Cristalli
Inviato: gio mag 24, 2012 9:32 pm
In caso di sospetta renella o sospetti calcoli consiglio di effettuare un esame urine con analisi del sedimento, in particolar modo i cristalli. In base alla composizione di questi cristalli è possibile risalire alla causa e quindi alla corretta terapia preventiva della formazione di calcoli.
Riporto dal mio libro:
"cristalli. Sono agglomerati di sali che si uniscono formando il cosiddetto cristallo. Si possono formare per scarsa idratazione, per diminuzione dei componenti urinari che inibiscono la cristallizzazione, per aumentata secrezione di questi sali. Se i cristalli sono tanti, grossi o con forte tendenza ad aggregarsi possono unirsi e dare origine alla formazione di calcoli o renella.
I cristalli possono essere: di ossalato di calcio, di fosfato di calcio, di carbonato di calcio, di acido urico, di urati.
Il fosfato di calcio deriva dal metabolismo dei carboidrati, degli zuccheri e degli amidi e la sua presenza nelle urine è normale se non supera gli 0,5ml. La sua presenza massiccia può essere dovuta a difficoltà nella digestione di carboidrati e amidi o ad una eccessiva introduzione di essi con la dieta.
L'acido urico deriva dal metabolismo delle proteine e deve essere assente nelle urine. Se presente indica difficoltà digestive di proteine o eccessiva introduzione.
L'ossalato di calcio deriva dal metabolismo dei grassi ed anch'esso deve risultare assente. Se presente indica difficoltà a digerire i grassi o alimentazione che contiene troppi ossalati (pomodori, spinaci, vitamina C, mele, …), morbo di Crohn, nefropatia cronica.
Il fosfato ammonio-magnesiaco indica la presenza di un'infezione da batteri ureasi positivi. Il proteus e lo pseudomonas formano calcoli di struvite (fosfati di ammonio e magnesio)
I cristalli che rilevano stati patologici sono quelli di cistina (indice di possibile patologia renale), di leucina e tirosina (indici di grave patologia del fegato o avvelenamento da fosforo), di colesterolo (indice di elevata presenza nel sangue, di danno linfatico o di danno renale). In caso di assunzione di sulfamidici è possibile la formazione di cristalli di sulfadiazina.
Temperatura e ph influenzano la formazione di questi cristalli. Un ph acido favorisce la formazione di cristalli di urati amorfi (di calcio, magnesio, sodio e potassio), acido urico, ossalato di calcio, cistina, leucina, tirosina, colesterolo, bilirubina, xantina. Il ph basico favorisce quelli di fosfati amorfi, fosfati ammonio-magnesiaco, carbonato di calcio, fosfato di calcio, urato acido di ammonio, solfato di calcio.
Tra gli alcalinizzanti utili a prevenire la cristallizzazione vi sono il classico bicarbonato di sodio o i classici alcalinizzanti venduti in farmacia. Molto utile anche il magnesio citrato (magnesio ditta) che consente una citraturia più elevata. La scarsa presenza di citrati nelle urine rischia di formare calcoli, infatti il citrato inibisce l'aggregazione di cristalli che, crescendo sempre di più, formano poi calcoli. I citrati aumentano in ambiente alcalino e diminuiscono in ambiente acido. Una dieta ricca di proteine aumenta l'acidità urinaria. Quindi sarà necessario ridurre (non eliminare) le proteine, assumere alcalinizzanti 3 volte al giorno (consigliati appunto quelli citrati) e bere moltissimo. Queste 3 regole consentono di diminuire i principali componenti dei calcoli (calcio, ossalati e acido urico) e di aumentare i citrati urinari.
Riporto dal mio libro:
"cristalli. Sono agglomerati di sali che si uniscono formando il cosiddetto cristallo. Si possono formare per scarsa idratazione, per diminuzione dei componenti urinari che inibiscono la cristallizzazione, per aumentata secrezione di questi sali. Se i cristalli sono tanti, grossi o con forte tendenza ad aggregarsi possono unirsi e dare origine alla formazione di calcoli o renella.
I cristalli possono essere: di ossalato di calcio, di fosfato di calcio, di carbonato di calcio, di acido urico, di urati.
Il fosfato di calcio deriva dal metabolismo dei carboidrati, degli zuccheri e degli amidi e la sua presenza nelle urine è normale se non supera gli 0,5ml. La sua presenza massiccia può essere dovuta a difficoltà nella digestione di carboidrati e amidi o ad una eccessiva introduzione di essi con la dieta.
L'acido urico deriva dal metabolismo delle proteine e deve essere assente nelle urine. Se presente indica difficoltà digestive di proteine o eccessiva introduzione.
L'ossalato di calcio deriva dal metabolismo dei grassi ed anch'esso deve risultare assente. Se presente indica difficoltà a digerire i grassi o alimentazione che contiene troppi ossalati (pomodori, spinaci, vitamina C, mele, …), morbo di Crohn, nefropatia cronica.
Il fosfato ammonio-magnesiaco indica la presenza di un'infezione da batteri ureasi positivi. Il proteus e lo pseudomonas formano calcoli di struvite (fosfati di ammonio e magnesio)
I cristalli che rilevano stati patologici sono quelli di cistina (indice di possibile patologia renale), di leucina e tirosina (indici di grave patologia del fegato o avvelenamento da fosforo), di colesterolo (indice di elevata presenza nel sangue, di danno linfatico o di danno renale). In caso di assunzione di sulfamidici è possibile la formazione di cristalli di sulfadiazina.
Temperatura e ph influenzano la formazione di questi cristalli. Un ph acido favorisce la formazione di cristalli di urati amorfi (di calcio, magnesio, sodio e potassio), acido urico, ossalato di calcio, cistina, leucina, tirosina, colesterolo, bilirubina, xantina. Il ph basico favorisce quelli di fosfati amorfi, fosfati ammonio-magnesiaco, carbonato di calcio, fosfato di calcio, urato acido di ammonio, solfato di calcio.
Tra gli alcalinizzanti utili a prevenire la cristallizzazione vi sono il classico bicarbonato di sodio o i classici alcalinizzanti venduti in farmacia. Molto utile anche il magnesio citrato (magnesio ditta) che consente una citraturia più elevata. La scarsa presenza di citrati nelle urine rischia di formare calcoli, infatti il citrato inibisce l'aggregazione di cristalli che, crescendo sempre di più, formano poi calcoli. I citrati aumentano in ambiente alcalino e diminuiscono in ambiente acido. Una dieta ricca di proteine aumenta l'acidità urinaria. Quindi sarà necessario ridurre (non eliminare) le proteine, assumere alcalinizzanti 3 volte al giorno (consigliati appunto quelli citrati) e bere moltissimo. Queste 3 regole consentono di diminuire i principali componenti dei calcoli (calcio, ossalati e acido urico) e di aumentare i citrati urinari.