da giuliasol » mer ago 12, 2015 4:42 pm
Ciao a tutte,
Sono Giulia, lavoro da 4 anni in Inghilterra all'Univerisita' come ricercatrice. Vi scrivo la mia storia perche' condividere con voi penso mi possa aiutare per un confronto e un supporto.
Ad Agosto 2014 comincia il mio piccolo calvario contro la cistite -che non avevo mai avuto fino ad allora. Alla fine del ciclo ho avuto un rapporto sessuale e mi sono accorta di avere delle perdite vaginali molto abbondanti e strane rispetto alla mia norma e dopo 24 ore e' arrivata la mitica bestiaccia. Vado dal mio medico di base che mi prescrive un trattamento antibiotico di 3 giorni e Canesten per una settimana. Informo la mia ginecologa in Italia (che cosa farei senza di lei?) che mi dice che sarebbe meglio fare una settimana anziche' 3 giorni, ma qui in Inghilterra gli antibiotici li contano uno ad uno e non posso prolungare. Bevo molto, tutto passa, faccio esame urine che risulta negativo, tamponi vaginali tutti negativi, ok la vita procede.
Dopo 3 mesi ho un altro episodio e questa volta mi trovo (disgraziatamente) in Danimarca per lavoro per 3 mesi. Vado all'ospedale (dove all'inizio non volevano ammettermi perche' per andare in pronto soccorso in Danimarca bisogna seguire una procedura telefonica di prenotazione allucinante con liste d'attesa incredibili), mi danno un altro antibiotico e mi dicono di prendere delle bacche di cranberry come co-adiuvante. Ovviamente c'e' anche un'infezione vaginale e quindi altro giro di Canesten. Finisco il trattamento antibiotico ma i sintomi della cistite ci sono ancora, ritorno in ospedale dove chiedo di fare un urocultura come esame piu' dettagliato del semplice stick urine e il medico oltre a dirmi che non mi fa fare l'urocultura perche' non sono danese e perche' sono donna e questi problemi sono molto comuni tra di noi (lascio a voi i commenti sulla cultura progressista danese) mi dice che mi cambia antibiotico e che se voglio l'urocultura posso andare in una clinica a pagamento. Gli chiedo se puo' controllare che non sia causa dell'infezione vaginale. La sua risposta e' : continua con il Canesten. Che fare da sola in Danimarca e stando male? Chiamo la mia ginecologa in Italia, mi dice di prendere intanto l'antibiotico e che pero' devo fare degli accertamenti aggiuntivi. Mi informo per fare le analisi in Danimarca: costa tantissimo e ci sono liste di attese infinite. Avviso il mio boss danese e vado in Italia per una settimana. Faccio le analisi urologiche, tutte negative e mi dicono che e' ancora presente l'infiammazione. Mi viene prescritto acido ialuronico e pelvilen per 3 mesi. Nel frattempo scopro il vostro sito e leggo del d-mannosio e inizio ad assumerlo, visto che a volte le analisi posso dare dei negativi e in ogni caso aiuta nella ricostruzione dell'epitelio vescicale. Le analisi ginecologiche putroppo non le riesco a fare perche' ho il ciclo con una settimana di anticipo. Torno in Danimarca. Continuo a stare male: ho urgenza minzionale, crampi al basso ventre e con tutte le volte che vado in bagno mi si infiamma anche il clitoride. Vado di nuovo in ospedale in Danimarca, questa volta perche' ho anche disturbi ginecologici (dolori e bruciori). Il medico danese, senza visitarmi (neanche lo speculum o un tamponcino), mi prescrive dell'antibiotico via orale per un'infezione da candida e dice di continuare con il Canesten. Contatto il mio medico di base di Londra che mi dice che bisogna fare il referal per una visita specialistica in ospedale e che bisogna vedere la lista d'attesa. Telefono di nuovo alla mia ginecologa in Italia che mi da pronta disponibilita' e decido questa volta di voler andare a fondo e prendermi un periodo lungo di malattia. Chiedo di anticipare la chiusura del progetto Londra-Danimarca che stavo facendo e torno a Verona -citta' di cui sono originaria e dove ho dei riferimenti medici stabili- faccio le analisi ginecologiche e di nuovo l'urocoltura. Gli esami urologici sono negativi mentre sembrache l'infezione vaginale derivi dallo streptococcus agalatie. Mi viene antibiotico via bocca, ovuli vaginali e poi di reintegrare con fermenti lattici vaginali e saginil ovuli per mastociti e iper-reattivita' della mucosa. Mi viene anche dato del laroxyl con un dosaggio molto basso per i dolori al basso ventre e toviaz per riportare ad un'attivita' normale la mia vescica. Tutto questo si sviluppa tra Novembre e Dicembre e in allegato potete trovare la mia storia medica con tutte le precisazioni di antibiotici presi e la loro posologia.
