Storia di Dany....fibromialgia e vestibolodinia.
Inviato: lun feb 05, 2018 12:19 am
Carissime ragazze, ecco qui anche la mia storia. Vi scrivo usando il cellulare e senza gli occhiali perciò già mi scuso per gli errori che inevitabilmente salteranno fuori dunque, anche io vi seguo da diversi mesi, forse da prima che anche la mia vita si complicasse ulteriormente con questa vestibolodinia che mi ha messo e mi sta mettendo molto in crisi. Già la fibromialgia, diagnosticatami quando avevo 23 anni ( ora ne ho 36), mi ha portato ad avere moltissimi fastidi (.per fortuna ad ora non invalidanti), ma i disturbi di cui soffro pesantemente dalla fine dell' agosto scorso, mi hanno davvero buttato giù.
Allora, ho iniziato a soffrire di episodi di cistite post coitale praticamente dall' inizio della mia vita sessuale che ho condiviso da sempre solo con mio marito. Stiamo insieme da 18 anni ormai. A differenza di molte di voi, in realtà non ho avuto moltissimi episodi che abbiano richiesto l' uso di antibiotici ( forse 5 volte in tutti questi anni e sempre e solo monuril. A parte in occasione degli ultimi due episodi, una sola bustina risolveva il problema senza alcuno strascico). Le mie cistiti più frequenti si autorisolvevano in 2 giorni semplicendo bevendo di più e facendo bagni caldi. Tutto iniziava con forti bruciori vaginali che poi migravano in vescica con i classici sintomi da cistite. Vi dirò che a volte ho avuto sintomi più forti in cistite autorisolte ( cistiti meccaniche) che in quelle batteriche. Anni fa parla del problema con il mio primo ginecologo che mi consiglio di usare lubrificanti, fermenti e cranberry. Cosa che in parte feci. In effetti, per anni, per diversi motivi, ho affrontato i rapporti con un pò di tensione e spesso provavo fastidio iniziale alla penetrazione e dolore in alcune posizioni che si irradiava fino alle ovaie ( o almeno questa è la sensazione che avevo). Veniamo ai fatti recenti. Prima dell' ultimo episodio di cistite avvenuto a metà agosto circa con le solite modalità e trattato con monuril senza fare prima esame colturale, ho vissuto un anno e tre mesi di rapporti intensi con mio marito con il quale ho avuto fortissime tensioni per motivi economici ( la mia decisione di acquistare una casa più grande ci ha mandati in crisi rinvigorendo paradossalmente la nostra vita intima). Ma appunto rapporti molto frequenti e senza più cistiti. Ho fin pensato che forse proprio la frequenza dei rapporti stessi e il fatto di aver inserito una iud, mi avessero guarita. Ecco Che, come dicevo, arriva l' episodio di agosto dal quale non mi sono ripresa. Credo fosse causata dal proteus sebbene non abbia fatto purtroppo l' esame culturale. I sintomi e l' odore sgradevole delle urine mi hanno fatto pensare si trattasse dello stesso germe dell' anno prima. Ho iniziato a bere tantissimo e a prendere pastiglie di uva ucraina e cranberry. I sintomi miglioravano, ma non passavano ( specie il bruciore fastidio intimo). Si avvicina il weekend e decido di prendere il monuril che tenevo in casa come ultima spiaggia da più di un anno appunto. Lo prendo e mi aiuta parecchio, ma rimane una sorta di strascico per giorni. Intanto prendo acidif perché tanto le mie urine sono sempre vasche, è normogyn perché avverto bruciore e prurito intimo pur senza perdite. Non sto malissimo, ma neanche bene dopo due o tre giorni ho un rapporto. Non peggiora la cosa, poi riprendo la scuola ( insegno) e per tre o quattro giorni vado in bici. La scuola non dista molto. A due settimane dal monuril i sintomi di bruciore, sensazione di " sconforto vescicale " e fastidi intimi aumentano sensibilmente. Non ho urgenza o frequenza, ma alcuni piccoli fastidi uretrali e bruciore generalizzato che non mi abbandona. Mi agito, penso alla CI e non riesco a dormire di notte. Mi tornano formicolio e sudori notturni per l' ansia che peggiorano il tutto. Mi rivolgo alla mia gine che ritiene io stia somatizzando e mi invia da una urologia