la storia di Nelly

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la storia di Nelly

Messaggioda nelly » sab mar 28, 2015 5:35 pm

Ciao a tutte, sono Daniela ho 27 anni, leggo il forum da un paio di mesi, ma già dal 2009 avevo letto la storia di Rosanna.. Sono sincera, allora non approfondii più di tanto l’argomento, presi gli accorgimenti utili per “sopravvivere” a quegli anni infernali di ping pong cistite-candida (o presunta tale) aggravati da antibiotici e cure sbagliate (io non avevo mai preso un antibiotico in vita mia, ma siccome dovevo togliere i denti del giudizio, mi ritrovai a prenderli, 1 per dente, di volta in volta). Inoltre prendevo la pillola, per quanto fossi contraria dovevo ammettere che i dolori del ciclo andavano decisamente meglio..ma tutto ha un prezzo, e tra antibiotici e ormoni mi si scatenò un inferno, aggravato da cure sbagliate che finirono di indebolire la mia flora..e disastrare la mia vulva e vagina, che, scusate l’indelicatezza, da allora ne dovettero passare di tutti i colori, rinunciando all’unica cosa bella che ha diritto di passare da quelle parti! Creme antimicotiche, ovuli di tutti i tipi, anche“shuttle”(come ho ribattezzato quelli con l’applicatore a stantuffo che mi fa pensare a un'operazione di lancio), lavande che mi facevano un male cane..ma sopportavo perché prendevo per oro colato tutto ciò che mi dicevano i medici..e intanto peggioravo! Iniziai allora a cercare rimedi su internet e adottare quei semplici accorgimenti che ancora oggi fanno la loro buona parte (niente più jeans o vestiti stretti, solo intimo bianco di cotone, regolarizzare l’intestino..i rapporti inutile a dirlo erano impossibili in quelle condizioni) e pian piano i primi piccoli miglioramenti, finchè per altri motivi di salute mi venne detto di sospendere la pillola e finalmente la “bestia” si acquietò! Preciso che sia il tampone vaginale che le urinoculture non davano informazioni utili. Da allora non ebbi più attacchi così violenti, solo in rari casi ho dovuto riprendere l’antibiotico, in generale riesco a fronteggiare mettendo in atto quegli accorgimenti che vi ho scritto e a cui ne ho aggiunto altri (ri)leggendovi: solo acqua per l’igiene intima e detergente saugella per l’ano dopo la defecazione; quando il bruciore è insostenibile uso la crema Xerem, anche se non mi trovo benissimo perché resta unta troppo a lungo, vorrei provare lo spray, che ne dite? so che dopo i rapporti sono ad alto rischio, quindi prendo D-Mannosio: una dose subito dopo il rapporto e 3 nel giorno successivo, usando sempre come lubrificante D-Mannosio Crema. Faccio molta attenzione ad ascoltare il mio corpo, evito di avere rapporti se ho già dolore/bruciore, faccio la respirazione diaframmatica, ho imparato a rilassare il muscolo pubo coccigeo (e mi rendo conto di quanto sia terribilmente contratta!) e quando posso mi concedo un bel bagno caldo! (per il calore da applicare alla pancia sono invece un po’ frenata dai pareri del ginecologo e della gastroenterologa, secondo i quali ho uno stato infiammatorio nella pancia “cronico” e il calore potrebbe aggravarlo..bhe, questa cosa devo approfondirla, intanto una bella borsa di acqua calda alle natiche non me la toglie nessuno! e i benefici li sento eccome! anche per i dolori mestruali, che purtroppo sono tornati impossibili (valore 9 della scala del dolore) nonostante l’intervento di endometriosi.. Insomma tante cose insieme, molte non le ho scritte, ho cercato di non allontanarmi troppo dall’argomento cistite, anche se più correttamente, nell’insieme, il mio è un caso di dolore pelvico cronico, come confermato dal dottor Pesce!! Leggendovi, a gennaio mi sono infatti decisa a prenotare e finalmente il 17 marzo sono stata a visita dal Dottor Pesce!!!!! Ho già lasciato la mia (lunghissima) testimonianza nella sezione apposita, qui vi riporto solo la diagnosi.
OBBIETTIVITA’: ipersensibilità (allodinia) di notevole intensità su tutto l’ambito vestibolare allo swab test; Muscoli del pavimento pelvico notevolmente ipertonici, dolorabili alla compressione digitale, evidenza di trigger point nei muscoli elevatori dell’ano, otturatori interni con irradiazioni in area sovrapubica e all’inguine, coccigei, piriformi, bilateralmente. Numerosissimi tender point su tutti i muscoli scheletrici.
IMPRESSIONI: sindrome del dolore pelvico cronico con vestibulodinia spontanea e provocata; ipertono dei muscoli del pavimento pelvico con sintomi minzionali di riempimento e svuotamento
Sto facendo la cura con Etinerv, Lyseen e Laroxyl (quest’ultimo iniziato ieri, mi spaventa un po’) e a maggio inizio la riabilitazione del pavimento pelvico..e spero tanto di guarire!
Il prof pensa possa avere anche Fibromialgia, questo mi spaventa non poco e mi rattrista perchè ho già altre patologie reumatiche..e.. ..e mi sento uno stracceto! Non sono mai stata brava a chiedere aiuto, in realtà ero molto indecisa se scrivervi o meno, ma ieri ho avuto un crollo e ho capito che da sola non posso farcela, ho bisogno di qualcuno che possa darmi il giusto supporto e non mi veda nè come una “malata immaginaria” nè come “un caso da commiserare”..
Allo stesso tempo spero di poter dare aiuto a mia volta, almeno la sofferenza avrà un senso. Vi chiedo scusa già da ora se non sarò sempre presente (faccio davvero fatica a stare dietro a queste cose, mi sento sempre più lenta, anche nel fare le cose più banali, i pensieri mi sfuggono..non vorrei dovermi preoccupare anche della mia salute mentale, almeno quella!).
Avrei voluto raccontarvi la mia storia in modo diverso, ma probabilmente se continuo a pensare così non lo farò mai..quindi premo il bottone “invia” e vi ringrazio davvero tutte per questa meravigliosa realtà che state costruendo.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Ondina88 » dom mar 29, 2015 11:53 pm

Ciao Nelly benvenuta :welcome:
Bè complimenti, il più grosso l'hai già fatto tutto da sola :clap:
Mi sento di rassicurarti sul laroxyl: anch'io (come molte altre ragazze qui) all'inizio ne avevo il terrore, ma ti garantisco se preso nel modo giusto ossia senza ansia, senza preoccuparsi e agitarsi per qualsiasi sintomo appena diverso dal solito e aumentando gradualmente è totalmente tollerabile e gestibile. Per di più se dovessi avere qualche effetto collaterale sei sempre in tempo a sospenderlo o diminuire il dosaggio. IO Da brava fifona avevo aumentato uno goccia a settimana ed è andato tutto bene a parte un po di stipsi e fame (dopo 4/5 mesi diminuita comunque).
Quindi stai tranquilla e prendili, sono solo per il tuo bene è ogni strumento in più e alleato nel nostro percorso è tanto di guadagnato e sarebbe un peccato non sfruttarlo.
Per il resto noi siamo qui e ci farebbe piacere seguirti passo per passo in questo tuo percorso :ciao:

