se in Australia non esiste il Monuril...

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se in Australia non esiste il Monuril...

Messaggioda antigone » mer nov 27, 2013 6:52 am

La mia storia inizia dalla fine. Perché è solo alla fine che ho trovato questo prezioso sito. Comunque da qualche parte si dovrà pur iniziare.
Dunque. Immaginatevi questa situazione: l’ultima cistite è un ricordo lontano (i.e. risalente a più di due anni fa), l’ultima cistite emorragica è un ricordo lontanissimo (superiore ai 5 anni, E. Coli, curata con antibiotico). Dovete partire per l’Australia per lavoro per un anno e chiaramente passate gli ultimi mesi a riepilogare cosa vi potrebbe servire e a fare un check up generale che avete tralasciato per mesi/anni perché, dopo tutto, stavate bene (dentista, esami del sangue…). Passate anche più di un mese dentro e fuori dall’ospedale per controllare le allergie ai farmaci, soprattutto agli antibiotici, perché ci sono stati degli episodi di rush cutaneo e shock anafilattico in passato. Viene confermata l’allergia alla penicillina e partite tranquille, sapendo che è l’unica cosa che in fin dei conti potrebbe davvero mettervi in difficoltà. Fortunatamente non partite sole, ma un illuminato fidanzato decide di seguirvi e cercarsi lavoro una volta là. Preparate tutto, medicinali ‘urgenti’ inclusi. Tutti tranne l’amato Monuril che tante volte mi aveva salvata in passato. Ma io sto bene, chi se lo ricorda?
Questo succedeva a febbraio. Passano i mesi senza che io faccia nemmeno mezzo raffreddore, nemmeno uno starnutino, fantastico, mai passato un intero inverno assolutamente sana. Inoltre va tutto a gonfie vele, anche se è dura. Così dura da non accorgermi che da quasi due anni non mi prendo una pausa, nemmeno una mini vacanzina. E così a novembre, come un terremoto, inizio ad ammalarmi e in due settimane mi prendo tutto quello che avevo evitato fino ad allora: mal di gola, raffreddore, verruche sotto ai piedi…e? Esatto: è un tiepido sabato mattina (qui è primavera inoltrata) e lei arriva! Decido di bere tanta acqua da affogarla…e chiaramente non cambia nulla, ma resta gestibile. Passano i giorni, stabile, ma non passa. Non voglio vedere un medico perché voglio assolutamente evitare gli antibiotici. Inizio a prendere un medicinale che promette di ‘ammazzare i batteri che causano infezioni urinarie’ (Hyprex, nel caso qualcuno fosse interessato ai medicinali di down under). È mercoledì. Intanto il podologo che mi cura le verruche mi consiglia l’Echinacea per rafforzare il sistema immunitario. Alla sera sembro una malata grave mentre assumo due Hyprex, due capsule di Echinacea e la pillola (lo so, ho letto tutto, ma per onor di cronaca e completezza, ve lo devo dire: assumo Yasminelle da diversi anni) e Davide (l’illuminato fidanzato, ndr) si interroga sul festino che si sta svolgendo nel mio stomaco. Aggiungo qui che mi occupo di dolore cronico e applico tutto quello che conosco per gestire lo stress e il dolore, ma venerdì mattina, proprio mentre Davide è al lavoro, mi ritrovo con un bella cistite emorragica. Panico puro e tangibile e non c’è tecnica di rilassamento che tenga. Ho 29 anni e voglio parlare con la mia mamma perché mi consoli e mi dica cosa fare. Ma sono le 10 del mattino qui e in Italia è notte. Un infarto materno non mi pare la soluzione migliore. Mi calmo e da brava nerd mi attacco al pc per trovare una soluzione (e avvisare che non posso andare al lavoro). Trovo voi e le parole di Rosanna suonano con la voce della mia mamma. Non risolvo l’emergenza (mi rilasso, sdraiata sul letto con lo scaldino sulla pancia e aspetto di calmarmi), ma il panico passa. Qui vorrei davvero ringraziare tutte voi e l’esistenza di questo sito perché, seppure non abbia trovato una soluzione immediata al mio problema, mi sono sentita ascoltata e compresa. Panico passato, Davide torna a casa e non mi costringe ad andare dal medico (sa che è tempo perso, sono immensamente testarda). Aspetto ovviamente il sabato mattina, in cui tutto è chiuso. Per farla breve trovo un medico e ci andiamo in taxi. Gli spiego che voglio il Monuril, qualunque nome abbia quaggiù, gli porto il principio attivo. Non esiste. Parolaccia. Spaventato dal mio ‘Penicillin will kill me’, senza fare nessuna analisi ma solo uno stick delle urine (ma si fa così!?), mi piazza in mano la ricetta di un antibiotico (principio attivo trimetoprim, sempre per la cronaca), giurandomi che non morirò e che passerà tutto in due giorni, ma di prenderlo per 7, gli pago 90$ e ciao. Inizio la terapia. Passa quasi tutto dopo 5 giorni (e non 2), ma poi resta un fastidio nella minzione, attualmente presente (venerdì scorso ho preso l’ultima compressa).
Ora: mi è stato offerto un altro anno da passare qui in Oz, quindi per Natale rientro in terra natia per ripartire a gennaio. Ho tempo dal 1 dicembre al 6 gennaio per fare chiarezza in Italia. Ho già fissato un appuntamento con il mio medico di base e col ginecologo (che mi ha detto di chiamarlo con calma quando arrivo). Il mio piano è il seguente: torno, chiamo il ginecologo e gli spiego tutto, poi vado dal medico di base e mi faccio prescrivere le analisi che mi ha chiesto il ginecologo, poi vado dal ginecologo. E poi a mangiarmi una pizza perché sono in astinenza. Chiaramente vorrei sapere cosa pensa della pillola (non è lo stesso che me l’ha prescritta) e se non sia il caso di controllare i miei ormoni. Questo per diverse ragioni. La prima, mia mamma ha avuto un tumore al seno con policisti ovariche dopo la rimozione, rimozione completa delle ovaie dopo diversi interventi e menopausa precoce indotta. Inoltre non ho mai fatto mezza analisi per il dosaggio ormonale e a 29 anni mi pare necessario. Infine ultimamente ho problemi nella termoregolazione, come sudorazione notturna abbondante (sovente sono costretta a cambiare il pigiama) e quando vado a correre (lo faccio da sempre e spesso, ad agosto ho corso la maratona) continuo a sudare per altre 2 o 3 ore dopo aver finito (non mi posso nemmeno rimettere la maglietta dopo la doccia perché continuo a sudare e la inzuppo). Infine volevo avere un suo parere sul D-mannosio. In Australia è disponibile, ma non conosco i dosaggi e non so se serva una ricetta medica. Ecco tutto. Ora aspetto vostri suggerimenti e pareri, se avrete voglia di leggermi. Non è una situazione grave e non mi sento di dire nemmeno difficile, ma in famiglia soffriamo tutte di cistite anche gravi con febbre e vorrei davvero evitare inutili recidive. Insomma, grazie a voi mi sembra di avere l’opportunità di risolvere un problema alla radice.
Grazie ancora, davvero, siete state un esercito di mamme a vostra insaputa!
[font=Trebuchet MS]“Those who lose dreaming are lost” - Aboriginal Proverb[/font]

