da hutaosa » dom nov 08, 2009 11:52 am
La mia malattia, nella sua forma "conclamata", si presenta due anni fa, con forti bruciori, prurito e dolore in tutta l'area vulvare; in realtà però, già da quattro soffrivo di dolore pelvico cronico, al quale nessun medico aveva saputo dare una spiegazione, dato che i vari esami cui mi ero sottoposta risultavano negativi. Penso ad una banale infezione, senza collegarla affatto ai dolori con i quali convivevo ormai da anni. Nel frattempo avevo
fatto anche il pap test al consultorio e risultava negativo pure questo. Comincia allora il mio pellegrinaggio da un ginecologo all'altro. Faccio anche i tamponi, dai quali risultano cocchi gram negativi e mi sottopongo a mille cure a base di ovuli, lavande e creme locali, ma senza alcun risultato. Il bruciore ed il dolore, a questo punto, si estendono anche alla zona anale, così eseguo una rettoscopia che evidenzia delle emorroidi interne infiammate e una ragade della commissura anale posteriore. Il gastroenterologo mi presrive l'Antrolin, ma non ha alcun
effetto su di me. Approdo all'ennesimo ginecologo, che nella mia città ha fama di essere un luminare, noto in tutta Italia perché considerato il padre della colposcopia, e invece mi combina solo un sacco di danni! Effettua di nuovo il pap test e fa un prelievo bioptico al collo dell'utero, dicendo che probabilmente ho un'infezione da hpv. Aspetto l'esito della biopsia dalla quale risultano lamine di epitelio con alterazioni citopatiche da hpv (ma il mio pap test continua ad essere negativo, né c'è classificazione della lesione) e il dottore mi dice che la "lesione" va trattata con la vaporizzazione laser, e così procediamo. Dopo quella seduta vengo sottoposta ad altre due sedute di laserterapia per vaporizzare quelli che lui definiva "condilomi", in sede vulvare la prima, e all'introito vaginale la seconda. A quel punto, per scrupolo, vado a Bologna, dalla ginecologa di una mia amica esperta di hpv, per sentire un altro parere. Lei dice che non ho assolutamente più nulla (mentre il mio asseriva che ne avevo degli altri ai genitali esterni), se non delle micropapille fisiologiche. Nel frattempo, navigando in internet, avevo scoperto l'esistenza di una malattia chiamata "vestibolite", i cui sintomi corrispondevano proprio ai miei e decido di prendere appuntamento con una ginecologa di Roma che se ne occupa, per avere una diangnosi, che sarà poi confermata. Chiedo così a questa ginecologa di consigliarmi qualche bravo colposcopista di Roma per sentire un terzo parere in merito alla quetione hpv. Mi faccio visitare da un'altra ginecologa, che non ha bisogno nemmeno di vedermi per spiegarmi che cosa in realtà mi sia successo negli ultimi due anni. Le mostro tutti i pap test che il mio ginecologo mi aveva fatto e l'esito delle varie biopsie. Ma a lei basta anche solo leggere il nome di questo dottore: mi dice che lo conosce bene e che conosce la sua scuola di pensiero e mi spiega che sono stata trattata col laser, quando io, in realtà, ero solo una portatrice sana del virus; il pap test era negativo, segnalava solo che ero entrata in contatto col virus, ma non avevo sviluppato nessuna lesione; col tempo si sarebbe normalizzato da solo. Quelle che mi erano state bruciate esternamente, inoltre, erano micropapille del tutto fisiologiche. I sintomi che riferisco al momento sono gli stessi che avevo anche prima di sottopormi al laser, ma certo, anche se non in modo drastico, mi sento un po' peggiorata.
Sono iscritta da tempo al forum svv004, dove ho conosciuto Elena, nei cui post leggevo sempre le lodi che tesseva del Dott. Pesce, così la contatto privatamente per chiederle delle informazioni a riguardo. Lei è sempre dolcissima e tanto disponibile con me, mi parla del Dottore e della sua terapia e mi indirizza al forum di Rosanna, dicendo che lì avrò modo sicuramente di trovare molte informazioni sul Dottore e molte testimonianze di pazienti in cura da lui. Ed eccomi qua!
Al fatto che ho perso due anni della mia vita dietro ad un problema di salute che invece non avevo, con tutto quello che ha comportato per me a livello psicologico la convinzione di avere un'infezione da hpv, evito di pensare, per non rischiare di diventare matta!
Quello che mi preoccupa è che ora sono praticamente punto a capo, devo ricominciare tutto dall'inizio, per risolvere il reale problema di salute che ho, e mi sento stanca... insomma, a questo punto avrei voluto un po' di tranquillità, invece di continuare a svegliarmi la mattina col pensiero di essere malata e di dovermi curare. Però, come si dice, "Chi la dura la vince!" e allora... speriamo di vincere!
Pensavo di aspettare l'esito della visita del Dott. Pesce, che ho il prossimo 23 novembre a Roma, prima di scrivere la mia storia, forse un po' per scaramanzia, ma stamattina avevo voglia di scrivere, e poi ho deciso che oramai basta... la mia dose di sfiga l'ho già avuta! Da qui in poi, voglio solo risalire.
Manu.