Re: la storia di Nelly

Messaggioda flo67 » lun mar 30, 2015 9:46 am

Ciao Nelly e benvenuta anche da me :ciao:
nelly ha scritto:Non sono mai stata brava a chiedere aiuto

io, uguale a te. Ma ho imparato piano piano ad aprirmi e a spiattellare i miei problemi e questo è il posto giusto ;)
Sei stata bravissima a documentarti e a rivolgerti a Pesce. Vedrai ne uscirai, con la tua collaborazione e con il nostro aiuto se vorrai. Tienici aggiornate.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Aliruna » mar mar 31, 2015 7:10 pm

Ciao Nelly! Benvenuta!
Ho deciso di scriverti perché ti leggo molto preoccupata e volevo rassicurarti: anche io ho vulvodinia, fibromialgia e qualche problema reumatologico (artrite indifferenziata), eppure con le cure di Pesce ho fatto tanta strada, anche se ne rimane altrettanta da percorrere. Il laroxyl non ti deve spaventare: ti aiuterà anche per la fibromialgia e, soprattutto, puoi iniziare in maniera molto graduale e fermarti appena avverti qualche effetto collaterale. Volevo chiederti: i tuoi sintomi, di preciso, quali sono e dove sono localizzati? Mi sembra di capire che gli antibiotici abbiano fatto un pasticcio un po' ovunque, ma qualche dettaglio più preciso può aiutarci a definire il quadro.
nelly ha scritto:cure sbagliate che finirono di indebolire la mia flora
Hai un tampone recente con ph e lattobacilli? Può essere che la flora vada ripristinata con qualche fermento.
nelly ha scritto:i rapporti inutile a dirlo erano impossibili in quelle condizioni
Ora come vanno? Senti dolore o bruciore?
nelly ha scritto:vorrei provare lo spray, che ne dite?
Ma certo. Tieni conto che ha colostro, che è un potente cicatrizzante, ma un po' brucia. Per i bruciori più tenaci usiamo anche Arnica Compositum Heel.
nelly ha scritto:ho uno stato infiammatorio nella pancia “cronico”
Quindi hai problemi intestinali? Hai mai preso in considerazione X-flor o Nutriflor?
nelly ha scritto: i dolori mestruali, che purtroppo sono tornati impossibili (valore 9 della scala del dolore) nonostante l’intervento di endometriosi
Per i dolori mestruali puoi provare magnesio, adolci e allay, che potrebbe essere utile anche per l'endometriosi.
:ciao:

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Natina » mar mar 31, 2015 9:08 pm

Ciao Nelly, benvenuta anche da me :ciao:
Voglio farti i complimenti anche io per tutta la strada che hai fatto finora, brava!
Io non credo che il calore possa peggiorare il tuo intestino infiammato, comunque puoi mettere la borsa dell acqua calda tra le gambe, e non sulla pancia.
Per qualsiasi cosa, noi siamo qui. :):

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Aliruna » mar mar 31, 2015 9:17 pm

Eventualmente, se ti prende un impeto di coraggio, puoi sempre provare, magari tenendo la borsa dell'acqua calda per un periodo inizialmente limitato. Purtroppo si tratta quasi sempre di reazioni molto soggettive e bisogna anche prendere un po' di coraggio e buttarsi. Chiaramente, però, aspettiamo di sentire cosa ne pensa Rosanna.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » mer apr 01, 2015 8:11 pm

Grazie dell’accoglienza ragazze, il vostro supporto è un grande aiuto! Ondina, Flo 67, Aliruna, Natina..leggere le vostre risposte è un’emozione perché ho letto spesso di voi..(sia interventi in altre storie che parti delle vostre) e in un certo senso è come se vi conoscessi. Siete tutte donne molto forti, il vostro esempio è già un grande incoraggiamento.
Per quanto riguarda il Laroxyl sto seguendo il consiglio di Ondina: ora sono ferma a 4 gocce da 4 giorni, sostanzialmente perché avendo avuto giorni molto stressanti ho voluto dare più tempo al mio organismo di adattarsi a tutti i cambiamenti. Sono stata fuori casa per qualche giorno, rientrata ora..stasera continuo con 4 gocce e i base a come va decido se passare a 5 domani.. in generale cercherò di darmi il margine di una settimana per salire. (grazie Ondina!) In generale credo stia andando bene..mi sento un po’ intontita, ma non molto più del solito, forse avrei solo bisogno di più ore di sonno..
Cercherò di spiegarvi i sintomi che ho attualmente, rispondendo così anche alle domande. Il bruciore a livello vulvare è costante, a volte più sopportabile, altre più intenso. Inoltre alcuni giorni i peli pizzicano talmente tanto che mi verrebbe voglia di toglierli definitivamente, ma quando ho fatto la ceretta totale (solo perché dovevo fare l’intervento, altrimenti non l’avrei mai fatto!) ho notato che senza è anche peggio! Il clitoride è molto sensibile, spesso la stimolazione mi provoca un dolore “spinoso”..anche il contatto con tessuti mi dà molto fastidio. Dalle grandi labbra agli interni coscia sento chiaramente delle contratture molto forti, soprattutto a sinistra. Da ore 6 della vulva fino all’ano (in pratica quella parte di separazione tra i due) ci sono spesso taglietti, raramente sanguinanti. (ci sto mettendo lo Xerem) Sento spesso fitte all’ano, quasi scosse, per fortuna durano poco. Dolore persistente all’inguine sinistro, a confine con la gamba, all’incirca segue la cicatrice dell’intervento di ernia inguinale di ben 12 anni fa! (immaginate lungo il bordo dello slip). Durante le mestruazioni questo dolore diventa fortissimo, sento come delle “frustate”, rapide e dolorosissime, nei casi peggiori mi attraversano dall’inguine verso il coccige. (Aliruna grazie dei consigli, prendo già Mag2..Adolci forse lo proverò al prossimo ordine, anche se ero indecisa a prendere direttamente il succo di Noni..cosa consigliate? ad Allay invece ci sto facendo un pensierino da un po’..) Fuori dalle mestruazioni questo dolore si attenua, ma giornalmente sento come un “ingombro” alla piegatura della gamba, che mi rende difficile anche stare seduta a lungo. Non so se effettivamente sia una conseguenza dell’intervento di rimozione di ernia sinistra, la sede sembrerebbe quella..non vorrei però andare fuori tema, magari riprenderò a parlarvi di questo strano dolore prossimamente.
Riguardo ai rapporti: spesso ho difficoltà perché l’ingresso della vagina è come “gonfio” e alla penetrazione sento dolore, nonostante sia molto lubrificata (di mio) ma è comunque raro che arrivi a fine rapporto senza seccarmi, indipendentemente dal mio coinvolgimento; il lubrificante (Crema D-Mannosio) è un bell’aiuto. Io e il mio ragazzo siamo a distanza, quindi i rapporti sono rari e concentrati in pochi giorni..questo certo non aiuta perché se vengo “graziata” al primo, al secondo inizio a sentire piccoli fastidi, al terzo è matematico che partirà la cistite (o comunque avrò bruciori) il giorno dopo! proprio ieri abbiamo provato i profilattici senza lattice, (in realtà non abbiamo usato il lubrificante perchè ero abbondantemente lubrificata e stranamente lo sono stata fino alla fine) e posso dire di aver notato una bella differenza! Ci siamo chiesti entrambi se sia da attribuire alla cura del dottor Pesce, all’assenza di lattice..o alla primavera! Non voglio cantare vittoria, anche perché ho finito le scorte di D-Mannosio, ma comunque posso dirmi felicissima per come sia andata!
Per quanto riguarda la pipì credo di non riuscire a svuotare completamente la vescica, perché vado in bagno spesso, anche a distanza di pochi minuti e il flusso dura poco. Inoltre molte volte mi capita di sentire bene lo stimolo ma non riuscire a far uscire fuori la pipì: allora chiudo gli occhi, mi concentro molto, rilascio e dopo un po’ va..ovviamente la difficoltà aumenta quando non posso sedermi sulla tazza (bagni pubblici o peggio in treno!) perché quella posizione mi porta a tenere più contratta tutta la muscolatura, quindi spingo con la mano sulla vescica ..e sebbene il flusso sia scarso, qualcosa riesce a uscire.