Nel frattempo il ragazzo con cui stavo decide di mettere in dubbio la nostra storia perche' il giocattolino sessuale si e' rotto da troppo tempo. Ovviamente rimango senza parole e in questo caso i fatti sono piu eloquenti, ma una persona cosi' meglio perderla per strada. Comicio a stare meglio e ritornare alla mia vita normale. Finite le vacanze di Natale ritorno a Londra e inizio di nuovo la mia routine. Finisco il ciclo di farmaci e a gennaio smetto di prendere il d-mannosio. Conosco anche un altro ragazzo e inizio a frequentarmi con lui.
A inizio marzo 2015 ho nuovamente un episodio di cistite, sempre a cavallo del ciclo e sempre pre-annunciato da perdite vaginali sospette. Non posso tornare in Italia e vado dal mio medico inglese. Visto che l'infezione c'e' (stick urine) mi viene prescritto un antibiotico con trattamento intensivo e poi un mese di profilassi. Vado anche a farmi fare una visita ginecologica specialistica e anche se i tamponi e le analisi al microscopio non rilevano alcuna infezione, la dottoressa mi prescrive comunque un trattamento anti-candida. A seguito di questo episodio inizio di nuovo a prendere il d-mannosio come co-adiuvante agli antibiotici. Vado anche da una nutrizionista per seguire una dieta di supporto, perche' il mio fisico comincia ed essere un devastato da queste ricadute e cicli di antibiotici, nonostante sia molto sportiva e abbia sempre cercato di mangiare bene. Il ragazzo con cui mi stavo frequentando non scappa, anzi, e' anche di supporto e comprensivo.
Mi passa l'infezione ma l'infiammazione probabilmente no e quando mi ritorna il ciclo il mese dopo ho problemi di incontinenza urinaria -a volte anche imbarazzanti, visto che mi sono fatta pipi' addosso mentre facevo lezione ai miei studenti. Il mio medico inglese mi prescrive di nuovo il Toviaz, ma ho una reazione allergica e devo sospenderlo. Nel frattempo prenota una visita urologica specialistica (la prima data possibile e' giugno). Cosi dall'Italia mi mandano l'acido ialuronico e il pelvilen da prendere per altri due mesi. Nel frattempo vado avanti con vari trattamenti di fermenti vaginali e lattobacilli, perche' ovviamente anche la mia flora vaginale non ne puo' piu' di antibiotici e cistiti. Da marzo non smetto piu' di prendere il mannosio (500mg la sera prima diandare a dormire) e al seguente follow-up in aprile il medico inglese riscontra negativi sia tampone vaginale che urocultura.
A maggio torno in Italia per il mio compleanno e vado a fare una visita ginecologica in ospedale, visto anche che avevo avuto alcuni disturbi di recente. Mi vengono dati gli ovuli vaginali ab300 e tiagin, mi sento miracolata, perche' tolgono qualsiasi disturbo. Continuo con d-mannosio e fermenti vaginali.
A giugno vado alla visita urologica specialistica. Racconto la mia storia e mi viene prenotata una cistoscopia flessibile per agosto. Io vado avanti con la mia dieta, riduco in parte gli integratori e continuo invece con il d-mannosio. Nel complesso sto bene e da inizio marzo non ho piu' avuto ricadute. Rimango incerta se fare la cistoscopia fino all'ultimo, ma poi sia il medico inglese che la mia ginecologa italiana mi consigliano di farla.
Sabato scorso sono andata a fare questa benedetta cistoscopia il cui risultato e' stato "entry easy of the scope, mild trigonitis, squamous metaplasia,bullous oedema, ureteric orifices seen, increased vascularity of the bladder walls (3/4 quadrants), no endoluminal lesions seen. Moderate trabeculations. No glomerulations, No Hunner lesions." Insomma, la vescica e' ancora infiammata e mi hanno prescritto altre 6 settimane di antibiotici: 2 di augmentin, 2 di Doxycyclina, 2 di neofuradantin. Ovviamente non sono proprio felice di fare un altro mese di antibiotici e sono ritornata alle misure anti-candida. Inoltre mi e' scesa un po' una nota negativa, perche' speravo che francamente non ci fosse nulla di sospetto nella mia vescica.
I risultati della biopsia della citoscopia saranno disponibili fra 8 settimane. Ho chiesto al medico che mi ha fatto la cistoscopia se si puo' aspettare a prendere gli antibiotici e vedere prima gli esiti dell'esame citologico, ma mi consiglia caldamente di prendere gli antibiotici subito. Gli chiedo anche se si puo' fare qualcosa per sfiammare la vescica, per esempio delle instillazioni di acido ialuronico. La sua risposta e' che certi pazienti guariscono con il placebo e che se voglio le posso fare, ma che lui si basa su evidenza scientifica e pertanto per lui io devo prendere gli antibiotici. Ovviamente ad una persona cosi' non gli vai neanche a dire che stai prendendo il mannosio, spreco di fiato.
Ho letto sul sito che il cistiquer puo' aiutare a sfiammare e aiutare a ricostruire le pareti vescicali. Voi sapete se ha qualche interazione con gli antibiotici che devo prendere?
Vi ringrazio per il vostro supporto!!!
Un caro saluto,
Giulia
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Medical History of VI and UTI.docx
- dettaglio terapie
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