Inizio la mia battaglia
Inviato: ven giu 20, 2014 10:30 pm
Care amiche di sventura….
Ho 34 anni, vi leggo ormai da più di un anno e ora finalmente dopo essermi fatta una cultura in merito alla cistite e a cio’ che ruota intorno ad essa vi racconto la mia storia che è molto simile a quella di tante, ma per fortuna la parte “tragica” è recente.
Da sempre ho sofferto di cistiti periodiche post rapporto (quasi sempre dolorosi all’inizio) ma le stesse sono sempre state curate con Monuril, e con alcuni tentativi di prevenzione con Acidif prescritta dalla ginecologa.
Il tutto funzionava per alcuni mesi ma poi puntuale la cistite ritornava fino a maggio dell’anno scorso quando il Monuril ha improvvisamente smesso di fare effetto.
E’ cosi che ha inizio il mio calvario vero e proprio…
I successivi mesi sono stati un susseguirsi di indagini per capire cosa stesse succedendo, urinocultura, tamponi vaginali e cervicali, ecografie reni e addome, tutto negativo.
La ginecologa si arrende e mi consiglia visita urologica che senza esami particolari si conclude con 10 gg di antibiotici + cistalgan + oki. A fine cura sto bene, e mi illudo di avere risolto. Subito dopo il primo rapporto torna la cistite. Chiamo l’urologo che mi consiglia 1 dose di Monuril alla settimana per 1 mese, mi rifiuto di seguire questa cura, consapevole che non mi avrebbe portato a nulla e inizio a cercare risposte su internet e trovo questo sito che mi apre un mondo.
Decido di evitare antibiotici e di assumere solo Cistalgan che miracolosamente insieme a tanta acqua fa passare i fastidi piu’ importanti.
I miei buoni propositi vengono annullati quando a fine estate vengo punta da un insetto che mi procura una ferita purulenta al braccio una successiva pappula che viene incisa al pronto soccorso dove mi prescrivono 3 gg di antibiotico. Ad Ottobre una brutta laringite si impossessa di me e mi vengono prescritti 7 giorni di antibiotici…
La cistite è latente poco fastidiosa ma sempre una costante, continuo con Cistalgan e tanta acqua, continuo a leggere il forum e decido di provare D-Mannosio, ne acquisto qualche scatola sotto Natale, non noto grandi miglioramenti ma sono incostante durante le feste quindi non riesco a farmi un’ idea precisa sulla sua efficacia o meno.
A gennaio, sono vittima di una strana influenza con un unico sintomo: solo febbre altissima (39 – 40) che non passa per una settimana al termine della quale stremata prendo l’antibiotico. (oggi mi chiedo se quella febbre senza altri sintomi potesse essere legata alla mia cistite).
Ed è qua che fa il suo trionfale ingresso lei, la candida, una mattina mi sveglio e il dolore e il gonfiore alla vulva sono insopportabili. E’ sabato mattina e l’unica cosa che mi viene in mente è volare in farmacia e prendere dei fermenti lattici, mi viene data una scatola di Lactoflorene che mi aiuta ma non risolve.
Prenoto una visita con una nuova ginecologa che mi vede solo dopo 2 settimane…trascorse tra cistite e candida costanti. Elimino detergente intimo, uso solo intimo di cotone bianco, e assorbenti di cotone ViVicot (cosi e’ tutt’ora).
La nuova ginecologa mi prescrive Meclon, fermenti lattici Candinorm ovuli, semi di lino per regolarizzare l’intestino (soffro di stipsi e gonfiore addominale da sempre) e tanta pazienza. Inoltre avendo io sempre dolore all’inizio dei rapporti nell’attesa di “sfiammare la parte” segna sulla cartella: “Sospetta Vulvodinia” …mi si gela il sangue perché avevo letto sul forum tante testimonianze ma non trovo il coraggio di fare domande.
I fastidi vaginali dopo una settimana passano, ma persiste sempre una strana sensazione di non essere a posto, e i bruciori durante la minzione persistono.
Ad aprile, eseguo di mia volontà urinocoltura e finalmente vengono tracciati 1.000.000 di e.coli.