Ho la sindrome dell’intestino irritabile, prendo fermenti (Dicoflor 60), magari più in là proverò Lenicad o Nutriflor, mi ero informata a riguardo. Quando ho fatto la laparoscopia per l’endometriosi (dicembre 2014) mi hanno trovato moltissime aderenze all’intestino, che sicuramente rendevano il transito molto più difficile. Per il primo mese sono stata più regolare, poi nuovamente come prima..(quindi bene solo quando prendo fermenti). Tutte le ecografie addominali che ho fatto, da quando ero piccola, evidenziano “intenso meteorismo”, ma forse quell'aria resta lì, perchè non ne viene fuori così tanta! dai test non risultano intolleranze. Non so se sia collegato, ma da quando ero bambina ho sempre avuto dolori fortissimi al fianco sinistro, accompagnati da abbondanti perdite bianche che ho tutt’ora, indipendentemente dalla fase del ciclo, (potevo avere 6 o 7 anni quando iniziavo a farci caso). Il dolore era particolarmente forte se trattenevo a lungo la pipì, raggiungeva l’apice quando svuotavo la vescica (da togliere il respiro), poi passava. (ora evito proprio di trattenere). Negli ultimi 10 anni ho notato che anche quando non riesco a svuotare l’intestino, oltre a sentire un forte dolore in basso a sinistra, perdo moltissimo liquido bianco dalla vagina, stessa cosa quando finalmente riesco a liberarmi.. Mi limito a riportare i fatti, pensate ci siano collegamenti di causa-effetto?
Io non so se effettivamente si tratta di uno stato infiammatorio pelvico...dove inizia a infiammarsi un organo, un muscolo, non so, ma poi a catena la situazione si estende.. La gastroenterologa attribuisce a questo le aderenze intestinali trovate nell'intervento di endometriosi, che neanche gli stessi specialisti attribuivano in realtà a endometriosi. In ogni caso più di un medico mi ha detto “lì il calore no!”, io sinceramente da piccola ce la mettevo sempre la borsa dell’acqua calda, anche perché non prendevo antinfiammatori..qualche volta, per pochi minuti lo faccio ancora, poi la sposto alle natiche..Natina, tra le gambe ho provato, devo però tenerla lontano dalla vulva perché mi dà fastidio, troppo sensibile al caldo (così come al freddo).
Il tampone vaginale devo farlo a breve, ho fatto l’impegnativa, precisando al mio medico di scrivere “lattobacilli e ph”, vi farò sapere.
Spero di aver risposto a tutte le domande e di non aver generato troppa confusione.
Grazie ancora a ognuna di voi! Siete speciali

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Aliruna » mer apr 01, 2015 9:20 pm

La maggior parte dei tuoi sintomi, dai peli che tirano, alle scosse, alla sensibilità al clitoride alla vulva gonfia sono manifestazioni di neuropatia. Abbi fiducia, la terapia di Pesce te li toglierà presto.
nelly ha scritto:in realtà non abbiamo usato il lubrificante
Io ti consiglio di usarlo comunque, può fare la differenza, soprattutto se parliamo di crema D-Mannosio, che riduce le microlesioni cui sei soggetta.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » sab apr 04, 2015 11:59 am

Grazie Aliruna, sì di neuropatia aveva parlato anche il Dottor Pesce, sono fiduciosa. Sì, hai ragione sul lubrificante, di solito sono molto responsabile..ma ogni tanto ho bisogno di “sgarrare” (solo quando posso permettermelo), come quando si fa una dieta.
Per il Laroxyl sono a cinque gocce..ma ho problemi a capire se gli effetti che osservo siano da attribuire al farmaco o ad altro. La sonnolenza, che per me è abbastanza positiva visto che ho avuto sempre un sonno troppo leggero, è sicuramente dovuta al Laroxyl..invece altri aspetti come il mio attuale stato di inquietudine, l’ ansia immotivata, gli sbalzi di umore che oggi sento molto forti, potrebbero essere dovuti (anche) alle variazioni ormonali..da quando sono stata operata di endometriosi (più di 3 mesi fa) mi sento molto scombussolata a livello ormonale (e so che è normale): ho ritardi che prima erano rarissimi, al massimo superavano i dieci giorni, ora invece lo sto aspettando da ben 3 settimane! (lo scorso tardò di 2 settimane) Come faccio a capire?? Per sicurezza, credo resterò a 5 gocce ancora per un po’.. Non so, spesso mi accorgo che il mio organismo reagisce esageratamente anche alle più piccole variazioni, anche alle condizioni meteo, per dirne una..mi pesa molto perché razionalmente ho sempre cercato di adattarmi a tutte le circostanze.
..respirazione diaframmatica..

