La mia storia... un improvviso bruciore
Inviato: mer apr 12, 2017 9:57 am
Ciao a tutte ragazze!
Ho 24 anni (a breve 25) e vi leggo all'incirca da gennaio, da quando tutto è iniziato. Ho trovato il coraggio di iscrivermi al forum solo un paio di settimane fa, dopo l'ennesimo brancolare nel buio della mia ginecologa e il mio più totale scoraggiamento!
Il sintomo che ormai non mi lascia più in pace da tre mesi è un continuo bruciore/senso di calore vulvare, che a seconda dei giorni è più o meno intenso (durante il ciclo diventa fortissimo e insopportabile al punto da essere proprio invalidante) e che spesso peggiora quando sono seduta o dopo una pipì particolarmente acida (sugo di pomodoro, alcol...) (e infatti ora sto molto attenta a qualsiasi cosa mangio perché ho il terrore che poi mi possa far bruciare di più!).
Ma vado per ordine dall'evento scatenante così evito di fare confusione, anche perché la gine è stata convinta per almeno un mese si trattasse di cistite!
Dunque, tutto va benissimo finché, negli ultimi due mesetti dell'anno scorso, ogni tanto inizio ad avere dei leggeri fastidi e doloretti durante i rapporti sessuali (io e il mio ragazzo stiamo insieme da quasi 7 anni e non ho mai avuto problemi se non moltissimo tempo fa una candida curata efficacemente). Non noto nessun altro sintomo, quindi lascio passare un po' di tempo e mi inizio a lavare con Saugella verde, quella a ph particolarmente acido, memore del fatto che anni addietro il problema era stato micotico. Nulla cambia. Il tempo passa e inizio a notare fastidi anche ogni tanto tutti i giorni: un po' di prurito e perdite giallognole ogni tanto con cattivo odore. Prenoto subito la visita dalla gine (della asl), anche se riconosco che non è candida perché le perdite non sono né bianche né a ricotta (ormai le so riconoscere perché appunto la ho avuta). La gine mi visita e mi diagnostica un'infezione batterica “a occhio” (senza farmi tamponi ) e mi prescrive ovuli vaginali Fluomizin (dequalinio cloruro) per 6 notti (16-21 gennaio). Mi fido e li metto, e da lì inizia il calvario. All'incirca a metà della cura inizio ad avvertire un bruciore costante, io scioccamente penso che sia segno che stanno "facendo effetto" e finisco il trattamento. Il bruciore non passa e anzi, arriva il ciclo e diventa fortissimo! Chiamo la gine disperata e al telefono mi dice di prendere gli Ovuli Deltavagin (betametasone+tirotricina+norvalina), da quel che ho capito antibiotico e cortisone, e io ubbidiente la sera inserisco il primo. Non l'avessi mai fatto.
Immediato bruciore fortissimo e insostenibile al contatto dell'ovulo con le mucose, al punto che dopo un quarto d'ora nemmeno decido di toglierlo e resto con dolore lancinante e pianto per tutta la notte e non riesco più a fare pipì, che ora brucia tantissimo. La mattina dopo oltre al bruciore ho tutti i sintomi della cistite (che io non ho mai avuto prima): brucia tantissimo anche fare qualche goccia e devo sforzarmi piangendo, nonostante abbia sempre lo stimolo. Telefono a un'altra ginecologa che mi viene consigliata abbandonando per sempre quell'altra che mi prescriveva cose a caso e questa nuova mi prescrive il lavaggi solo con acqua e una punta di bicarbonato e Monuril: lo prendo per 2 sere. I sintomi a mano a mano migliorano nei giorni del Monuril e nei successivi, sia bruciore sia cistite: a mano a mano tutto sembra rientrato, resta solo un lieve senso di pesantezza alla vescica. Intanto mi lavo solo con acqua e bicarbonato (cosa che faccio tuttora).