So che non è una bella notizia di per se ma avere finalmente qualcosa da combattere nel momento in cui stavo per convincermi che fosse solo la mia testa mi da tanta forza.
Inizio ad assumere X-flor, curo alimentazione e sto un pò meglio, i gonfiori addominali spariscono.
I rapporti però si fanno sempre più difficoltosi ma le cose con il mio lui non vanno troppo bene e credo che in parte la componente psicologica ci metta del suo.
Torno dalla ginecologa quando sempre ad aprile arriva una irritazione vulvare fortissima che non trova sollievo usando D-Mannosio crema e Xerem. La ginecologa esegue tampone e mi prescrive una cura omeopatica in granuli per 3 mesi, Ciderma inguento, e ovuli antimicotici. Decido di non prendere questi ultimi fino all’arrivo del referto del tampone che si rivela negativo. La ginecologa si dichiara d’accordo con me nel non assumere antimicotici visto l’esito del tampone.
I fastidi dopo qualche giorno si attenuano. Inizio a pensare che la mia allergia al nichel (da contatto e alimentare) silente da un paio d’anni sia sia spostata nelle sue manifestazioni, dalle mani all’apparato urogenitale, in questo momento della mia vita decisamente piu vulnerabile. ( secondo voi è possibile?)
Seguo dieta ferrea anti nichel e tra alti e bassi da 1 mese tengo tutto a bada cistite, irritazione vulvare, e allergia al nichel che nel frattempo si sposta sulle mani.
Arriviamo a 15 gg fa, quando prendo coscienza che ho passato un anno a cercare i curarmi ma in maniera confusa, non razionale e soprattutto discontinua. Il tutto dettato anche da una limitata disponibilità economica.
I rapporti sono ormai impossibili, il bruciore è troppo forte e si accompagna ad una forta “chiusura”.Credo di essere contratta ormai come conseguenza dell’ultimo anno. Se provo a concentrare l’attenzione sulla pelvi noto che sono rigida e se provo a dire tra me e me “rilassa”, il muscolo all’interno della vagina scende verso il basso…ma ci devo pensare…se no resta la, sollevato…non e’ normale no? Il fatto che il Cistalgan funzionasse tanto bene credo sia un motivo per pensare ad una patologia piu seria di una cistite batterica.
Io intanto ho iniziato respirazione diaframmatica ogni sera e cerco di “lasciare andare “ se cosi si può dire il muscolo…faccio bene o peggio visto che non ho risposte certe al momento?
Il 5 giugno decido di investire nuovamente su una cura d’attacco a 360 gradi imponendomi di essere il piu ligia possibile: D-Mannosio, D-Mannosio Nac, Enterelle e Femelle, Normogin, stick urine
Prenoto test allergologici (purtroppo primo posto a fine luglio) e a breve anche visita gastroenterologica.
Il 5 giugno prima dell’inizio della nuova battaglia ho eseguito gli stick ma non hanno rilevato nulla fuori posto, solo un peso specifico lievemente alto ma ph e leucociti a norma.
Inizio comunque fiduciosa ad assumere D-Mannosio Nac per una settimana, D-Mannosio 3 volte al giorno e....come in un sogno dopo la prima settimana inizio a non sentire più bruciori e il senso di pesantezza sparisce…sono passate ad oggi 2 settimane e io mi sento rinata!
Finalmente posso assumere liquidi come una persona normale senza dover avere la vescica costantemente piena per non sentire dolore.
Persiste gonfiore addominale e irritazione esterna della vulva e in zona perianale ma che continuo a credere sia legata all’allergia al nichel e per la quale la ginecologa in attesa dei test mi prescrive rimedio omeopatico Staphisagria.
Ora per il prossimo ordine, se la situazione si mantiene stabile e non tornano i bruciori cosa mi consigliate?
Devo procedere con altro giro di Nac? E’ il caso di affiancare ad D-Mannosio anche Cistiquer per rimediare ad eventuale danno all’epitelio generatosi negli ultimi anni? Quanto ai fermenti, una volta concluso con Femelle posso ripassare subito a X-flor?
Vi terrò aggiornate sull'evolversi delle mia situazione. Per ora non posso che ringraziarvi di cuore per il vostro impegno e la vostra dedizione senza il quale staremo ancora tutte a tracannare Monuril!