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Ondina88 » dom apr 05, 2015 12:44 am

Ciao Nelly,
Anche secondo me la maggior parte dei sintomi che descrivi sono soprattutto riconducibili a contrattura e vulvodinia. LAroxyl aumentalo come ti sentì il come sai ho aumentato di una goccia a settimana e stipsi e qualche kg in più a parte è filato tutto liscio come l'olio :):
Per quanto riguarda questi sbalzi dei ciclo li hai avuto praticamente da dopo l'operazione? Prima non erano mai successo? Secondo me sono più riconducibili a quello.
Anch'io ti raccomando durante i rapporti di usare sempre sempre sempre lubrificante, è importantissimo.
SE i preservativi ti hanno aiutata continua con quelli, qui sul forum di solito consigliamo gli akuel nudo non so se li hai mai provati.
Soffro anch'io di colon irritabile come te diagnosticato proprio ieri (evviva) anche se me lo aspettavo già, potresti provare con X-flor e Nutriflor per vedere se ti aiutano.
Per l'aria in pancia hai mai provato a bere tisane al finocchio?
E il massaggio intestinale riportato in terapie fisiche spiegato da RobertaX mai provato? A me aiuta molto.
A presto Nelly, intanto ti auguro una felice e serena Pasqua :flower:

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Rosanna » mar apr 07, 2015 5:27 pm

Ciao Nelly.
Benvenuta anche da me.
nelly ha scritto:spero di poter dare aiuto a mia volta, almeno la sofferenza avrà un senso.

Questa frase non mi è nuova. ;)
nelly ha scritto:ho già altre patologie reumatiche

Parliamone. :gossip:
nelly ha scritto:alcuni giorni i peli pizzicano talmente tanto che mi verrebbe voglia di toglierli definitivamente, ma quando ho fatto la ceretta totale (solo perché dovevo fare l’intervento, altrimenti non l’avrei mai fatto!) ho notato che senza è anche peggio!

Certo, perché quel che duole non è il pelo, ma il nervo che sta sotto il pelo e toglierlo non può far altro che rendere ancora più irritata e sensibile la zona.
nelly ha scritto:non vorrei però andare fuori tema, magari riprenderò a parlarvi di questo strano dolore prossimamente.

Nella tua storia hai carta bianca. :):
nelly ha scritto: Io e il mio ragazzo siamo a distanza, quindi i rapporti sono rari e concentrati in pochi giorni..questo certo non aiuta perché se vengo “graziata” al primo, al secondo inizio a sentire piccoli fastidi, al terzo è matematico che partirà la cistite

E perché non vi limitate ad uno? Magari nei giorni prima fate tuttoesclusa la penetrazione, oppure vi stimolate senza arrivare all'orgasmo (tipo tantra) e l'ultimo giorno vi date alla pazza gioia (tra l'altro rende il tutto ancor più eccitante e bello).
nelly ha scritto:Per quanto riguarda la pipì credo di non riuscire a svuotare completamente la vescica, perché vado in bagno spesso, anche a distanza di pochi minuti e il flusso dura poco.

Ma ci vai perché lo stimolo è impellente? Non riesci a ritardare lo svuotamento in modo da "allenare" la vescica ad una maggiore capienza? Mi faresti un diario minzionale?

Un'altra domanda: soffri anche di ovaio policistico?
nelly ha scritto:Negli ultimi 10 anni ho notato che anche quando non riesco a svuotare l’intestino, oltre a sentire un forte dolore in basso a sinistra, perdo moltissimo liquido bianco dalla vagina, stessa cosa quando finalmente riesco a liberarmi.. Mi limito a riportare i fatti, pensate ci siano collegamenti di causa-effetto?

Potrebbe essere che le feci vadano a spremere "qualcosa" (tipo sac a poche) che contiene questo liquido bianco. Magari l'utero o il canale vaginale sono schiacciati dalla contrattura o da un'altra aderenza e durante la defecazione le feci effettuano un massaggio che fa fuoriuscire il contenuto che normalmente resterebbe imprigionato. Per averne certezza però bisognerebbe valutare l'effettiva situazione attuale pelvica e per farlo sarebbe necessaria un'altra endoscopia o una vaginoscopia durante la defecazione (e non so quanto sia tu che i tecnici siate disposti a farla!).
nelly ha scritto:più di un medico mi ha detto “lì il calore no!”, io sinceramente da piccola ce la mettevo sempre la borsa dell’acqua calda

E ti faceva bene? Dubito che ciò che ci dà beneficio possa essere dannoso, tanto più quando non si ha la certezza della causa del disturbo. Se per esempio il tutto fosse dovuto a contrattura e non ad infiammazione. il calore può far solo bene.
Hai mai provato a fare qualche massaggio intestinale osteopatico? Hai letto del massaggio intestinale che facciamo qui (sezione stipsi)? Potresti provarlo per rendere il tutto più elastico e meno rigido.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » mer apr 15, 2015 8:40 pm