Sempre su consiglio della gine inizio integratori al D-mannosio e Cranberry per "acidificare le urine" e prevenire altre cistiti. Lo stesso giorno però ricomincia il bruciore dopo la minzione (ma non l’urgenza della cistite): invece di farmi bene mi fanno male! La gine pensa sia il ritorno della cistite, quindi stavolta eseguo immediatamente una urinocoltura (si rivelerà negativa) e poi prendo Ciproxin x 5 gg mentre continuo l’integratore. A fine antibiotico nessun miglioramento, resta il bruciore. Finalmente capiamo che la causa è molto probabilmente l'integratore (la pipì non brucia in sé, brucia dopo il tratto su cui l'urina entra in contatto! non è cistite quindi!) e lo sospendiamo. Effettivamente miglioro ed entro un paio di giorni tutti i sintomi scompaiono.
Per circa una settimana sembro guarita completamente, sono felicissima e ho anche 2 rapporti non dolorosi e sono di mio bella lubrificata. Mi illudo sia tutto passato. E invece no: stavolta senza chiare cause scatenanti, il bruciore piano piano ricomincia. Prima solo un lieve fastidio vescicale post-minzione, accentuato da determinati alimenti (alcol, pomodoro, yogurt). In tutto ciò però non ho stimolo di fare pipì. Faccio un tampone vaginale, un'altra urinocoltura, e pure il pap-test: niente. Non evidenziano nessun problema se non carenza di lattobacilli in vagina (probabilmente causata dai due antibiotici presi in precedenza). Assumo fermenti lattici per bocca per 2 settimane ma non cambia nulla in contemporanea al D-mannosio puro, anche quello zero effetti (infatti ho letto che è efficace solo su cistiti batteriche), inserisco su consiglio della gine 1 ovulo di fermenti lattici vaginali (Bactocin), che in realtà sembra persino accentuare i sintomi (o forse perché ormai ho il terrore che qualunque cosa metto in vagina mi bruci di più quindi non chiudevo occhio dalla paura). Col nuovo ciclo (fine marzo) il bruciore torna infernale finché le mestruazioni non passano (è come se ogni goccia di sangue scenda a contatto con le mucose mi bruci). (Ah, avendo la coppetta mestruale già di mio, ho ripreso a usarla così almeno non irrito la vulva con gli assorbenti).
Passato il ciclo il bruciore si è attenuato molto per una settimana. Ad oggi (ovulazione circa) sembra tornare a peggiorare. L'oki task è stato completamente inefficace. L'unica altra "patologia" di cui soffro da qualche anno con fasi alterne è la sindrome colon irritabile, che mi porta spesso un senso di gonfiore al ventre, ma vado comunque di corpo senza problemi.
Ho provato a chiamare il Dott. Pesce ma la segretaria ha detto che le prenotazioni per le prime visite sono chiuse fino a fine aprile, e poi quando riuscirò a prenotare chissà per quando mi darà appuntamento! :(
Nel mentre mi sono fatta vedere da una terza ginecologa, che ha effettivamente notato un arrossamento (dermatite) dell'area vulvare, tra le labbra e l'uretra, e mi ha dato da mettere una volta al giorno la pomata Propast. Da quando la metto l'arrossamento in effetti è molto migliorato (il colore è di nuovo roseo e non rosso), ma a livello di sintomi nulla è cambiato. Bruciore, bruciore, bruciore.
Ah, ultima cosa: da una decina di giorni se non di più assumo 1 bustina di Pelvilen Dual Act al giorno, datami dalla ginecologa di prima che mi ha fatto capire che se nemmeno questo funziona non sapeva proprio più che dirmi. (Non ho notato differenze da quando la prendo...)
Scusate il papiro, ma ho tentato di essere il più precisa possibile per far capire tutto!
Vi prego, aiutatemi perché sono sconfortata, penso al bruciore il 90% delle mie giornate, voglio tornare a stare bene!
