eccomi qui a raccontarvi quella che, sino a poco tempo fa, sembrava essere una storia a lietissimo fine... Infatti credevo di essermi liberata della cistite per sempre e dispensavo consigli e D-Mannosio come se fossi un'illuminata.

Ricordo che ebbi la mia prima cistite a 17 anni, dopo una vacanza in campeggio. Cistite e candida, per esser precisi. Mi curarono con Monuril e Sporanox più una crema. Sembrava tutto passato e invece, dopo qualche mese, la cistite tornò. E poi tornò ancora e ancora nei mesi successivi. Mi ricordo che al terzo o quarto episodio la ginecologa mi prescrisse un chinolonico e il medico di base si oppose, perché sosteneva che ero ancora adolescente e diceva che era rischioso assumerlo. Alla fine lo presi per disperazione. Non sto a raccontarvi tutto l'iter di quegli anni, vi dico solo che la cistite condizionò molti aspetti della mia vita e, alla fine, decisi di non aver più rapporti, in quanto il fattore scatenante sembrava essere proprio quello.

Non sto a raccontarvi i problemi che questa scelta portò alla mia relazione dell'epoca, ma ero giovane e spaventata e non sapevo come altro gestire la cosa. Diciamo che la cistite mi diede tregua per tanto tempo, sino a quando nel 2009 iniziai una nuova storia con un partner che poi si rivelò ben poco comprensivo nei confronti di questo mio disturbo. Ma quella è un'altra storia... Dopo tanti anni di assenza, arrivò la candida, seguita dalla cistite. Dev'essere che gli piace parecchio viaggiare in coppia, così si fanno compagnia (maledette!). Tengo a precisare che io sono una persona attentissima all'igiene e adottavo già tutte le misure suggerite quando si soffre di cistite, ecc. Purtroppo invano. Assunsi il Monuril e feci la cura per la candida e tutto sembrò scomparire, anche se ricordo benissimo che continuavo ad avere perenne fastidio, tanto che feci anche il tampone vaginale e diverse visite dalla ginecologa, che non sapeva che dirmi. Sembrava tutto a posto. La cistite mi tornò dopo circa tre mesi e ricordo bene che quella volta svenni in bagno dopo aver fatto pipì, per il dolore. In quell'episodio assunsi il Ciproxin e la cistite passò. Mi tornò nuovamente dopo due mesi e poi si assestò su una volta ogni mese e mezzo/due. Ero disperata. Ero costretta a mancare dal lavoro, mi diedero una cura di 14 giorni con il Ciproxin, che io seguì fiduciosa per poi ripetere l'urinocoltura dopo circa 20 gg dalla fine della terapia. Indovinate un po'? Dopo due settimane di antibiotico l'e. coli era bella tranquilla, che soggiornava nella mia vescica indisturbata. Mi rivolsi ad un urologo che mi disse che l'unica soluzione era prendere mezza compressa di Ciproxin dopo ogni rapporto. Cooosa?? No, no e poi no!

.gif)
Torniamo al mio racconto. Dopo aver seguito circa due mesi di terapia con l'D-Mannosio, ripetei l'urinocoltura che finalmente risultò negativa. Non potevo crederci!


Veniamo al presente o meglio, a qualche mese fa. Dopo aver passato una giornata a fare commissioni varie e aver trattenuto la pipì tutto il pomeriggio (lo so, sono un'idiota), mi viene il mio solito attacco notturno. Seguo il mio "piano d'attacco infallibile" e funziona. Poi però, dopo circa una settimana la cistite torna e il mio piano d'attacco non sembra funzionare più, nemmeno con 7 dosi al giorno. Sento il Dott. Porru, mi dice di abbinare il bicarbonato e di scendere a tre dosi al giorno perché avevo troppi problemi gastrointestinali. Miglioro ma i sintomi non scompaiono. Continuo con l'D-Mannosio anche perché mi rendo conto che in passato devo essere stata molto fortunata ad aver risposto così bene alla terapia. Nulla, non miglioro e mi accorgo che c'è qualcosa di diverso sta volta. I dolori mi vengono non tanto quando urino, ma quando svuoto la vescica. Ho un fastidio molto accentuato all'ingresso dell'uretra, nonostante abbia provato diverse volte la manovra che consigliate. Avverto questa fastidiosissima sensazione di calore che si irradia dalla vescica sino all'uretra. Mi arrendo al Monuril che sembra abbia fatto un blando effetto per una settimana. Poi di nuovo come prima. Aspetto un mese e faccio l'urinocoltura, nel frattempo inizio a prendere D-Mannosio NAC oltre alle tre dosi di D-Mannosio giornaliere. Probiotici a gogo. Nulla. Urinocoltura negativa, con mia estrema sorpresa, visti i sintomi. Ad un certo punto mi son resa conto che l'Ausilim non solo non mi da giovamento, ma sembra i dolori si intensifichino dopo che lo assumo. Oppure sono talmente sfasata e infiammata che non ci capisco più nulla. Da Pasqua i sintomi peggiorano notevolemente e comincio ad aver disturbi anche all'intestino. Alla fine non capisco nemmeno più dove è il dolore, mi sembra in tutta la pancia, ovaie comprese. Giovedì notte vado al pronto soccorso e mi fanno una flebo di paracetamolo e le analisi del sangue, che sembrano nella norma. Mi prescrivono Uniquin (che non prendo), più eco vescicale e renale, tampone vaginale e uretrale e di nuovo urinocoltura e esame urine. La mattina seguente porto subito i campioni delle urine in laboratorio e la sera, in preda ai dolori, afferro una scatola di Ciproxin che ho a casa e lo prendo. Sì, proprio così.


Sapete darmi qualche consiglio o indicazione?

.gif)