Ciao ragazze! Scusate l’assenza della settimana scorsa..grazie delle risposte, Rosanna grazie mille dell’interessamento e del ben venuta, mi dispiace risponde solo ora... vi ho continuato a leggere, in realtà avevo anche iniziato a fare un file di risposta su word..e mi sono accorta che avevo il cervello troppo in panne, (stavo scrivendo l’aggiornamento perché avevo appena terminato le prime scatole sia di Etinerv che Lysenn.. vado a controllare l'agendina dove segno le gocce di Laroxyl..e i conti non tornano!o così pensavo, credetemi ci sono stata a pensare 2 giorni, le ipotesi più disparate, visto che spesso “ritaglio” le medicine dal blister per portarmi dietro quelle che servono,senza scatole a ingombrare..invece la soluzione è che sono una deficiente!! (sì, nel senso che “deficio” di memoria!). ovviamente perchè ho iniziato Laroxyl 5 giorni dopo gli altri due, come prescritto da Pesce..Enigma risolto! ..ma non contenta, il casino l'avevo comunque combinato (essendone però consapevole) perché il lunedì di Pasquetta ero uscita con i miei amici fino a tardi, non ci siamo accorti che aveva iniziato a nevicare pesantemente,sì, davvero! Era notte e le macchine slittavano..morale della favola, ho dormito fuori casa, etinerv e lyseen erano in borsa ma Laroxyl no, perché lo prendo prima di addormentarmi e non avrei mai immaginato di non rientrare a casa, per la neve poi, ad aprile!!! Quindi lunedì 6 ho saltato il Laroxyl, il giorno prima ero a 5 gocce e sarei dovuta salire, ma visto il salto, martedì 7 ho ripreso da 4 gocce, continuato così per un paio di giorni, quindi a cinque, ma a 6 mi sono dovuta fermare un po', perchè quando ho provato a salire a 7 non chiuso occhio per tutta la notte..a 5 o 6 al contrario, non riesco proprio ad alzarmi prima delle 11! In generale sono molto intorpidita, nel pomeriggio va un po’ meglio.
Quindi, ricapitolando rispetto ai farmaci: Etinerv e Lyseen zero effetti collaterali, invece con Laroxyl devo fare molta attenzione nel regolarmi. Sempre per il laroxyl, nell'assunzione mi restano addormentate lingua e palato per un'oretta, è un fastidio più che un effetto collaterale, ho già letto sul forum e provato che mangiando qualcosa prima va molto meglio! Quindi si procede a oltranza!
Argomento “ciclo che tarda”:..59esimo giorno, un mese di ritardo! Mi sono confrontata con le altre ragazze che hanno fatto lo stesso intervento (endometriosi)..belle regolari loro! Ondina, sì, anche in passato ho avuto rarissimi episodi di ritardo, ma mai così tanto (il mio “record” era 52 giorni, ma in media è sempre stato dai 29 ai 31 giorni..) mi sono data il limite del 30 aprile, poi test, per forza. A proposito Rosanna, le mie ovaie sono micropolicistiche (se poi hanno deciso di diventare policistiche ora, non so, 8 anni fa erano multifollicolari!). Anche se non ti nego che dall’intervento ho notato cambiamenti sul mio corpo: peli più scuri (io ne avevo pochi e chiari) più ritenzione idrica, gonfiore un po’ ovunque..insomma sono passati 4 mesi ormai, è ora che si stabilizzi… a maggio ecografia di controllo, saprò dirti di più. Rosanna, grazie anche dei consigli sui rapporti..non ti nascondo che sarà dura per entrambi ma tantar non nuoce!
Per il diario minzionale mi sto attrezzando, per ora riesco a prendere solo quelle della mattina (300 cl in media), poi o me ne dimentico o sono fuori casa..insomma sì, sono molto disorganizzata questo periodo. Ho letto come va fatto, per diverse settimane almeno 3-4 giorni da monitorare, ma ho difficoltà prima di maggio perché queste settimane dovrei dividermi tra roma e pisa..abbastanza vagabonda insomma.. Comunque sto allenando la vescica a una maggiore capienza, ma senza trattenere troppo..molto fa anche il bere acqua spesso e in piccole quantità (cosa che prima non facevo sempre).
Questione intestino: ultimamente sono abbastanza regolare, (per ora senza fermenti, ma a breve li riprenderò perché stare fuori casa mi scombinerà molto). Ho introdotto più fibre e va molto meglio. Ho letto del massaggio di Roberta, l’ho provato, ma credo dovrei mettermici con più attenzione. Ondina, la tisana al finocchio la prendo spesso..e mi fa fare molti ruttini!
Infine:
Rosanna ha scritto:Potrebbe essere che le feci vadano a spremere "qualcosa" (tipo sac a poche) che contiene questo liquido bianco. Magari l'utero o il canale vaginale sono schiacciati dalla contrattura o da un'altra aderenza e durante la defecazione le feci effettuano un massaggio che fa fuoriuscire il contenuto che normalmente resterebbe imprigionato. Per averne certezza però bisognerebbe valutare l'effettiva situazione attuale pelvica e per farlo sarebbe necessaria un'altra endoscopia o una vaginoscopia durante la defecazione (e non so quanto sia tu che i tecnici siate disposti a farla!).

..bhè, se posso risparmiarmela..tanto meglio!
Però ci tenevo ad aggiungere delle info a riguardo questo dolore inguinale, che è il più forte che ho:
Breve riepilogo:
dolori a fianco sx per tutta l’infanzia, ernia inguinale sx diagnosticata a 17 mesi, asportata in laparotomia a 15 anni (2002), dolore “post operatorio” che continua fino ad oggi!! Sensazione di ingombro tra pancia e gamba sx, soprattutto nello stare seduta (a volte impossibile) o comunque piegata, sensazione di “oggetto ardente”, dolore insopportabile nei giorni di ciclo, in questo punto molto più intenso e diverso dalle altre zone. Negli ultimi anni il dolore all’inguine si manifesta spesso come frustate, scosse..(credo proprio dipenda dalla contrattura, che dite?). pareri medici recenti: intrappolamento nervo nella rete contenitiva usata per l’ernia, oppure (meno accreditata) presenza di endometriosi lungo la cicatrice laparotomica. (p.s: solo la settimana prima dell’intervento di endometriosi vengo a sapere che l’operazione riguarda solo l’addome, non l’inguine, dove ho il dolore peggiore! ho il dubbio che me lo sarei potuto risparmiare..).
Ah, a ogni visita ginecologica, e spesso durante i rapporti, il dolore si fa più intenso “come se qualcosa rimbalzi nell’inguine” (a detta dei medici e dello stesso Pesce), le ecografie transvaginali, quando si deve andare a sx, mi fanno un male assurdo, che ogni volta faccio notare..e poi c’è questo episodio: diatermocoagulazione di ectropion nel 2013 (evitate se potete!!), tutto ok, fino alla penultima cauterizzazione, dove il solito dolore all’inguine fa la sua comparsa più forte che mai, come quando ho le mestruazioni, bruciante e tipo scosse! Lo faccio capire al ginecologo (urlando e indicando la zona) che lascia tutto, mi cerca un antidolorifico..e ancora oggi non si spiega cosa sia successo “io lavoravo da tutt’altra parte”. Ero sola, fuori sede con la mia famiglia a 300 km, il mio ragazzo in erasmus..un dolore impossibile ma mi faccio tanta tanta forza e riesco a tornare a casa, raggiungo il letto, mi stendo e a catena iniziano a partirmi crampi alle labbra della vulva (prima mai successo) dentro la vagina (successi ma mai così intensi), ano, glutei, gambe, scosse ai piedi..poi anche la bocca, le orecchie mi fanno malissimo, come infiammate..resisto, mi metto su tutta la musica per meditare per non cedere al dolore..e finalmente inizio ad ascoltare veramente il mio corpo.
Continuo a stare molto male per settimane, camminare mi è molto difficile, i muscoli sono molto contratti. Inizio una serie di ecografie, accertamenti in giro per tutta l’Italia (mentre la laurea era imminente,mancava solo un esame, ma riesco comunque a raggiungere l’agonato obiettivo una decina di mesi dopo!). L’unica cosa che riporta qualcosa è la risonanza magnetica che individua: “nel contesto della parete anteriore del fondo uterino, un’area di ipovascolarizzazione delle dimensioni di circa 13x24x18 mm, a margini irregolari… “ ..nessun medico però sembra avergli dato importanza, boh!
Grazie dell’attenzione