Un saluto e un in bocca al lupo a tutte!!!
Ho 24 anni (a breve 25) e vi leggo all'incirca da gennaio, da quando tutto è iniziato. Ho trovato il coraggio di iscrivermi al forum solo un paio di settimane fa, dopo l'ennesimo brancolare nel buio della mia ginecologa e il mio più totale scoraggiamento!
Il sintomo che ormai non mi lascia più in pace da tre mesi è un continuo bruciore/senso di calore vulvare, che a seconda dei giorni è più o meno intenso (durante il ciclo diventa fortissimo e insopportabile al punto da essere proprio invalidante) e che spesso peggiora quando sono seduta o dopo una pipì particolarmente acida (sugo di pomodoro, alcol...) (e infatti ora sto molto attenta a qualsiasi cosa mangio perché ho il terrore che poi mi possa far bruciare di più!).
Ma vado per ordine dall'evento scatenante così evito di fare confusione, anche perché la gine è stata convinta per almeno un mese si trattasse di cistite!
Dunque, tutto va benissimo finché, negli ultimi due mesetti dell'anno scorso, ogni tanto inizio ad avere dei leggeri fastidi e doloretti durante i rapporti sessuali (io e il mio ragazzo stiamo insieme da quasi 7 anni e non ho mai avuto problemi se non moltissimo tempo fa una candida curata efficacemente). Non noto nessun altro sintomo, quindi lascio passare un po' di tempo e mi inizio a lavare con Saugella verde, quella a ph particolarmente acido, memore del fatto che anni addietro il problema era stato micotico. Nulla cambia. Il tempo passa e inizio a notare fastidi anche ogni tanto tutti i giorni: un po' di prurito e perdite giallognole ogni tanto con cattivo odore. Prenoto subito la visita dalla gine (della asl), anche se riconosco che non è candida perché le perdite non sono né bianche né a ricotta (ormai le so riconoscere perché appunto la ho avuta). La gine mi visita e mi diagnostica un'infezione batterica “a occhio” (senza farmi tamponi ) e mi prescrive ovuli vaginali Fluomizin (dequalinio cloruro) per 6 notti (16-21 gennaio). Mi fido e li metto, e da lì inizia il calvario. All'incirca a metà della cura inizio ad avvertire un bruciore costante, io scioccamente penso che sia segno che stanno "facendo effetto" e finisco il trattamento. Il bruciore non passa e anzi, arriva il ciclo e diventa fortissimo! Chiamo la gine disperata e al telefono mi dice di prendere gli Ovuli Deltavagin (betametasone+tirotricina+norvalina), da quel che ho capito antibiotico e cortisone, e io ubbidiente la sera inserisco il primo. Non l'avessi mai fatto.
Immediato bruciore fortissimo e insostenibile al contatto dell'ovulo con le mucose, al punto che dopo un quarto d'ora nemmeno decido di toglierlo e resto con dolore lancinante e pianto per tutta la notte e non riesco più a fare pipì, che ora brucia tantissimo. La mattina dopo oltre al bruciore ho tutti i sintomi della cistite (che io non ho mai avuto prima): brucia tantissimo anche fare qualche goccia e devo sforzarmi piangendo, nonostante abbia sempre lo stimolo. Telefono a un'altra ginecologa che mi viene consigliata abbandonando per sempre quell'altra che mi prescriveva cose a caso e questa nuova mi prescrive il lavaggi solo con acqua e una punta di bicarbonato e Monuril: lo prendo per 2 sere. I sintomi a mano a mano migliorano nei giorni del Monuril e nei successivi, sia bruciore sia cistite: a mano a mano tutto sembra rientrato, resta solo un lieve senso di pesantezza alla vescica. Intanto mi lavo solo con acqua e bicarbonato (cosa che faccio tuttora).