di Pavia ( privatamente) che mi diagnostica solo un tono aumentato del pavimento pelvico e uno svuotamento regolare della vescica. Mi dice di fare i tamponi ed eventualmente cistoscopia ( che io temo come nkn mai). Mi dà pelvilen dual act per 2 mesi . Intanto vado dal dott. Gorla, reumatologo di Brescia che mi visita e anche lui dice che non sembra una vulvodinia franca e che forse molto dipende dall' ansia e dalla fibro. Mi dà rivotril 4 gocce. Inizio a dormire nuovamente e i sintomi si affievoliscono un pò. Nel frattempo eseguo urocoltura, esame completo urine ed eco addome e vescica con esiti tutti negativi. Anche i tamponi ( solo vaginali perche temo quelli uretrali per l' invasivita)sono ok. Ho anche kattobacilli presenti. A gennaio vado finalmente dal prof. PESCE ( avevo prenotato a settembre). Mi diagnostica vestibolodinia moderata, con ipertono del pavimento pelvico e mi dice di arrivare a 8 gc di rivotril e fino ad 8 di laroxyl. In quei giorni, sarà stato l' effetto benefico del dott fish, ancor prima di incontrarlo, ma credetemi, stavo meglio e, pur avendo parlato con lui per più di un' ora, credo di non aver messo in evidenza ma solo accennato ai disturbi urologici riportando la sua attenzione più che altro sui bruciori, pruriti e spilli vari che in effetti ci sono, ma che spesso peggiorano dopo la minzione. Così nel referto lui ha scritto, è io l' ho visto solo dopo, non disturbi al riempimento e svuotamento. Ora, so che la vestibolodinia porta anche fastidi urologici e io gli avevo accennato a bruciore forse anche uretrale ( le zone sono così attigue) però mi spiace non avergli forse spiegato bene tutto. Ad ogni modo le terapie sono sempre un pò le stesse. Prendo etinerv da un pò, grazie a voi, magnesio, b2 e folico ( anche perché sono vegana da tre mesi) e qualche ciclo di ialuril soft gel giusto per sfiammare e risanare. Inizierò anche con il d mannosio puro tra poco. Sto un pò meglio, ma da Agosto non c' è stato un solo giorno di vera normalità e questo mi butta molto giú. Però vado avanti anche grazie a voi. Ho scritto un papiro e sono super cotta e sempre senza occhiali che non trovo più. Se non vi ho annoiate troppo, risponderò alle domande previste nel prossimo post....ringrazio tutte le ragazze che mi leggeranno e Rosanna per il suo impegno importantissimo. Notte per ora
Allora, ho iniziato a soffrire di episodi di cistite post coitale praticamente dall' inizio della mia vita sessuale che ho condiviso da sempre solo con mio marito. Stiamo insieme da 18 anni ormai. A differenza di molte di voi, in realtà non ho avuto moltissimi episodi che abbiano richiesto l' uso di antibiotici ( forse 5 volte in tutti questi anni e sempre e solo monuril. A parte in occasione degli ultimi due episodi, una sola bustina risolveva il problema senza alcuno strascico). Le mie cistiti più frequenti si autorisolvevano in 2 giorni semplicendo bevendo di più e facendo bagni caldi. Tutto iniziava con forti bruciori vaginali che poi migravano in vescica con i classici sintomi da cistite. Vi dirò che a volte ho avuto sintomi più forti in cistite autorisolte ( cistiti meccaniche) che in quelle batteriche. Anni fa parla del problema con il mio primo ginecologo che mi consiglio di usare lubrificanti, fermenti e cranberry. Cosa che in parte feci. In effetti, per anni, per diversi motivi, ho affrontato i rapporti con un pò di tensione e spesso provavo fastidio iniziale alla penetrazione e dolore in alcune posizioni che si irradiava fino alle ovaie ( o almeno questa è la sensazione che avevo). Veniamo ai fatti recenti. Prima dell' ultimo episodio di cistite avvenuto a metà agosto circa con le solite modalità e trattato con monuril senza fare prima esame colturale, ho vissuto un anno e tre mesi di rapporti intensi con mio marito con il quale ho avuto fortissime tensioni per motivi economici ( la mia decisione di acquistare una casa più grande ci ha mandati in crisi rinvigorendo paradossalmente la nostra vita