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » mer apr 15, 2015 9:46 pm

Vorrei completare il quadro aggiungendo altri aspetti generali della mia salute, perché per me è fondamentale una visione unitaria del nostro corpo.
Illuminanti le visite dall’osteopata (così rispondo anche a questa domanda di Rosanna). Ho iniziato ad andarci proprio dopo quell’episodio della dtc dell’ectropion, perché tra le altre cose avevo i muscoli a pezzi! Sono andata da uno specializzato in “massaggi viscerali”, quindi sì Rosanna, credo sia un po’ quello che mi chiedevi. Mi ha fatto capire come ogni cosa nel corpo sia collegata, mi ha spiegato che molto probabilmente nel mio caso, tutto è partito dalla pancia, o appena nata o addirittura ancora nel ventre materno..sta di fatto che in conseguenza a “questo trauma” tutto l’organismo si è organizzato per compensare..e infatti ho anche diversi problemini muscolo-scheletrici che nel tempo si sono palesati (piede molto cavo, dita a martello alluce valgo, dolore molto forte ai talloni quando le temperature scendono; anche e bacino estremamente rigidi, impossibilità in alcuni movimenti, dolore al coccige dello stesso tipo di quello ai talloni; mani rigide e spesso doloranti, con presa insicura, dolore agli avambracci, cervicalgia, malocclusione mandibola..). Insomma, io pensavo di essere semplicemente goffa, negata per alcune cose, tra cui molti sport..invece ora SENTO che per qualche motivo sono una catena di contratture, letteralmente dalla testa ai piedi. Vani i tentativi di correzione tramite attività fisica, riabilitazione..etc..e allo stesso modo, purtroppo, anche le sedute dall’osteopata mi davano benefici per non più di 24h! ma mi hanno fatto prendere consapevolezza di “come dovrei essere” cioè senza dolore (io prendevo per normalità la condizione di dolore cronico, certo quando poi diventava insopportabile e disumano capivo che c’era qualcosa..). inoltre ho sempre avuto un’estrema sensibilità, a tutto. Mia madre mi racconta che già da neonata avevo il sonno troppo leggero, bastava un piccolo rumore, una luce a farmi svegliare..benchè mi lamentassi poco di mio. Ho sempre sentito molto più freddo rispetto agli altri, di essere più sensibile verso qualsiasi cosa..anche nell’accezione positiva. Nel bene e nel male mi ritrovo questa sensibilità eccessiva, che ovviamente fa del suo anche sull’aspetto emotivo, per quanto io cerchi di “costruirmi una corazza di cinismo” per non farmi schiacciare dalla società.
Per ora mi è stato diagnosticato il Lupus nel 2009 (ma sembra solo cutaneo, non sistemico), una probabile artrite psoriasica, e ultimamente il dottor Pesce mi ha parlato di fibromialgia. A breve dovrò fare altri controlli reumatologici..vi farò sapere.
..sinceramente a livello muscolare e nervoso non noto miglioramenti dovuti ai farmaci che sto prendendo..ma già che il Laroxyl mi faccia “dormire una favola” (novità, senza sentire nulla di quello che mi accade intorno!!) mi sembra un bel traguardo! :zzz:
Sì, lo so è tutto confuso, sicuramente ho tralasciato qualcosa..ma ho ancora pochi minuti..e devo decidere ad inviare.
A presto, donne fortissime :thanks:

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Rosanna » ven apr 17, 2015 9:11 am

nelly ha scritto:non riesco proprio ad alzarmi prima delle 11!

Prova a prenderlo due ore prima rispetto all'orario attuale, magari con un po più di acqua in modo che, essendo più diluito ti addormenta meno la lingua.
nelly ha scritto:Ho letto come va fatto, per diverse settimane almeno 3-4 giorni da monitorare

Nel tuo caso vanno bene anche 3 giorni di fila (magari nel fine settimana se sei meno incasinata9. Quel che mi interessa infatti è la capienza ad ogni minzione.
A proposito del tuo atteggiamento che ho notato in diverse occasioni:
nelly ha scritto: lunedì 6 ho saltato il Laroxyl
nelly ha scritto:Per il diario minzionale mi sto attrezzando, per ora riesco a prendere solo quelle della mattina (300 cl in media), poi o me ne dimentico o sono fuori casa..insomma sì, sono molto disorganizzata questo periodo.
nelly ha scritto:grazie anche dei consigli sui rapporti..non ti nascondo che sarà dura per entrambi
nelly ha scritto: Ho letto del massaggio di Roberta, l’ho provato, ma credo dovrei mettermici con più attenzione.

Ricordati che la salute è una scelta attiva. Senza impegno non la si ottiene.
nelly ha scritto: pareri medici recenti: intrappolamento nervo nella rete contenitiva usata per l’ernia, oppure (meno accreditata) presenza di endometriosi lungo la cicatrice laparotomica.

Entrambe plausibili. Visto che questo è il dolore per te più invalidante io non indugerei a sottopormi ad un nuovo intervento inguinale per capirne la causa e trovare la soluzione.
nelly ha scritto:diatermocoagulazione di ectropion nel 2013 (evitate se potete!!)

Ti sarei grata se potessi riportare la tua esperienza a riguardo nella sezione apposita affinché sia utile ad altre donne con ectropion:
viewforum.php?f=125&start=0
nelly ha scritto:alla penultima cauterizzazione, dove il solito dolore all’inguine fa la sua comparsa più forte che mai, come quando ho le mestruazioni, bruciante e tipo scosse! Lo faccio capire al ginecologo (urlando e indicando la zona) che lascia tutto, mi cerca un antidolorifico..e ancora oggi non si spiega cosa sia successo “io lavoravo da tutt’altra parte”. Ero sola, fuori sede con la mia famiglia a 300 km, il mio ragazzo in erasmus..un dolore impossibile ma mi faccio tanta tanta forza e riesco a tornare a casa, raggiungo il letto, mi stendo e a catena iniziano a partirmi crampi alle labbra della vulva (prima mai successo) dentro la vagina (successi ma mai così intensi), ano, glutei, gambe, scosse ai piedi..poi anche la bocca, le orecchie mi fanno malissimo, come infiammate..

Hai riferito questo episodio a Pesce? Potrebbe essere utile a capire la causa di questo dolore inguinale.

Segui qualche terapia per il lupus e l'artrite?
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda robertaX » sab apr 18, 2015 10:31 am

Ciao Nelly, mi ha colpito quando dici che il tuo benessere si limita alle 24 h dopo i massaggi. Per quanto riguarda i viscerali, quelli di *rilassamento e per la peristalsi, potresti farti istruire dall'osteopata per eseguirli correttamente e quotidianamente per conto tuo. Mi sembra strano che non ti abbia dato questo "compito a casa". Penso che sia davvero importante che tu li possa fare in autonomia, stando lontana dalla zona inguinale dove al momento hai delle sofferenze ancora da identificare. Altri tipi di massaggi per la mobilizzazione viscerale più specifici (che curano le fissazioni e le aderenze legamentose dell'intestino) li esegue solo l'osteopata.
Anche le respirazioni profonde sono fondamentali, non dici però quanto spesso li fai. Nel tuo caso potrebbe essere utile farle ad ogni ora (se questo può aiutarti a darti dei tempi). Abbassandosi, il diaframma, esercita una pressione delicata delle viscere verso il basso, distendendo anche quello che è il nostro "secondo diaframma" che è il pavimento pelvico.