Sempre su consiglio della gine inizio integratori al D-mannosio e Cranberry per "acidificare le urine" e prevenire altre cistiti. Lo stesso giorno però ricomincia il bruciore dopo la minzione (ma non l’urgenza della cistite): invece di farmi bene mi fanno male! La gine pensa sia il ritorno della cistite, quindi stavolta eseguo immediatamente una urinocoltura (si rivelerà negativa) e poi prendo Ciproxin x 5 gg mentre continuo l’integratore. A fine antibiotico nessun miglioramento, resta il bruciore. Finalmente capiamo che la causa è molto probabilmente l'integratore (la pipì non brucia in sé, brucia dopo il tratto su cui l'urina entra in contatto! non è cistite quindi!) e lo sospendiamo. Effettivamente miglioro ed entro un paio di giorni tutti i sintomi scompaiono.
Per circa una settimana sembro guarita completamente, sono felicissima e ho anche 2 rapporti non dolorosi e sono di mio bella lubrificata. Mi illudo sia tutto passato. E invece no: stavolta senza chiare cause scatenanti, il bruciore piano piano ricomincia. Prima solo un lieve fastidio vescicale post-minzione, accentuato da determinati alimenti (alcol, pomodoro, yogurt). In tutto ciò però non ho stimolo di fare pipì. Faccio un tampone vaginale, un'altra urinocoltura, e pure il pap-test: niente. Non evidenziano nessun problema se non carenza di lattobacilli in vagina (probabilmente causata dai due antibiotici presi in precedenza). Assumo fermenti lattici per bocca per 2 settimane ma non cambia nulla in contemporanea al D-mannosio puro, anche quello zero effetti (infatti ho letto che è efficace solo su cistiti batteriche), inserisco su consiglio della gine 1 ovulo di fermenti lattici vaginali (Bactocin), che in realtà sembra persino accentuare i sintomi (o forse perché ormai ho il terrore che qualunque cosa metto in vagina mi bruci di più quindi non chiudevo occhio dalla paura). Col nuovo ciclo (fine marzo) il bruciore torna infernale finché le mestruazioni non passano (è come se ogni goccia di sangue scenda a contatto con le mucose mi bruci). (Ah, avendo la coppetta mestruale già di mio, ho ripreso a usarla così almeno non irrito la vulva con gli assorbenti).
Passato il ciclo il bruciore si è attenuato molto per una settimana. Ad oggi (ovulazione circa) sembra tornare a peggiorare. L'oki task è stato completamente inefficace. L'unica altra "patologia" di cui soffro da qualche anno con fasi alterne è la sindrome colon irritabile, che mi porta spesso un senso di gonfiore al ventre, ma vado comunque di corpo senza problemi.
Ho provato a chiamare il Dott. Pesce ma la segretaria ha detto che le prenotazioni per le prime visite sono chiuse fino a fine aprile, e poi quando riuscirò a prenotare chissà per quando mi darà appuntamento! :(
Nel mentre mi sono fatta vedere da una terza ginecologa, che ha effettivamente notato un arrossamento (dermatite) dell'area vulvare, tra le labbra e l'uretra, e mi ha dato da mettere una volta al giorno la pomata Propast. Da quando la metto l'arrossamento in effetti è molto migliorato (il colore è di nuovo roseo e non rosso), ma a livello di sintomi nulla è cambiato. Bruciore, bruciore, bruciore.
Ah, ultima cosa: da una decina di giorni se non di più assumo 1 bustina di Pelvilen Dual Act al giorno, datami dalla ginecologa di prima che mi ha fatto capire che se nemmeno questo funziona non sapeva proprio più che dirmi. (Non ho notato differenze da quando la prendo...)
Scusate il papiro, ma ho tentato di essere il più precisa possibile per far capire tutto!
Vi prego, aiutatemi perché sono sconfortata, penso al bruciore il 90% delle mie giornate, voglio tornare a stare bene!
Un saluto e un in bocca al lupo a tutte!!!