intima). Ma appunto rapporti molto frequenti e senza più cistiti. Ho fin pensato che forse proprio la frequenza dei rapporti stessi e il fatto di aver inserito una iud, mi avessero guarita. Ecco Che, come dicevo, arriva l' episodio di agosto dal quale non mi sono ripresa. Credo fosse causata dal proteus sebbene non abbia fatto purtroppo l' esame culturale. I sintomi e l' odore sgradevole delle urine mi hanno fatto pensare si trattasse dello stesso germe dell' anno prima. Ho iniziato a bere tantissimo e a prendere pastiglie di uva ucraina e cranberry. I sintomi miglioravano, ma non passavano ( specie il bruciore fastidio intimo). Si avvicina il weekend e decido di prendere il monuril che tenevo in casa come ultima spiaggia da più di un anno appunto. Lo prendo e mi aiuta parecchio, ma rimane una sorta di strascico per giorni. Intanto prendo acidif perché tanto le mie urine sono sempre vasche, è normogyn perché avverto bruciore e prurito intimo pur senza perdite. Non sto malissimo, ma neanche bene dopo due o tre giorni ho un rapporto. Non peggiora la cosa, poi riprendo la scuola ( insegno) e per tre o quattro giorni vado in bici. La scuola non dista molto. A due settimane dal monuril i sintomi di bruciore, sensazione di " sconforto vescicale " e fastidi intimi aumentano sensibilmente. Non ho urgenza o frequenza, ma alcuni piccoli fastidi uretrali e bruciore generalizzato che non mi abbandona. Mi agito, penso alla CI e non riesco a dormire di notte. Mi tornano formicolio e sudori notturni per l' ansia che peggiorano il tutto. Mi rivolgo alla mia gine che ritiene io stia somatizzando e mi invia da una urologia di Pavia ( privatamente) che mi diagnostica solo un tono aumentato del pavimento pelvico e uno svuotamento regolare della vescica. Mi dice di fare i tamponi ed eventualmente cistoscopia ( che io temo come nkn mai). Mi dà pelvilen dual act per 2 mesi . Intanto vado dal dott. Gorla, reumatologo di Brescia che mi visita e anche lui dice che non sembra una vulvodinia franca e che forse molto dipende dall' ansia e dalla fibro. Mi dà rivotril 4 gocce. Inizio a dormire nuovamente e i sintomi si affievoliscono un pò. Nel frattempo eseguo urocoltura, esame completo urine ed eco addome e vescica con esiti tutti negativi. Anche i tamponi ( solo vaginali perche temo quelli uretrali per l' invasivita)sono ok. Ho anche kattobacilli presenti. A gennaio vado finalmente dal prof. PESCE ( avevo prenotato a settembre). Mi diagnostica vestibolodinia moderata, con ipertono del pavimento pelvico e mi dice di arrivare a 8 gc di rivotril e fino ad 8 di laroxyl. In quei giorni, sarà stato l' effetto benefico del dott fish, ancor prima di incontrarlo, ma credetemi, stavo meglio e, pur avendo parlato con lui per più di un' ora, credo di non aver messo in evidenza ma solo accennato ai disturbi urologici riportando la sua attenzione più che altro sui bruciori, pruriti e spilli vari che in effetti ci sono, ma che spesso peggiorano dopo la minzione. Così nel referto lui ha scritto, è io l' ho visto solo dopo, non disturbi al riempimento e svuotamento. Ora, so che la vestibolodinia porta anche fastidi urologici e io gli avevo accennato a bruciore forse anche uretrale ( le zone sono così attigue) però mi spiace non avergli forse spiegato bene tutto. Ad ogni modo le terapie sono sempre un pò le stesse. Prendo etinerv da un pò, grazie a voi, magnesio, b2 e folico ( anche perché sono vegana da tre mesi) e qualche ciclo di ialuril soft gel giusto per sfiammare e risanare. Inizierò anche con il d mannosio puro tra poco. Sto un pò meglio, ma da Agosto non c' è stato un solo giorno di vera normalità e questo mi butta molto giú. Però vado avanti anche grazie a voi. Ho scritto un papiro e sono super cotta e sempre senza occhiali che non trovo più. Se non vi ho annoiate troppo, risponderò alle domande previste nel prossimo post....ringrazio tutte le ragazze che mi leggeranno e Rosanna per il suo impegno importantissimo. Notte per ora