Re: R: se in Australia non esiste il Monuril...

Messaggioda Stefania 69 » mer nov 27, 2013 8:37 am

Ciao e benvenuta.

Complimenti per la luciditá. Con cui hai gestito la fase di attacco.
Prima informazione, importante, il monuril È un antibiotico, e neppure dei più consigliati, per cui on credere di assumere qualcosa di meno pesante quando lo prendi

Visto che sei decisamente analitica ti consiglio di utilizzare questo tempo prima del rientro in Italia per leggere attentamente tutti gli articoli in home e gli argomenti importanti.
Ti sevira' per farti un'idea delle varie cause che possono portare a cistite e individuare quella o quelle più probabili nel tuo caso.

Nel frattempo ti consiglio in ogni caso di provare ezercizi di rilassamento, respirazione e calore per vedere se ti danno beneficio e che comunque male non fanno anche per prevenire eventuali stati contratti causati dal dolore.
Poi consiglio di fare un'esame urine e urinocoltura ma fra qualche qiorno in modo da non risentire degli effetti dell'antibiotico che falserebbero il risultato.
Altro esame che ti consiglio di fare in loco è un tampone vaginale ma con indicazione di pH e lattobacilli altrimenti non serve.

Difficile che un ginecogo qualsiasi sappia darti consigli adeguati (nel caso segnalacelo e te ne saremo grate ) . Ti consiglio invece, o anche, di prenotare subitissimo una visita da uno degli specialisti consigliati che sia vicino alla tua zona, così almeno abbiamo una panoramica certificata.

Dubito anche in un parere spassionato sulla pillola ma sappi che come minimo non aiuta.

Il Dmannosio in Italia non necessita di prescrizioni e che io sappia neppure nel resto d'europa o in USA quindi non vedo problemi , ma informati sulla situazione in Australia.
Se non sbaglio già qualcuna ce lo aveva portato.

Dai un occhio al sito ditta perché è facile che i prodotti che propone siano più articolati e completi di quello che trovi giù. Inoltre ti potrebbero servire altri prodotti a contorno. Una volta letto tutto infatti avrai imparato che il Dmannosio da solo non basta a risolvere definitivamente anche se la tua situazione probabilmente è ancora facile.
Dopodiché potrai chiamare il dott De Angelis alla ditta per verificare le possibilitá di spedizione fino a laggiù.

Lubrificante ai rapporti sempre, ce ne vorrebbe uno consigliato, però.

:welcome:

Re: se in Australia non esiste il Monuril...

Messaggioda Laura69 » gio nov 28, 2013 12:52 am

Benvenuta anche da parte mia.
Io ti chiedo se la pillola ti provoca secchezza e se la cistite è stata post coitale.
Tra le altre cose che dovresti acquistare io prenderei gli stick. Per poter valutare subito se si tratti dai infezione, infiammazione, acidità urine.... o altro... e agire di conseguenza.
Segui i consigli di Stefania. Leggi tanto e facci sapere in quali sintomi ti riconosci, quali sono le tue norme igieniche, quali sono, se ce ne sono, le difficoltà negli esercizi di rilassamento.
Attendiamo notizie!



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