Grazie Rosanna e a tutte voi.
Ho 34 anni, vi leggo ormai da più di un anno e ora finalmente dopo essermi fatta una cultura in merito alla cistite e a cio’ che ruota intorno ad essa vi racconto la mia storia che è molto simile a quella di tante, ma per fortuna la parte “tragica” è recente.
Da sempre ho sofferto di cistiti periodiche post rapporto (quasi sempre dolorosi all’inizio) ma le stesse sono sempre state curate con Monuril, e con alcuni tentativi di prevenzione con Acidif prescritta dalla ginecologa.
Il tutto funzionava per alcuni mesi ma poi puntuale la cistite ritornava fino a maggio dell’anno scorso quando il Monuril ha improvvisamente smesso di fare effetto.
E’ cosi che ha inizio il mio calvario vero e proprio…
I successivi mesi sono stati un susseguirsi di indagini per capire cosa stesse succedendo, urinocultura, tamponi vaginali e cervicali, ecografie reni e addome, tutto negativo.
La ginecologa si arrende e mi consiglia visita urologica che senza esami particolari si conclude con 10 gg di antibiotici + cistalgan + oki. A fine cura sto bene, e mi illudo di avere risolto. Subito dopo il primo rapporto torna la cistite. Chiamo l’urologo che mi consiglia 1 dose di Monuril alla settimana per 1 mese, mi rifiuto di seguire questa cura, consapevole che non mi avrebbe portato a nulla e inizio a cercare risposte su internet e trovo questo sito che mi apre un mondo.
Decido di evitare antibiotici e di assumere solo Cistalgan che miracolosamente insieme a tanta acqua fa passare i fastidi piu’ importanti.
I miei buoni propositi vengono annullati quando a fine estate vengo punta da un insetto che mi procura una ferita purulenta al braccio una successiva pappula che viene incisa al pronto soccorso dove mi prescrivono 3 gg di antibiotico. Ad Ottobre una brutta laringite si impossessa di me e mi vengono prescritti 7 giorni di antibiotici…
La cistite è latente poco fastidiosa ma sempre una costante, continuo con Cistalgan e tanta acqua, continuo a leggere il forum e decido di provare D-Mannosio, ne acquisto qualche scatola sotto Natale, non noto grandi miglioramenti ma sono incostante durante le feste quindi non riesco a farmi un’ idea precisa sulla sua efficacia o meno.
A gennaio, sono vittima di una strana influenza con un unico sintomo: solo febbre altissima (39 – 40) che non passa per una settimana al termine della quale stremata prendo l’antibiotico. (oggi mi chiedo se quella febbre senza altri sintomi potesse essere legata alla mia cistite).
Ed è qua che fa il suo trionfale ingresso lei, la candida, una mattina mi sveglio e il dolore e il gonfiore alla vulva sono insopportabili. E’ sabato mattina e l’unica cosa che mi viene in mente è volare in farmacia e prendere dei fermenti lattici, mi viene data una scatola di Lactoflorene che mi aiuta ma non risolve.
Prenoto una visita con una nuova ginecologa che mi vede solo dopo 2 settimane…trascorse tra cistite e candida costanti. Elimino detergente intimo, uso solo intimo di cotone bianco, e assorbenti di cotone ViVicot (cosi e’ tutt’ora).
La nuova ginecologa mi prescrive Meclon, fermenti lattici Candinorm ovuli, semi di lino per regolarizzare l’intestino (soffro di stipsi e gonfiore addominale da sempre) e tanta pazienza. Inoltre avendo io sempre dolore all’inizio dei rapporti nell’attesa di “sfiammare la parte” segna sulla cartella: “Sospetta Vulvodinia” …mi si gela il sangue perché avevo letto sul forum tante testimonianze ma non trovo il coraggio di fare domande.
I fastidi vaginali dopo una settimana passano, ma persiste sempre una strana sensazione di non essere a posto, e i bruciori durante la minzione persistono.
Ad aprile, eseguo di mia volontà urinocoltura e finalmente vengono tracciati 1.000.000 di e.coli.
So che non è una bella notizia di per se ma avere finalmente qualcosa da combattere nel momento in cui stavo per convincermi che fosse solo la mia testa mi da tanta forza.