Lo stretching è anch'esso importantissimo. Prova a chiedere all'osteopata se ti da degli esercizi specifici di stretching da fare a casa per allungare ed elasticizare i muscoli più sofferenti e specie quelli che riguardano il bacino e la zona sacrale.
Lo stretching è una terapia a corredo per il trattamento della fibromialgia, nel caso venisse diagnosticata, ma è utilissimo in ogni caso ancor prima e ancor più dell'attività fisica.

*il massaggio viscerale per il rilassamento e la peristalsi ho cercato di descrivelo al meglio che potevo nella sezione "terapie fisiche" sotto "altro".
Non li fare durante il ciclo e nelle due ore dopo i pasti principali (quindi durante la digestione). Chiedi sempre consiglio all'osteopata.

Un abbraccio!

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » sab apr 18, 2015 2:41 pm

Grazie Rosanna e Roberta per i preziosi contributi. :t
Vi rispondo:

Rosanna ha scritto:Prova a prenderlo due ore prima rispetto all'orario attuale, magari con un po più di acqua in modo che, essendo più diluito ti addormenta meno la lingua.

Ieri sera ho preso il Laroxyl alle 22 (2 ore prima del solito) e stamattina alle 9.30 ero fuori dal letto! :cup:
Dall’inizio, l’ho sempre diluito in un po’ d’acqua, ma come avevo già scritto, per l’intorpidimento di lingua e palato fa davvero la differenza magiare qualcosina prima, anche un biscotto.

Rosanna ha scritto:Ti sarei grata se potessi riportare la tua esperienza a riguardo nella sezione apposita affinché sia utile ad altre donne con ectropion:

Fatto,spero possa servire.

robertaX ha scritto:Hai riferito questo episodio a Pesce? Potrebbe essere utile a capire la causa di questo dolore inguinale.

Sì, ho raccontato l’episodio a Pesce, non se lo spiega neanche lui.

Rosanna ha scritto:Segui qualche terapia per il lupus e l'artrite?


Prendo il Plaquenil (idrossiclorochina solfato) dal 2009, da prendere “a vita” 400 mg/die, ma poiché lo tollero davvero poco (mi procurò fortissime nausee e un notevole dimagrimento) con i medici abbiamo contrattato di restringere l’assunzione ai soli mesi estivi (quando il rischio è maggiore a causa dei raggi uvb): inizio a maggio con la dose giornaliera da 200 mg, per passare a 400 a luglio e agosto e poi settembre e ottobre a 200 mg, sospendendolo per il resto dell’anno...così va molto meglio. E crema solare a go-go per tutto l’anno, evitando comunque il sole il più possibile.

robertaX ha scritto:Ciao Nelly, mi ha colpito quando dici che il tuo benessere si limita alle 24 h dopo i massaggi

Per l’osteopata, ho smesso di andarci da circa un anno proprio perché i benefici non duravano e non avevo molta disponibilità economica, ora avendo intrapreso il percorso con Pesce non saprei proprio dove trovare altri soldi. Cercherò di spiegarti meglio le sedute che ho fatto. Andavo una volta a settimana, nelle prime sedute iniziava dai piedi (messi malissimo!) e lavorando su alcuni punti precisi sentivo che qualcosa già iniziava a succedere alla pancia, così via salendo per caviglia, polpacci, cosce lavorava su punti specifici, che puntualmente trovava molto in tensione, e che sciogliendo facevano sentire i loro benefici anche sulla pancia. In questo modo quando arrivava alla pancia, trovava le “tensioni abbastanza allentate” da poterci lavorare senza farmi troppo male.. (non ha mai massaggiato direttamente la zona inguinale o pubica). Nonostante la sua bravura, non è mai riuscito a “sbloccarmi” del tutto, soprattutto la pancia. A fine seduta (prima cosa andavo a fare la pipì) mi sentivo molto più libera e leggera, potevo camminare come non avevo mai fatto (caviglie libere!)..ma il giorno dopo tutto tornava come prima. Lo chiamavo, fissavamo un nuovo appuntamento e si cambiava strategia. In altre sedute iniziò dalle natiche: piriformi impossibili da sciogliere, sentivo il costante riflesso all’inguine sinistro..poi passava alla pancia e cercava di liberare alla meglio le tensioni. È sempre stato molto preoccupato per la mia situazione, si interessava anche agli sviluppi clinici, per quanto l’approccio osteopatico abbia una visione un po’ diversa da quella del mondo medico..riconosceva umilmente di non poter fare molto.

robertaX ha scritto:Anche le respirazioni profonde sono fondamentali, non dici però quanto spesso li fai.

La respirazione diaframmatica mi viene naturale, la faccio da un paio d’anni... Quella più profonda la faccio ogni volta che mi accorgo di essere agitata, in preda all’ansia, ma quando anche non riesco ad andare di corpo (aiuta tantissimo).
robertaX ha scritto:Nel tuo caso potrebbe essere utile farle ad ogni ora (se questo può aiutarti a darti dei tempi).


Ottimo consiglio farli ogni ora, non può che farmi bene! :):

robertaX ha scritto:Lo stretching è anch'esso importantissimo.

Vero, l'ho fatto in passato, seguita da mio fratello che è fisioterapista, riprenderò a farlo.

robertaX ha scritto:*il massaggio viscerale per il rilassamento e la peristalsi ho cercato di descrivelo al meglio che potevo nella sezione "terapie fisiche" sotto "altro

L'avevo letto, ora me lo stampo così posso metterlo in pratica meglio! :thanks:

Un caro saluto a tutte

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Natina » sab apr 18, 2015 7:02 pm

nelly ha scritto:dolore “post operatorio” che continua fino ad oggi

Quindi questo dolore che hai ti è comparso dopo l'operazione mentre prima proprio non ce l'avevi?
Sai la prima cosa che mi è venuta in mente quale è stata? che ti abbiano lasciato qualche garza o cosa simile. Ma credo tu abbia fatto lastre e quindi sisarebbe visto e soprattutto dici che il dolore è inguinale mentre l'operazione l'hai avuta più in alto se non erro.

A livello di postura come stai? Hai mai pensato di fare un corso di Hata Yoga? Rilassa molto, ti fa fare stretching e scioglie i muscoli. Pensaci. :):

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Rosanna » lun apr 20, 2015 1:28 pm

Naaa! Una garza credo che sia impossibile al giorno d'oggi. Non hai idea di quanti protocolli dobbiamo rispettare in sala operatoria perchè questo non succeda:
- le garze sono tutte in pacchi da 10,
- ogni garza ha la striscia blu che si vede ad una eventuale radiografia,
- le garze che butta via la strumentista non vanno direttamente nel cestino dei rifiuti infetti, ma su un telo e l'infermiera non sterile li butta via solo quando ne arrivano 10
- si apri uno nuovo pacco di garze solo quando le 10 precedenti sono state buttate via
- prima di suturare la ferita il chirurgo si accerta che le garze siano state tutte buttate e che non sia rimasto nessun blocco incompleto. Se per esempio sul telo verde ci sono solo 9 garze ci si impegna tutti per ricercare la decima (il personale sterile cerca sul campo sterile e il personale non sterile cerca a terra o sulle parti non sterili). Solo quando si è trovata l'ultima garza si procede con la sutura.
E questo è il protocollo universale.
Più facile che si tratti di aderenze o danno su nervi o legamenti.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda Natina » lun apr 20, 2015 9:04 pm

Cavolo, non pensavo ci fosse tutta questa organizzazione attorno all utilizzo delle garze.
Avevo pensato anche io fosse verosimile, meglio così.

