per mesi

e si è studiata a memoria questo sito e quello di clio
Ora le i mi chiede cosa ne penso (pensiamo) di questo intervento che proprio non avevo mai sentito nominare...Ho cercato bene sia in questo forum che su vvd di Clio e ho avuto solo poche informazioni, che però sono già qualcosa, anche grazie ad un emssaggio diretto di Clio che mi diceva quanto segue:
Del metodo Casabona se ne parla , ti posso dire che un tentativo si può fare quando l'infiammazione rientra nei criteri descritti dalla Cirillo che hai letto in forum o sul suo sito. Reina è guarita, mentre di un'altra che era iscritta non ne so più nulla. Ho saputo che ora la praticano alla clinica Mangiagalli. A me pare che il tentativo valga la candela. non so se hai letto questo stralcio (non è in forum e te lo copio di seguito - non badare al discorso lichen).
Terapia innovativa con l’utilizzo delle cellule staminali
Pubblicato novembre 22, 2010
In Chirurgia Plastica, Immunoematologia e Trasfusionale
(Articolo pubblicato sul Gazzettino Sampierdarenese, febbraio 2008)
Una terapia innovativa, con tecniche d’avanguardia, è attuata con ottimi risultati dall’Unità operativa di chirurgia Plastica, dai servizi di Immunoematologia e di medicina Trasfusionale dell’Ospedale Villa Scassi di San Pier d’Arena. Il metodo, rivoluzionario, si avvale dell’uso di cellule staminali per il trattamento di cicatrici cutanee distrofiche con esiti permanenti e per la riparazione degli esiti del Lichen scleroatrofico (LS) della vulva. Il team che ha studiato e applicato tale terapia è rappresentato dal direttore del reparto di Chirurgia Plastica, Giorgio Lavagnino, dal direttore dei servizi di Immunologia e Medicina Trasfusionale, Giancarlo Cagetti e dai medici: Francesco Casabona, Carlo Piri, Angela Cogliandro e Valentina Galbusera.
LS è una malattia infiammatoria a carattere cronico-recidivante che interessa le mucose genitali e le zone adiacenti. Ad esserne maggiormente colpite sono le donne, con una percentuale molto superiore – 10:1 – ciò, si ipotizza, sia dovuto ad un fattore ormonale, in quanto, l’incidenza maggiore si evidenzia in età postmenopausale e prepuberale, forse, in funzione di una minore protezione estrogenica. Ma anche fattori come traumi locali ripetuti e pregresse cicatrici, potrebbero essere cause scatenanti per la malattia. Non si esclude l’ipotesi autoimmunitaria : tale teoria è supportata dall’ aver constatato una associazione tra questa patologia e altre a carattere autoimmune, come ad esempio, la vitiligine, la tiroidite e il diabete. Tuttavia, non sono certezze, in quanto l’eziologia (causa) è a tutt’oggi sconosciuta. Clinicamente si manifesta con la sclerosi e/o l’atrofia dei tessuti colpiti, con conseguente perdita di elasticità e formazione di fibrosi (inspessimento della cute). Cerchiamo adesso di capire maggiormente cosa vuol dire “cellule staminali”. Abbiamo chiesto informazioni al dott. Francesco Casabona chirurgo plastico del Villa Scassi.
- Dottor Casabona, si fa un gran parlare di cellule staminali, anche in maniera molto controversa. Infatti, nonostante si dica possano essere la risoluzione di molte gravi malattie, in grado addirittura di ricostruire organi malati senza più ricorrere ai trapianti, abbiamo appreso che sempre loro, le staminali, sarebbero responsabili delle metastasi tumorali, in quanto, poverine, fanno bene il loro lavoro, riproducendosi. Ebbene, nel caso delle metastasi, bisognerebbe poterle bloccarle nella loro riproduzione e sarebbe già fantastico – se la notizia risultasse fondata – ma anche per tutto il resto, la loro, è davvero una scoperta straordinaria. E qui entra in gioco, appunto, la parte controversa, etica, di cui non vogliamo entrare nel merito ma sappiamo che esiste. Per questo, voi, medici sampierdarenesi, come potete lavorarci senza incorrere in polemiche?
“La nostra scelta è stata quella di utilizzare autoinnesti di cellule staminali di derivazione adiposa, ossia, mediante una piccola lipoaspirazione, eseguita nella regione addominale e all’interno delle ginocchia del paziente preleviamo le staminali, quindi nessun problema. Diverso sarebbe se venissero usate cellule estratte non dagli stessi pazienti ma appunto là dove la legge lo impedisce”.
-Il vostro metodo, in che cosa consiste esattamente?
“Nell’infiltrazione, direttamente sulla parte malata, delle cellule staminali (ADSC) con l’aggiunta di plasma ricco di piastrine (PRP)”.
- Come avviene il trattamento?
“Viene eseguito in day-hospital ed in anestesia locale assistita”
- Può farci un esempio descrivendoci un caso clinico?
“Abbiamo curato e guarito una donna di ventisette anni con gravi esiti di LS avanzato. La giovane era stata trattata per anni con cortisonici e progestinici senza alcun esito positivo, all’esame clinico si evidenziavano le stigmate classiche della malattia: appiattimentodella vulva con tipico aspetto a binario. La paziente lamentava prurito, bruciore e impossibilità ad avere rapporti sessuali a causa della stenosi dell’introito vulvare; il collega dermatologo che ci ha inviato la signora, chiedeva se vi fossero indicazioni al trattamento chirurgico. La nostra scelta, sulla base delle recenti esperienze nel trattamento delle distrofie cutanee cicatriziali, è stata quella di utilizzare autoinnesti di derivazione adiposa mediante, appunto, lipostruttura e infiltrazione intra-dermica di plasma ricco di piastrine”.
- In quanto tempo avete ottenuto la guarigione?
“Dopo la prima settimana di terapia, la paziente già riferiva un netto miglioramento della sintomatologia soggettiva: scomparsa del prurito, bruciore e dolore. Dopo un mese e mezzo la situazione era ulteriormente migliorata. Dopo un altro mese è migliorata anche la situazione anatomica: consentendo una normale attività sessuale. Abbiamo ottenuto un ottimo risultato su di una patologia, altrimenti, altamente invalidante”.
- Insomma, una strada da perseguire?
“Certamente, l’azione combinata di ADSC con PRP è stata straordinaria”.
Bene, i progressi della scienza portano grandi speranze per il futuro dell’umanità, ringraziamo le staminali ed i medici che ne fanno buon uso.che ne pensate? Ros?
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."