Inizio ad assumere X-flor, curo alimentazione e sto un pò meglio, i gonfiori addominali spariscono.
I rapporti però si fanno sempre più difficoltosi ma le cose con il mio lui non vanno troppo bene e credo che in parte la componente psicologica ci metta del suo.
Torno dalla ginecologa quando sempre ad aprile arriva una irritazione vulvare fortissima che non trova sollievo usando D-Mannosio crema e Xerem. La ginecologa esegue tampone e mi prescrive una cura omeopatica in granuli per 3 mesi, Ciderma inguento, e ovuli antimicotici. Decido di non prendere questi ultimi fino all’arrivo del referto del tampone che si rivela negativo. La ginecologa si dichiara d’accordo con me nel non assumere antimicotici visto l’esito del tampone.
I fastidi dopo qualche giorno si attenuano. Inizio a pensare che la mia allergia al nichel (da contatto e alimentare) silente da un paio d’anni sia sia spostata nelle sue manifestazioni, dalle mani all’apparato urogenitale, in questo momento della mia vita decisamente piu vulnerabile. ( secondo voi è possibile?)
Seguo dieta ferrea anti nichel e tra alti e bassi da 1 mese tengo tutto a bada cistite, irritazione vulvare, e allergia al nichel che nel frattempo si sposta sulle mani.
Arriviamo a 15 gg fa, quando prendo coscienza che ho passato un anno a cercare i curarmi ma in maniera confusa, non razionale e soprattutto discontinua. Il tutto dettato anche da una limitata disponibilità economica.
I rapporti sono ormai impossibili, il bruciore è troppo forte e si accompagna ad una forta “chiusura”.Credo di essere contratta ormai come conseguenza dell’ultimo anno. Se provo a concentrare l’attenzione sulla pelvi noto che sono rigida e se provo a dire tra me e me “rilassa”, il muscolo all’interno della vagina scende verso il basso…ma ci devo pensare…se no resta la, sollevato…non e’ normale no? Il fatto che il Cistalgan funzionasse tanto bene credo sia un motivo per pensare ad una patologia piu seria di una cistite batterica.
Io intanto ho iniziato respirazione diaframmatica ogni sera e cerco di “lasciare andare “ se cosi si può dire il muscolo…faccio bene o peggio visto che non ho risposte certe al momento?
Il 5 giugno decido di investire nuovamente su una cura d’attacco a 360 gradi imponendomi di essere il piu ligia possibile: D-Mannosio, D-Mannosio Nac, Enterelle e Femelle, Normogin, stick urine
Prenoto test allergologici (purtroppo primo posto a fine luglio) e a breve anche visita gastroenterologica.
Il 5 giugno prima dell’inizio della nuova battaglia ho eseguito gli stick ma non hanno rilevato nulla fuori posto, solo un peso specifico lievemente alto ma ph e leucociti a norma.
Inizio comunque fiduciosa ad assumere D-Mannosio Nac per una settimana, D-Mannosio 3 volte al giorno e....come in un sogno dopo la prima settimana inizio a non sentire più bruciori e il senso di pesantezza sparisce…sono passate ad oggi 2 settimane e io mi sento rinata!
Finalmente posso assumere liquidi come una persona normale senza dover avere la vescica costantemente piena per non sentire dolore.
Persiste gonfiore addominale e irritazione esterna della vulva e in zona perianale ma che continuo a credere sia legata all’allergia al nichel e per la quale la ginecologa in attesa dei test mi prescrive rimedio omeopatico Staphisagria.
Ora per il prossimo ordine, se la situazione si mantiene stabile e non tornano i bruciori cosa mi consigliate?
Devo procedere con altro giro di Nac? E’ il caso di affiancare ad D-Mannosio anche Cistiquer per rimediare ad eventuale danno all’epitelio generatosi negli ultimi anni? Quanto ai fermenti, una volta concluso con Femelle posso ripassare subito a X-flor?
Vi terrò aggiornate sull'evolversi delle mia situazione. Per ora non posso che ringraziarvi di cuore per il vostro impegno e la vostra dedizione senza il quale staremo ancora tutte a tracannare Monuril!
Grazie Rosanna e a tutte voi.