Re: la storia di Nelly

Messaggioda nelly » mer apr 29, 2015 12:38 am

Eccomi di nuovo, queste settimane sono stata fuori e non ho avuto modo di connettermi.
Prima rispondo alle domande, poi vi aggiorno.

Natina ha scritto:Quindi questo dolore che hai ti è comparso dopo l'operazione mentre prima proprio non ce l'avevi?
Sai la prima cosa che mi è venuta in mente quale è stata? che ti abbiano lasciato qualche garza o cosa simile. Ma credo tu abbia fatto lastre e quindi sisarebbe visto e soprattutto dici che il dolore è inguinale mentre l'operazione l'hai avuta più in alto se non erro.


Natina, vedo che c’è confusione, quindi riepilogo: gli interventi chirurgici sono due:
1. 2002 (età 15 anni) Intervento di ernia inguinale sinistra, con apposizione di rete..
2. 2014 intervento endometriosi in laparoscopia, ha riguardato solo l’addome non l’inguine!

Rosanna, grazie della dettagliatissima spiegazione sulle garze :t Non sapevo di questo protocollo, l’hai spiegato in modo davvero esaustivo.
per l'occasione mi permetto di creare un neologismo: GARZIE!! :lol:
Molto probabilmente il primo intervento, quello di ernia inguinale, mi ha causato i problemi maggiori. Prima di allora i dolori in zona inguinale erano quelli tipici dell'ernia, quindi insorgevano dopo gli sforzi, gli starnuti, ma erano decisamente sopportabili, dovevo solo far attenzione a non farla strozzare. Dopo l'intervento è invece comparso questo dolore più forte, più profondo e bruciante, tipo frustate, che poteva essere considerato "post operatorio" nei primi mesi, ma nel corso degli anni è peggiorato molto (invece di sparire). Spesso mi rende difficile anche stare seduta a lungo, sento un ingombro tra gamba sinistra e pancia, come se si schiacciasse qualcosa. Quando facevo sport mi creava molti problemi, se facevo gli addominali peggiorava moltissimo, stesso per aquagym..e purtroppo anche yoga.. Anche durante una semplice passeggiata spesso sento questo ingombro, come una resistenza al movimento. Ma raggiunge l’apice durante le mestruazioni: rispetto ai dolori tipici, diffusi nella parte inferiore dell'addome che benchè molto forti, sono gestibili, all’inguine sento chiaramente un dolore del tutto diverso, inimmaginabile..sento come se avessi un carbone ardente, che a intermittenza mi manda violenti colpi. Questo stesso dolore, di stessa natura e intensità l'ho sentito durante la diatermocoagulazione dell' ectropion (quella che chiamano "piaghetta" al collo dell'utero), che vi ho raccontato. In misura più blanda, ma comunque forte, lo sento durante le visite ginecologiche, in particolar modo nelle ecografie transvaginali quando la sonda va a sinistra e mi è capitato di sentirlo dopo orgasmi vaginali multipli..che ora evito.
Quindi mi verrebbe da pensare che le contrazioni, i movimenti dell’utero spontanei o indotti, mi aumentino questo dolore..anche se magari l'utero non è direttamente coinvolto (cosa che spero fortemente)
Rosanna, che ne pensi? ti riporto dalla risonanza magnetica, del luglio 2013:
"Utero normoverso-retroflesso,in asse sulla linea mediana... (..) ..la zona giunzionale ha spessore focalmente aumentato in corrispondenza della parete laterale sinistra del corpo e del fondo, dove sembra avere margini sfumati nel contesto del miometrio esterno; fini irregolarità del profilo sieroso ed ipodensità delle immagini T2-dipendenti si apprezzano anche lungo il margine laterale sinistro del corpo-fondo uterino, con estensione lungo il legamento rotondo omolaterale. ..(..)..si osserva, nel contesto della partete anteriore del fondo, area di ipovascolarizzazione delle dimensioni di circa 13 x 24 x 18 mm,a margini irregolari.. Tali reperti, a carico del fondo uterino e della parete laterale sinistra del corpo, sebbene non di univoca interpretazione, sono compatibili con presenza di foci di fibrosi (esiti aderenziali del pregresso intervento chirurgico? (di ernia, n.d.r.) fibromatosi intramurale? Endometriosi profonda?)”
Devo aggiungere un nuovo indizio: proprio ieri mio fratello, fisioterapista, mi ha fatto un semplice test per vedere la "cicatrice attiva"..indovina? sono risultata positiva. A breve mi inizierà un trattamento per elasticizzarla, anche se mi ha spiegato che è impossibile arrivare in profondità.
quindi mi viene proprio da pensare che quell'area ipovascolarizzata sia proprio una cicatrice,già il mio vecchio ginecologo sospettava una cosa del genere perchè a ogni visita mi diceva di sentire questa "massa" che non sapeva altrimenti definire, che tirava un po' tutto a sè..che probabilmente avevo problemi di cicatrizzazione, anche perchè, come aveva ben osservato, ho sul braccio una "bella" cicatrice, a forma di orsetto, grossa e bianca conseguente alla rimozione di un neo blu. I medici che me lo tolsero mi assicurarono che non sarebbe rimasto segno (e così è nella norma)..io pensavo avessero lavorato male loro, neanche ci davo importanza pensando fosse una cosa estetica..invece il mio medico mi ha spiegato che probabilmente il mio corpo non cicatrizza bene, forse per questioni immunitarie (e ho il lupus, che è autoimmune)
Quindi, se devo pensare di rifare un altro intervento, all'inguine, mi viene da chiedermi: non peggiorerei la situazione con una nuova cicatrice? :humm:
ho come l'impressione che meno vado sotto i ferri meglio sto..
al momento mi sembra più saggio elasticizzare il più possibile i tessuti..

intanto è mezza notte e mezza, avrei voluto scrivervi tante altre cose, il messaggio precedente si è cancellato :na: ..l'ho riscritto al volo e continuo domani con gli aggiornamenti..tra l'altro ho anche la visita reumatologica..

..grazie a chi ha la pazienza di leggermi, so che sono un caso un po' a se' e sto divergendo..presto tornerò in tema con aggiornamenti più consoni
:ciao:


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