Ciao ragazze
In questo periodo ci sono stati un po' di cambiamenti nel percorso che sto seguendo e ci tenevo a rendervi partecipi!
Anzitutto da circa un mese ho smesso di prendere la pillola (dopo ben 8 anni), sicuramente la secchezza che avevo anche durante i rapporti é diminuita, ma dall'eco le ovaie sono di nuovo superpolicistiche e ovviamente il ciclo non arriva
Vediamo quindi come riesce ad assestarsi la situazione. Devo anche assumere la Berberina per 6 mesi (studi recenti dimostrano che sia fenomenale nel trattamento dell'ovaio policistico), ma su questo fronte già non sono molto tranquilla!
Andando avanti con la storia, a settembre mi sono rivolta alla fisioterapista Daria Vescio (una delle consigliate) e il suo approccio mi è piaciuto tantissimo: stiamo cercando di risolvere il problema del bruciore alla minzione su più fronti. Inizialmente abbiamo tentato con l'assunzione del Dmannosio, poiché secondo Daria l'E. Coli talvolta si annida a livello uretrale anche se non risulta dall'urinocoltura; mi sembrava anche che il sintomo si fosse attenuato, ma in realtà credo che fosse dovuto al fatto che quando bevo tanto il bruciore non si fa sentire, infatti se bevo di meno non si fa problemi a tornare! Quindi alla fine ho smesso di prenderlo anche perché mi causava un gonfiore addominale terribile.
La situazione a livello muscolare è buona, per questo secondo lei potrei provare a riprendere la TENS, lei concorda con Galizia che questo approccio non vada assulutamente bene quando i muscoli sono tesi perché si rischia di fare peggio, ma nel mio caso sarebbe un aiuto fondamentale per togliere gli ultimi strascichi di vulvodinia. Quindi ho pensato: perché no, tanto ho già la sonda a casa!
La settimana scorsa sono stata da una nuova ginecologa con cui collabora la fisioterapista, è esperta in vulvodinia, ma non è tra i consigliati. Mi è piaciuta molto, ma forse tutte queste campane che ho sentito mi hanno mandato un po' in confusione, forse perché sto un po' perdendo fiducia nella terapia che ho sempre fatto, e che adesso non sembra più dare i suoi frutti.
La ginecologa sostiene che il bruciore alla minzione sia di origine neuropatica (lo swab test infatti era positivo solo in periuretrale) e che probabilmente il calore mi permette di urinare senza problemi perché funge da analgesico in un certo senso, quindi insomma esclude che la natura del problema sia muscolare.
Mi ha consigliato quindi di eseguire delle applicazioni locali del laroxyl in gocce veicolato da una crema, poi se nel giro di un mese non ho migliramenti, mi consiglia di passare al Lyrica, che potrebbe aiutarmi definitivamente, visto che assumo il Laroxyl da oltre 3 anni e mezzo.
Io non so perché, ma anziché essere entusiasta di questi approcci che mi hanno proposto, sono un po' abbattuta.
Ho sempre l'impressione che nessuno riuscirà mai a capire l'origine di questo bruciore alla minzione (che mi porto dietro da 5 anni) e sono un po' stanca di fidarmi e affidarmi a tutti questi medici che mi promettono sempre che passerà.
Lo so che l'andamento della nostra malattia non é semplice e che ognuna di noi risponde con i suoi tempi e in modo diverso, ma oggi sono proprio piena
Nel finesettimana ho avuto anche un rapporto bellissimo, senza nessun bruciore o dolori e...il giorno successivo andavo a fuoco, bruciore ovunque
Scusate lo sfogo ragazze, cerco sempre di essere propositiva, ma in questo periodo è dura!
Comunque ci tengo a sapere cosa ne pensate e voglio specificare che nel caso in cui decida di seguire la terapia di questa nuova ginecologa, prima sentirei anche il parere di Galizia!
Un abbraccio